Sergio Solmi -Opere, I – Poesie, meditazioni e ricordi Tomo I: Poesie e versioni poetiche- A cura di Giovanni Pacchiano- ADELPHI EDIZIONI-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Sergio Solmi-Opere, I – Poesie, meditazioni e ricordi
Tomo I: Poesie e versioni poetiche- A cura di Giovanni Pacchiano-
ADELPHI EDIZIONI
Risvolto del libro di Sergio Solmi “Opere , Poesie e meditazioni”-Con questo volume diamo inizio alla pubblicazione delle Opere di Sergio Solmi, impresa che si propone non solo di presentare sotto un’unica veste scritti che hanno molto sofferto per la dispersione dei luoghi in cui apparivano, ma vuole soprattutto rivendicare l’opera di Solmi come una delle più alte e durature di tutta la nostra letteratura del Novecento. Questo primo volume raccoglie l’intera opera poetica, includendo una importante zona di liriche sparse o inedite e tutte le traduzioni in versi (anch’esse in parte inedite).
Come scrisse Solmi stesso in un testo di autopresentazione, «la poesia di Solmi ha avuto il destino di una situazione appartata e solitaria, spesso fraintesa dalla critica per la sua difficoltà a essere classificata, di volta in volta, fra le correnti del tempo». Natura di rêveur nella più limpida accezione romantica del termine, Solmi sembra aver scelto fin dall’inizio un paradossale classicismo in equilibrio sul vuoto – essendo ormai sprofondati i grandi canoni che lo reggevano – sotto la tutela della «cara ombra» di Leopardi e insieme di alcuni grandi maestri del moderno, quali Rimbaud, Mallarmé, Valéry. E grazie a questa scelta, la cui singolarità restò forzatamente mimetizzata durante il periodo ‘rondista’, egli è riuscito col tempo ad assorbire in ugual modo, nella misura del suo verso, i mondi del fantastico (di cui è emblema, nella splendida Levania, una fantomatica reincarnazione lunare del poeta) e della quotidianità più dura (si pensi alle esperienze di carcere del «Quaderno di Mario Rossetti»). Seguendo le più ambigue linee di confine fra le apparenze, abbandonandosi senza contrarsi al «vento improvviso» che muove, talvolta, la vita, ascoltando i desideri «anonimi e diffusi come foglie», questa poesia ha trovato un timbro, una malinconica lucidità, una fluidezza del disegno, dinanzi a una persistente angoscia. Ha scoperto infine un parlare sommesso per dire cose essenziali, che emergono dalla «buca d’ombra» e sostano un attimo alla luce in parole diafane. Le novità presentate in questa edizione, sia nelle poesie giovanili sia in quelle tarde, non faranno che confermare la sconcertante coerenza di quest’opera, così discreta ma così ferma nelle sue inclinazioni e nei suoi rifiuti. «Esule disperato della vita» dicono le prime parole della prima lirica raccolta, che risale al remoto 1917, e danno subito il segno di una poesia che ha sempre un piede in qualche altro mondo. Fra quei mondi molteplici appariranno alla fine, nelle poesie inedite degli ultimi anni, la terra immaginale di Hûrqalyâ, svelata dalla mistica iranica, o i giardini di Babilonia, ma anche la pianura platonica dove l’anima sceglie quel «difficile viluppo» che sarà il suo destino. In questa visione sembra concludersi il lungo itinerario del flâneur cosmico, che si inchina alla necessità mentre contempla, attonito, «la mano che mi scrive».
Breve Biografia di Sergio Solmi– Critico e poeta italiano (Rieti 1899 – Milano 1981); fondatore, con G. Debenedetti e altri, della rivista torinese Primo tempo (1922–23); socio corrispondente dei Lincei (1968). La sua notevole produzione saggistica ha spaziato dalla letteratura francese (Il pensiero di Alain, 1930; La salute di Montaigne e altri scritti di letteratura francese, 1942; Saggio su Rimbaud, 1974) alla paraletteratura (Della favola, del viaggio e di altre cose. Saggio sul fantastico, 1971), da Leopardi (Studi e nuovi studi leopardiani, 1975) alla letteratura contemporanea, che ha penetrato con fine intelligenza (Scrittori negli anni, 1963). È stato poeta tanto originale quanto radicato nella tradizione italiana (Fine di stagione, 1933; Poesie, 1950; Levania e altre poesie, 1956; Dal balcone, 1968; Poesie complete, 1974), nonché felice traduttore (Versioni poetiche da contemporanei, 1963; Quaderno di traduzioni, 1969; Quaderno di traduzioni II, 1977); da ricordare anche la raccolta di prose poetiche Meditazioni sullo scorpione (1972). L’edizione completa delle Opere di S. S. è stata avviata nel 1983 (il 5°vol. è uscito nel 2000).
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