Giorgia Meriggi Poesie inedite pubblicate dalla Rivista AVANPOSTO- Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Giorgia Meriggi -Poesie inedite-
pubblicate dalla Rivista AVANPOSTO-
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Decidi cosa è vero
e cosa no
levi o metti una parola
dove
ti fa male.
La verità
è che vi ho amati tutti
per contraffazione.
Come di notte
il traffico stradale
è
il rumore del mare
in viale Sarca.
***
Ricordati di santificare
i fraintedimenti
la grandine creduta
viva
perché cade e grida
il catrame
creduto mare
per stregoneria del sole.
Se qualcosa nel baratro
emana bagliore
ti guarda
con i tuoi occhi.
Talvolta è il regno
dei cieli: un vetro,
tu la rondine.
Biografia di Giorgia Meriggi è nata nel 1966 a Milano, dove si è laureata in filosofia con una tesi dal titolo Corpo, ragione, passioni nei romanzi libertini di D.A.F. de Sade. Con Stampa Alternativa ha pubblicato nel 2012 Comizi d’amore. Manuale di diseducazione sessuale, insieme a Paolo Pedote. Nel 2017 ha pubblicato per Marco Saya editore, nella collana Sottotraccia, il suo primo libro di versi, Riparare il viola. Una traduzione di alcune sue poesie in spagnolo è apparsa nel volume Di poesia e di psicoanalisi. L’indicibile sottratto al nulla, a cura di Eva Gerace, Città del Sole Edizioni, 2018.
Fotografia di proprietà dell’autrice.
-FONTE-
Le Poesie sono pubblicate dalla Rivista di Poesia «Avamposto» è uno spazio di ricerca, articolato in rubriche di approfondimento, che si propone di realizzare un dialogo vivo rivolto allo studio della poesia attraverso un approccio multidisciplinare, nella consapevolezza che una pluralità di prospettive sia maggiormente capace di restituirne la valenza, senza mai sfociare in atteggiamenti statici e gerarchizzanti. Ma «Avamposto» è anche un luogo di riflessione sulla crisi del linguaggio. L’obiettivo è interrogarne le ragioni, opponendo alla tirannia dell’immediatezza – e alla sciatteria con la quale viene spesso liquidata l’esperienza del verso – un’etica dello scavo e dello sforzo (nella parola, per la parola). Tramite l’esaltazione della lentezza e del diritto alla diversità, la rivista intende suggerire un’alternativa al ritmo fagocitante e all’omologazione culturale (e linguistica) del presente, promuovendo la scoperta di autori dimenticati o ritenuti, forse a torto, marginali, provando a rileggere poeti noti (talvolta prigionieri di luoghi comuni) e a vedere cosa si muove al di là della frontiera del già detto, per accogliere voci nuove con la curiosità e l’amore che questo tempo non riesce più a esprimere.
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