Roccantica in Sabina-Fotoreportage di Paolo Genovesi-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Borgo di ROCCANTICA in SABINA
-Fotoreportage di Paolo GENOVESI-
Roccantica: “Dall’Eremo di San Leonardo alle Pozze del Diavolo”
Sacro e profano: dall’eremo di San Leonardo alle Pozze del Diavolo, nel silenzio dei Monti Sabini.
Le case in pietra compatte tra loro e sovrastate dalla Torre e dal Monastero delle Clarisse, viste dalla valle, fanno già intuire l’atmosfera che si respira tra i vicoli di Roccantica. In questo piccolo borgo, sorto alle pendici dei Monti Sabini e su cui svetta il Monte Pizzuto, una delle cime più alte dell’Appennino Sabino, il tempo sembra essersi fermato. Tra le strette stradine pedonali del centro storico e le piazzette raccolte, si respira un’atmosfera suggestiva e si viene accolti da un rigenerante silenzio. Il borgo, abitato da poco più di 600 persone, custodisce le sue tradizioni storiche legate al periodo medioevale con eventi rievocativi, che animano il borgo nel mese di Agosto, e con una sartoria di abiti medioevali che confeziona vestiti per le celebrazioni di tutta Italia. Anche la rigogliosa natura montana della zona non è da meno, portando con sé storie e leggende. Come nel caso della sorprendente dolina carsica del Revotano, raggiungibile a piedi a pochi chilometri dal borgo, in cui sarebbe sprofondato il precedente villaggio.
Vi facciamo conoscere questo tranquillo borgo della Sabina, luogo di partenza di escursioni e tour naturalistici. Un borgo che nonostante lo spopolamento subìto nel corso degli anni, mantiene fascino e un antico centro storico tra i più integri del Lazio.
Le origini di Roccantica
Le origini accertate del borgo risalgono alla menzione di un “fundus antiquum” che rientra tra i possedimenti dell’Abbazia di Farfa, nell’ 840 dopo Cristo, e in seguito tra quelli di Grimaldo, figlio di Benedetto di Ubaldo dei duchi di Benevento. Fino a questo momento sembra ci fossero solo terreni e abitazioni, senza l’incastellamento. Nel 1061 passò sotto la giurisdizione della Santa Sede, diventando Castra Specialia, castello di proprietà della Chiesa. Fu da subìto fedele a Papa Niccolò II, che qui si rifugiò perché inseguito dalle truppe alleate di Benedetto X. Nel XIV secolo, a differenza di altre comunità sabine, non partecipò alla rivolta contro l’autorità pontificia e nel 1415 fu concessa in feudo agli Orsini. Tornò alla Camera Apostolica nel 1728.
Il borgo in passato si chiamava Rocca d’Antico, derivando probabilmente dal latino Anticus, ‘anteriore’, ‘che sta davanti’. Nel 1923 passa dalla provincia di Perugia in Umbria, alla provincia di Roma nel Lazio, e nel 1927 passa a quella di Rieti, venendo anche accorpata al comune di Aspra Sabina. Nel 1939 viene nuovamente staccata da Aspra Sabina, riacquistando autonomia comunale.
Cosa vedere a Roccantica
Entrando da una delle tre Porte antiche del borgo, e curiosando tra gli scorci dei vicoli, si raggiungono le chiese gotiche di San Valentino e quella di Santa Caterina D’Alessandria, che conserva affreschi quattrocenteschi che illustrano la vita della Santa. Risalendo sulla cima del borgo, e con una stupenda vista panoramica, c’è la Torre Niccolò II che fungeva da difesa e da vedetta come la triplice cerchia di mura di epoca medioevale. Sempre sulle zone più alte borgo sorge il Monastero delle Clarisse, ex Castello Ursino, e poco distante la piccolissima chiesa di Piedirocca, con all’interno l’affresco raffigurante Maria in trono con Bambino, luogo di pellegrinaggio della popolazione del posto. Per gli amanti delle escursioni, lungo il sentiero che conduce alla gigante dolina carsica del Revotano si incrocia l’Eremo rupestre di San Leonardo che si affaccia a picco su un torrente sottostante e con tracce di affreschi del ‘400.
Da visitare anche il Roseto Vacunae Rosae, un grande giardino botanico dedicato alle rose, con oltre 5mila varietà, allestito con fontane ornamentali, privato ma aperto al pubblico con cadenza stagionale. Nei dintorni del borgo, seguendo il torrente Galatina, nella zona degli Eremi di S.Michele e S. Leonardo, fra boschi rigogliosi si trova la suggestiva cascata Pozze del Diavolo.
Cosa mangiare a Roccantica
Uno dei piatti tipici della cucina locale è il Frittello, a cui è dedicata una sagra nel mese di marzo, che consiste in cavolfiori in pastella fritti. Un altro prodotto pregiato della zona è la castagna rossa del Cicolano, oltre alla produzione dell’olio extra vergine della Sabina. Non mancano i ristoranti dove mangiare bene, anche piatti della tradizione: “Le cucine del Borgo”, “La Trattoria del Compare”, la taverna “La Tana del Branco”. E per gli amanti della cucina vegetariana “La Tacita Country Club”.
Dove dormire a Roccantica
Nel borgo di Roccantica ci sono alcune possibilità di pernottamento. Si può soggiornare all’interno del borgo nella struttura “La Runa House”, un ostello dove sono ammessi anche gli animali. L’ “Agriturismo San Lorenzo” è invece una cascina ristrutturata immersa invece tra vigne e oliveti del borgo. Poco distante dal centro storico di Roccantica ci sono altre soluzioni di pernottamento: “La Casa Nettarina”, a Poggio Mirteto; “La vecchia Quercia”, a Selci; “Agriturismo Nociquerceto”, a Tarano.
Come arrivare a Roccantica da Roma
Per raggiungere Roccantica da Roma: Uscire all’uscita Ponzano Romano-Soratte dell’autostrada A1, proseguire fino alla SS 313 seguendo le indicazioni per Roccantica, svoltare sulla SP 48c.
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Roccantica, il borgo senza tempo della Sabina sospeso tra storia e leggende
©Fonte RomaToday
Roccantica è un comune italiano di 540 abitanti della provincia di Rieti nel Lazio.
Territorio
Roccantica sorge a 457 metri di altezza sul livello del mare, su un costone del Monte Pizzuto, che arriva ad un’altezza di 1.288 m s.l.m., nel territorio comunale il picco del Monte Menicoccio, è di 1.204 m s.l.m
Clima
Classificazione climatica: zona E, 2196 GR/G
Storia
Monumenti e luoghi d’interesse
Architetture civili e militari
- Torre di Niccolò II è ciò che resta delle origini del Borgo, originariamente protetto da una triplice cerchia di mura. Costruita prima dell’anno Mille, la torre ha sezione quadrata ed ha il nome del papa con il quale i Roccolani, parteggiarono contro Benedetto X. Niccolò II ricompensò la fedeltà del popolo con vari privilegi.
Architetture religiose
Sono di notevole interesse le chiese gotiche di San Valentino e di Santa Caterina; quest’ultima è stata affrescata nel 1430 da Pietro Coleberti con otto dipinti sulla vita della santa Caterina d’Alessandria.
Aree naturali
Nel territorio comunale di Roccantica esiste la grande dolina, nota come Revotano, del diametro di circa 250 metri, in cui, secondo una leggenda locale, sarebbe sprofondato il precedente villaggio.
Amministrazione
Nel 1923 passa dalla provincia di Perugia in Umbria, alla provincia di Roma nel Lazio, e nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Rieti, Roccantica passa a quella di Rieti, venendo allo stesso tempo accorpata al comune di Aspra Sabina.
Nel 1939 viene nuovamente staccata da Aspra Sabina, riacquistando dignità comunale.