Micigliano (RI) -Museo civico delle tradizioni popolari-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Micigliano (RIETI)
-Museo civico delle tradizioni popolari-
Descrizione-Micigliano(RI)-Il museo civico delle tradizioni popolari, inaugurato nel 1997, documenta con oggetti d’uso quotidiano (madie, aratri, strumenti di lavoro, utensili da cucina) le tradizioni popolari del piccolo centro situato tra il monte Terminillo e la valle del Velino. Le sezioni sono dedicate alla pastorizia, alla coltura della vite e del castagno, alla religione, ai lavori artigianali
Nell’ambiente dedicato al lavoro agricolo, oltre agli aratri in legno e in ferro, spiccano le tregge, delle particolari slitte, tipiche della zona, trainate da buoi e di diversa forma a seconda del materiale da trasportare.
Possiamo inoltre osservare sempre in questa sezione l’attrezzatura dedicata alla coltivazione delle castagne: oltre a rastrelli, cesti e panieri troviamo le molle per l’estrazione delle castagne dai ricci e i graticci per l’essiccazione nel camino
Ai viticoltori fa invece riferimento la sezione che presenta l’abberrocchio, particolare strumento utilizzato per pigiare l’uva.
Mantici per la fucina e stampi per i chiodi, oltre ai classici martelli, lime e tenaglie, illustrano l’opera del fabbro, mentre un più casalingo telaio completo di tutti i suoi elementi e di tutti gli accessori come fusi, aspi e filatoi ci illustrano come tradizionalmente si svolgeva l’attività della tessitura e della filatura.
A conclusione del percorso, la ricostruzione di una cucina tipica di questi luoghi, con il focolare e tutti gli utensili impiegati nella vita quotidiana.
Di particolare rilievo è la sezione fotografica allestita dal museo, con foto storiche che riprendono vari aspetti della vita privata e pubblica del paese e ci mostrano nel loro contesto d’uso tutti gli utensili esposti.
Fonte-© 2021 MiC – Pubblicato il 2020-04-14 17:52:34 / Ultimo aggiornamento 2020-06-22 15:37:20
Micigliano (RIETI) La nostra storia
Il territorio era abitato sin dall’epoca antica come dimostrano alcuni ritrovamenti archeologici. Il toponimo, di origine latina, deriva dal personale MECILIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale ANUS, che designa il possesso.
Le prime notizie sull’insediamento di Micigliano risalgono alla metà del X secolo e ricordano come nel 943 l’Abbazia di Farfa acquisì dei terreni “in locus qui nominatur Micilianus”.
Nel X secolo divenne, con i vicini castelli di Cesura e Vischiata, nucleo centrale del feudo dell’Abbazia di SS Quirico e Giulitta, edificata dai Benedettini nel X secolo. Dell’insediamento di Vischiata sono tutt’oggi visibili i resti (mura di cinta, abitazioni).
Le sole informazioni che si hanno sull’origine del comune sono tramandate oralmente e attribuiscono la sua fondazione agli abitanti del castello di Vischiata. Questi abitanti, essendosi rifiutati di partecipare al popolamento della città dell’Aquila, dovettero subire la distruzione delle loro case per la rappresaglia dalle forze militari aquilane. Successivamente Micigliano entrò a far parte dei possedimenti dell’abbazia dei Santi Quirico e Giuditta e per molto tempo ne seguì le vicende storiche. Nel 1229 Federico II di Svevia occupa i territori abbaziali. Successivamente il borgo seguì le stesse sorti dei paesi limitrofi finendo nell’orbita delle famiglie Orsini e Colonna fino a quando fu incluso nel Regno di Napoli. Il feudo ecclesiastico fu abolito all’inizio del XIX secolo. Durante i nove anni della dominazione francese, dal 1806 al 1815, Micigliano divenne libero comune nell’ambito della provincia del Secondo Abruzzo Ulteriore, distretto di Cittaducale; con la Restaurazione la città tornò sotto il dominio borbonico. Nel 1860, con l’Unità d’Italia, il paese fu compreso nella provincia dell’Aquila dove rimase fino al 1927, anno in cui passò alla neoistituita provincia di Rieti. Il 28 marzo 1928 il Comune di Micigliano, insieme a quello di Borgo Velino, venne aggregato al comune di Antrodoco, ma venne ricostituito ente autonomo dopo la II guerra mondiale, nel 1947.
Museo civico delle tradizioni popolari
Via dei Campi – 02010 Micigliano (RI)
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Tel –0746 577893
Mail –comune.micigliano@r.i.t.tws.it