Maria Teresa Milano “21 Storie d’ Amore – La Bibbia come non te l’aspetti”-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Maria Teresa Milano “21 Storie d’ Amore – La Bibbia come non te l’aspetti”-
Presentazione di Marinella Perroni- Illustrazioni di Alice Negri, Edizioni Sonda- Milano
DESCRIZIONE
L’ultimo libro di Maria Teresa Milano indaga il tema dell’amore la Bibbia che non ti aspetti«Sono un’ebraista di formazione accademica e laica – scrive di sè nell’introduzione di questo libro* Maria Teresa Milano – ho le radici nella filologia e nello studio della lingua e lungo gli anni mi sono aperta alla letteratura e alla tradizione interpretativa di ambito ebraico oltre ovviamente alla musica, che potrei definire la mia vita “altra”».
Della sua passione e dello studio per la Bibbia dice «Scopriamo che i personaggi biblici sono assolutamente imperfetti e proprio per questo veri. Amano, tradiscono, ci credono, sbagliano, gioiscono, soffrono, hanno coraggio o paura e il più delle volte fanno semplicemente quel che possono, proprio come noi. In una parola: vivono».
Di qui la sua considerazione: «La Bibbia è la più straordinaria biblioteca dell’esistenza». E anche lo scoprire che, come dice lo studioso Rav Jonathan Sacks, «La Bibbia è il primo testo dell’antichità a sostenere l’assoluta eguaglianza degli esseri umani e che l’umano è sempre all’insegna del numero due. In effetti, non vi è una sola vicenda che veda protagonista assoluto un uomo e nessuna impresa è compiuta senza una donna.(…) L’intento chiaro del testo è che la storia si fa insieme, uomini e donne, all’insegna dell’uguaglianza nella dignità e in una relazione di reciprocità.” Da queste premesse nascono le 21 storie d’amore (ma anche di amicizia, di sorellanza, di disparità e di condivisione, di coraggio e viltà, di fedeltà e tradimenti, di gioia e dolore ) sia nella Scrittura ebraica che nel Vangelo».
«Questo non è un testo di teologia o di esegesi stricto sensu- precisa l’autrice – e a me non interessa dimostrare alcuna teoria, ma semplicemente, a partire da una ricerca che ha occupato ormai oltre la metà dei miei anni, mi sono messa di fronte a quelle parole e mi sono fatta molte domande che, al netto delle competenze accademiche, restano le mie e nascono dal mio vissuto e dal mio modo di osservare il mondo. (…) Il testo evolve con noi e per poterlo abitare occorrono tempo, pazienza, consapevolezza della propria finitudine e un gran desiderio di conoscenza, anche di sè».
E inoltre : «Col tempo ho imparato a distinguere tra quel che è scritto e quel che è stato interpretato e trasmesso dalla tradizione e tengo a mente costantemente la regola di ogni buon filologo per cui “non bisogna mai far dire a un testo quel che il testo non intendeva dire”, nella profonda consapevolezza che la Bibbia non contiene dogmi, ma solo esperienze di vita e i livelli di letture sono infiniti; i suoi personaggi non sono modelli da seguire o da rifiutare, ma ‘pezzetti’ di noi, che ci fanno nascere domande importanti sul senso della vita, sulle relazioni e, per chi ne sente il bisogno, anche sul rapporto con Dio».
«Naturalezza e complessità», perciò, ha esordito Graziella Romano che presentava – mercoledì 7 febbraio in una sala stracolma della libreria Claudiana di Torino l’autrice e il testo – introdotti dal saluto della libraia Sara Platone e di cui è stata data una lettura di pagine scelte dall’attrice Nicoletta De Biasi.
Il tema dell’amore ci interroga sempre, dunque, e qui si tratta di un percorso inedito, fatto con “leggerezza”, secondo i temi fondamentali della libertà ( «che si vive come popolo, ma anche all’interno di una relazione») e della responsabilità, ma visti intrecciando letture le più varie, che vanno dai racconti non canonici , ai testi apocrifi e quelli gnostici ai Midrash a testi filosofici (e ci è inserito anche Woody Allen), alle poesie di ogni tempo, alle canzoni, e che sono illustrate con altrettanta colorata “leggerezza” dai disegni di un’altra donna , Alice Negri, a cui a sua volta «piace mischiare elementi vintage con elementi contemporanei».
«Non è una lettura femminile della Bibbia- precisa la studiosa- perché “maschio e femmina Dio li creò”. E le donne, che nella cultura ebraica sono presenti – come le matriarche – in altri ambienti sono state dimenticate». È anche un libro allegro, conclude, anche se magari ci sono storie drammatiche: «Lungi dall’essere un testo chiuso, la Bibbia è una forma incredibile di dialogo e in questo senso è un libro eterno, non perché contiene una verità immutabile, ma perchè sa interrogare chi legge rinnovandosi continuamente, senza chiudersi in un tempo e in uno spazio».
Maria Teresa Milano “21 Storie d’ Amore – La Bibbia come non te l’aspetti”- Presentazione di Marinella Perroni- Illustrazioni di Alice Negri, Edizioni Sonda, Milano,2023