Film-“Anna dei miracoli”- Anne Bancroft e Patty Duke – Oscar 1963-
Biblioteca DEA SABINA
Film-“Anna dei miracoli”- protagoniste Anne Bancroft e Patty Duke – Oscar nel 1963
– Nuova Rivista Letteraria-
Il Film- Pluripremiato (vanta due Oscar nel 1963, per la protagonista Anne Bancroft e per Patty Duke, che interpretava Anna, più numerosi altri riconoscimenti), “Anna dei miracoli” racconta la storia vera di Helen Keller, vissuta negli Stati Uniti tra la fine dell’800 e gli anni ’60 del ‘900, divenuta sordo-cieca a poco meno di 2 anni, probabilmente in seguito a meningite. Helen, prima viziata ed accontentata in tutto e per tutto dai genitori, inizia a fare progressi e conquistare la propria autonomia quando viene affidata alle cure di Anne Sullivan, giovane insegnante, anche lei parzialmente non vedente, che, con pazienza, dedizione e autorevolezza, insegna alla bambina che, nonostante la propria condizione, può anche lei imparare a parlare, leggere, studiare e avere una vita autonoma. Molto famosa la scena dell’acqua, nella quale Helen pronuncia la parola “acqua” dopo che Anne gliel’ha fatta scorrere sulle mani, ripetendole le lettere che la compongono:
A-C-Q-U-A
Helen impara ad associare le sensazioni alle parole, novità che la sorprenderà moltissimo e li dara la motivazione per proseguire ad imparare l’alfabeto.
Li darà, cosi come scoprirà più tardi,l’opportunità di studiare e diventare avvocato, rompendo, in questo modo la barriera che i propri familiari hanno messo davanti a lei.
Lo studio l’aiuterà a superare i limiti fisici, nuovi mondi li si apriranno, mondi di cui non era a conoscenza .
Anne li ridarà la propria fiducia in se stessa e la dignità di cui ,inconsciamente, l’ho avevano privata.I suoi problemi fisici passano in un secondo piano acquistando altri significati ,funzionando piuttosto come stimoli
psicologi, forze motrici per il suo sviluppo sociale.
Il film si ferma a questo punto, ma non la storia di Helen Keller, che, sotto la guida di Anne, gradualmente, continua a fare progressi, al punto da apprendere varie lingue straniere e diventare, a 24 anni, la prima persona sordo-cieca a laurearsi in un college. Trascorrerà il resto della sua lunga vita ad impegnarsi direttamente per i diritti delle persone disabili e degli operai, come avvocato e, poi, nelle file del Partito Socialista d’America, visitando anche molti Paesi, tra i quali il Giappone, da cui- altro primato- importerà negli USA due cani appartenenti alla razza “Akita Inu”. Il suo impegno le valse anche la più alta onorificenza statunitense, la Medaglia presidenziale della libertà.
Il film “Anna dei miracoli” è molto fedele alla vicenda reale di Helen Keller e riesce a rendere, grazie alle scene forti, all’ambientazione volutamente “claustrofobica” e al bianco e nero, la drammaticità e, al tempo stesso, il “miracolo” (per l’appunto) dell’apprendimento e della scoperta, da parte di Helen, del mondo che la circonda, ricordandoci che niente è impossibile di per sé: basta trovare il modo giusto per raggiungere l’obiettivo.
Fonte-Nuova Rivista Letteraria-