Davide BRULLO-1917 Poeti che fecero la rivoluzione-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
1917 I poeti che fecero la rivoluzione
Autore Davide BRULLO
Sintesi del libro ” i poeti che fecero la Rivoluzione-” di Davide Brullo -Pietroburgo, novembre 1917. I bolscevichi guidati da Lenin prendono il Palazzo d’Inverno. La Rivoluzione russa è una rivoluzione politica, ma anche “estetica”. La Rivoluzione politica è anticipata da una rivoluzione delle arti e dei generi letterari che comincia nel 1905 e si accende, con forza definitiva, dagli anni Dieci. Intorno agli accadimenti della Rivoluzione converge un numero eccezionale di poeti e scrittori, unico nella storia della letteratura occidentale. In forme diverse, tutti, da Aleksandr Blok – che nel 1917 è segretario del Comitato che deve giudicare i funzionari zaristi – a Vladimir Majakovskij, il “megafono” della nuova Russia – e il più estremo avanguardista – da Boris Pasternak a Valerij Brjusov, che con nonchalance passa dalle convinzioni ‘di destra’ alla fede comunista – con tanto di onorificenze di Stato – da Sergej Esenin, antesignano delle rockstar, a Vladislav Chodasevic, Andrej Belyj, Velemir Chlebnikov e Nikolaj Tichonov, si appassionano alla Rivoluzione. Queste personalità eccezionali, a cui dobbiamo aggiungere, tra i tanti, i nomi di Anna Achmatova, Marina Cvetaeva, Nikolaj Gumilëv, Osip Mandel’stam, pubblicano tra il 1915 e il 1922 alcune delle opere letterarie più importanti del secolo. Questa è la loro storia. Questa è l’antologia dei poeti e degli scrittori che fecero la rivoluzione.
- Descrizione
Pietroburgo, novembre 1917. I bolscevichi guidati da Lenin prendono il Palazzo d’Inverno. La Rivoluzione russa è una rivoluzione politica, ma anche “estetica”. La Rivoluzione politica è anticipata da una rivoluzione delle arti e dei generi letterari che comincia nel 1905 e si accende, con forza definitiva, dagli anni Dieci. Intorno agli accadimenti della Rivoluzione converge un numero eccezionale di poeti e scrittori, unico nella storia della letteratura occidentale. In forme diverse, tutti, da Aleksandr Blok – che nel 1917 è segretario del Comitato che deve giudicare i funzionari zaristi – a Vladimir Majakovskij, il “megafono” della nuova Russia – e il più estremo avanguardista – da Boris Pasternak a Valerij Brjusov, che con nonchalance passa dalle convinzioni ‘di destra’ alla fede comunista – con tanto di onorificenze di Stato – da Sergej Esenin, antesignano delle rockstar, a Vladislav Chodasevic, Andrej Belyj, Velemir Chlebnikov e Nikolaj Tichonov, si appassionano alla Rivoluzione. Queste personalità eccezionali, a cui dobbiamo aggiungere, tra i tanti, i nomi di Anna Achmatova, Marina Cvetaeva, Nikolaj Gumilëv, Osip Mandel’stam, pubblicano tra il 1915 e il 1922 alcune delle opere letterarie più importanti del secolo. Questa è la loro storia. Questa è l’antologia dei poeti e degli scrittori che fecero la rivoluzione.