I Buoni prodotti della nostra Campagna Romana-L’olio extravergine di oliva è alla base della piramide che rappresenta l’alimentazione mediterranea e l’ulivo è tra i simboli che rappresentano tutto il bacino del Mediterraneo.
Le sue infinite proprietà nutrizionali ne fanno quasi più un farmaco che un alimento; grazie all’alto contenuto di grassi monoinsaturi, se ne consiglia l’uso a chi presenta problemi cardiovascolari o ha la necessità di controllare e il proprio colesterolo.
L’olio extravergine è indispensabile nelle diete dei bambini perché contribuisce allo sviluppo corporeo, al processo di mielinizzazione del cervello e alla formazione dell’apparato scheletrico. Aiuta gli adulti a combattere l’altero sclerosi, aiuta l’organismo nella resistenza alle infezioni ma soprattutto è un fortissimo antiossidante quindi allontana la formazione di tumori, aiuta il benessere del fegato, riduce il rischio di diabete e regola la giusta funzionalità gastro intestinale.
FIUMICINO, 15 aprile 2016- – Riapre al pubblico il Parco archeologico dei Porti Imperiali di Claudio e Traiano a Fiumicino, una della più importanti opere di ingegneria civile del mondo antico. Tutti i fine settimana, a partire da sabato e fino al 30 ottobre, sarà possibile visitare, dalle 11 alle 18, l’unico porto romano giunto intatto fino al nostro tempo, grazie a ‘Navigare il Territorio’, iniziativa in sinergia tra pubblico e privato, alla 2° edizione. A promuoverla, la Fondazione Benetton Studi Ricerche, Aeroporti di Roma e la Soprintendenza speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma, in collaborazione con la città di Fiumicino e con la Rete scolastica Progetto Tirreno – Eco-Schools. In programma visite guidate, laboratori per le scuole, attività rivolte a famiglie, a bambini e ragazzi, e visite per i passeggeri del Leonardo da Vinci, che avranno a disposizione una navetta gratuita ogni 30 minuti ed un corner informativo che illustra le particolarità del sito archeologico.
SANTA MARINELLA –14 aprile 2016- Il Museo del Mare e della Navigazione antica ha chiuso i battenti. Da quasi due mesi infatti, lo storico portone che consente l’ingresso dei visitatori del castello di Santa severa, è letteralmente sbarrato. I motivi che hanno costretto la direzione del bene storico a bloccare la attività archeologiche del museo, sono da addebitare alla lentezza della macchina burocratica comunale che costringe le operatrici che lavorano all’interno della struttura a restare a casa in attesa di una chiamata. Nei mesi scorsi, infatti, il Comune aveva indetto un bando di gara per la gestione del Museo Civico, dopo che era stato rescisso il contratto con la cooperativa ‘‘Fuori C’Entro’’ per inadempienze contrattuali. A prendere il posto della vecchia società è stata la Cooperativa Culture di Mestre che ha vinto la nuova gara, presentando un progetto che ha riscontrato il favore dei dirigenti comunali. Purtroppo, però, l’azienda veneta non ha potuto prendere possesso del Museo in quanto, da una indagine fatta dalla stessa cooperativa, è stato rilevato che la struttura museale è priva di alcuni presidi che non la rendono idonea all’apertura al pubblico tra i quali il sistema antincendio. L’amministrazione comunale, dunque, dovrà provvedere a mettere a norma i locali prima di consegnarli alla Cooperative Culture. Tutte queste pastoie burocratiche e i tempi lunghi che hanno accompagnato il nuovo bando di gare per la gestione del Museo, hanno di fatto costretto i responsabili del castello a chiudere il Museo della Navigazione Antica. Un danno enorme per il traffico turistico del territorio cittadino e per il personale che lavorava all’interno della struttura archeologica. In base ad indiscrezioni, sembra che il problema relativo all’assenza dei presidi antincendio possano essere risolti prima del 25 aprile, data che solitamente, in passato, portava al castello di Santa Severa centinaia di turisti e amanti dell’archeologia provenienti da tutta Italia, per visitare il più grande porto di Pyrgi e il maniero più antico d’Italia che nasconde tra le sua mura poligonali testimonianze storiche uniche come le Lamine d’Oro o il Frontone di Pyrgi, considerati dei pezzi unici dell’antica civiltà etrusca. Per quella data dovrebbe anche riaprire l’intero castello che, come tutti sanno, è gestito dalla Regione Lazio che decide autonomamente quando spalancare i cancelli per consentire ai visitatori di vedere le torri Saracena e Normanna e le antiche mura poligonali.
E’ da poco terminato il lavoro lungo e delicato di trasferimento della Bibbia dalla pergamena al digitale. Il Codex Sinaiticum è la più antica Bibbia cristiana che si conosca. Il prezioso documento ha circa 1600 anni ed è questo il motivo, più che valido, per metterlo a disposizione di tutti attraverso la rete. La preziosa Bibbia , del IV secolo d.C., ora può essere consultata da tutti e non vi più il rischio di rovinare le pagine e le antiche iscrizioni. Il Codex si compone di tutte le pagine conservate per oltre 150 anni in varie parti del mondo. Il progetto e la realizzazione è frutto della collaborazione della British Library (Gran Bretagna), del National Library of Russia, del Monastero di Santa Caterina ( Egitto) e della Libreria dell’Università di Lipsia (Germania).
Per consultare il Codex basta collegarsi al sito Codex Sinaiticus.org.
Cerveteri: Volontari del GATC adottano l’area archeologica del ‘laghetto’
Cerveteri- 11 aprile 2016-: Nel concreto spirito operativo di ulteriore valorizzazione dell’Area Archeologica della Banditaccia, dal 2 luglio 2004 Sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, il GATC (Gruppo Archeologico del Territorio Cerite-Onlus), che attualmente conta 300 iscritti c.a., ha iniziato in questi giorni ad “adottare” la zona archeologica cosiddetta del “Laghetto” (in passato prospicientemente esisteva un mini realtà lacustre impluviale poi prosciugatasi) come concessogli dalla Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale che vede al vertice, come Soprintendente, l’archeologa dr.ssa Alfonsina Russo e come Responsabile della suddetta Zona Archeologica l’archeologa dr.ssa Rita Cosentino.
Il tutto rientra in quell’ottima sinergica collaborazione messa in campo fra la Soprintendenza, il Comune di Cerveteri ed alcune Associazioni di volontariato archeologiche del territorio (tutte operanti a titolo assolutamente gratuito), fra cui appunto il GATC, che hanno messo a disposizione “uomini e mezzi” andando adoperare fattivamente nella ripulitura, ripristino e messa in sicurezza di ampie zone del pianoro della Banditaccia (oltre 120 ettari di superficie – l’area sepolcrale più estesa del mondo), affinché i visitatori possano, oltre l’area cosiddetta “del recinto” (dove si paga il biglietto), continuare ad effettuare, in questo caso gratis, una ulteriore visita di altre ampie porzioni archeologiche di questo splendido Sito UNESCO etrusco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Per quanto concerne l’Area del “Laghetto” presa “in carico”, per le suddette incombenze, dal Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, vi è da dire che è una delle più antiche e composite situazioni archeologiche del pianoro in quanto racchiude, in un ampio ed articolato spazio, sepolture che vanno, come datazione, addirittura dall’Età del Ferro ( IX°- VIII° secolo a.C.) fino all’Età Tardo Etrusca (IV°-III° secolo a.C.) con tombe a pozzetto, tombe a fossa e tombe a camera costruita ipogea con tumuli. In questa importante occasione il GATC mette in campo una “forza lavoro di base” (pronta ad essere integrata alla bisogna) di 20 volontari di grande professionalità ed esperienza, già ben collaudata in altre importanti aree archeologiche etrusche e romane (ad es. Pyrgi e Castrum Novum), coordinati operativamente dal sig. Gianfranco Pasanisi e supervisionati tecnicamente da, addirittura, due archeologi: il dr. Flavio Enei ed il dr. Stefano Giorgi; il tutto, ovviamente, in collaborazione con quella che è la “padrona di casa”: la Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale.
L’intendimento del GATC, considerando ciò che andrà fatto (a puntino) di sfalci, ripuliture, ripristini e messa in sicurezza della zona, sarebbe quello di poter mettere a disposizione del pubblico, (s’intende a valutazioni della Soprintendenza effettuate), la zona del “Laghetto prima dell’avvento dell’estate prossima. Dimenticavamo di dire che, come è stato fatto già a Pyrgi ed a Castrum Novum tutta l’Area Archeologica in questione (soprattutto anche in ossequio ed in omaggio alla preziosità storico-culturale del luogo Sito UNESCO) sarà “arricchita” con vari pannelli didattici illustrati fornenti notizie chiare e circostanziate sul luogo e su tutto ciò che ivi si può ammirare.
Cerveteri- 11 aprile 2016-Grande emozione ieri per il taglio del nastro del nuovo spazio espositivo all’interno dell’area archeologica della Necropoli della Banditaccia. Il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, e la Soprintendente Archeologica del Lazio Alfonsina Russo hanno svelato il Sarcofago degli Sposi, il clone d’autore di Giorgetto Giugiaro, una riproduzione perfetta in scala 1:1 della celebre scultura etrusca, che da ieri rimarrà in esposizione permanente a Cerveteri e visitabile gratuitamente.
La mattina si è aperta in Sala Giovanni Ruspoli con la consegna da parte del Sindaco Pascucci a nome del Consiglio comunale di Cerveteri della Cittadinanza Onoraria a Giorgetto Giugiaro, “per i meriti artistici e per aver arricchito la Necropoli della Banditaccia con l’opera del Sarcofago degli Sposi”.
Presenti alla Cerimonia, in una sala gremita di cittadini, le Associazioni archeologiche del territorio e studenti delle scuole di Cerveteri. Presenti anche il Comando del Nucleo Investigativo archeologico del Lazio e il membro della Commissione cultura Regione Lazio Eugenio Patané
“L’arrivo del Sarcofago degli Sposi di Giugiaro è il coronamento del lavoro fatto in questi quattro anni – ha detto Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri – dopo le teche parlanti al Museo Nazionale Cerite, le tombe multimediali alla Necropoli, il rifacimento della nuova strada d’accesso, l’apertura di nuovi tumuli e di nuovi itinerari archeologici, e soprattutto dopo l’arrivo della Kylix e del Cratere di Eufronio, questo è un altro prestigioso riconoscimento per Cerveteri e per il Sito UNESCO”
“La Necropoli della Banditaccia – ha detto Lorenzo Croci, Assessore allo Sviluppo Sostenibile del Territorio – in questi ultimi anni ha registrato numeri di visitatori che non si vedevano da tantissimo tempo, frutto dell’impegno realizzato con la Soprintendenza Archeologica del Lazio, in particolar modo con la Dott.ssa Alfonsina Russa e la Dott.ssa Rita Cosentino, che ringrazio di cuore, e con la Regione Lazio. Ora lavoriamo anche per dare a Cerveteri nuove strutture alberghiere. Il nuovo Piano Regolatore Generale sarà la risposta a questa esigenza”.
Roma Municipio XII-Quartiere Massimina- Degrado e Abbandono sito archeologico.
Roma-Municipio XII-Quartiere Massimina-Degrado e abbandono dell’area archeologica sita tra via Romano Guerra –via della Massimilla e il Centro Commerciale civico 14.
Nel 2004 , se ricordo bene nel mese di novembre, durante la fase di sbancamento per la costruzione del Centro Commerciale venne rinvenuta una Villa rustica , una cisterna e una necropoli databile IV-III sec. A.C.
Nel 2009 furono eseguiti gli scavi , vedi foto allegate, sull’area archeologica (residuo di aera) che ora si presenta nel più degrado assoluto.
Tutti noi cittadini ci auguriamo che i nuovi Amministratori sappiano, finalmente, valorizzare la Storia e i siti Archeologici del Quartiere Massimina.
Pubblicheremo, sul nostro Blog ABC VOX, tutto il materiale che riusciremo a recuperare relativo alla Storia e all’Archeologia di Massimina.
Articolo e foto di FRANCO LEGGERI
P.S. Il MISTERO DEL FONTANILE SCOMPARSO di via Ciro Trabalza, qualcuno ha notizie?
PASSOSCURO– Foto d’archivio-Lavori di risanamento idro-sanitario eseguiti dall’ACEA e denominati “Risanamento Borgate Gruppo C” – anni ’80-La località PASSOSCURO faceva parte della XIV Circoscrizione di Roma-Da 25 anni Passoscuro è un quartiere del Comune di Fiumicino (RM)-
Roma- Municipio XIII-9 aprile 2016 Nei giorni passati, le storiche colonne romane di piazza Irnerio sono state oggetto di uno sfregio vandalico. Qualche cittadino poco virtuoso ha acquistato del cemento, ha preso una scala, si è arrampicato sulle tre colonne Romane di tre tipi di granito diverso, (grigio sardo, grigio africano e rosa africano) ed ha versato il cemento su una di queste, dopo aver tolto gli spuntoni “anti piccione”. Le colonne erano state installate in piazza Irnerio dopo essere state recuperate dalle grotte della Domus Aurea nel 2012, e restaurate con cura sotto la direzione della Soprintendenza. “L’assenza dell’amministrazione Municipale è inaccettabile, sono sei mesi che abbiamo richiesto la riparazione della cancellata di Piazza Irnerio” dichiara il Vice-Coordinatore Romano di Forza Italia Alessandro Vannini. “Piazza Irnerio dovrebbe essere il fiore all’occhiello del nostro Municipio invece, da mesi, è abbandonata al degrado più totale come il resto del territorio municipale”.
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