IL POPOLO DEI SABINI-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
IL POPOLO DEI SABINI
Quello che non si è soliti sapere su il Popolo dei Sabini , passato alla storia come gli ingenui che si son fatti fregare le donne dai romani, un fatto che macchia per sempre la narrazione nella storia di questo popolo, è che le ruggini con i futuri romani iniziarono già molto prima ovvero quando Enea sbarcò sui lidi laziali; infatti, il giovane principe Sabino Clauso (capostipite della futura e nobile gens Claudia) aiutò Turno, Re dei Rutuli, nella lotta contro gli esuli troiani.
Nonostante lo sgarro ricevuto e il misterioso omicidio del Re Tito Tazio, che inizialmente divideva il trono di Roma con Romolo e lasciò al solo Romolo il trono del nuovo regno, i Sabini si fusero con i Romani e da loro usciranno Re e famiglie potenti nella stessa storia romana… insomma una sorta di grande rivincita, perciò forse tanto ingenui non erano.
In realtà i Romani non solo si presero le donne ma copiarono e adottarono persino i loro tipi di scudi e di armature e per effetto di tale fusione l’esercito romano raddoppiò e divenne il più potente esercito dell’area, incoraggiando, come abbiamo visto, il rissoso Romolo ad ingrandire i propri confini.
Pertanto I Sabini divennero assai potenti all’interno delle mura romane, anche grazie all’appoggio delle numerose mogli dei giovani romani che erano, al tempo stesso, le loro figlie e le mogli, diciamo così … usurpate, rubate o furbescamente prestate? del resto si sà che in casa, come sempre capita, a comandare sono le donne e a Roma, per la maggior parte erano di origine Sabina.
Pertanto potremmo affermare che il popolo Sabino fu il più astuto popolo antico che raggiunse un enorme potere senza essere notato, anzi addirittura sottovalutato e grazie alle proprie donne … altro che ingenui!