Zecchini Editore-“ COMPOSITORI”-Preziosa collana poderosa e ponderosa-Biblioteca DEA SABINA-
Biblioteca DEA SABINA-
Zecchini Editore-“ COMPOSITORI”
Una preziosa collana poderosa e ponderosa-
Descrizione-COMPOSITORI”-Preziosa collana poderosa e ponderosa-I capisaldi dell’arte sonora della cultura occidentale vengono trattati in altrettanti volumi dal taglio fra loro leggermente diverso, e per questo ancora più interessante: Sergio Vartolo si immagina un Bach che, sul letto di morte, redige le proprie memorie e, sulla base di documenti autentici, dà un’immagine di sé tanto innovativa quanto credibile (il libro contiene un CD); con le monografie su Beethoven e Mahler, facendo piazza pulita di convenzioni e pigre abitudini, Alessandro Zignani ribalta le prospettive critiche in un modo acuto e sorprendente. Compositore ricercato è il boemo Zelenka, dove Claudio Bolzan fa un’analisi minuziosa della vita e delle opere in un libro che è diventato strumento di riferimento nelle bibliografie internazionali. Poi la prima biografia in lingua italiana firmata da Gabriele Formenti su Georg Philipp Telemann, il più prolifico compositore del barocco tedesco. Claudio Bolzan ci propone la prima biografia musicale in lingua italiana completa di catalogo delle Opere musicali, pittoriche, grafiche, delle recensioni e degli scritti di argomento musicale su E.T.A. Hoffmann. Giuseppe Clericetti, con Reynaldo Hahn, descrive minuziosamente quel mondo musicale francese tra Otto e Novecento, rivalutando un musicista di classe, dotato di talento e sagacia, per troppo tempo negletto. Poi il libro di Claudio Bolzan, che analizza con impressionante dovizia tutta la produzione händeliana, in una monografia destinata a diventare di assoluto riferimento su Georg Friedrich Händel, compositore cosmopolita per eccellenza, tra la nascita tedesca, la parentesi italiana e la lunghissima permanenza in Inghilterra: ma, certo, profondamente legato al nostro Paese fu lo stile musicale, specialmente in quel campo operistico che gli donò onori e ricchezze. Infine Jean Sibelius, il “grande dimenticato”, che deve la propria unicità al legame esistenziale con la natura finlandese, con i cicli della natura, con i silenzi e le attese, ponendosi quindi ben oltre la dimensione di rappresentante di una scuola nazionale.