Paolo Genovesi Fotoreportage -Il Borgo di Cantalice -Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Paolo GENOVESI- Fotoreportage “Il Borgo di CANTALICE “ (Rieti)
Cenni storici-
Il nome del borgo di Cantalice deriva da Cata Ilex e fa riferimento a un leccio che secondo la tradizione nacque nella fenditura di una roccia sul retro della Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Le prime notizie del paese risalgono all’anno 1081 e la sua importanza strategica fu confermata dal fatto che fu scelta come roccaforte da Rocca di Sotto, Rocca di Sopra e Rocchetta per difendersi dai nemici.
Dopo essere stata donata al re Carlo d’Angiò nel XIII secolo dal papa, per proteggerlo meglio dal popolo germanico e dagli svevi, Cantalice attraversò un periodo di dure lotte contro le città di Rieti e l’Aquila, contro le quali trionfò grazie all’aiuto degli Aragonesi. Il periodo di massimo splendore lo raggiunse durante il dominio di Margherita d’Austria nel 1571. Seguì poi il decadimento del borgo a causa della presenza del brigantaggio e delle lotte intestine tra le signorie del borgo.
Nel cuore della Sabina, a due passi dal Monte Terminillo e alle falde dei Monti Reatini, nel piccolo borgo di Cantalice il tempo sembra essersi fermato. La sua bellezza è anche legata alla sua posizione geografica, abbarbicata come un presepe a un’altezza che sfiora i 660 mt. La vista che si gode dal borgo spazia su tutta la sottostante valle reatina, oggi occupata dalla Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile.
Fonte I borghi del Lazio