Gruppo FAI Sabina C’E’ DI NUOVO L’ACQUA ALLA CASCATA DEL POZZO DEL DIAVOLO
Gruppo FAI Sabina
BELLA SABINA. C’E’ DI NUOVO L’ACQUA ALLA CASCATA DEL POZZO DEL DIAVOLO
Ma chissà perché ormai tutti chiamano la cascata sul Galantina «le Pozze del Diavolo» e non, come la chiamavano i nostri nonni, «il Pozzo del Diavolo» (espressione che in sabino suona piena di “u”…). Forse è la naturale modestia di chi abita queste terre che ha indotto a questo cambio di nome; o forse è un altro degli effetti dei cambiamenti climatici (in effetti quando d’estate tutto è secco e dalla parete della cascata non scende neppure una goccia d’acqua, proprio questo sembrano – e sono – i due invasi sopra e sotto la cascata: pozze).
Ma in autunno e ancora più in inverno e in primavera il luogo torna ad avere quel fascino romantico e un po’ selvaggio che ha ispirato il nome originario. E poi, a ben vedere, proprio dal punto di vista semantico alla parola «Diavolo» s’accosta mille volte meglio il vocabolo alto «pozzo» che quello terra terra «pozza» (seppure al plurale).
Che poi c’è anche un riflesso diciamo così, di marketing territoriale. Vuoi mettere quanto attira di più, quanto si vende di più, anche on line, «il Pozzo del Diavolo» piuttosto che «le Pozze del Diavolo»?
Ciò detto, informazione di servizio, peraltro anticipata nel titolo. Dopo la secca dell’estate più secca degli ultimi anni, il Galantina ha ricominciato a scendere e a zampillare tra i massi levigati del suo letto. E anche la cascata ha ripreso a fare la cascata, non al massimo della sua potenza, ma con una buona portata.