Le donne nei testi sacri
LAMEZIA TERME (CZ) – 10 APRILE 2016 – Obbedienza a Dio o agli uomini? Come sono cambiati i diritti delle donne nel corso del tempo? Madri surrogate di un tempo o uteri in affitto della nostra epoca? Normalità o perversione di pratiche utilizzanti la donna come merce di scambio? Esiste un habitus femminile non influenzato dalle mode del tempo? Questi i temi principali sui quali si è discusso nel corso della presentazione del libro della docente di storia e filosofia: Miriam Rocca Rivestita di bellezza divina.
La donna nel mistero di Dio, della Tau editrice sabato alle 18,30 al Teatro Umberto di Lamezia Terme, affollato per l’occasione. All’incontro moderato dalla docente e giornalista Dora Anna Rocca, cofondatrice dell’associazione WWW: What Woman Want nata in difesa della parità di genere, hanno relazionato Luca Parisoli docente di Storia della filosofia antica e medievale presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’ Università della Calabria di Rende, oltre che docente di storia della filosofia francescana presso la Pontificia Università Antonianum romana e presso l’Istituto Teologico cosentino di Rende e la dott.ssa Giorgia Gargano laurea, con lode in numismatica presso l’Università La Sapienza di Roma, specializzata in Archeologica Classica, che da dodici anni svolge incarichi per il coordinamento di cantieri di scavo archeologico per la Soprintendenza Archeologica della Calabria e si occupa inoltre di didattica della storia e dell’archeologia.
Miriam Rocca è già nota per aver scritto testi che hanno una attenzione particolare per la figura femminile Il volto femminile della filosofia edito da Rubbettino che ha ottenuto il secondo posto al premio nazionale di filosofia “Le figure del pensiero” e Umanità a due. Identità e differenza di genere edito da If Press nel 2014. Ad impreziosire il nuovo testo della Rocca la prefazione del direttore dell’Ufficio comunicazioni e cultura della Conferenza episcopale calabra Don Giovanni Scarpino e i preziosi contributi di Monsignor Costantino Di Bruno, tratti dai suoi Scritti teologici: La Donna nella scrittura.
Un libro quello della Rocca in cui la donna viene osservata da tanti punti di vista e sfaccettature e non per posizionarla in schemi ben definiti o stereotipati ma per far comprendere quale l’habitus specifico ed adatto a ciascuna donna, splendente se indossato alla luce del mistero divino, un abito che la riveste anche di bellezza imperitura. Ha spiegato l’autrice: «Nella filosofia di genere la donna è vista come alterità dell’uomo, ma se per la Bibbia questa alterità indica completamento, per il pensiero filosofico indica contrapposizione. La Bibbia dunque attribuisce più alta dignità alla donna».