Fabio Stassi -Ogni coincidenza ha un’anima-Sellerio Editore-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Fabio Stassi-Ogni coincidenza ha un’anima
Sellerio Editore Palermo
Descrizione
Descrizione del libro di Fabio Stassi-Vince Corso è un biblioterapeuta. Precario più per nascita e per vocazione esistenziale che per condizione sociale, un giorno ha scoperto le doti curative, per l’anima e per il corpo, dei libri e ne ha fatto la propria professione. Si rivolge a lui una bella sessantenne: ha un fratello malato di Alzheimer che, nel marasma della sua mente, da qualche tempo ripete delle frasi spezzate, sempre le stesse, senza alcun legame tra di loro. Era stato uno studioso di fama e un lettore vorace, un amante delle lingue, un ricco collezionista di volumi, quelle parole potrebbero essere citazioni da un romanzo. «E solo un’ipotesi, ma se questo libro esiste, ci terrei a sapere qual è. E se lei lo trovasse, potrei leggerglielo a voce alta, qualche pagina al giorno». Il biblioterapeuta si mette al lavoro, con una domanda che lo assilla: se avessi perso tutto, e ti venisse concesso di salvare un solo ricordo, quale sceglieresti? Ha diversi enigmi da risolvere, mediante tecniche per decifrare e interpretare i testi, attraverso psicologie di identificazione con possibili autori, ricerche di biblioteca in biblioteca, incontri fortuiti e rivelatori. Un’avventura che lo guida a una soluzione che proprio innocente, come all’inizio appariva, non sarà. Intanto scruta i luoghi, fa sedute di biblioterapia con pazienti nuovi e inaspettati, scopre l’odio che è tornato ad attraversare i quartieri e la società. Ed è come una ricerca nella ricerca, un romanzo nel romanzo. Perché Vince è un camminatore, un esploratore di spazi e di persone: itinerari, spazi e persone che lo rimandano senza tregua a coincidenze con i momenti della letteratura di cui è vittima e complice, quasi come un prigioniero felice. Ma dominato da un bisogno inesauribile: trovare la linea di confine tra la vita e i libri e forse superarla, perché sempre di più è attratto dalle passioni, dalle paure e dalle gioie di uomini e donne in carne e ossa.
Recensione di Simona Bettin
OGNI COINCIDENZA HA UN’ANIMA Fabio Stassi
Il protagonista è un biblioterapeuta, Vince, accoglie pazienti nel proprio studio e a seconda delle esigenze, invece di prescrivere medicine , consiglia la lettura dei testi trovando affinità tra le parole scritte e le emozioni dei suoi pazienti. Durante una delle sue sedute arriva una donna di mezza età per sottoporgli il caso del fratello malato di Alzheimer che ormai non comunica quasi più se non ripetendo come una cantilena alcune frasi sconnesse tra di loro, sarà questo il compito del biblioterapeuta, scoprire il libro da cui sono tratte le citazioni.
Un’avventura che lo guida a una soluzione che proprio innocente, come all’inizio appariva, non sarà.
Intanto scruta i luoghi, fa sedute di biblioterapia con pazienti nuovi e inaspettati, scopre l’odio che è tornato ad attraversare i quartieri e la società. Ed è come una ricerca nella ricerca, un romanzo nel romanzo. Vince che distribuisce libri come cura, che promuove lo scambio di storie per salvare le persone, e mi torna in mente che è una coincidenza con il mio disagio nel leggere libri non miei , e mi accorgo che soprattutto la coincidenza è già nel titolo e questo romanzo ha un’anima bellissima.
Breve biografia incompleta di Fabio Stassi, scrittore di origini arbëreshë della Sicilia, è nato a Roma nel 1962 e attualmente vive a Viterbo e lavora a Roma in una biblioteca universitaria. È autore di romanzi quali Fumisteria (GBM 2006, Premio Vittorini per il miglior esordio), È finito il nostro carnevale (2007), La rivincita di Capablanca (2008), Holden, Lolita, Zivago e gli altri (2010), pubblicati da Minimum Fax. Ha scritto L’ultimo ballo di Charlot (Sellerio, 2012), in traduzione in diciassette lingue (secondo classificato al Campiello 2013, Premio Sciascia Racalmare, Premio Caffè Corretto Città di Cave, Premio Alassio), e ha curato l’edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (Sellerio, 2013).