Franco Leggeri Fotoreportage-Murales Ospedale Spallanzani di Roma-8) Edward Jenner –Medico -Creò il primo vaccino contro il vaiolo- Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Franco Leggeri Fotoreportage-Murales Ospedale Spallanzani di Roma
-8) Edward Jenner –Medico -Creò il primo vaccino contro il vaiolo-
Franco Leggeri Fotoreportage- Murales Ospedale Spallanzani di Roma- 8) Edward Jenner – Medico è il padre dell’immunizzazione-Creò il primo vaccino contro il vaiolo-Roma -Portuense-Vigna Pia e Dintorni–Questo reportage, come quelli a seguire, vuole essere un viaggio che documenta e racconta la storia di un quartiere di Roma: Portuense-Vigna Pia e i suoi Dintorni con scatti fotografici che puntano a fermare il tempo in una città in continuo movimento. Non è facile scrivere, con le immagini di una fotocamera, la storia di un quartiere per scoprire chi lascia tracce e messaggi. Ci sono :Graffiti, Murales, Saracinesche dipinte, Vetrine eleganti che sanno generare la curiosità dei passanti ,il Mercatino dell’usato, il Mercato coperto, le Scuole, la Parrocchia, il Museo, la Tintoria storica della Signora Pina, La scuola di Cinema, la scuola di Musica, Palestre , il Bistrò oltre i Bar , Ristoranti e Pizzerie e ancora Parrucchieri e specialisti per la cura della persona , Artigiani e per finire, ma non ultimo, il Fotografo “Rinaldino” . Il mio intento è di presentare un “racconto fotografico” che ognuno può interpretare e declinare con i suoi ”Amarcord” come ad esempio il rivivere “le bevute alla fontanella”, sita all’incrocio di Vigna Pia-Via Paladini, dopo una partita di calcio tra bambini oppure ricordando i “gavettoni di fine anno scolastico; e ancora vedendo il tronco della palma tagliato ma ancora al suo posto, poter ricordare, con non poca tristezza, la bellezza “antica” di Viale di Vigna Pia.
Roma lungo via Folchi ,dall’inizio di via Portuense, si trovano i Murales che raffigurano gli scienziati che hanno combattuto e vinto le battaglie contro le malattie infettive. Eroi veri ma dimenticati su questo muro di cinta – I Murales ora rischiano il degrado e la “polverizzazione” dell’intonaco. Il muro di cinta costeggia l’Ospedale “Lazzaro Spallanzani” e fa da “sostegno” e “tela” è un muro di cinta di 270 metri, lungo il quale, dal mese di aprile del 2018 sono immortalati 13 volti di scienziati che hanno scritto la storia della ricerca sulle malattie infettive. Un progetto dei Murales è finalizzato a celebrare gli 80 anni della struttura ospedaliera, iniziato a febbraio – e inaugurato il 3 maggio – grazie alla collaborazione fra la Direzione dello Spallanzani e l’Associazione Graffiti Zero, associazione che promuove l’integrazione fra la Street Art e i luoghi che la ospitano. Unica pecca, peccato grave, non vi è immortalata nessuna donna.
Verranno pubblicati le foto dei Murales di tutti i 13 scienziati , uno alla volta, questo al fine di poter evidenziare la biografia e la loro Opera in maniera più completa possibile. Le biografie pubblicate a corredo delle foto sono prese da Enciclopedio Treccani.on line e Wikipedia
Edward Jenner e il vaccino contro il vaiolo
Un racconto sulla nascita del primo vaccino contro il vaiolo quale strumento fondamentale per sconfiggere le malattie infettive.
L’umanità deve molto all’inglese Edward Jenner, medico di campagna che nel 1749 con il suo metodo sperimentale, salvò il mondo dal vaiolo ed aprì la strada agli studi immunologici.
Nel libro, La formidabile impresa. La medicina dopo la rivoluzione mRNA, Roberto Burioni racconta come fu inventato il primo vaccino contro il vaiolo e di come questa scoperta abbia sensibilmente contribuito al progresso scientifico.
Come è nato il vaccino del vaiolo?
Il vaccino si chiama così grazie alle vacche. Nella seconda metà del Settecento, il medico inglese Edward Jenner aveva notato che di solito le ragazze di campagna avevano una pella meravigliosa, senza traccia dei butteri del vaiolo, una terribile malattia che uccideva il 20-30% dei contagiati e lasciava cicatrici deturpanti sulla pelle dei guariti.
Un giorno, mentre infuriava un’epidemia di vaiolo, Jenner si recò in visita presso la famiglia di un agricoltore e quando trovò la figlia intenta a mungere una mucca le chiese, per attaccare bottone, se avesse paura di contrarre il vaiolo. «No» rispose la ragazza, «io ho già preso il vaiolo delle mucche, e non prenderò quindi il vaiolo degli uomini. Guardi la mia mano: questo è il segno del vaiolo delle mucche e io sono immune.» Che le persone occupate nell’accudire e mungere il bestiame fossero in qualche modo protette dal vaiolo era risaputo tra gli agricoltori, e a Jenner l’idea di immunizzare le persone utilizzando il vaiolo delle mucche ronzava da tempo nella testa, quindi decise di metterla in pratica.
L’occasione si presentò quando, nel 1796, una mungitrice – si chiamava Sarah Nelmes – arrivò nel suo studio per farsi curare il vaiolo bovino. Una delle mucche della sua fattoria si era ammalata, lei l’aveva ugualmente munta, nonostante avesse le mani screpolate, e alla fine si era ritrovata infettata, riportandone brutte lesioni.
Presso il dottore lavorava un uomo poverissimo, senza casa, che sbarcava il lunario facendo il giardiniere e aveva un figlio di 8 anni, James Phipps. Jenner mandò immediatamente a chiamare il ragazzino, prese del fluido dalle lesioni della mungitrice e glielo inoculò in un braccio. James non ebbe gravi problemi, a parte il fatto che dopo una decina di giorni cominciò a sentire dolore nel sito della puntura e un certo malessere generale. Presto però tutto passò e James tornò in perfetta salute, con una cicatrice nel punto in cui era avvenuta l’inoculazione. Jenner allora pensò che fosse arrivato il momento di capire se la puntura che aveva praticato fosse veramente in grado di proteggere il suo piccolo paziente.
Per farla breve, contagiò con il vaiolo il povero James (un medico che oggi si comportasse nello stesso modo sarebbe giustamente considerato un criminale), che sopravvisse. In segno di riconoscenza, Jenner gli regalò una piccola tenuta di campagna. James Phipps visse felice fino a 70 anni (un’età venerabile per i tempi) con moglie e due figli.
Dal vaccino vaiolo al vaccino anti-Covid e oltre
Il primo vaccino era stato inventato, e il nome «vaccino» ha origine proprio nel fatto che per immunizzare e proteggere i pazienti si utilizzava il vaiolo vaccino, cioè dei bovini. L’aggettivo – lo stesso che usiamo parlando del latte vaccino per distinguerlo per esempio da quello caprino – aveva conseguito un risultato tanto importante da diventare anche un sostantivo.
Biografia di Edward Jenner-Biografia scritta da Francesco Centorrino
Edward Jenner, noto medico e naturalista britannico, è conosciuto per aver introdotto il vaccino contro il vaiolo e per questo è considerato il padre dell’immunizzazione.
Edward Jenner è nato a Berkeley, cittadina del Gloucestershire (Inghilterra), il 17 maggio 1748, grazie ai suoi genitori condusse un’educazione classica, infatti il latino diventò parte del suo linguaggio quotidiano. Dal 1756 al 1761 studiò grammatica presso la Grammar School di Cirencester.
Il giovane Jenner, all’età di 13 anni, dovette scegliere un impiego e scelse di diventare medico. Dopo essere stato rifiutato ad Oxford, a causa delle sue precedenti condizioni di salute, in quanto da piccolo si ammalò di vaiolo, venne affidato a Mr. Ludlow. Con il chirurgo Ludlow rimase per sette anni ed imparò tutto quello che gli serviva per la professione di medico di campagna.
A 21 anni si trasferì a Londra per incrementare la sua esperienza nella pratica ospedaliera. A Londra fu assistente di John Hunter, ex chirurgo dell’esercito, presso il St. George’s Hospital. Nel maggio 1772 termina il suo apprendistato con Hunter e si dedica alla pratica della fisica, della chimica, alla materia medica e all’ostetricia. Hunter con il suo metodo stimolò così tanto il giovane Jenner che anche al termine dell’apprendistato i due continuarono a scambiarsi lettere.
Jenner nel 1773 decise però di ritornare a Berkeley e dedicarsi alla sua professione, solo dopo pochi mesi gli affari andavano alla grande. Tornato a Berkeley Jenner si dedicò anche a diversi studi come quelli riguardanti il tartaro emetico o il cuculo.
Anni dopo, nel 1788 sposò Catherine Kingscote che si ammalò successivamente di tubercolosi e morì nel 1815.
Fu agli inizi del 1800 che Jenner iniziò i suoi studi per combattere il vaiolo giungendo alla scoperta di un vaccino.
Gli ultimi anni della sua vita sono segnati da numerosi lutti ed il 26 gennaio 1823 Jenner si spense a causa delle conseguenze di un improvviso colpo apoplettico.
Focus: la scoperta del vaccino contro il vaiolo
In Europa tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800 una delle malattie più diffuse era il vaiolo: infezione contagiosa che si manifestava con pustole e lesioni cutanee.
I casi di vaiolo crescevano sempre più rapidamente, una persona malata su sei moriva e a Londra in un solo anno morivano circa 3000 persone. Chi riusciva a sopravvivere diventava immune alla malattia.
Per contrastare il vaiolo si ricorreva alla variolizzazione, ossia inoculare nel soggetto da immunizzare materiale prelevato da lesioni di pazienti meno gravi, infatti a Londra nel 1746 si aprì un ospedale in cui i malati di vaiolo venivano sottoposti a questa pratica. Successivamente si iniziò a riconoscere la pericolosità e l’inefficienza del metodo.
Edward Jenner nello svolgere la sua professione, si recava presso le fattorie, così venne a conoscenza dell’esistenza di una forma di vaiolo meno intensa rispetto al vaiolo umano, che guariva rapidamente e rendeva l’uomo immune da un secondo contagio. Si trattava del vaiolo vaccino che colpiva vacche e buoi e che poteva essere contratto anche dall’uomo.
Jenner iniziò così gli studi sul vaiolo e capì che l’uomo poteva essere immunizzato usando secrezioni di animali o uomini affetti da vaiolo vaccino.
Prima vaccinazione
Jenner nel mettere a punto una cura contro il vaiolo impiegò 20 anni e nel 1796 ci fu la prima vaccinazione: inoculò ad un bambino di otto anni, James Phipps, pus contenuto nelle pustole della mano di una donna affetta da vaiolo vaccino. Il giovane Phipps si ammalò di vaiolo vaccino e guarì in poche settimane. In seguitò Jenner gli somministrò il vaiolo umano ed il bambino non mostrò alcun sintomo, era stato immunizzato.
La pratica che da quel momento in poi è utilizzata per combattere il vaiolo non era più la variolizzazione, ma l’inoculazione jenneriana, successivamente venne coniato il termine vaccinazione. E’ grazie a questa scoperta che Jenner è considerato il padre dell’immunologia.
L’anno successivo alla prima vaccinazione, Jenner ha scritto un resoconto della sua sperimentazione sul piccolo Phipps, ma non venne accettata dalla Royal Society in quanto la sua intuizione era considerata troppo rivoluzionaria. Così nel 1798 Edward Jenner pubblicò a sue spese “An inquiry into causes and effects of the variolae vaccinae”, relazione delle sue esperienze riguardanti la vaccinazione in cui venne utilizzato per la prima volta il termine virus.
Grazie alla scoperta di Jenner i casi di vaiolo hanno iniziato a ridursi, lo stesso Napoleone ha reso obbligatoria la vaccinazione per il suo esercito. Nel 1800 a Berlino è stata fondata la Royal Vaccine Institution. Solo nel 1980 l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarerà debellato il vaiolo a livello globale.
Contributo scientifico di Edward Jenner
Edward Jenner oltre alla sua professione di medico e chirurgo si dedicò a diversi studi, testimoniando il suo interesse non solo per la medicina, ma anche per la natura.
Uno degli studi più importanti che condusse fu quello sul comportamento del cuculo. Egli descrisse dapprima il canto dell’uccello ed in seguito le tecniche di accoppiamento. Jenner notò che il cuculo deposita le uova nel nido di altri uccelli (come la passera scopaiola) che non le distinguono dalle proprie. Il pulcino di cuculo spinge fuori le altre uova e pulcini dal nido in cui si trova in modo da essere l’unico a ricevere il cibo dai genitori adottivi. Grazie a questo studio, nel 1789, Jenner venne nominato membro della Royal Society.
Tra il 1776 e il 1778, invece, si dedicò allo studio degli istrici facendo particolare attenzione al loro letargo durante i mesi invernali ed iniziò anche uno studio sui delfini. Inoltre, grazie alla sua corrispondenza con Hunter, capì che quest’ultimo presentava i sintomi tipici dell’angina pectoris e condusse degli studi a riguardo. Intuì che il problema era dovuto, presumibilmente, alla formazione di uno strato di cartilagine a livello delle arterie coronarie e ciò ostruiva il flusso sanguigno.
Jenner effettuò anche studi sull’aerostato costruendone uno proprio alimentato ad idrogeno e, tra il 1783 e 1784, scrisse un opuscolo sul tartaro emetico, “Cursory observations on emetic tartar wherein is pointed out an improved method of preparing essence of antimony by a solution of emetic tartar in wine“, auspicando ad un maggiore utilizzo delle medicine in campo medico.
Riconoscimenti al Edward Jenner
Il dottor Jenner ottenne numerosi riconoscimenti come chirurgo, difatti veniva chiamato per svolgere operazioni complesse e anche pochi anni prima della morte, nel 1816, effettuò una brillante tracheotomia, testimoniando così la sua bravura.
E’ grazie alla scoperta del vaccino contro il vaiolo che Jenner, nonostante i numerosi oppositori, conquistò una grande fama, infatti ricevette inviti da importanti personalità quali il re Giorgio III, la regina Carlotta ed il principe di Galles. Nel febbraio del 1800 ricevette la medaglia della marina per servizi medici, la prima di una lunga serie.
Il valore della vaccinazione fu talmente compreso in Inghilterra che il Parlamento inglese donò a Jenner 30.000 sterline per incoraggiare ulteriormente le sue ricerche.
Oggi siamo ancora qui a celebrare il dottor Jenner senza il quale l’umanità non avrebbe sconfitto un problema così grave come quello del vaiolo.
Fonti
- https://aulascienze.scuola.zanichelli.it
- http://www.isavemyplanet.org
- http://www.ovovideo.com
- https://www.paginemediche.it
- http://www.storiadellamedicina.net
- https://www.vaccinarsintoscana.org
- https://it.wikipedia.org
Biografia scritta da Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.
Edward Jenner – the Original Vaccinator
Dr. Edward Jenner was a man who has saved millions of lives due to his discovery of cowpox as the most effective treatment for the killer disease of smallpox. Born in 1749, he was orphaned at the age of five years, his parents both dying within two months of each other in 1754. He was sent away to boarding school at the age of eight years, and whilst there was subjected to be inoculated with a small amount of smallpox which was the standard treatment of the day, although it was a matter of luck as to whether the patient survived or not. He suffered side effects that haunted him to his dying day. Luckily for us, he survived his ordeal, and as an adult, he dedicated his life to finding a more effective and much safer cure for smallpox and despite a great deal of opposition from some of his medical colleagues, found the cure and in 1980, the World Health Organisation officially announced that smallpox had finally been eliminated. There is a statue of him in Gloucester Cathedral and sadly visitors to the cathedral know little or nothing about him. As the 200th anniversary of his death in 1823 approaches, this book attempts to show the reader how much we owe him.