Fara in Sabina-Il Museo Civico Archeologico della Sabina Tiberina si illumina grazie al Teatro Potlach-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Fara in Sabina-Il Museo Civico Archeologico della Sabina Tiberina si illumina grazie al Teatro Potlach-
Fara in Sabina, 22 dicembre 2024-Un fine settimana pieno di luce a Fara in Sabina. A poche ore dal giorno più magico ed emozionante dell’anno, il Museo Civico Archeologico della Sabina Tiberina – situato nel cuore del borgo medievale di Fara in Sabina – si illumina e splende grazie alle luci installate dal Teatro Potlach. Ieri infatti a Palazzo Brancaleoni, sede del museo, è avvenuta l’accensione delle luci che durerà fino a oggi: grandi e piccoli hanno quindi la possibilità di ammirare il museo vestito a festa in occasione dell’arrivo del Natale. Un gioco di luci che immerge il centro storico della città in un’atmosfera ancora più fiabesca e suggestiva. Si tratta infatti di una delle numerose iniziative che, organizzate dalla Pro Loco di Fara in Sabina APS in collaborazione con il Comune, sono dedicate alla promozione turistica del borgo: una delle tante attività volte renderlo ancora più attrattivo e accogliente.
Il Museo Civico Archeologico della Sabina Tiberina di Fara in Sabina
Il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina è uno dei punti di riferimento per la conoscenza della civiltà dei Sabini, in quanto conserva i materiali provenienti dai due centri più importanti della Sabina Tiberina: Cures ed Eretum. Allestito a partire dal 2001 all’interno del rinascimentale Palazzo Brancaleoni (sito in piazza del Duomo) ha visto – nel corso degli anni – le sue collezioni ampliarsi, grazie agli scavi effettuati con regolarità proprio a Cures ed Eretum. Il cospicuo aumento del numero dei materiali ha reso necessario nel corso del tempo l’allestimento di nuove sale: la sala della Scrittura, interamente dedicata al cippo inscritto ritrovato nel greto del Fiume Farfa, e la sala dedicata alla Tomba XXXVI di Colle del Forno. Della fase rinascimentale, l’edificio conserva intatta la facciata della prima metà del ‘400, mentre gli interni sono stati pesantemente ristrutturati dai successivi proprietari: al tardo barocco possono essere ascritti gli affreschi di una delle sale, dipinti con motivi a grottesche come si usava nei piani nobili delle case di fine ‘700. Inoltre, a inizio anno si sono conclusi i lavori per l’allestimento in via definitiva di un’altra sala, dedicata ad una tomba i cui corredi sono stati protagonisti di vicende tra le più travagliate e a tratti rocambolesche della storia dell’archeologia: la Tomba XI di Colle del Forno, meglio conosciuta come Tomba del Carro.
Per informazioni e prenotazioni: visitfarainsabina@gmail.com 0765277321 – 3802838920.
- Fara in Sabina: tra passato e presente
Popolata fin dall’epoca preistorica, Fara in Sabina, ridente comune in provincia di Rieti, fa risalire le origini del suo attuale abitato ad epoca longobarda. Placidamente adagiato a circa cinquecento metri, il borgo di Fara in Sabina è contornato da un incantevole panorama.
Un dolce paesaggio, ove spiccano uliveti e verdi colline. Nel suo territorio, inoltre, vi è una ampia presenza di monumenti e testimonianze storiche di grande rilevanza. Visitando Fara in Sabina, si rimarrà ammaliati dall’incantevole visione di secolari ulivi, abbazie, rocche e torri.
Fara in Sabina tra passato e presente, offre la possibilità di godere di un momento unico, in cui vivere le emozionanti storie e leggende legate a mostri spaventosi, briganti, ma anche a condottieri e santi.
Gioiello di Fara Sabina è il suo centro storico, un delizioso ricco scrigno, che ha conservato, nonostante l’inesorabile trascorrere dei secoli, angoli pittoreschi e alquanto caratteristici.
Girovagando per i vicoli di Fara in Sabina vi imbatterete nel Palazzo Baronale, oggi sede di un interessante Museo Archeologico. Merita una nota particolare la Seicentesca Chiesa intitolata a San Giacomo, e la Collegiata di Sant’Antonio risalente al XVI. Eretto nel XVII secolo sulle rovine del suo castello, vi è il Monastero delle Clarisse Eremite.
Se brillano gli esempi di architettura religiosa, non sono da meno quelli relativi ai suoi palazzi. Una magnifica rassegna è data dal Palazzo Foschi del XV secolo, dal Palazzo Farnese risalente al 1585 e dal Palazzo Orsini, un eccellente esempio di architettura civile del XV secolo.
Tra i siti archeologici presenti a Fara in Sabina, si segnalano i Ruderi di San Martino e i resti di Cures Sabini, di origine preromana. Una gita a Farfa in Sabina, quindi, è una occasione magnifica per riscoprire un territorio stupendo e degustare ottimi piatti della fantastica cucina sabina.
Se siete a Fara in Sabina, non potete di certo perdere l’occasione per visitare anche la celeberrima Abbazia di Farfa, indiscutibile punta di diamante del territorio sabino e che dista solo pochi chilometri dal borgo di Fara.