Città di Pasolini-“Pasolini, il poeta delle ceneri”, a cura di Enzo Siciliano, in “Nuovi Argomenti” n. 67-68
Biblioteca DEA SABINA-
Città di Pasolini–
“Pasolini, il poeta delle ceneri”
a cura di Enzo Siciliano, in “Nuovi Argomenti” n. 67-68
Prima di partire per l’America, nell’autunno del 1966 Pasolini scrive il poema bio-bibliografico “Who is me?”. Il dattiloscritto è rimasto chiuso in un cassetto, ritrovato soltanto dopo la tragica scomparse del poeta fra le carte del suo studio nella casa di via Eufrate 9. Si tratta quindi di un testo che rimarrà inedito fino a quando Enzo Siciliano non lo pubblicherà nel numero 67-68 di Nuovi Argomenti (1980). Da quel momento è noto come “Poeta delle ceneri”.
“Non sa, egli, dialogare con la realtà?
L’umile valore del poeta
è rievocarla così come egli la vede? Ma ciò è serio?
Perché non la contempla in silenzio,
— santo, e non letterato?
Tuttavia i giovani, cosa fanno,
nelle sere delle loro città di provincia,
o anche nelle grandi metropoli,
se non parlare di letteratura?
Coi loro passi faziosi, lungo le vie appena scoperte
cariche di sensi segreti e di storia?
Scoprendo i letterati, come le puttane o i misteri
di un quartiere, o le abitudini di una vita sociale
ch’è ormai loro, mentre è ancora dei padri
(che perciò preparano una guerra per mandarli a morire)?”
“Pasolini, il poeta delle ceneri”, a cura di Enzo Siciliano, in “Nuovi Argomenti” n. 67-68, Roma, luglio dicembre 1980. Ora in “Pier Paolo Pasolini, Bestemmia”. Tutte le poesie, vol. I, Garzanti, Milano 1993
Pier Paolo Pasolini nello studio della sua casa di via Giacinto Carini 45, Roma © Vittorio La Verde/ Archivio MGMC/Tutti i diritti riservati
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