Roma- Istituto Centrale per la Grafica la mostra “Giuseppe Zigaina Incisioni, edizioni e libri d’artista”-Fino al 17 novembre 2024- Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Roma- Istituto Centrale per la Grafica
la mostra “Giuseppe Zigaina Incisioni, edizioni e libri d’artista”-Aperta fino al 17 novembre 2024-
ROMA-L’Istituto Centrale per la Grafica inaugura giovedì 3 ottobre 2024 la mostra Giuseppe Zigaina. Incisioni, edizioni e libri d’artista, curata da Francesca Agostinelli e Ilaria Savino e dedicata all’opera incisa del maestro friulano che in questo 2024 avrebbe compiuto cent’anni. “Cento anni sono un compleanno rotondo. La parola celebrazione a volte reca con se? un tono di retorica, ma va riportata non gia? all’assenza ma piuttosto alla presenza, all’eredita? che lascia un grande artista” sottolinea Maura Picciau, Direttrice dell’Istituto centrale per la grafica.
In esposizione oltre 50 opere calcografiche tra puntesecche, acqueforti e acquetinte, una decina di edizioni d’arte e libri d’artista ed alcune lastre provenienti dall’archivio del Maestro situato nella sua casa-studio a Cervignano del Friuli. In mostra, inoltre, un disegno del 1951 e un video del 1983 che mostra Zigaina nella Stamperia A/S di Udine intento alla realizzazione di una acquaforte, di cui in esposizione si potrà vedere la matrice incisa e la stampa che ne è derivata.
Giuseppe Zigaina inizia a incidere a 40 anni, quando è già un pittore affermato. I suoi esordi calcografici lo vedono a Roma, nel 1965, incidere a puntasecca le prime lastre presso la Stamperia Romero. Il mondo incisorio dell’artista racconta il buio dell’uomo e della storia: sono dormitori, lager, fucilati ad avere il sopravvento nei temi che Zigaina incide con forza per i molti anni a venire.
Da allora la grafica è elemento naturale a fianco della sua pittura e della scrittura ed è vissuta come elemento nodale della sua complessa dimensione espressiva. In breve tempo Zigaina si qualificherà tra i principali incisori italiani e sarà l’acquaforte la sua tecnica prediletta, quella con cui passare intere giornate e “vivere straordinarie avventure”, come dice lui stesso.
Oggi il suo archivio a Cervignano del Friuli e il catalogo generale dell’opera incisa, rubricata fino al 1994, danno conto di oltre quattrocento lastre incise, sedici stamperie frequentate e un lavoro che nel solcare la lastra conduce ad uno “sprofondare nell’immagine” di cui l’artista scrive in memorabili testi sull’incisione.
Zigaina nella sua tarda età si dedica in modo particolare alle edizioni d’arte e al libro d’artista, caratterizzato nella sua parte calcografica dal rimaneggiamento e dall’assemblaggio di matrici realizzate in differenti periodi della sua vita, così da coinvolgere nel fare tecnico il processo di elaborazione poetica in cui il tempo e la memoria giocano il ruolo non direzionale, ma avvolgente l’esistenza.
La mostra presso l’Istituto Centrale per la Grafica rientra nel progetto Zigaina 100/Anatomia di una immagine promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che recentemente ha stanziato i fondi per l’acquisizione della sua casa e del suo studio -sede anche dell’archivio- per farne un centro-studi sull’artista che, sottolinea Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, ” fu anche un interprete acuto del nostro tempo, capace di leggere e rappresentare le inquietudini e le speranze dell’uomo contemporaneo”.
L’iniziativa vede la collaborazione della Stamperia d’arte Albicocco di Udine
La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Dario Cimorelli Editore, con testi di Francesca Agostinelli, Gabriella Pace, Ilaria Savino, Vanja Strukelj e Giuseppe Zigaina, oltre alle presentazioni di Maura Picciau, Massimiliano Fedriga, Andrea Balducci e Cristian Zanfabro.
Informazioni, orari e prezzi
Informazioni:
Istituto centrale per la grafica – Palazzo della Calcografia
Via della Stamperia, 6 – Roma
Orario di apertura
martedì – domenica 10.00 – 19.00
Ingresso libero
www.grafica.beniculturali.it
UFFICIO STAMPA
Allegra Seganti – allegraseganti@yahoo.it +39 335 536 2856
Flaminia Casucci – flaminiacasucci@gmail.com +39 339 495 3676
Biografia di Giuseppe Zigaina. Nato e cresciuto a Cervignano del Friuli, in provincia di Udine, nel 1934 entra nel collegio di Tolmino (oggi Tolmin, in Slovenia), restandovi fino all’armistizio di Cassibile del 1943. Fondamentale per lui l’incontro, nel 1946, con Pier Paolo Pasolini, con cui stabilisce profondi legami sia umani che artistici destinati a sopravvivere alla morte del poeta. Nel 1949 espone a Roma alla Galleria d’Arte Moderna. Nello stesso anno realizza tredici disegni per una raccolta di poesie dell’amico Pier Paolo Pasolini intitolato Dov’è la mia Patria edita dall’Academiuta di Lenga Furlana di Casarsa della Delizia, il paese natale della madre del poeta, in Friuli, presso Pordenone. Ancora nel 1949, dall’8 al 21 giugno, si tiene una personale di Zigaina presso la Galleria Bevilacqua La Masa in piazza San Marco, a Venezia: il dépliant della mostra, pubblicato dalle Arti Grafiche Fratelli Cosarini di Pordenone, ospita un testo introduttivo firmato da Pasolini. Nel 1953 dirige il lungometraggio 1953: primo maggio a Cervignano, diffuso dalla RAI TV.
1957 Pasolini scrive per l’amico Zigaina il poemetto Quadri friulani contenuto nel volume Le ceneri di Gramsci. Nel 1958 per la casa editrice tedesca Volk und Welt esegue cinquantadue disegni per Pisana oder Bekenntnisse eines Achtzigjahrigen, traduzione tedesca delle Confessioni di un ottuagenario di Ippolito Nievo.
1962 Viene invitato a far parte della Società Europea di Cultura e dell’Accademia di San Luca di Roma.
Nel 1963 una sua opera viene esposta alla mostra Contemporary Italian Paintings, allestita in alcune città australiane[1]. Nel 1963-64 espone alla mostra Peintures italiennes d’aujourd’hui, organizzata in medio oriente e in nordafrica[2].
1968 Collabora al film Teorema di Pier Paolo Pasolini.
1971 Pasolini gli affida la parte del frate santo nel Decameron.
1984 Inizia un periodo di insegnamento all’Art Institute di San Francisco e presenta ufficialmente alla Berkeley University la sua teoria rivoluzionaria sulla morte/linguaggio di Pasolini.
1987 Esce il primo libro su Pier Paolo Pasolini, Pasolini e la morte. Mito, alchimia e semantica del “nulla lucente“, Venezia, Marsilio Editori.
1992 Per il Centro Andaluz de Teatro di Siviglia realizza la supervisione alla regia di Orgia dell’amico Pasolini.
1995 La casa editrice Electa gli dedica una monografia in due volumi dedicata alla pittura e all’opera incisoria curata da Marco Goldin. Marsilio editore gli pubblica Hostia. Trilogia della morte di Pier Paolo Pasolini e quattordici racconti autobiografici intitolati Verso la laguna.
1999 Marsilio pubblica il pamphlet Pasolini: Un’idea di stile: uno stilo.
2000 Esce Temi e treni di Pier Paolo Pasolini. Un giallo puramente intellettuale, editore La Scaletta.
2000 Il 31 ottobre, ai microfoni di Radio Radicale, Zigaina rievoca le circostanze della scomparsa di Pier Paolo Pasolini. Dal confronto con la simbologia presente in gran parte delle sue opere egli ha dedotto che Pasolini ha «progettato per quindici anni la sua morte»
2001 Udine, le edizioni del Tavolo Rosso pubblicano un libro d’arte in cinquanta esemplari Giuseppe Zigaina per Friederike Mayrocker con tre acqueforti per ciascuno dei tre autori.
Si deve a Zigaina la supervisione alla regia di Orgia per il Centro Andaluz de Teatro di Siviglia.
Zigaina è stato accolto nella Bayerische Akademie der Schönen Künster di Monaco per il suo lavoro di ricerca su Pier Paolo Pasolini, oltre che per la sua attività di pittore.