Oasi Lipu Castel di Guido I lupi sono tornati a Roma, quelli veri. In principio fu Romolo, ora Numa e la compagna.
ROMA-Giovedì 23 Marzo 2017-La notizia è sensazionale. Sono tornati i lupi a Roma. No, niente a che vedere con squadre di cacio e tifoserie, sono lupi veri, reali, liberi.
E non abbaiano, ululano.
LA STORIA
Scoperti, quasi per caso, pochi anni fa, la loro storia è ricca di aneddoti. Siamo nell’area dell’Oasi Lipu Castel di Guido e della Riserva Naturale Litorale Romano, a pochi minuti dalla Capitale. I volontari dell’Oasi iniziano a ricevere strane segnalazioni: nelle aree naturali tra Castel di Guido e Maccarese si aggirerebbe un lupo!
“Era il 2013, ricorda Alessia De Lorenzis della Lipu, e ricordo bene quelle segnalazioni. Lupi a Roma? Sarebbe stato fantastico, seppur quasi impossibile soltanto da immaginare”. In quel periodo, all’Oasi, erano indaffarati nel posizionare fototrappole destinate a cinghiali e cacciatori per controllare il territorio protetto. Ed era stato proprio grazie a questo che, un giorno, ci si accorse di non aver immortalato il solito soggetto, ma altro e ben più interessante. Un bellissimo lupo era finito nell’inquadratura e tutto, da quel momento, sarebbe cambiato.
Era il giugno del 2013.
ROMOLO, IL NUOVO RE DI ROMA.
Battezzato come uno dei fratelli allattati dalla Lupa Capitolina, Romolo non era un ibrido ma un vero Canis lupus italicus (nella foto, per gentile concessione Oasi Lipu Castel di Guido). Seguito per mesi grazie alla raccolta delle feci, sarebbe scomparso successivamente, tanto che dal 2014 non fu più possibile campionarlo. Tuttavia le sorprese non sarebbero finite qui perché poco dopo sarebbe comparso un nuovo esemplare. Numa, un altro splendido maschio, si sarebbe stabilito nelle stesse aree occupate da Romolo e, soprattutto, da allora è presente sul territorio. Le numerose volte nelle quali è stato ripreso dalla fototrappola stanno a dimostrarlo. C’è di più. Nel corso del 2016 è stato accertato che Numa aveva trovato una compagna! “Le immagini della fotocamera e gli esami genetici, spiega la De Lorenzis, ce lo hanno confermato. Una femmina di lupo che abbiamo chiamato Aurelia”. Sembra proprio che i due “piccioncini” facciano coppia fissa e, la Natura insegna, questo potrebbe essere il preludio per l’accoppiamento. Fine febbraio e primi di marzo sono, infatti, le settimane dedicate all’amore che, a maggio, si potrebbe tradurre in una cucciolata!
LUPACCHIOTTI ROMANI
Sarebbe un vero evento e sotto tutti i punti di vista. Non ultimo quello che ufficializzerebbe il ritorno del lupo a Roma. In tempi bui nei quali la politica vorrebbe affidarsi alle doppiette per “conservare” le specie animali, questa nuova coppia di lupi potrebbe davvero rappresentare un segno dal quale ripartire per la conservazione (quella vera) che comincia dalla conoscenza, alla convivenza, fino alla Natura, che ospita noi, come loro.
di Remo Sabatini-fonte-Leggo.it