ROMA Castel di Guido-Restaurata la scalinata della chiesa dello SPIRITO SANTO
Castel di Guido- 10 dicembre 2016-La nostra chiesa dello SPIRITO SANTO è raggiungibile tramite una scalinata, in mattoni rossi posti di taglio. La scalinata è stata realizzata negli anni del ventennio fascista. Nell’aprile del 1932 mentre Mussolini transitava sulla via Aurelia per raggiungere le Bonifiche di Maccarese si fermo e ,su preghiera del parroco, fece realizzare la scalinata. Le scale sono in perfetto stile ventennio. La scalinata è diventata il “cuore “ della piazza di Castel di Guido. La scalinata introduce il fedele o il visitatore nell’atmosfera medievale che si respira all’interno della magnifica chiesa parrocchiale. Don Luigi Bergamin, l’attuale parroco, ha fatto scelte progettuali, per l’intervento manutentivo , compatibili con le esigenze di sicurezza, corrimano in ferro ed abbattimento barriere architettoniche come da normativa di Legge. Don Luigi ci ha spiegato:” l’intervento ha mantenuto in essere tutte le tipologie costruttive esistenti , coniugando sicurezza e funzionalità”. Prosegue Don Luigi:”l’intervento ha operato al fine di migliorare le caratteristiche di resistenze e di portanza. Inoltre nel piano centrale, spazio tra la prima e la seconda scalinata, è stata eseguita una perimetrazione , in mattoni , ed evidenziata quest’area rispetto a quella verde contigua. La posa in opera ,stesura, di un misto di cava, ghiaia macinata bianca, risalta ed evidenzia tutta la solennità della nostra chiesa.”
Questo restauro, se pur non “appariscente”, è stato eseguito mediante il risarcimento dei laterizi con boiacca di malta di cemento additivata , lavoro eseguito tutto manualmente. Chiosa e precisa Don Luigi:” prima del restauro è stata eseguita una accurata pulizia di tutta la scalinata. Operazione eseguita tutta a mano mediante ripetuti passaggi di spazzola di crino vegetale e acqua ,previa operazione di pre-consolidamento dove la superficie presentava un grado di deterioramento avanzato fino alla completa asportazione delle polveri e dei grassi. Le croste nere e i depositi sono stati asportati anche questi manualmente.”