Roma al Teatro Ghione va in scena Dr. Jekyll & Mr. Hyde, dal 6 al 9 marzo-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Roma al Teatro Ghione va in scena Dr. Jekyll & Mr. Hyde, dal 6 al 9 marzo-
Roma -Jekyll & Mr. Hyde, Teatro Ghione dal 6 al 9 marzo locandina spettacolo-Londra 1886. Il dottor Henry Jekyll, medico affermato e stimato, studia con dedizione la psiche umana. Dopo vari e originali esperimenti, giunge alla composizione di una pozione dagli effetti straordinari. La prova su se stesso e subisce una trasformazione tale da far emergere la sua seconda natura, quella non domata da morale o educazione: «La droga infatti, di per se stessa, non agiva in un senso piuttosto che nell’altro, non era divina né diabolica di per sé; scosse le porte che incarceravano le mie inclinazioni».
Jekyll proietta dalle proprie viscere il mostro Mr. Hyde (in inglese il verbo to hyde significa nascondere, dunque letteralmente Mister Occulto). Il suo doppio malvagio imperversa impunito in una progressione di delitti, sconvolgendo chiunque abbia a che fare con lui: Hyde è puro istinto di libertà. Ma cosa accadrà a Jekyll? Quale tra le due parti, Jekyll-Hyde, sopravvivrà? Jekyll riuscirà a non far scoprire a nessuno il suo segreto?
“Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” è considerata la più importante opera di Stevenson, ed è uno dei più grandi classici della letteratura fantastica di tutti i tempi. La trama del racconto trae origine da un incubo dell’autore. Fortemente impressionato dallo “spirito malvagio” che aveva abitato la sua notte, lo scrittore si mise immediatamente al lavoro su quel che diventerà il suo capolavoro. “Quel forte senso della doppiezza che si annida nell’ uomo è qualcosa che a tratti cattura e sovrasta la mente di ogni creatura pensante”. Opera dell’horror e del mistero, strutturata sulle trame del romanzo poliziesco carico di suspense e di colpi di scena
imprevedibili, si dipana intorno ad un preciso nucleo tematico, relativo ad un caso di sdoppiamento della personalità.
Il dottor Jekyll si accorgerà, con terrore, che le trasformazioni dall’una all’altra personalità si avvicenderanno senza suo intervento e ad una frequenza sempre più irregolare, a intervalli di tempo via via più breve. Lo spettacolo, dalla trama avvincente, trasporterà lo spettatore direttamente nella Londra di fine ‘800, durante la seconda rivoluzione industriale, grazie alla scenografia strutturata su tre piani, ideata e realizzata dall’artista internazionale Sergio Gotti, ad abiti d’epoca di alta sartoria teatrale, e ad una vasta ed accattivante scelta musicale.
Teatro Ghione
Dal 6 al 9 marzo 2025
Teatro della Luce e dell’Ombra
Dr. Jekyll & Mr. Hyde
Da Robert Louis Stevenson
Regia di Gennaro Duccilli
con Gennaro Duccilli, Eleonora Mancini, Maria Angelica Duccilli, Paolo Ricchi, Natale Russo, Giordano Luci, Fabrizio Rinaldi, Matteo Rancadore, Isabella de Cesaris, Priscilla Menin, Raffaello Micheli, Lorenzo Romanazzi, Samuele Libertucci, Vittoria Pacetti
Scene: Sergio Gotti, Luci: Antonio Accardo, Sound design: Giulio Duccilli, Ufficio stampa: Andrea Cavazzini, Comunicazione e marketing: www.cultadv.com , Produzione: Teatro della Luce e dell’Ombra, Responsabile comunicazione: Antonio Maria Duccilli.
Cast Artistico
con Paolo Ricchi, Eleonora Mancini, Giordano Luci, Maria Angelica Duccilli, Natale Russo, Fabrizio Rinaldi Matteo Rancadore, Isabella de Cesaris, Priscilla Menin, Raffaello Micheli, Lorenzo Romanazzi, Samuele Libertucci, Giulia Lovisa, Vittoria Pacetti
Cast Tecnico
Scene: Sergio Gotti Costumi: Sartoria TLO, Luci: Antonio Accardo, Audio: Giulio Duccilli.
Comunicazione: www.cultadv.com, Ufficio stampa: Andrea Cavazzini – Quarta Parete,
Gennaro Duccilli e il “Teatro della Luce e dell’Ombra”
Gennaro Duccilli è un attore, regista e drammaturgo italiano. Nel 1975 è tra i fondatori della compagnia di sperimentazione teatrale “C.S.T. Majakovskij”. Collabora come attore con il Libera Scena Ensemble diretto da Gennaro Vitiello. Dal 1980 frequenta a Napoli l’Università popolare dello Spettacolo (prorettori Paolo Stoppa e Mario Scaccia), ideata e voluta da Eduardo De Filippo. Primo tra gli allievi, viene selezionato per far parte del cast della Compagnia Attori Italiani e debutta al Teatro Grande di Pompei nel “Don Giovanni” di Molière, per la regia di Sergio Pacelli. Nel 1992 firma la sua prima regia: “Don Chisciotte della Mancha”. Nel 1994 riceve il Premio Rosa Balistreri per la regia dello spettacolo Assolo di Luna – M.A.F.I.A, che debutta in Sicilia. Nel 2006 fonda la compagnia teatrale professionistica “Teatro della Luce e dell’Ombra”, che opera in Italia e in Europa producendo spettacoli e organizzando eventi, festival, rassegne, manifestazioni in ambito culturale. Si occupa, inoltre, di formazione: corsi di recitazione per adulti e ragazzi, stage, seminari e corsi di specializzazione per professionisti del settore.
L’opera di Stevenson
“Lo strano caso del Dr. Jekyll e del Signor Hyde” è considerata la più importante opera di Stevenson ed è uno dei più grandi classici della letteratura fantastica di tutti i tempi. La trama del racconto trae origine da un incubo dell’autore.
Fortemente impressionato dallo “spirito malvagio” che aveva abitato la sua notte, lo scrittore decise di mettersi al lavoro e scrisse in poche ore, quello che sarebbe diventato il suo capolavoro. La riduzione teatrale di Dr. Jekyll e Mr. Hyde andò in scena, per la prima volta a Londra, nell’agosto1888.
Il pubblico seguì con grande interesse l’emozionante vicenda e, la sera del 6 agosto, tributò al protagonista (l’attore americano Richard Mainsfield) un notevole successo. Quella stessa notte ci fu il primo assassinio di Jack lo squartatore. L’epoca vittoriana aveva così dato vita alla sua ombra: il primo serial killer della storia.
La messa in scena
Il “Dr. Jekyll & Mr. Hyde” della compagnia “Teatro della Luce e dell’Ombra” è estremamente fedele al racconto di Stevenson e ne ripercorre la trama avvincente e ricca di suspence, atmosfere e dei colpi di scena propri delle opere letterarie di genere poliziesco e mistery. Si dipana intorno ad un preciso nucleo tematico, relativo ad un caso di sdoppiamento della personalità: Jekyll/Hyde. Ma, a ben vedere, nella messa in scena della compagnia ogni personaggio della rappresentazione mostrerà, anche solo per un attimo, il suo doppio, la maschera celata dal quotidiano.
La pièce si configura, altresì, come un viaggio nel male della letteratura d’Occidente: negli “incubi” di Jekyll, che aprono e chiudono il primo atto e in altri momenti dello spettacolo si rimanda ad importanti autori dell’Ottocento e del Novecento, come Wedekind (Lulù), Lautréamont (I canti di Maldoror), Laforgue (Pierrot Fumista), Rimbaud (Una stagione all’Inferno), Philippe (Bubu di Montparnasse), Joyce (Ulisse). Si arricchisce, inoltre, di contaminazioni e rimandi a trasposizioni cinematografiche del racconto di Stevenson: dal cinema muto (Mamoulian, Robertson) agli anni 40 (Victor Fleming).