Poesie di Christa Wolf Poetessa e scrittrice tedesca- Biblioteca DEA SABINA
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Poesie di Christa Wolf Poetessa e scrittrice tedesca-
Christa Wolf, nata nel 1929 a Landsberg an der Warthe, oggi in Polonia, si affermò come scrittrice nel 1963. Studiò a Jena e in Magdeburgo e sposò lo scrittore Gerhard Wolf. Sostenitrice del partito socialista, a cui si era iscritta nel 1949, fu una delle autrici più importanti della GDR (Deutsche Demokratische Republik). In seguito assunse una posizione molto critica nei confronti del regime comunista. Oltre a Trama d’infanzia, ricordiamo: Il cielo diviso (1963), Riflessioni su Christa T. (1968), Cassandra (1983), Medea.Voci (1996) e La città degli angeli (2011). Wolf è morta nel 2011, all’età di 82 anni, ed è sepolta a Berlino, nel Dorotheenstädtische Friedhof [N.d.B. lo stesso cimitero dove si trova la tomba di Bertold Brecht].
Riconosciuta – Colpevole di Christa Wolf
ERKANNT
Das bin ich nicht
beteure ich
schuldbewußt
in die fordernden
anklagenden
enttäuschten Gesichter
Aber das bin ich doch wirklich nicht ich
Wirklich bin ich nicht
Nicht ich bin wirklich
Ich bin wirklich nicht
Bin ich nicht wirklich?
Das bist du
sagt der Tod
Ich bin es gewesen
gestehe ich
Zweifellos
30.11.88
SCHULDHAFT
Im Vortraum
sah ich
ein Doppelwesen
Er liegend
sie stehend
zusammengewachsen
an ihren Füßen
dergestalt
daß der Mann
sich nur aufrichten konnte
mit den Füßen der Frau
sie aber die Stehende
nur gehen konnte
in den Füßen des Mannes
So blieben sie
unbeweglich
14.9.87
RICONOSCIUTA
Questa non sono io
assicuro
ai volti
esigenti
che mi accusano
delusi
Certo questa non sono io
Davvero non lo sono
Non lo sono davvero
Io davvero non sono io
Vero che non sono io?
Questa sei tu
dice la morte
Lo sono stata
lo ammetto
Non c’è dubbio
COLPEVOLE
Nel dormiveglia
vedevo
un essere duplice
Sdraiato lui
e lei in piedi
uniti
così che
solo con i piedi della donna
ai suoi piedi
l’uomo
si sarebbe sollevato
e lei pur ritta
avrebbe potuto camminare
solo con i piedi dell’uomo
Restavano dunque
immobili
[ Traduzione di Anna Chiarloni e Ida Travi. Anterem 56, 1998 ]
PRINCIPIO SPERANZA
(Christa Wolf, nata Christa Ihlenfeld)
Inchiodato
alla croce del passato
ogni movimento
spinge
i chiodi
nella carne.
SOLITARI DENTRO STANZE GRIGIE
A tastoni si cammina lungo gli steccati,
si sta seduti solitari dentro stanze grigie
come in camere nebbiogene,
ed è difficile liberarsi dalla tristezza
per tutte le occasioni mancate della vita
– per l’amore perduto,
il dolore incompreso,
la gioia sconosciuta
e il sole mai visto
di paesi stranieri.
PARLAVI DI COSE CHE NON VEDEVANO
Parlavi di cose che non vedevano
e loro ridevano.
Ma tu rema sul fiume oscuro
controcorrente;
va’ per la via sconosciuta
alla cieca, ostinato,
e cerca parole radicate
come il nodoso ulivo –
lascia che ridano.
Desidera che dimori l’altro mondo
nella soffocante solitudine odierna
in questo presente smemorato –
lasciali pure.
Il vento marino e la rugiada dell’alba
esistono senza che alcuno li cerchi.
Breve biografia di Christa Wolf –Poetessa e Scrittrice tedesca (Landsberg an der Warthe 1929 – Berlino 2011). Ha studiato e operato nella Repubblica Democratica Tedesca, cui ha aderito con spirito critico, anche se, dopo la riunificazione della Germania, ciò non è valso a stornare dalla sua figura riserve e sospetti d’ambiguità. Scrittrice problematica, incline al virtuosismo, dopo le poesie raccolte in Wir, unsere Zeit (1959) e Moskauer Novelle (1961), ottenne grande successo col romanzo Der geteilte Himmel (1963; trad. it. 1983), in cui il destino dei personaggi è segnato dalla divisione della terra tedesca. Non minore risonanza ottennero Nachdenken über Christa T. (1969; trad. it. 1973), il racconto Kein Ort. Nirgends (1979; trad. it. 1984), sulla vita e il suicidio di H. von Kleist, con significativi rimandi all’attualità, e il romanzo Kassandra (1983; trad. it. 1984). Dopo la caduta del muro di Berlino, ha raccolto una serie di testi polemici nel volume Im Dialog (1990) e nel discusso scritto autobiografico Was bleibt (1990; trad. it. 1991). Tematicamente legato al mito classico, come il precedente Kassandra, è Medea Stimmen (1996; trad. it. 1997), che riprende in chiave originale tematiche femministe. Tra le pubblicazioni più recenti sono da ricordare la raccolta Hierzulande Andernorts (1999), il romanzo Leibhaftig (2002; trad. it. 2002), i racconti Ein Tag im Jahr 1960-2000 (2003), l’opera in forma di diario Mit anderem Blick (2005) e il romanzo autobiograficoStadt der Engel oder The Overcoat of Dr. Freud. Roman (2010; trad. it. La città degli angeli, 2011). Postumi sono stati pubblicati in Germania: entrambi nel 2012, la raccolta di inediti Rede, dass ich dich e August (trad. it. 2012), ultimo racconto della scrittrice redatto sei mesi prima della morte; i diari Ein Tag im Jahr, 2001-2011, im neuen Jahrhundert (2013).
Fonte- Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani