Roma al Teatro Ghione va in scena LA VEDOVA ALLEGRA -Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Roma al Teatro Ghione va in scena LA VEDOVA ALLEGRA
Roma al Teatro Ghione va in scena La Vedova Allegra, 24-26 Gennaio 2025-una delle operette più amate dal grande pubblico-Con uno straordinario cast e corpo di ballo-Una trama vorticosa e divertente
La Vedova Allegra, celebre operetta musicata in maniera magistrale da F. Lehár, è ambientata a Parigi, presso l’Ambasciata del Pontevedro e ha per protagonista Hanna Glavary, vedova del ricco banchiere di corte.
L’ambasciatore pontevedrino, il Barone Zeta, riceve l’ordine di combinare un matrimonio tra Hanna e un compatriota per far si che la dote della ricca vedova resti nelle casse dello Stato.
Il Barone Zeta, coadiuvato da Njegus segretario un po’ pasticcione, tenta di risolvere la situazione, innescando però una serie di equivoci comici trascinanti che condurranno nonostante tutto ad un lieto fine.
Compagnia Italiana di Operette
Regia di Flavio Trevisan
Di F. Lehár
Regia: FLAVIO TREVISAN
Costumi: EUGENIO GIRARDI, LORIS DANESI
Coreografie: MONICA EMMI
Direzione artistica: MARIA TERESA NANIA
Personaggi e interpreti
Njegus: CLAUDIO PINTO KOVAČEVIĆ
Hanna Glavary: CONSUELO GILARDONI
Danilo Danilowitsch: MASSIMILIANO COSTANTINO
Barone Mirko Zeta: GIANFRANCO TEODORO
Baronessa Valancienne: SILVIA SANTORO
Camille De Rossillion: EMIL ALEKPEROV
Prascowia Bogdanowitsch: DANIELA D’ARAGONA
Console Bogdanowitsch: RICCARDO CIABO’
Visconte Cascadà: GIANLUCA DELLE FONTANE
Raoul de St-Brioche: LUCA ANATRIELLO
Olga Kromoff: GIADA LUCARINI
Balletto: ERIKA PENTIMA, IDIANA PERROTTA, GAIA FIORUCCI, BENEDETTA BORIOSI, AGNESE VALENTE
Responsabile di sartoria: LORIS DANESI
Direttore di scena: GENEROSO CIOCIOLA
La vedova allegra (nell’originale tedesco Die lustige Witwe; The Merry Widow in inglese e La Veuve joyeuse in francese) è un’operetta in tre parti di Franz Lehár, su libretto di Victor Léon e Leo Stein[1], dalla commedia L’Attaché d’ambassade di Henri Meilhac (1861)[2].
Debuttò con enorme successo al Theater an der Wien a Vienna il 30 dicembre 1905 con la boema Mizzi Günther, soprano di operetta, ed il tenore viennese Louis Treumann sotto la direzione del compositore. L’operetta è stata scritta per un’orchestra di grandi dimensioni comprendente l’Arpa ed il Glockenspiel. Dopo duecento rappresentazioni (arriveranno ad oltre quattrocento) la direzione del teatro dona a Lehár una medaglia di riconoscimento.
In Italia debutta il 27 aprile 1907 al Teatro Dal Verme di Milano nella traduzione di Ferdinando Fontana con Adrienne Telma, in arte Emma Vecla. Dopo cinquecento repliche Lehár viene in Italia appositamente a complimentarsi con lei.
Trama
L’operetta, ambientata a Parigi, parla del tentativo dell’ambasciata Pontevedrina di far sposare la ricca vedova Hanna Glavari con il conte Danilo, sua antica fiamma. Nel frattempo si sviluppa il triangolo amoroso tra il Barone Mirko Zeta, sua moglie Valencienne e Camille de Rossillon.
Hanna Glavari è rimasta presto vedova del ricchissimo banchiere di corte del piccolo stato di Pontevedro; un suo matrimonio con uno straniero provocherebbe la fuoriuscita dei milioni di dote della signora e il collasso delle casse statali. La vedova è ora a Parigi e il sovrano di Pontevedro, preoccupatissimo, incarica il proprio ambasciatore a Parigi, barone Zeta, di trovarle un marito pontevedrino.
L’ambasciatore Zeta e il suo cancelliere Niegus, cercano un candidato e lo individuano nel conte Danilo Danilovich che in passato ha interrotto una storia d’amore con Hanna su pressione della famiglia, a causa delle umili origini di lei. Cogliendo l’occasione del compleanno del sovrano, il barone Zeta organizza una festa all’ambasciata, durante la quale, con Niegus, cerca di convincere Danilo a sposare la vedova. Hanna ama ancora Danilo, tuttavia non lo vuole dimostrare e anzi cerca di ingelosirlo.
Frattanto si intreccia la storia d’amore della moglie del barone Zeta, Valencienne, con il diplomatico francese Camille de Rossillon; durante un ballo in casa Glavari, i due si appartano nel padiglione; stanno quasi per essere scoperti dal barone Zeta, quando Niegus, meno sbadato di quel che sembra, riesce a far uscire per tempo Valencienne e a sostituirla con Hanna.
Quando Hanna esce dal padiglione con Rossillon, sembra chiara la scelta del futuro marito: un parigino… Tutto sembra compromesso; Danilo è furioso e lascia la festa; Zeta non capisce se la moglie lo ha tradito o no.
Ha luogo una nuova festa in casa Glavari con tema le atmosfere e i balli di Chez Maxim’s; Danilo si consola bevendo champagne e con le famose ballerine grisettes; Hanna gli spiega però che è stato Niegus a effettuare lo scambio di persona nel padiglione per salvare Valencienne.
Dopo tante schermaglie e sofferenze, Danilo dichiara il proprio amore a Hanna, che annuncia il suo matrimonio con Danilo.
In quanto a Zeta è stato ritrovato il ventaglio della moglie nel padiglione. Rimprovera quindi Valencienne, ma questa gli dice di aprire il ventaglio, dove lei ha scritto “io sono una donna onesta”. Felicità del barone e quindi giubilo generale.
Numeri musicali
Atto I
- 1 Introduzione: Verehrteste Damen und Herren (Cascada, Zeta, Valencienne, Sylviane, Olga, Praskovia, Camille, St. Brioche, Kromow, Coro)
- 2 Duetto So kommen Sie! ’s ist niemand hier! (Valencienne, Camille)
- 3 Entrata e Ensemble Bitte, meine Herr’n! (Hanna, Cascada, St. Brioche, Coro)
- 4 Entrata O Vaterland (Danilo)
- 5 Duetto Das wäre herrlich! (Valencienne, Camille)
- 6 Finale Damenwahl! (Hanna, Danilo, Cascada, St. Brioche, Valencienne, Coro)
Atto II
- 7 Introduzione, danza e romanza della Vilja Ich bitte, hier jetzt zu verweilen… Es lebt’ eine Vilja (Anna)
- 8 Duetto Heia, Mädel, aufgeschaut (Hanna, Danilo)
- 9 Marcia-Settetto Wie, die Weiber man behandelt? (Danilo, Zeta, St. Brioche, Cascada, Kromow, Bodanowitsch, Pritschitsch)
- 10 Scena muta e Duetto-Danza
- 11 Romanza Mein Freund, Vernunft!… Wie eine Rosenknospe (Camille)
- 12 Finale Ha! Ha! Hanna und Camille! (Danilo, Zeta, Hanna, Valencienne, Camille, Njegus, SIlviaine, Olga Praskowia, Bogdanowitsch, Kromow, Pritschitsch, Coro)
Atto III
- 13 Scena di Danza
- 14 Canzone delle Grisettes Ja, wir sind es, die Grisette (Valencienne, Lolo, Dodo, Jou-Jou, Frou-Frou, Clo-Clo, Margot, Danilo, Zeta, Bogdanowitsch, Pritschitsch, Kromow, Coro)
- 15 Duetto Lippen schweigen (Danilo, Hanna)
- 16 Finale Ja, das Studium der Weiber ist schwer! (Hanna, Zeta, Danilo, Valencienne, Lolo, Dodo, Jou-Jou, Frou-Frou, Clo-Clo, Margot, Kromow, Bogdanowitsch, Pritschitsch, Coro)
Brani celebri
- O Vaterland/Vo da Maxim allor (Danilo)
- Es lebt’ eine Vilja/Romanza della Vilja (Anna)
- Ja, das Studium der Weiber ist schwer!/È scabroso le donne studiar (Danilo, Zeta, St. Brioche, Cascada, Kromow, Bodanowitsch, Pritschitsch)
- Lippen schweigen/Tace il labbro (Danilo, Hanna)