Sandra Bonsanti – Stanotte dormirai nel letto del re – Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Sandra Bonsanti – Stanotte dormirai nel letto del re
-Editore Archinto-Milano-
Dal libro di Sandra Bonsanti-«Il compito di matematica lo si fa con l’ingegner Gadda (per vederselo bocciato dall’insegnante). E si cresce all’ombra, anzi è meglio dire alla presenza di Eugenio Montale, di Luigi Dallapiccola, di Giorgio Bassani, mentre il ricordo di Nello Rosselli è vivo nelle conversazioni a tavola e nelle passeggiate con il padre e la madre. E l’elenco delle persone che hanno frequentato casa Bonsanti a Firenze – casa intesa come luogo fisico ma anche come metafora, perché ne faceva parte pure il Gabinetto Vieusseux – e che sono raccontate in questo libro potrebbe continuare a lungo.». «Il libro racconta, in realtà, il Novecento, il secolo in cui il Male si manifesta nella sua estrema radicalità. E centrale è la storia di un falò. Il padre dell’autrice getta nel fuoco carte e libri, subito dopo l’8 settembre, perché la casa sta per essere perquisita dai nazisti. In quella immagine c’è la tragedia intesa come l’ineluttabilità del destino: i roghi iniziati nel 1933 nella Germania si propagano con l’avanzare dei tedeschi in Europa e fino ad assumere la dimensione familiare, in casa Bonsanti.» (Wlodek Goldkorn)
Biografia di Sandra Bonsanti
Sandra Bonsanti (Pisa, 1º giugno 1937) è una giornalista, scrittrice e politica italiana, già membro della Camera dei deputati.
Figlia di Alessandro Bonsanti ex sindaco repubblicano di Firenze, sposata con lo storico, scrittore e senatore repubblicano Giovanni Ferrara, ha tre figlie. Dopo essersi laureata a Firenze, ha vissuto per diversi anni a New York.
Ha iniziato la sua attività di giornalista nel 1969 a Il Mondo. Ha poi lavorato a Epoca, Panorama e La Stampa. Nel 1981 è stata assunta da Eugenio Scalfari a la Repubblica, della quale è stata per anni una delle firme più in vista. Nel 1993 è stata incaricata dall’OdG e dalla FNSI di redigere a quattro mani con Angelo Agostini la Carta dei doveri del giornalista.
Nel 1994 è stata eletta alla Camera dei deputati per la coalizione dei Progressisti nel collegio uninominale di Firenze 2 con oltre il 53% dei voti. Durante la XII Legislatura è stata membro della commissione parlamentare antimafia.
Nel 1996 ha rinunciato a ricandidarsi alle elezioni per assumere la direzione del quotidiano Il Tirreno[1][2].
Dal 2002 al 2015 è stata presidente di Libertà e Giustizia; in seguito, è componente del Consiglio di Presidenza sotto le successive presidenze di Alberto Vannucci, Nadia Urbinati e Tomaso Montanari.
Opere
- Il canto della libertà, Feltrinelli, 2016, ISBN 9788861908574
- Una madre per l’estate, Rizzoli, 1982
- Sandra Bonsanti e Gianfranco Piazzesi, La storia di Roberto Calvi, Longanesi, 1984, ISBN 88-304-0217-6
- Giovanni Maria Bellu e Sandra Bonsanti, Il crollo. Andreotti, Craxi e il loro regime, Longanesi, 1993, ISBN 88-420-4224-2
- (a cura di) Sandra Bonsanti, Maurizio De Luca, Corrado Stajano, Il caso Mandalari, Libera, Roma, 1995
- Il gioco grande del potere, Chiarelettere, 2013. Postfazione di Gustavo Zagrebelsky. ISBN 9788861904675
- Sandra Bonsanti e Stefania Limiti, Colpevoli, Chiarelettere, Prima Edizione digitale Marzo 2021. ISBN 9788832964615
FONTE-Wikipedia, l’enciclopedia libera