Cristina Campo-Poesie- Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Cristina Campo-Poesie-
Devota come un ramo curvato da molte nevi allegra come falò per colline d’oblio, su acutissime lamine in bianca maglia di ortiche, ti insegnerò, mia anima, questo passo d’addio…(in Passo d’addio, Scheiwiller – All’insegna del pesce d’oro, Milano 1956) Biglietto di Natale a M.L.S.(*) Maria Luisa quante volte La primavera quante volte Non basterà tutto un Natale “Mirabilmente il tempo si dispiega…” Immagine: da “La tigre assenza”, a cura di Margherita Pieracci Harwell, 1ª ed., Milano, Adelphi, 1991. Dettaglio di copertina Devota come un ramo Devota come un ramo (in Passo d’addio, Scheiwiller – All’insegna del pesce d’oro, Milano 1956) Biglietto di Natale a M.L.S.(*) Maria Luisa quante volte La primavera quante volte Non basterà tutto un Natale “Mirabilmente il tempo si dispiega…” Pubblicità Impostazioni sulla privacy (*) Maria Luisa Spaziani. Cristina Campo scrisse questa poesia a Firenze e vi appose la data “Ognissanti 1954″ Ora tu passi lontano, lungo le croci del labirinto Ora tu passi lontano, lungo le croci del labirinto, Strade che l’innocenza vuole ignorare e brucia Poiché dove tu passi è Samarcanda, fra pietra e pietra corre un filo di sangue, (in La tigre assenza, a cura di Margherita Pieracci Harwell, 1ª ed., Milano, Adelphi, 1991)
La tigre assenza Ahi che la Tigre, (in La tigre assenza, a cura di Margherita Pieracci Harwell, 1ª ed., Milano, Adelphi, 1991) Il Maestro d’arco Tu, Assente che bisogna amare … Vibrerò senza quasi mirare la mia freccia, (Giardino Bonaccossi, ottobre ’54, a B.B.)
Biografia di Vittoria Guerrini, in arte Cristina Campo (Bologna 1923, Roma 1977), ormai riconosciuta come una delle voci poetiche più alte del novecento, è stata straordinaria ed originale interprete della più profonda spiritualità insita nella letteratura europea. Appassionata studiosa di Hofmannsthal, rivisitò il mondo misterioso delle fiabe svelandone le trascendenti simbologie. Fu traduttrice e critica di originale metodologia, enucleando dalle opere letterarie l’idea del destino e il dominio della legge di necessità sulle vicende umane che l’arte esprime in una aurea di bellezza. Appartenne al ristretto nucleo di intellettuali che avviarono l’introduzione di Simone Weil in Italia. Negli anni cinquanta maturò la sua prima formazione nella Firenze dei grandi poeti del tempo ove conobbe Gianfranco Draghi che la indusse a pubblicare i suoi primi saggi su “ La Posta Letteraria del Corriere dell’Adda e del Ticino”.Dal ’56 si trasferì per sempre a Roma. Studiosa di spessore leopardiano, stabilì intensi sodalizi umani e spirituali e innumerevoli frequentazioni di grandissimo rilievo, basti menzionare: Luzi, Traverso, Turoldo, Bigongiari, Merini, Bemporad, Bazlen, Dalmati, Pound, Montale, Williams, Pieracci Harwell, Malaparte, Silone, Monicelli e Scheiwiller. Tra i filosofi ricordiamo Elémire Zolla, Andrea Emo, Lanzo del Vasto, Maria Zambrano, Danilo Dolci che sostenne nei momenti difficili, ed Ernst Bernhard che le fece conoscere il pensiero di |
Jung, di cui era stato allievo. Fu consulente editoriale, scrisse su importantissime riviste e studiò l’esicasmo, la mistica occidentale ed orientale, i grandi classici e i poeti di ogni tempo. La sua “metafisica della bellezza” la indusse a una controversa e profonda riflessione sulla liturgia, ritenendo la sacralità dei riti e la comprensione del valore della trascendenza efficaci difese dalla minaccia della despiritualizzazione del mondo incombente sulla modernità che secondo la Campo, in una certa misura, è disattenta alla bellezza ed esposta alla vanificazione delle intenzioni. L’architettura culturale e spirituale dell’universo campiano si desume anche dai tanti e ricchi epistolari. In particolare dalle “Lettere a Mita” (la scrittrice Margherita Pieracci Harwell), uno degli epistolari più affabulanti di tutta la letteratura italiana, è infatti possibile ricostruire la storia di un’anima che palpita per l’incanto e la tragedia della vita. Vita che per la Campo è teatro della sfida al destino condotta dalla poesia e dal sacro.