Roma alla Casa del Jazz Lucia Ianniello presenta il nuovo album: KEEP LEFT and go straight South-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Roma alla Casa del Jazz
Lucia Ianniello presenta il nuovo album: KEEP LEFT and go straight South-
Roma -Venerdì 29 novembre alla Casa del Jazz Lucia Ianniello presenta dal vivo il nuovo album KEEP LEFT and go straight South uscito per l’etichetta Filibusta Records. Si tratta del terzo disco come bandleader per la trombettista e compositrice campana, un progetto composto interamente da brani originali e che vede Lucia Ianniello, per la prima volta, anche in veste di autrice di alcuni testi, di cantante, oltre che di strumentista e compositrice. Questo lavoro è la rappresentazione sonora di un profondo cambiamento, sia musicale che interiore, della trombettista; l’indicazione di una direzione, il sud, alla ricerca di un luogo buono, migliore, possibile, e utopico, raggiungibile attraverso la resistenza e il rifiuto dei soprusi e di ogni forma di razzismo e di disparità sociale.
Il quartetto, forte della diversa estrazione e formazione dei suoi componenti, in questo lavoro guarda oltre la musica jazz intesa come linguaggio tradizionale, e fa proprie, con sensibilità ed interesse, le espressività timbriche e dinamiche del mondo contemporaneo. I musicisti si confrontano, si inseguono in un appassionato interplay, tra improvvisazioni e aree tematiche ora essenziali ora maggiormente articolate. Le sonorità travalicano uno specifico genere, infatti, aboliti muri e steccati, la musica viaggia libera tra jazz contemporaneo, rock, rap e musica popolare
Formazione:
Lucia Ianniello – Tromba, flicorno e voce
Paolo Tombolesi – Pianoforte e tastiere
Roberto Cervi – Chitarre
Alessandro Forte – Batteria
Informazioni, orari e prezzi
Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina 55
00154 Roma
Inizio concerto ore 21:00
Ingresso 10 euro
Dove e quando
- Concerti
- Il 29/11/2024 Inizia a breve
- A PAGAMENTO NOTTURNO
- Casa del Jazz
- Viale di Porta Ardeatina, 55 – Roma (RM)
- Piramide-Ostiense
Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina, 55 – Roma (RM)
Lucia Ianniello con “Keep Left And Go Straight South” (Filibusta Records, 2024)
// di Cinico Bertallot //
Esce in questi giorni il nuovo album della trombettista e compositrice campana Lucia Ianniello, “Keep Left And Go Straight South”, per l’etichetta Filibusta Records.vSi tratta del suo terzo disco come bandleader, un progetto composto interamente da brani originali e che vede la Ianniello, per la prima volta, anche in veste di autrice di alcuni testi, di cantante, oltre che di strumentista e compositrice. Al suo fianco il pianista, compositore e didatta Paolo Tombolesi, il chitarrista Roberto Cervi e il batterista Alessandro Forte, presente in quattro dei nove brani. Questo lavoro è la rappresentazione sonora di un profondo cambiamento, sia musicale che interiore, della musicista: l’indicazione di una direzione, il sud, alla ricerca di un luogo buono, migliore, possibile, eutopico, raggiungibile attraverso la resistenza e il rifiuto dei soprusi e di ogni forma di razzismo e di disparità sociale.
Scrive il critico e saggista Filippo La Porta nelle note di copertina: «… Il sud non solo come categoria geografica, ma anche morale e antropologica. Il sud di Carlo Levi, di Ignazio Silone, di Albert Camus (…), in questi autori il sud si svela come preziosa utopia: critica del nord industriale, governato dal principio di prestazione e di efficienza, immagine abbagliante di felicità e nostalgia di una vita meno repressa, percezione del confine come spazio di incontro con l’altro. Si tratta di una esperienza tangibile, per molti di noi, ma soprattutto di un mito culturale e civile capace di ispirare il comportamento di tutti».
Tra i brani presenti nel disco, “Human Race” trae ispirazione da “Strange Fruit”, il capolavoro di Abel Meeropol reso famoso da Billie Holiday, legato all’origine del Movimento per i diritti civili in America; “Tide” evoca una marea viva, come quando la luna e il sole sono perfettamente allineati e le masse di donne, uomini e bambini si muovono in un flusso inarrestabile, naturale, alla ricerca di nuove terre, paesi, continenti, nella speranza di una vita migliore; “Feronia” racconta di donne che con difficoltà cercano di realizzare la propria identità (Feronia è una dea di origine italica, protettrice dei boschi e delle messi, ma anche dagli schiavi liberati). “South” è forse la narrazione di una memoria antica, di immagini lontane, ma assai vivide, che ritornano insieme ai suoni e agli odori, come una banchina in una stazione caotica, la voglia di lasciar andare e di partire, le rotaie roventi, i finestrini spalancati e il vento caldo, le vecchie tende per aria come capelli ribelli e quei treni che correvano fischiando verso il sole e l’azzurro del sud; “Bird Migration” è quasi una esortazione a non fermare il movimento umano: se gli uccelli migratori infatti affrontano viaggi estenuanti guidati dall’istinto di sopravvivenza della specie, è solo umana l’esigenza di migrare per inseguire un sogno, per realizzare sé stessi, oltreché per fuggire da guerre, carestie e cambiamenti climatici.
Il quartetto, forte della diversa estrazione e formazione dei suoi componenti, in questo lavoro guarda oltre la musica jazz intesa come linguaggio tradizionale e fa proprie, con sensibilità e interesse, le espressività timbriche e dinamiche del mondo contemporaneo. I musicisti si confrontano e si inseguono in un appassionato interplay, tra improvvisazioni e aree tematiche ora essenziali, ora maggiormente articolate. Le sonorità travalicano uno specifico genere: aboliti muri e steccati, la musica viaggia infatti libera tra jazz contemporaneo, rock, rap e musica popolare.