ROMA-Motel Agip Aurelia- Aspettando le MILLE MIGLIA-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Tutto avviene in un lungo e incredibile week end dal 18 al 21 di Maggio.La Mille Miglia fa Tappa a ROMA e ritorno a Brescia .La 35esima edizione rievocativa partirà da Brescia il 18 maggio: quattro tappe, passaggio da Roma e ritorno. In forte crescita le domande di iscrizioni.
La Mille Miglia compie 90 anni dalla prima edizione del 1927 e si appresta a disputare la trentacinquesima edizione rievocativa. La manifestazione è stata presentata ieri a Palazzo Loggia, sede del Comune di Brescia. Sono in forte crescita le iscrizioni: 695 sono le domande di partecipazione e 440 saranno le vetture accettate (tutte costruite tra il 1927 e il 1957), provenienti da 41 Paesi di cinque Continenti. Per il quinto anno consecutivo, a curare la corsa su strada più celebre di ogni tempo, sarà 1000 Miglia Srl, società totalmente partecipata dall’Automobile Club di Brescia. Il percorso della Mille Miglia 2017 presenta alcune varianti rispetto al 2016. Da giovedì 18 a domenica 21 maggio saranno attraversati più di 200 comuni, 7 regioni e la Repubblica di San Marino. Tra le novità, spiccano le “prove spettacolo” che le vetture in gara disputeranno in alcune piazze storiche italiane. Le prove cronometrate salgono a 112, più 18 rilevamenti in 7 prove a media imposta. La classifica finale, dopo l’applicazione dei coefficienti sarà così costituita da un totale di 130 tratti a cronometro. Le “prove spettacolo” si correranno nelle piazze di Verona, Castelfranco Veneto, Ferrara, Pistoia, Busseto e Canneto sull’Oglio. Le ultime prove cronometrate della Mille Miglia 2017, decisive per la classifica, saranno disputate in un contesto suggestivo: le piste dei Tornado del 6 Stormo dell’Aeroporto Militare di Ghedi. La Mille Miglia 2017 continuerà a essere disputata in quattro tappe. Il prologo, martedì 16 maggio, sarà il Trofeo Roberto Gaburri, gara di regolarità alla quale prenderanno parte un centinaio di vetture. La partenza avverrà da Viale Venezia, alle ore 14.30 di giovedì 18 maggio. Rispettando la tradizione nata nel 1927 e la prima tappa si concluderà a Padova. Il giorno dopo, venerdì 19 maggio, la seconda tappa porterà i concorrenti a Roma, con la passerella in Via Veneto. Sabato 20, con start alle 6.30, il percorso dalla Capitale resterà invariato fino alla Toscana e si concluderà a Parma da dove ripartirà la domenica per far ritorno a Brescia.
La Mille Miglia è stata una competizione automobilistica stradale di granfondo disputata in Italia in 24 edizioni tra il 1927 e il 1957. Si trattava di una gara di velocità in linea con partenza ed arrivo a Brescia in cui i concorrenti arrivavano fino a Roma attraverso il Centro–Nord Italia. Il nome della gara deriva dalla lunghezza del percorso; infatti, nonostante diverse variazioni nel corso degli anni, rimase lungo circa 1600 chilometri equivalenti a circa mille miglia imperiali. Fu cancellata dopo l’edizione 1957 a causa della tragedia di Guidizzolo.
Dal 1977 la Mille Miglia rivive sotto forma di gara di regolarità storica a tappe la cui partecipazione è limitata alle vetture, prodotte entro il 1957, che avevano partecipato (o risultavano iscritte) alla corsa originale. Il percorso Brescia-Roma-Brescia ricalca, pur nelle sue varianti, quello della gara originale mantenendo costante il punto di partenza/arrivo in viale Venezia all’altezza dei giardini del Rebuffone.
L’edizione del novantesimo anniversario del 2017 è quella con il record di iscritti: 705[1].
Prima della guerra
«Mille Miglia; qualcosa di non definito, di fuori dal naturale, che ricorda le vecchie fiabe che da ragazzi ascoltavamo avidamente, storie di fate, di maghi dagli stivali, di orizzonti sconfinati. Mille Miglia: suggestiva frase che indica oggi il progresso dei mezzi e l’audacia degli uomini. Corsa pazza, estenuante, senza soste, per campagne e città, sui monti e in riva al mare, di giorno e di notte. Nastri stradali che si snodano sotto le rombanti macchine, occhi che non si chiudono nel sonno, volti che non tremano, piloti dai nervi d’acciaio.»
(Giuseppe Tonelli, da: 100 macchine si lanciano da Brescia per le “Mille Miglia”, La Stampa, 27 marzo 1927[2])
La corsa venne ideata ed organizzata, come gara di velocità in linea (non a tappe) da quattro amici in risposta alla mancata assegnazione a Brescia, loro città natale, del Gran Premio d’Italia, organizzato nel nuovo autodromo di Monza.
I quattro moschettieri della Mille Miglia: (da sinistra a destra) Aymo Maggi, Franco Mazzotti, Giovanni Canestrini e Renzo Castagneto
I quattro, che divennero poi noti come i quattro moschettieri della Mille Miglia, sono il conte Aymo Maggi, pilota e finanziatore, il conte Franco Mazzotti, giornalista, pilota, finanziatore e presidente del RACI di Brescia, Renzo Castagneto, l’organizzatore vero e proprio, e Giovanni Canestrini, il decano dei giornalisti italiani nel settore automobilistico.
Fu scelto un percorso a forma di “otto” da Brescia a Roma e ritorno lungo circa 1600 km, equivalenti a circa 1000 miglia, da cui il nome, suggerito da Franco Mazzotti, di recente ritorno da un viaggio in America. A Mazzotti nel secondo dopoguerra sarà poi intitolato il trofeo “Coppa delle Mille Miglia”, attribuito ai vincitori della gara, che venne quindi denominata anche “Coppa Franco Mazzotti”.
La prima edizione partì alle 13 del 26 marzo 1927, con la partecipazione di 77 equipaggi, 2 soli dei quali stranieri (al volante delle piccole Peugeot 5 CV). Di loro 55 portarono a termine la corsa mentre 22 vetture furono costrette al ritiro. Alla fine un equipaggio bresciano composto da Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi a bordo di una bresciana OM 665 “Superba” S torpedo tagliò per primo il traguardo completando il percorso in 21 ore, 4 minuti, 48 secondi e 1/5 alla media di 77,238 km/h.
Solo dopo l’enorme successo della prima Mille Miglia si decise di ripetere la prova negli anni a venire e l’evento divenne così importante che il tracciato fu modificato per ben tredici volte per far passare la gara anche da altre città.
Preparativi per la partenza della Mille Miglia 1930.
L’anno seguente l’equipaggio composto da Giuseppe Campari e Giulio Ramponi ottenne la prima di undici vittorie per l’Alfa Romeo a bordo di una 6C 1500 SS Spider Zagato, infatti tra il 1928 e il 1938, ad eccezione del 1931, la gara fu sempre appannaggio delle vetture Alfa Romeo, che dominarono la scena prima con le agili 6C e poi con le potenti 8C e piloti del calibro di Tazio Nuvolari, Achille Varzi e Clemente Biondetti.
Il 1938 fu segnato da un grave incidente a Bologna, infatti una Lancia Aprilia uscì di strada, finì sulla folla, uccise dieci spettatori, di cui sette bambini, e ferì altre ventitré persone. In seguito a tale sciagura il capo del governo, Benito Mussolini, decise di non concedere più l’autorizzazione per svolgere gare di velocità su strade pubbliche.
Lo stesso argomento in dettaglio: Sciagura di Bologna.
Dopo la pausa del 1939, nel 1940, a guerra iniziata, si riuscì a organizzare una nuova gara, chiamata ufficialmente Gran Premio di Brescia delle 1000 Miglia, che consisteva in nove giri di un circuito chiuso triangolare che toccava le città di Brescia, Cremona e Mantova in modo da raggiungere la lunghezza di circa 1000 Miglia.
Tra il 1941 e il 1946 non fu possibile organizzare la corsa a causa della seconda guerra mondiale.
Dopo la guerra
La Ferrari 195 S berlinetta Touring #724 di Giannino Marzotto e Marco Crosara alla Mille Miglia 1950
La corsa poté essere organizzata di nuovo soltanto nel 1947, due anni dopo la fine della guerra; riprese il via alle 14:00 del 21 giugno e si concluse con la vittoria dell’Alfa Romeo 8C 2900 B berlinetta Touring privata dei compressori di Emilio Romano guidata da Clemente Biondetti in 16 ore 16 minuti e 39 secondi, dopo un’aspra battaglia contro la Cisitalia 202 Spyder Mille Miglia di Tazio Nuvolari.
Questa fu l’ultima vittoria di un’Alfa Romeo alla Mille Miglia, l’anno dopo si aprì la schiera di successi Ferrari continuata fino al 1957 e interrotta solo nel biennio 1954-55 dalle vittorie di Lancia e Mercedes-Benz. Proprio alla Mercedes-Benz 300 SLR #722 di Stirling Moss e Denis Jenkinson appartiene il record assoluto della gara con i 1.592 km percorsi in 10 ore, 7 minuti e 48 secondi a 157,650 km/h di media[3]. Il segreto di questa straordinaria prestazione risiedeva in un rotolo di carta lungo quattro metri e mezzo che Jenkinson usò per dirigere Moss durante la gara e su cui aveva annotato le caratteristiche della strada in base alle ricognizioni del percorso effettuate prima della corsa.
La Mercedes-Benz 300 SLR di Juan Manuel Fangio attraversa il ponte di Peschiera del Garda sulla via del secondo posto nell’edizione 1955.
Nel 1957 una Ferrari 335 S fu coinvolta in un incidente sulla Goitese nei pressi di Guidizzolo (ma nel territorio comunale di Cavriana), in provincia di Mantova, causato dallo scoppio di uno pneumatico, che costò la vita al pilota spagnolo Alfonso de Portago, al navigatore americano Edmund Gurner Nelson, e a nove spettatori, cinque dei quali bambini. A causa dello shock provocato nell’opinione pubblica la corsa venne definitivamente soppressa. A seguito dell’incidente Enzo Ferrari, costruttore della vettura coinvolta nell’incidente, subì un processo che durò alcuni anni e dal quale uscì assolto.[4]
Lo stesso argomento in dettaglio: Tragedia di Guidizzolo.
L’Automobile Club di Brescia effettuò un tentativo per dare continuità alla corsa e nel 1958, nel 1959 e nel 1961, di fronte alla irremovibilità delle autorità che non concessero i nulla-osta necessari per le corse di velocità su strada, organizzò tre edizioni ancora denominate Mille Miglia ma disputate secondo una formula che prevedeva brevi tratti di velocità alternati a lunghe tratte di trasferimento da percorrere alla velocità media di 50 km/h (con penalizzazione per gli eventuali ritardi).
La Mille Miglia rese vittoriosi e noti in tutto il mondo marchi di auto sportive italiane come Alfa Romeo, Lancia e Ferrari.
La Mille Miglia classica
L’Alfa Romeo 8C 2300 Corto Spider Zagato di Giovanni Battista Santinelli e Umberto Berti supera il Passo della Raticosa durante la Mille Miglia, 10 Aprile 1932. Alla fine giunsero 7° assoluti
Escludendo l’edizione del 1940 (svoltasi su un veloce circuito stradale Brescia-Cremona-Mantova) e le ultime tre Mille Miglia del 1958, 1959 e 1961 (edizioni di regolarità e velocità), le altre 23 edizioni della corsa – quelle che potremmo definire le “classiche” Mille Miglia – si sono disputate con partenza e traguardo a Brescia e giro di boa intermedio a Roma, su itinerari di lunghezza prossima ai 1600 km (approssimativamente 1000 miglia). Negli anni sono state ben tredici le variazioni apportate al percorso Brescia-Roma-Brescia, che ha avuto una lunghezza compresa tra un minimo di 1512 km (edizione 1953) e un massimo di 1830 km (edizione 1948) e che ha avuto un senso talvolta “orario” e talvolta “antiorario”.
Poiché il tracciato ha subito nel corso degli anni parecchie variazioni più o meno rilevanti, un confronto delle prestazioni ottenute dai diversi vincitori, anno dopo anno, non è formalmente corretto, in particolare se ci si riferisce ai tempi di percorrenza. È invece invalso l’uso di prendere a riferimento la media oraria per stabilire l’evoluzione delle prestazioni. Ciò premesso, la media ottenuta dai vincitori delle diverse edizioni della Mille Miglia su questo percorso classico Brescia-Roma-Brescia è più che raddoppiata, passata nel corso degli anni dai 77,238 km/h ottenuti nella prima edizione della corsa (1927) dalla OM 665 “Superba” di Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi ai 157,650 km/h raggiunti nel 1955 da Stirling Moss e Denis Jenkinson: questa media oraria non sarà più superata e pertanto verrà unanimemente considerata la “media record” della corsa.
Albo d’oro e percorsi
I Coppa delle Mille Miglia
Lo stesso argomento in dettaglio: Mille Miglia 1927.
La Lancia Lambda dei fratelli Battaglini, attraversa il Po sul ponte di barche a Casalmaggiore durante la prima Mille Miglia del 1927
26-27 marzo 1927 / 1628,200 km
1° Ferdinando Minoia / Giuseppe Morandi – OM 665 “Superba” S torpedo (1991 cm³) – 21h04’48″1/5 – 77,238 km/h
2° Tino Danieli / Renato Balestrero – OM 665 “Superba” S torpedo (1991 cm³) – 21h20’53″3/5 – 76,268 km/h
3° Mario Danieli / Archimede Rosa – OM 665 “Superba” S torpedo (1991 cm³) – 21h28’02″1/5 – 75,845 km/h
Percorso
Brescia — Montichiari — Asola — Canneto sull’Oglio — Piadena — Casalmaggiore — Parma — Reggio Emilia — Modena — Bologna — Passo della Raticosa — Passo della Futa — Firenze — San Casciano — Poggibonsi — Siena — San Quirico d’Orcia — Radicofani — Bolsena — Viterbo — Monterosi — Madonna di Bracciano — Roma — Civita Castellana — Narni — Terni — Valico della Somma — Spoleto — Foligno — Perugia — Gubbio — Fossato di Vico — Fabriano — Castelraimondo — Tolentino — Macerata — Villa Potenza — Loreto — Ancona — Senigallia — Fano — Pesaro — Rimini — Cesena — Forlì — Faenza — Imola — Bologna — Ferrara — Rovigo — Monselice — Padova — Noale — Treviso — Cornuda — Feltre — Primolano — Bassano — Marostica — Vicenza — Lonigo — Verona — Peschiera del Garda — Desenzano del Garda — Brescia.
II Coppa delle Mille Miglia
Lo stesso argomento in dettaglio: Mille Miglia 1928.
31 marzo-1º aprile 1928 / 1618,200 km (Km 10,000 in meno rispetto al 1927 per qualche variazione di modesta entità)
1° Giuseppe Campari / Giulio Ramponi – Alfa Romeo 6C 1500 SS spider Zagato (1485 cm³) – 19h14’05″4/5 – 84,128 km/h (media = nuovo record)
2° Archimede Rosa / Franco Mazzotti – Om 665 “Superba” SMM spider (1991 cm³) – 19h22’22″2/5 – 83,529 km/h
3° Ermenegildo Strazza / Attilio Varallo – Lancia Lambda 221 spider passo corto Casaro (2569 cm³) – 19h37’37″2/5 – 82,447 km/h
Percorso
Brescia — Montichiari — Asola — Canneto sull’Oglio — Piadena — Casalmaggiore — Parma — Reggio Emilia — Modena — Bologna — Passo della Raticosa — Passo della Futa — Firenze — San Casciano in Val di Pesa — Poggibonsi — Siena — San Quirico d’Orcia — Radicofani — Bolsena — Viterbo — Monterosi — Madonna di Bracciano — Roma — Civita Castellana — Narni — Terni — Valico della Somma — Spoleto — Foligno — Perugia — Gubbio — Fossato di Vico — Fabriano — Castelraimondo — Tolentino — Macerata — Villa Potenza — Loreto — Ancona — Senigallia — Fano — Pesaro — Rimini — Cesena — Forlì — Faenza — Imola — Bologna — Ferrara — Rovigo — Monselice — Padova — Noale — Treviso — Cornuda — Feltre — Primolano — Bassano — Marostica — Vicenza — Lonigo — Verona — Peschiera del Garda — Desenzano del Garda — Brescia.
III Coppa delle Mille Miglia
Lo stesso argomento in dettaglio: Mille Miglia 1929.
13-14 aprile 1929 / 1621,000 km (Km 2,800 in più rispetto al 1928 per qualche variazione di modesta entità)
1° Giuseppe Campari / Giulio Ramponi – Alfa Romeo 6C 1750 SS spider Zagato (1752 cm³) – 18h04’25” – 89,688 km/h (media = nuovo record)
2° Giuseppe Morandi / Archimede Rosa – OM 665 “Superba” SMM spider (1991 cm³) – 18h14’14” – 88,884 km/h
3° Achille Varzi / G. Colombo – Alfa Romeo 6C 1750 SS spider Zagato (1752 cm³) – 18h16’14″2/5 – 88,721 km/h
Percorso
Brescia — Montichiari — Asola — Canneto sull’Oglio — Piadena — Casalmaggiore — Parma — Reggio Emilia — Modena — Bologna — Passo della Raticosa — Passo della Futa — Firenze — San Casciano in Val di Pesa — Poggibonsi — Siena — San Quirico d’Orcia — Radicofani — Bolsena — Viterbo — Monterosi — Madonna di Bracciano — Roma — Civita Castellana — Narni — Terni — Valico della Somma — Spoleto — Foligno — Perugia — Gubbio — Fossato di Vico — Fabriano — Castelraimondo — Tolentino — Macerata — Villa Potenza — Loreto — Ancona — Senigallia — Fano — Pesaro — Rimini — Cesena — Forlì — Faenza — Imola — Bologna — Ferrara — Rovigo — Monselice — Padova — Noale — Treviso — Cornuda — Feltre — Primolano — Bassano — Marostica — Vicenza — Lonigo — Verona — Peschiera del Garda — Desenzano del Garda — Brescia.