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Servizi al Cittadino
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ROMA-RESTITUITA ALLA CITTÀ LA FONTANA DELLA DEA ROMA
Biblioteca DEA SABINA
ROMA-RESTITUITA ALLA CITTÀ LA FONTANA DELLA DEA ROMA IN CAMPIDOGLIO
Roma, 21 aprile 2023. Restituita alla città la Fontana della dea Roma in Campidoglio, completamente restaurata grazie ai lavori diretti dalla Sovrintendenza Capitolina e consentiti dal generoso contributo della maison di moda Laura Biagiotti, con Intesa Sanpaolo.
Si tratta di una delle fontane più suggestive e rappresentative della Capitale, realizzata durante il pontificato di Sisto V (1585-1590) e inserita nella facciata di Palazzo Senatorio in piazza del Campidoglio, alla base dello scalone di accesso alla sala consiliare, andando a completare il progetto michelangiolesco della piazza capitolina.
Gli anni passati dall’ultimo restauro nel 1994 avevano lasciato accumulare vari tipi di depositi, rendendo necessario un nuovo intervento da 140mila euro che, in sei mesi, ha riguardato tanto il basamento e la statua di epoca romana della dea Roma, quanto l’impermeabilizzazione delle vasche, la revisione dell’impianto idrico, fino ad arrivare alla sistemazione della pavimentazione in sampietrini circostante e ad una innovativa illuminazione artistica.
“In occasione del Natale di Roma torna visibile a tutti e ancora più valorizzata e bella di prima la Fontana della dea Roma in piazza del Campidoglio, una delle più suggestive della città – ha commentato il Sindaco Roberto Gualtieri –. Grazie al sostegno della Maison Biagiotti e di Intesa San Paolo e all’attenzione e la cura della nostra Sovrintendenza – ha proseguito il primo cittadino – celebriamo un lavoro di grande pregio, capace di rendere questa fontana nuovamente protagonista della piazza, regalandoci un effetto scenico straordinario destinato a completarsi a breve con la fine dei lavori sul cornicione di Palazzo Senatorio e poi con l’intera riqualificazione delle facciate dei palazzi e dell’intera piazza, finanziate con il Pnrr. In questo luogo – ha concluso Gualtieri – che rappresenta il Governo cittadino da millenni, e con questo trionfo della bellezza e dell’arte, possiamo celebrare al meglio la nascita e la storia incredibile della nostra città”.
“Il restauro della fontana è stato un lavoro complesso e delicato, portato avanti dai tecnici della Sovrintendenza Capitolina, che ha consentito di recuperare un monumento simbolico per la città. La statua della Dea Roma restaurata è rappresentata come una Minerva con l’elmo, l’asta nel braccio destro e un globo nella mano sinistra, ma la sua presenza sulla piazza capitolina, a partire dalla seconda metà del XVI secolo, richiama un’altra sfera delle competenze della dea, la sapienza e la cultura che caratterizzano da sempre l’immagine di Roma” dichiara Il Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce.
Rieti- “Arte a Cavallo” alla galleria Le Stelle –
Biblioteca DEA SABINA
Rieti- “Arte a Cavallo” alla galleria Le Stelle –
RIETI-5 aprile 2023- Venerdì 7 aprile alle ore 17, presso la sala espositiva “Le Stelle – galleria dello spettro artistico” del Polo Autismo Sant’Eusanio di Rieti in via delle Stelle n° 28, si inaugurerà la mostra/concorso “Arte a Cavallo”.
L’evento programmato dall’Associazione Porta d’Arce nell’edizione 2023 dei Cavalli Infiocchettati, organizzato e realizzato dalla onlus Loco Motiva che gestisce il Polo Autismo di Rieti, ha visto una numerosa partecipazione di pittori, scultori e grafici provenienti da tutta Italia, soprattutto dalla vicina Umbria. Questi i nomi: Anna Rita Zoffoli, Antonella Colangeli, Barbara Novelli, Binci, Chiara Cecchetti, Dag Andrea Noto, Daniele Giacomozzi, Daniele Pagliarini, Federico Paciucci, Francesca Graziano, Graziella Crudelini Celori, Guido Angeletti, Ilaria Masucci, Loco Motiva Artismo, Luigi Illuminati, Jorex, Maela Piersanti, Marina Raimondi, Massimo Federici, Matteo Aiani, Marcello Bonforte, Simone Vannelli.
«Siamo molto soddisfatti della adesione al concorso di così tanti artisti – afferma Nunzio Virgilio Paolucci, Presidente della onlus Loco Motiva – e della altissima qualità delle opere selezionate, alcune realizzate da artisti di prestigio e altre da giovani talenti emergenti che hanno reso davvero gratificante il mio ruolo di Direttore Artistico. Ricordo che la visita alla mostra prevede la possibilità di supportare Loco Motiva con l’acquisto del prezioso catalogo della stessa ma soprattutto di votare l’opera più gradita. Il vincitore sarà premiato nei giorni del Giugno Antoniano Reatino».
Foto di Free Photos da Pixabay
RIETI-Il Museo Civico estende l’orario di apertura
Biblioteca DEA SABINA
RIETI-Il Museo Civico estende l’orario di apertura
RIETI- 4 aprile 2023-L’assessore alla cultura, Letizia Rosati, comunica con soddisfazione il nuovo orario del Museo Civico di Rieti che, passando da 31 a 56 ore settimanali, amplierà notevolmente l’apertura al pubblico delle due sezioni museali:
– la Sezione Storico – Artistica (Palazzo Comunale, Piazza Vittorio Emanuele II, n. 1) dal martedì al sabato 8.30 -13.30 e sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00
– la Sezione Archeologica (ex Monastero di Santa Lucia, Largo Giuseppe Calcagnadoro) dal martedì al sabato 8.30 – 13.30 e venerdì pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00
È possibile visitare il Museo Civico anche la prima domenica di ogni mese:
– dalle 10,00 alle 14,00 le due Sezioni e dalle 15,00 alle 18,00 la Sezione Storico – Artistica
«Avevamo detto fin dal primo giorno che la valorizzazione e la promozione del patrimonio museale della città di Rieti erano nostre priorità e dimostriamo con i fatti che stiamo portando avanti un lavoro importante e atteso – commenta l’assessore Letizia Rosati – Era fondamentale ampliare gli orari di apertura al pubblico, non soltanto per permettere alla comunità locale di conoscere e sentire come proprio il patrimonio del nostro Museo Civico, ma anche per promuovere le nostre ricchezze verso l’esterno, in ogni occasione utile. Ringrazio il personale e i dirigenti del settore per aver accolto le mie indicazioni circa l’ampliamento delle aperture».
«Stiamo facendo grandi sforzi per la promozione turistica della Città che vive anche dei servizi e della capacità promozionale dei tesori che Rieti custodisce – aggiunge l’assessore al turismo, Chiara Mestichelli – Per questo mi rallegro del risultato conseguito sul Museo e sono convinta che un’apertura più ampia darà un valore aggiunto all’offerta nei confronti di coloro che vorranno farci visita».
Il dettaglio degli orari di apertura e altre info utili qui: Orari e Tariffe Museo 2023
Roma Municipio XIII-COMASTRI Card. Angelo : Catechesi con Santa Teresa Di Calcutta-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Roma Municipio XIII – Quartiere Casalotti – parrocchia Santa Rita da Cascia
LA CATECHESI DEL CARDINALE ANGELO COMASTRI:
Quaresima con Santa Teresa Di Calcutta-Articolo e foto della Dott.ssa Tatiana CONCAS
Roma Municipio XIII – Sabato 18 marzo 2023, alle ore 17.15, S. Em.COMASTRI Card. Angelo , ha fatto visita alla parrocchia Santa Rita da Cascia, nel quartiere Casalotti, dove ha tenuto la catechesi di “Quaresima con Santa Teresa Di Calcutta”.
Sua Eminenza è stato accolto dal parroco don Lulash Brrakaj, all’interno della chiesa piena di fedeli, venuti per assistere alla Catechesi e alla celebrazione della S. Messa delle ore 18.
Durante la conferenza, il Cardinale Angelo Comastri ha affrontato il tema della felicità, suggerendo quale sia il segreto per raggiungerla, partendo dall’esempio della vita di Santa Teresa di Calcutta.
- Em. ha ricordato con commozione le parole pronunciate in diverse occasioni dalla Santa, che aveva conosciuto personalmente quando era ancora in vita e con la quale aveva stretto un bel legame d’amicizia.
Il Cardinale ha presentato Santa Madre Teresa attraverso alcune domande che lui stesso le pose e le risposte da lei fornite, al fine di comprendere quale fosse la sua spiritualità e la sua visione della vita:
- Madre qual è per lei il giorno più bello della sua vita?
- “Oggi, perché posso ancora riempirlo di bene”
La maggior parte di noi, pensa che la felicità venga dal di fuori (dal denaro, dai successi, dai divertimenti), mentre Madre Teresa aveva capito che in realtà, essa dipende da come siamo dentro.
- Madre qual è per lei la persona più importante?
- “Quella con cui sto parlando.”
- Qual è il suo passatempo preferito?
- “Il lavoro, perché mi permette di spendermi per gli altri! E poi, a non fare niente, ci si stanca molto di più”
- Ma lei Madre, non fa mai le ferie?
- “Non ho bisogno di ferie, perché i miei giorni sono tutti festivi. Fare del bene è una festa!”
- Qual è il segreto della felicità?
- “La felicità non si trova cercandola! La felicità si riceve in regalo da Dio cercando la felicità degli altri. Per questo gli egoisti sono tutti infelici. Sfido chiunque: non troverete mai un egoista felice.”
Il Cardinale Comastri ha ricordato poi, la domanda che un fotografo un giorno fece a Madre Teresa di Calcutta:
- “Madre, mi tolga una curiosità: perché nei suoi occhi brilla tanta felicità?”
La Madre con semplicità rispose:
- “I miei occhi sono felici perché le mie mani asciugano tante lacrime!”
Questa meravigliosa risposta, ha commentato S. Eminenza, ci fa comprendere come Madre Teresa fosse felice, perché viveva intensamente la carità. La carità, la santità e la felicità sono la stessa cosa!
Il Cardinale, ha proseguito poi il discorso parlando del Premio Nobel per la Pace, che Santa Teresa di Calcutta ricevette nel 1979.
In quell’occasione la Santa andò a ritirare il premio con la corona del Santo Rosario stretta tra le mani, ma “nessuno osò rimproverarla per il suo affetto verso la Madonna, neppure in una terra rigidamente luterana!”.
- Em. durante la Catechesi, ha ricordato anche il viaggio in India, che Pier Paolo Pasolini fece nel 1961, perché invitato insieme ad Alberto Moravia ed Elsa Morante, alle celebrazioni per il centenario del grande poeta nazionale Tagore.
Lo scrittore, quando arrivò a Calcutta, guidato dalla curiosità, volle conoscere questa suora, di cui aveva sentito parlare, sebbene allora avesse solo 50 anni e fosse semplicemente Suor Teresa.
Il ricordo di tale incontro, è riportato da Pasolini nel suo bellissimo libro, intitolato L’odore dell’India, nel quale scrisse:
“Suor Teresa è una donna anziana (in realtà aveva solo 50 anni), bruna di pelle perché è albanese, asciutta, con due mascelle quasi virili, e l’occhio dolce, che dove guarda, vede”
Da quest’ultima osservazione, emerge come Pasolini, grazie alla sua sensibilità di grande scrittore, avesse percepito la capacità di Suor Teresa di comprendere immediatamente, nelle persone il bisogno.
Un’altra importante riflessione su cui si è soffermato il Cardinale Comastri nel corso della conferenza, riguarda il valore della famiglia e degli insegnamenti che i genitori trasmettono ai propri figli.
Madre Teresa diceva: “Le famiglie non finiscono perché non c’è l’amore, ma perché in realtà, non c’è mai stato”.
Per la Santa fu molto importante l’esempio di carità e amore che le trasmisero i suoi genitori e come affermava lei stessa, senza di loro, non ci sarebbe mai stata una Madre Teresa di Calcutta.
Suo papà in particolare, le diceva così: “Figlia mia, non prendere ed accettare mai un boccone se non è diviso con gli altri!”. Oppure: “L’egoismo è una malattia spirituale che ti rende schiavo e non ti permette di vivere o di servire gli altri”.
Oggi purtroppo si è smarrito il senso e l’importanza della famiglia ed i giovani non hanno più modelli di riferimento a cui ispirarsi per le proprie scelte di vita, non hanno più ideali. In questo modo, possono nascere dei giovani vuoti, che non si pongono il problema morale delle loro azioni.
A tal proposito S. Eminenza ha ricordato una tragedia che avvenne nei pressi di Tortona nel 1997, dove un grosso sasso lanciato da tre ragazzi, colpì una giovane sposa in viaggio di nozze, che morì sul colpo.
Il noto psichiatra Andreoli, nel cercare di capire per quale motivo questi tre giovani omicidi, compirono questo gesto così assurdo, trasse queste conclusioni:
“Quei giovani non erano malati, non erano squilibrati, non erano neppure sprovveduti. Erano giovani vuoti, neppure conoscevano la categoria del bene o del male. Per loro esisteva un solo dilemma: mi piace o non mi piace, mi diverte o non mi diverte, mi va o non mi va. Per loro non esisteva il problema morale delle azioni”.
I modelli che offriamo ai nostri giovani sono fondamentali, anche per la nascita di nuove famiglie, futuri “padri” e “madri” che non siano soltanto “mostri di egoismo”.
Senza modelli di generosità ed altruismo alimentiamo solo l’egoismo, che conduce alla violenza e provoca anche l’esplosione delle guerre tra popoli, come quella a cui purtroppo, stiamo assistendo attualmente.
Il cardinale Comastri ci ha invitato inoltre, a riflettere sul fatto che se ognuno di noi, come diceva Madre Teresa, tenesse pulita la propria mattonella, tutto il mondo sarebbe più pulito.
Il segreto per trovare la felicità consiste quindi, nell’uscire dal proprio egoismo e seguire l’esempio di carità e santità trasmessoci da Santa Teresa di Calcutta.
- Em. il Cardinale Angelo Comastri infine, ha donato a don Lulash Brrakaj, di origine albanese, una reliquia, consistente in una particella di stoffa bianca, proveniente da una federa usata da Santa Madre Teresa di Calcutta nell’ultimo periodo della sua vita.
Padre Lulash ha ringraziato di cuore S. Em e a sua volta gli ha fatto dono di una bellissima immagine raffigurante la Madonna, come ringraziamento per il Rosario che recitava tutti i giorni, durante la pandemia, in diretta video dalla Basilica di San Pietro, scaldando i cuori di molte persone.
Finita la Catechesi di Quaresima, abbiamo recitato insieme la preghiera scritta sul retro del santino di Santa Teresa di Calcutta, donato da S. Em. a tutti i fedeli presenti.
Dopodiché il Cardinale Angelo Comastri e padre Lulash Brrakaj, hanno celebrato insieme la Santa Messa delle ore 18.00.
Articolo e foto della Dott.ssa Tatiana CONCAS
Il Cardinale Angelo Comastri, Arciprete emerito della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Vicario Generale emerito di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente emerito della Fabbrica di San Pietro, è nato in Sorano, in provincia di Grosseto e diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello (Italia), il 17 settembre 1943.
La sua era un’umile famiglia delle colline della Maremma. La mamma, profondamente religiosa, è stata la vera educatrice della sua vita. Ha compiuto gli studi ginnasiali nel seminario di Pitigliano e quelli liceali nel seminario regionale di Viterbo. Ha poi completato la formazione nel seminario romano maggiore frequentando la Pontificia Università Lateranense, dove ha conseguito la licenza in teologia.
L’11 marzo 1967 è stato ordinato sacerdote e subito nominato vicerettore del seminario diocesano di Pitigliano. Nel 1968 è stato chiamato a lavorare a Roma, nella Congregazione per i Vescovi, e contemporaneamente è stato nominato padre spirituale nel seminario romano minore e aiuto-cappellano nel carcere di Regina Coeli. Gli anni di apostolato nel carcere li ha successivamente raccontati in un libro dal titolo: «Ero in carcere!».
Nel 1971 ha lasciato Roma per assumere la direzione del Seminario della sua diocesi in Toscana: in quegli anni quel seminario conosce una bella fioritura di vocazioni sacerdotali. Nel 1979 è stato nominato parroco di Porto Santo Stefano: gli undici anni di missione sacerdotale all’Argentario sono stati per lui pieni di consolazioni spirituali e, tra l’altro, ricordano una storica visita alla parrocchia compiuta da madre Teresa di Calcutta, alla quale egli è stato legato da profonda amicizia.
Il 25 luglio 1990 è stato nominato vescovo di Massa Marittima-Piombino. Il 12 settembre successivo ha ricevuto l’ordinazione episcopale. Ma, a causa di un’improvvisa malattia al cuore, nel 1994 ha interrotto con grande sofferenza l’esperienza di pastore di quella diocesi che gli è rimasta sempre particolarmente cara.
Vescovo emerito di Massa Marittima-Piombino, nel 1994 ha ricevuto l’incarico di presidente del Centro nazionale italiano per le vocazioni ed è stato anche nominato presidente del Comitato nazionale italiano per il grande Giubileo dell’anno 2000.
Ristabilitosi in salute, il 9 novembre 1996 è stato nominato Arcivescovo Prelato di Loreto e Delegato pontificio per il santuario Lauretano.
A Loreto ha vissuto una intensa esperienza di accoglienza di pellegrini, specialmente degli ammalati dell’Unitalsi e dell’Oftal. Per nove anni consecutivi ha predicato i «Quaresimali», pubblicando poi in altrettanti libri le riflessioni dettate in quelle occasioni. Contemporaneamente è stato nominato presidente della Conferenza episcopale marchigiana, del Comitato per i congressi eucaristici nazionali italiani, del collegamento nazionale dei santuari italiani. È stato nominato anche vice-presidente della Pontificia Accademia dell’Immacolata.
Per la Quaresima dell’anno 2003 Giovanni Paolo II lo ha chiamato a predicare gli esercizi spirituali alla Curia romana. Ha scelto come tema degli esercizi: «Dio è Amore!». Le meditazioni sono raccolte in un libro tradotto in varie lingue.
Il 5 febbraio 2005 Giovanni Paolo II lo ha nominato suo Vicario generale per la Città del Vaticano, Presidente della Fabbrica di San Pietro e Coadiutore dell’Arciprete della Basilica di San Pietro, che era allora il Cardinale Francesco Marchisano. Il Cardinale Comastri ha svolto i suddetti Incarichi fino al 20 febbraio 2021.
Benedetto XVI lo ha invitato a preparare i testi per la Via Crucis al Colosseo, il venerdì santo dell’anno 2006. E il 31 ottobre dello stesso anno il Papa lo ha nominato Arciprete della Basilica di San Pietro.
È autore di numerose pubblicazioni di spiritualità e di pastorale, tradotte nelle principali lingue.
Ha partecipato al conclave del marzo 2013 che ha eletto Papa Francesco.
Da Benedetto XVI creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 24 novembre 2007, del Titolo di San Salvatore in Lauro, Diaconia elevata pro hac vice a Titolo presbiteriale (19 maggio 2018).
È Membro:
del Dicastero delle Cause dei Santi.
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Abbazia di Farfa (RI)-𝗖𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗲𝘁𝗿𝗮: 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗲 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶
Abbazia di Farfa
𝗖𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗲𝘁𝗿𝗮: 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗲 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶
L’Abbazia di Farfa offre una grande ma ancor più particolare opportunità a tutti coloro che amano la musica – professionisti e non – con la III edizione del 𝗖𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗖𝗲𝘁𝗿𝗮, 𝙇𝙖𝙪𝙙𝙚𝙢𝙪𝙨 𝘿𝙚𝙪𝙢 𝘾𝙞𝙩𝙝𝙖𝙧𝙖, che si terrà all’interno del monastero dal 𝟮𝟰 𝗮𝗹 𝟮𝟵 𝗹𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟯.
Perché particolare? Il salterio ad accordi, meglio conosciuto come cetra, è uno strumento raro per il quale non sono mai state create delle vere e proprie scuole. Una mancanza che ha portato la musicista 𝗘𝗹𝗶𝘀𝗮 𝗠𝗮𝗹𝗮𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶, arpista e cantante della Cappella Musicale della Cattedrale di Pisa, a mettere a disposizione le proprie competenze per trovare un approccio, peraltro molto pratico, per affrontare lo studio dello strumento sia da un punto di vista tecnico sia di costruzione di un repertorio.
La cetra ha una vocazione intimistica ossia è nata per la preghiera e la meditazione anche personale all’interno dei monasteri e conventi. E la sua musicalità, leggera e soave, porta a questo sguardo interiore che – secondo quanto spiegato lo scorso anno dalla Mª Malatesti – durante il corso diventerà anche uno sguardo corale. L’esperimento, unico e quindi rivoluzionario, è quello di creare un ensemble!
La conferma l’abbiamo vista già lo scorso anno, con l’esibizione dei citaredi – alcuni dei quali partiti da zero! – nella basilica dove hanno accompagnato coralmente i Vespri e la S. Messa celebrati dal P. 𝗣𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗗𝗼𝗺 𝗘𝘂𝗴𝗲𝗻𝗶𝗼 𝗚𝗮𝗿𝗴𝗶𝘂𝗹𝗼 insieme alla 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗯𝗲𝗻𝗲𝗱𝗲𝘁𝘁𝗶𝗻𝗮.
Dunque, è una scoperta di se stessi rimanendo in connessione con l’altro in uno scenario di pace.
𝗣𝗿𝗼𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 (𝗮𝗱𝗲𝗴𝘂𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝘀𝗶𝗻𝗴𝗼𝗹𝗼 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲):
Storia e tecnica strumentale;
Educazione dell’orecchio all’ascolto degli armonici;
Armonia funzionale;
Trascrizione e arrangiamento;
Musica per la liturgia;
Musica per la preghiera e la meditazione personale.
𝗦𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶𝗼:
Cinque sessioni antimeridiane e pomeridiane;
Studio individuale e di gruppo.
Ogni allievo potrà portare il proprio strumento oppure utilizzare quelli messi a disposizione dall’organizzazione e dalla docente del corso.
𝗦𝗖𝗔𝗗𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗜𝗦𝗖𝗥𝗜𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜: 𝟭𝟱 𝗹𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟯
𝗣𝗲𝗿 𝗶𝗻𝗳𝗼 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗼𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶:
www.abbaziadifarfa.it
email: farfenprior@libero.it
tel. 0765/277030 – 277152
Castelnuovo di Farfa -Azienda Agricola Il Cervo Rampante-Olio della SABINA
Castelnuovo di Farfa (Rieti)-Azienda Agricola Il Cervo Rampante
Indirizzo: 02031 Castelnuovo di Farfa RI
IL CONSIGLIO DEL “CERVO RAMPANTE “:
Pane e olio extravergine d’oliva della Sabina: la merenda più buona del mondo !
-Olio della SABINA-– Extravergine d’oliva 100% Italiano e 100 % Biologico –Azienda Agricola Il Cervo Rampante
Castelnuovo di Farfa (Rieti)-Azienda Agricola Il Cervo Rampante
Indirizzo: 02031 Castelnuovo di Farfa RI
L’OLIO E LA SALUTE
E’ la stagione dell’olio, il mitico oro giallo. L’AZIENDA AGRICOLA “IL CERVO RAMPANTE ha chiesto alla dottoressa Angela Gurgo di illustrare le qualità terapeutiche dell’olio extravergine d’oliva.
La dottoressa Gurgo lavora come dirigente medico presso il reparto di Cardiologia del Policlinico universitario Sant’Andrea di Roma dove è anche docente nell’insegnamento di malattie cardiovascolari del corso di laurea di Medicina e Chirurgia. Ha pubblicato diversi lavori scientifici su riviste nazionali e internazionali.
OLIO D’OLIVA E CUORE
Gli effetti benefici sulla salute dell’olio d’oliva erano noti già agli antichi.
Nelle antiche civiltà del Mediterraneo infatti, l’olio extravergine d’oliva è stato sempre considerato una sostanza a metà fra l’alimento e il medicinale.
I Greci consideravano le olive frutti sacri e i Romani erano convinti che l’olio d’oliva garantisse longevità.
Omero, nell’Odissea, narra dell’offerta che la dea Atena fece ad Ulisse: una fiala di olio d’oliva, attraverso cui l’eroe riconquistò vigore e bellezza.
Anche Ippocrate, padre della medicina occidentale, ha tenuto in grande considerazione l’olio d’oliva e Plinio il vecchio annoverava, nella sua Historia Naturalis, ben 48 medicamenti a base di olio d’oliva
Le cose non cambiarono poi durante il Rinascimento quando, in tutte le farmacie, non mancava mai il vaso dell’Oleum; in quanto all’olio venivano riconosciute propietà come ipotensivo, antidiabetico, diuretico e come medicamento nella cura delle cardiopatie.
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Ai giorni nostri quello che era stato compreso in maniera empirica dagli antichi, è stato dimostrato da numerosi studi scientifici epidemiologici e osservazionali condotti soprattutto in Italia, Portogallo, Spagna e Grecia, ossia in paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Questi studi hanno dimostrato che nei paesi dove si adotta la cosiddetta “dieta mediterranea”, nella quale l’elemento caratterizzante è costituito dal fatto che la maggior fonte di grassi e di energia è rappresentata dall’olio d’oliva, vi sia una maggior sopravvivenza globale e, in particolare, una incidenza e una mortalità per malattie cardiovascolari nettamente inferiori rispetto a quelle degli altri paesi europei e dell’America.
A tale proposito, le ricerche che inizialmente erano state condotte considerando la dieta mediterranea nella sua globalità, si sono ora concentrate sull’olio d’oliva evidenziandone una quantità sorprendente di effetti benefici che possono appunto spiegare la bassa incidenza di malattie cardiovascolari nelle popolazioni che ne fanno un ampio consumo
COSA E’ LA MALATTIA CARDIOVASCO
Con il termine di malattia cardiovascolare si fa riferimento essenzialmente all’aterosclerosi dei vasi arteriosi e alle conseguenti patologie ad essa associate (ictus, infarto miocardico, insufficienza renale)
L’aterosclerosi, o placca aterosclerotica, è una sorta di “incrostazione” che si viene a formare negli anni all’interno della parete dei vasi arteriosi, più o meno precocemente a seconda dei fattori di rischio di ciascun individuo, un po’ come il calcare che si deposita nei tubi dell’acqua con calcare
. Placca aterosclerotica
Via via che l’incrostazione diventa spessa, si riduce la possibilità di passaggio dell’acqua nei tubi e del sangue nei vasi arteriosi riducendo, in questo modo, l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritive ai tessuti irrorati (cervello, cuore, rene) che ne riportano una sofferenza (danno) ischemica
Inoltre, sulla superficie alterata della parete delle arterie in cui si è formata la placca aterosclerotica, è più facile che si possa generare un trombo che va ad occludere completamente il flusso di sangue provocando così infarto o ictus (cioè la morte di una parte più o meno estesa di tessuto cerebrale).
. Trombo che occlude un vaso arterioso
Esistono diversi fattori che facilitano la formazione della placca aterosclerotica e sono:
dislipidemia,
ipertensione,
diabete→iperglicemia,
obesità,
aggregazione piastrinica,
infiammazione
Tutti questi fattori vanno a danneggiare la parete delle arterie sulla quale inizia a depositarsi una sorta di “pappa” costituita da cellule infiammatorie, cellule muscolari lisce, piastrine, colesterolo che progressivamente si stratifica all’interno dei vasi andando a ridurne il calibro e l’elasticità.
Ebbene l’olio d’oliva è in grado di agire grazie alle sue diverse componenti prevenendo ciascuno di questi fattori di rischio.
OLIO E DISLIPIDEMIA
Il colesterolo, come tutti i grassi, non è idrosolubile (non si scioglie in acqua), perciò ha bisogno, per essere trasportato nel sangue, di legarsi a delle sostanze che fanno da veicoli: le lipoproteine. Tra queste distinguiamo le lipoproteine HDL; “il colesterolo buono” che prelevano il colesterolo dalla parete dei vasi ostacolando così la formazione della placca aterosclerotica e le lipoproteine LDL; “il colesterolo cattivo” che, al contrario, depositano il colesterolo in eccesso sulla parete delle arterie. Particolarmente pericolose sono POI le LDL ossidate in quanto oltre a veicolare il colesterolo danneggiano la parete delle arterie esercitando un effetto tossico diretto.
Un altro tipo di grassi presente nel sangue è rappresentato dai trigliceridi, costituiti essenzialmente da acidi grassi, che vengono veicolati dalle lipoproteine VLDL. Anche l’eccesso di trigliceridi esercita un effetto pro-aterogeno.
E’ stato dimostrato che l’olio d’oliva assunto in abbondanza nella dieta mediterranea, ricco in acidi grassi monoinsaturi, è in grado di ridurre i livelli plasmatici di colesterolo LDL (colesterolo cattivo) e di aumentare quelli di HDL (colesterolo buono) e di ridurre i livelli di trigliceridi. Inoltre l’olio d’oliva è in grado di ridurre l’ossidazione delle LDL. Infatti alcuni costituenti dell’olio d’oliva, presenti in concentrazione ancora maggiore nell’olio extravergine, come l’acido oleico, la vitamina E e i componenti fenolici, hanno una spiccata azione antiossidante preservando l’organismo dai numerosi danni provocati dallo stress ossidativo indotto dai radicali liberi dell’ossigeno.
E’, a questo proposito, interessante sottolineare come l’olio extravergine d’oliva possieda la maggior quantità di componenti antiossidanti se confrontato con altri oli di origine vegetale.
OLIO D’OLIVA E IPERTENSIONE ARTERIOSO
Un altro elemento da sottolineare, sempre nell’ambito della patologia cardiovascolare, è la ridotta incidenza di ipertensione arteriosa nelle popolazioni che utilizzano la dieta mediterranea nella quale, come abbiamo già detto, l’olio d’oliva rappresenta la maggior fonte di grassi.
Nel 2000 una importantissima rivista internazionale, “Archives of Internal Medicine”, pubblicava i risultati di una ricerca condotta all’Università Federico II di Napoli, che aveva messo a confronto due gruppi di pazienti affetti da ipertensione arteriosa e per questo in terapia con farmaci antipertensivi. Uno dei due gruppi era assegnato ad una dieta in cui si faceva ampio uso di olio di semi di girasole, l’altro seguiva invece una dieta mediterranea classica in cui il maggior apporto energetico veniva appunto fornito dall’olio extravergine d’oliva. Dopo 6 mesi di osservazione si notava che i pazienti che assumevano una dieta ricca di olio d’oliva potevano ridurre significativamente il dosaggio dei farmaci antipertensivi.
Ancora nel 2005 un gruppo di studiosi italiani ha dimostrato, in modelli animali, come la somministrazione endovenosa di estratti di olio d’oliva determinasse una riduzione dei valori pressori.
L’esatto meccanismo attraverso cui l’olio d’oliva agisca sulla regolazione della pressione arteriosa non è ancora ben noto ma sembra che l’effetto dei fenoli e dell’acido oleico sulle cellule endoteliali possa contribuire a ridurre il tono della parete vasale inoltre è stato dimostrato che, sempre i fenoli, sono in grado di stimolare la produzione di ossido nitrico, un potente vasodilatatore.
OLIO D’OLIVA, DIABETE E OBESITÀ
Tornando ai fattori di rischio nella formazione della placca aterosclerotica, abbiamo citato il ruolo cruciale del diabete. E anche su questo fattore è stato dimostrato che l’aderenza alla dieta mediterranea, ricca in apporto di olio d’oliva, svolga una significativa azione protettiva.
Proprio lo scorso Settembre, sono stati pubblicati su “Diabetes Care”, una delle più importanti riviste americane di diabetologia, i risultati di uno studio condotto su 340.000 persone che evidenziava come il seguire una dieta ricca in olio d’oliva comportasse una netta riduzione del rischio di sviluppare diabete mellito tipo 2. Inoltre, studi recenti hanno dimostrato che l’utilizzo di olio d’oliva nei pazienti diabetici migliora il controllo glicemico.
Infine è ancora interessante citare i dati di alcuni studi recenti che dimostrano che i grassi forniti dalla dieta mediterranea, la cui principale fonte è proprio l’olio d’oliva, non solo non promuovono l’insorgenza di obesità ma, al contrario, stimolano l’attività lipolitica (ossia di scioglimento dei grassi) nel tessuto adiposo.
OLIO D’OLIVA E COAGULAZIONE
Abbiamo detto che la causa di molti infarti cardiaci o di ictus è la formazione di un trombo occlusivo nelle arterie (coronarie o cerebrali).
E’ stata dimostrata una relazione fra l’assunzione di pasti ricchi di grassi con una attivazione post-prandiale della coagulazione (in particolare del fattore VII) con conseguente aumento del rischio cardiovascolare.
Tradizionalmente i benefici della dieta mediterranea erano stati attribuiti essenzialmente al suo effetto sul metabolismo lipidico ma oggi si sta dimostrando che i vantaggi di una dieta ricca in olio d’oliva sono più globali comprendendo anche un effetto sulla coagulazione.
Alcuni studi clinici (tra questi ricordiamo uno studio pubblicato nel 2006 su Public Healt Nutrition) infatti hanno dimostrato che una dieta ricca in olio extravergine d’oliva riduce sensibilmente l’aggregazione piastrinica e l’attivazione post-prandiale del fattore VIII.
OLIO D’OLIVA E INFIAMMAZIONE
Ed anche su quest’ ultimo fattore considerato coinvolto nella formazione dell’aterosclerosi sembra che l’olio d’oliva possa giocare un suo ruolo.
Infatti alcuni studiosi hanno evidenziato che l’olio d’oliva grazie anche alla sua ricchezza in sostanze antiossidanti, riduce la risposta infiammatoria della parete dei vasi arteriosi, elemento che pure ha una importanza non trascurabile.
CONCLUSIONI
Tutti questi vantaggi che derivano dall’utilizzo quotidiano nell’alimentazione dell’olio d’oliva, ci fanno comprendere quanto possa essere utile adottare una dieta mediterranea nella prevenzione del danno cardiovascolare. L’olio d’oliva si inserisce quindi a pieno titolo negli elementi dietetici di basilare importanza nell’ambito della medicina preventiva. Tanto nella prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari (ossia nell’evitare che queste si verifichino) quanto nella prevenzione secondaria (ossia nel fermare o rallentare la progressione di una malattia già instaurata).
E proprio ai giorni nostri l’importanza della medicina preventiva viene sempre più sottolineata. Infatti è ora ben chiaro che il vero successo del medico è quello di prevenire la malattia cioè evitare che il danno d’organo si realizzi.
La medicina curativa è un’altra cosa, con questa infatti si interviene a curare una patologia, cioè un danno che si è già verificato e, in quest’ambito, l’olio d’oliva non ha nessuno spazio.
Castelnuovo di Farfa (Rieti)-Azienda Agricola Il Cervo Rampante
Indirizzo: 02031 Castelnuovo di Farfa RI
FIUMICINO-Borgo Testa di Lepre: “Carnevale2023 “Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
FIUMICINO-Borgo Testa di Lepre: “Carnevale 2023 “
Testa di Lepre- 20 febbraio 2023-“Carnevale 2023 “Credo che oramai si possa dire che il Carnevale del Borgo di Testa di Lepre, assieme al Palio dei Fontanili, è un appuntamento radicato nel calendario degli eventi della Campagna Romana. Domenica pomeriggio abbiamo assistito ad una “imponente” sfilata dove le Contrade e i Gruppi mascherati si sono esibite in gare di bravura. Le sfide erano tra tecnica, creatività e scenografica, assieme all’impegno e all’aggregazione . Vorrei sottolineare che i carri avevano una componente realistica di scene che tengono presente anche la tecnica cinematografica . Come non evidenziare che in questa grande e colorata manifestazione, della durata di molte ore, i figuranti in maschera hanno animato i carri, trainati durante il tragitto dai pazienti e attenti “trattoristi” ai quali va il Grazie degli organizzatori . Il pubblico, stimato in varie migliaia di persone, ha decretato il successo di questa manifestazione che, nata nel 2018, ha oramai basi solidissime per le future edizioni. Un carnevale diverso, lontano dall’urbanizzazione selvaggia e dalle auto infestanti. Festa salutare nella Campagna Romana dove, parafrasando Pasolini, “Lo sguardo buca l’orizzonte”. La Protezione Civile di Castel di Guido, capitanata dal Presidente Attilio Zanini, ha garantito la sicurezza durante tutta la manifestazione. Le Contrade: BORGO, COLONNACCE, MALVICINA e PRATARONI hanno permesso il successo dell’evento .Il successo del Carnevale 2023 è frutto della regia e dell’organizzazione del Direttivo Pro Loco, del suo Presidente Anna Rita Rastelli e del Priore del Palio dei Fontanili Luigi Conti.
Articolo di Franco Leggeri
Il Carnevale è una festa mobile e un periodo dell’anno cattolico/cristiano[1] che precede il tempo liturgico della Quaresima e prevede celebrazioni pubbliche a febbraio o all’inizio di marzo, includendo eventi come parate, giochi di strada e altri intrattenimenti, che combinano alcuni elementi di un circo.[2][3][4][5] Costumi e maschere consentono alle persone di mettere da parte la loro individualità quotidiana e sperimentare un accresciuto senso di unità sociale. I partecipanti spesso indulgono nel consumo eccessivo di alcol, carne e altri cibi che saranno messi da parte durante la prossima Quaresima. Questo festival è noto per essere un momento di grande indulgenza prima della Quaresima con il bere, l’eccesso di cibo e varie altre attività di indulgenza. Ad esempio, frittelle, zeppole, ciambelle e altri dolci vengono preparati e mangiati per l’ultima volta. Durante la Quaresima si mangiano meno prodotti animali e gli individui hanno la possibilità di fare un sacrificio quaresimale, rinunciando così a un certo oggetto o attività del desiderio.[6][7]
Altre caratteristiche comuni del Carnevale includono battaglie simulate con i coriandoli, espressioni di satira sociale, costumi grotteschi, e un generale capovolgimento delle regole e delle norme quotidiane. La tradizione italiana di indossare maschere risale al Carnevale di Venezia nel XV secolo e per secoli è stata un’ispirazione per la commedia dell’arte.
Storia
Etimologia
Secondo la più accreditata interpretazione la parola ‘carnevale’ deriverebbe dal latino carnem levare (“eliminare la carne”),[8][9] poiché indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di Carnevale (martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima[10][11][12][13]. In alternativa si è ipotizzato che il termine possa invece aver tratto origine dall’espressione latina carne levamen (avente l’analogo significato di “eliminazione della carne”), oppure dalla parola carnualia (“giochi campagnoli”) o ancora dalla locuzione carrus navalis (“nave su ruote”, quale esempio di carro carnevalesco)[14] se non addirittura da currus navalis (“corteo navale”), usanza di origine pagana e occasionalmente sopravvissuta fino al XVIII secolo tra i festeggiamenti del periodo[15]. Le prime testimonianze dell’uso del vocabolo “carnevale” (detto anche “carnevalo”) vengono dai testi del giullare Matazone da Caligano alla fine del XIII secolo e del novelliere Giovanni Sercambi verso il 1400.[16]
I festeggiamenti maggiori avvengono il giovedì grasso[senza fonte] e il martedì grasso, ossia l’ultimo giovedì e l’ultimo martedì prima dell’inizio della Quaresima. In particolare il martedì grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti carnevaleschi, dato che la Quaresima nel rito romano inizia con il Mercoledì delle ceneri.
Origine
I caratteri della celebrazione del carnevale hanno origini in festività molto antiche, come per esempio le Dionisie greche e i Saturnali romani, durante le quali si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo e anche alla dissolutezza. Da un punto di vista storico e religioso il carnevale rappresentò, dunque, un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamento simbolico, durante il quale il caos sostituiva l’ordine costituito, che però una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuovo o rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all’inizio del carnevale seguente.[17] Il ciclo preso in considerazione è, in pratica, quello dell’anno solare. Nel mondo antico romano la festa in onore della dea egizia Iside, importata anche nell’Impero romano, comporta la presenza di gruppi mascherati, come attesta lo scrittore Lucio Apuleio nelle Metamorfosi (libro XI). Presso i Romani la fine del vecchio anno era rappresentata da un uomo coperto di pelli di capra, portato in processione, colpito con bacchette e chiamato Mamurio Veturio[18].
Durante le antesterie passava il carro di colui che doveva restaurare il cosmo dopo il ritorno al caos primordiale.[19] In Babilonia poco dopo l’equinozio primaverile veniva riattualizzato il processo originario di fondazione del cosmo, descritto miticamente dalla lotta del dio salvatore Marduk con il drago Tiamat che si concludeva con la vittoria del primo. Durante queste cerimonie si svolgeva una processione nella quale erano allegoricamente rappresentate le forze del caos che contrastavano la ri-creazione dell’universo, cioè il mito della morte e risurrezione di Marduk, il salvatore.
Nel corteo c’era anche una nave a ruote su cui il dio Luna e il dio Sole percorrevano la grande via della festa – simbolo della parte superiore dello Zodiaco – verso il santuario di Babilonia, simbolo della terra. Questo periodo, che si sarebbe concluso con il rinnovamento del cosmo, veniva vissuto con una libertà sfrenata e un capovolgimento dell’ordine sociale e morale. Il noto storico delle religioni Mircea Eliade scrive nel saggio Il Mito dell’Eterno Ritorno: “Ogni Nuovo Anno è una ripresa del tempo al suo inizio, cioè una ripetizione della cosmogonia. I combattimenti rituali fra due gruppi di figuranti, la[20] presenza dei morti, i saturnali e le orge, sono elementi che denotano che alla fine dell’anno e nell’attesa del Nuovo Anno si ripetono i momenti mitici del passaggio dal Caos alla Cosmogonia”[21].
Più oltre Eliade afferma che “allora i morti potranno ritornare, poiché tutte le barriere tra morti e vivi sono rotte (il caos primordiale non è riattualizzato?) e ritorneranno giacché in questo momento paradossale il tempo sarà annullato ed essi potranno di nuovo essere contemporanei dei vivi”.[22] Le cerimonie carnevalesche, diffuse presso i popoli indoeuropei, mesopotamici, nonché di altre civiltà, hanno perciò anche una valenza purificatoria e dimostrano il “bisogno profondo di rigenerarsi periodicamente abolendo il tempo trascorso e riattualizzando la cosmogonia”.[23]
Eliade scrive che “l’orgia è anch’essa una regressione nell’oscuro, una restaurazione del caos primordiale; in quanto tale, precede ogni creazione, ogni manifestazione di forme organizzate”.[24] L’autore aggiunge poi che “sul livello cosmologico l’orgia corrisponde al Caos o alla pienezza finale; nella prospettiva temporale, l’orgia corrisponde al Grande Tempo, all’istante eterno, alla non – durata. La presenza dell’orgia nei cerimoniali che segnano divisioni periodiche del tempo tradisce una volontà di abolizione integrale del passato mediante l’abolizione della Creazione.
La confusione delle forme è illustrata dallo sconvolgimento delle condizioni sociali (nei Saturnali lo schiavo è promosso padrone, il padrone serve gli schiavi; in Mesopotamia si deponeva e si umiliava il re, ecc.), dalla sospensione di tutte le norme, ecc. Lo scatenarsi della licenza, la violazione di tutti i divieti, la coincidenza di tutti i contrari, ad altro non mirano che alla dissoluzione del mondo – la comunità è l’immagine del mondo – e alla restaurazione dell’illud tempus primordiale (“quel tempo”, il Grande Tempo mitico e a – storico delle origini; N.d.A.), che è evidentemente il momento mitico del principio (caos) e della fine (diluvio universale o ekpyrosis, apocalisse). Il significato cosmologico dell’orgia carnascialesca di fine d’anno è confermato dal fatto che al Caos segue sempre una nuova creazione del Cosmo“[25].
Il carnevale si inquadra quindi in un ciclico dinamismo di significato mitico: è la circolazione degli spiriti tra cielo, terra e inferi. Il Carnevale riconduce a una dimensione metafisica che riguarda l’uomo e il suo destino. In primavera, quando la terra comincia a manifestare la propria energia, il Carnevale segna un passaggio aperto tra gli inferi e la terra abitata dai vivi (anche Arlecchino ha una chiara origine infera). Le anime, per non diventare pericolose, devono essere onorate e per questo si prestano loro dei corpi provvisori: essi sono le maschere che hanno quindi spesso un significato apotropaico, in quanto chi le indossa assume le caratteristiche dell’essere “soprannaturale” rappresentato.
Queste forze soprannaturali creano un nuovo regno della fecondità della Terra e giungono a fraternizzare allegramente tra i viventi. “Le maschere che incarnano gli antenati, le anime dei morti che visitano cerimonialmente i vivi (Giappone, mondo germanico, ecc.), sono anche il segno che le frontiere sono state annientate e sostituite in seguito alla confusione di tutte le modalità. In questo intervallo paradossale fra due tempi (= fra due Cosmi), diventa possibile la comunicazione tra vivi e morti, cioè fra forme realizzate e il preformale, il larvale”.[26] Il carattere infernale e diabolico delle maschere è riconoscibile in particolare in certe maschere come il già citato Arlecchino (maschera policroma e fiammante vestito a losanghe policrome), Pulcinella (volto metà bianco e metà nero e camice bianco), Zanni (tunica e calzoni bicolori). Tra le maschere regionali italiane che maggiormente testimoniano l’origine infero-demoniaca ci sono i mamuthones e gli issohadores in Sardegna.[27] Alla fine il tempo e l’ordine del cosmo, sconvolti nella tradizione carnevalesca, vengono ricostituiti (nuova Creazione) con un rituale di carattere purificatorio[28] comprendente un “processo“, una “condanna“, la lettura di un “testamento” e un “funerale” del carnevale[29] il quale spesso comporta il bruciamento del “Re carnevale” rappresentato da un fantoccio (altre volte l’immagine – simbolo del carnevale è annegata o decapitata). Tale cerimonia avviene in molte località italiane, europee ed extraeuropee (sulla morte rituale del carnevale si veda anche Il ramo d’oro di James George Frazer[30]). Il processo e la messa a morte del Carnevale, sul quale si addossano tutti i mali della comunità, è la parodia di un vero e proprio processo con imputato, avvocato difensore, pubblico ministero ed altri personaggi. Il Carnevale fa testamento, ma altre volte il testamento viene fatto da un suo equivalente.[31]
“La ripetizione simbolica della cosmogonia, che segue all’annientamento simbolico del mondo vecchio, rigenera il tempo nella sua totalità”[32].[33]
Più prosaica l’analisi dell’antropologo sociale James C. Scott, che individua nel carnevale una parentesi volta a ribadire chi detiene in fondo il potere nel resto dell’anno, a guisa di panem et circenses.[34]
Nel XV e XVI secolo, a Firenze i Medici organizzavano grandi mascherate su carri chiamate “trionfi” e accompagnate da canti carnascialeschi, cioè canzoni a ballo di cui anche Lorenzo il Magnifico fu autore. Celebre è Il trionfo di Bacco e Arianna scritto proprio dal Magnifico. Nella Roma del regno pontificio si svolgevano invece la corsa dei barberi (cavalli da corsa) e la “gara dei moccoletti” accesi che i partecipanti cercavano di spegnersi reciprocamente.[35]
Nella storia dell’arte, famosa opera pittorica è la Lotta tra Carnevale e Quaresima del pittore olandese Pieter Bruegel il Vecchio.[36] Personaggi mascherati del carnevale veneziano sono presenti in vari dipinti del Settecento veneziano di Canaletto, Francesco Guardi e negli interni di Pietro Longhi. Il Carnevale non termina ovunque il Martedì grasso: fanno eccezione il Carnevale di Viareggio, il Carnevale di Ovodda[37], il carnevale di Poggio Mirteto, il carnevale di Borgosesia e il Carnevalone di Chivasso. Anche il Carnevale di Foiano della Chiana[38] termina la domenica dopo le Ceneri. In diversi Carnevali il martedì grasso si rappresenta, spesso con un falò, la “morte di Carnevale”.
L’antica tradizione del carnevale si è mantenuto anche dopo l’avvento del Cristianesimo: anche a Roma stessa, capitale del Cristianesimo, la maggiore festa pubblica tradizionale è stata il Carnevale Romano fino alla sua soppressione negli anni successivi all’Unità d’Italia. In alcune aree centro-europee è maggiormente legato ad aree di tradizione cattolica rispetto a quelle protestanti, come nel caso della regione storica tedesca del Baden, divenuta parte del Land del Baden-Württemberg fin dopo l’avvento della Repubblica di Weimar.
Data
L’inizio del periodo carnevalesco è tradizionalmente fissato il giorno successivo alla domenica del Battesimo del Signore[senza fonte]. Finisce il martedì precedente il mercoledì delle ceneri che segna l’inizio della quaresima, con l’eccezione del carnevale ambrosiano (che termina nel giorno di sabato, in quanto la Quaresima comincia dalla prima domenica) e della tradizione della Tabernella nell’arcidiocesi di Lucca (prima domenica di Quaresima). Il momento culminante si ha dal giovedì grasso fino al martedì, ultimo giorno di carnevale (Martedì grasso). Questo periodo, essendo collegato con la Pasqua (festa mobile), non ha ricorrenza annuale fissa ma variabile. In realtà la Pasqua cattolica può cadere dal 22 marzo al 25 aprile (calcolo della Pasqua) e intercorrono 46 giorni tra il Mercoledì delle ceneri e Pasqua. Ne deriva che in anni non bisestili martedì grasso cade dal 3 febbraio al 9 marzo. Per questo motivo i principali eventi si concentrano in genere tra i mesi di febbraio e marzo.
ROMA Museo delle Civiltà-Scavare sott’acqua-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
ROMA Museo delle Civiltà
-Scavare sott’acqua-
ROMA Museo delle Civiltà-Come si scava sott’acqua? Come si documenta l’attività? L’elemento acqua in uno scavo archeologico complica notevolmente la situazione e richiede l’impiego di particolari attrezzature; al tempo stesso l’ambiente subacqueo può favorire la conservazione di reperti altrimenti degradabili, che però, una volta estratti dall’acqua, necessitano specifici trattamenti. Attraverso i materiali provenienti dal sito de La Marmotta, si spiegheranno le tecniche utilizzate per lo scavo subacqueo, i metodi di documentazione e di conservazione dei reperti messi in atto durante le ricerche svolte nell’abitato neolitico sommerso individuato nel lago di Bracciano.
Museo delle Civiltà
Da settembre 2016, dopo un complesso piano di riforma e riassetto delle strutture del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, nasce a Roma il Museo delle Civiltà.
La sua istituzione raggruppa in un unico organismo cinque importanti sezioni: il Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini, il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari Lamberto Loria e il Museo Nazionale dell’Alto Medioevo Alessandra Vaccaro, situati nella parte monumentale del quartiere EUR, il Museo Nazionale d’Arte Orientale Giuseppe Tucci che, dalla storica sede di Palazzo Brancaccio in Via Merulana è stato trasferito all’Eur nel Palazzo delle Scienze, e il Museo Italo Africano Ilaria Alpi. L’istituzione di questo importante luogo della cultura intende gestire, valorizzare e promuovere in modo unificato e innovativo collezioni archeologiche ed etnografiche uniche in Italia. Con oltre 2.000.000 di opere e documenti, distribuiti su circa 50.000 metri quadri di sale espositive e depositi infatti, il Museo delle Civiltà ingloba più musei dove sono conservati i più antichi reperti della museologia italiana dalla preistoria alla paleontologia, dalle arti e culture extraeuropee alle testimonianze della storia coloniale italiana, fino alle arti e tradizioni popolari italiane.
Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini, fondato dal palentologo Luigi Pigorini, con lo scopo di illustrare le testimonianze preistoriche italiane e quelle delle popolazioni attuali al fine di confrontare i diversi stadi di sviluppo delle culture, venne inaugurato nel 1876 nel palazzo del Collegio Romano; tra il 1962 e il 1977 è stato trasferito nell’attuale sede dell’EUR. Nel nuovo allestimento inaugurato nel 1994 la struttura è organizzata in due settori: uno dedicato alla Preistoria e uno all’ Etnografia.
Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari Lamberto Loria, costituitosi intorno al nucleo della raccolta di Lamberto Doria, fu arricchito con gli oggetti arrivati da tutta Italia a Roma nel 1911 per la Mostra di Etnografia Italiana, nell’ambito delle celebrazioni per il Cinquantenario dell’Unità d’Italia. Il Museo conserva oltre centomila testimonianze della cultura tradizionale italiana, dal XVI al XX secolo, tra cui circa 700 costumi regionali, oltre 4 mila gioielli, più di 6 mila manufatti lignei tra strumenti di lavoro e artigianato popolare e circa 5 mila ceramiche.
Museo Nazionale dell’Alto Medioevo Alessandra Vaccaro, inaugurato nel 1967, il museo ospita reperti provenienti prevalentemente da contesti romani e dell’Italia centrale, che vanno dal periodo tardo-antico fino all’Alto Medioevo. Corredi funerari, arredi marmorei provenienti da chiese del Lazio e materiali ceramici recuperati nell’area del Foro Romano.
Museo Nazionale d’Arte Orientale Giuseppe Tucci, istituito nel 1957 con una convenzione tra il Ministero della Pubblica Istruzione e l’ex IsMEO (Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente), oggi IsIAO, (Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente) che concedeva in deposito le proprie collezioni, fu inaugurato l’anno successivo. L’esposizione permanente si articola nelle sezioni: Vicino e Medio Oriente Antico, India, Gandhara, Tibet e Nepal, Asia sud-orientale ed Estremo Oriente.
Museo Italo Africano Ilaria Alpi, la collezione dell’ex Museo Coloniale di Roma, nato nel 1923 con lo scopo di far conoscere le “imprese” coloniali italiane, si è andata ampliando fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Passata al Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 2017, la collezione include attualmente 12.000 oggetti − a carattere etnografico, storico, artistico, antropologico, archeologico, architettonico, e collegato alle scienze naturali ed esplorazioni geografiche − raccolti o realizzati durante l’esperienza militare e coloniale italiana in Africa. Il percorso espositivo è attualmente in corso di progettazione.
Dall’ottobre 2022, con la direzione di Andrea Viliani, il Museo delle Civiltà di Roma ha avviato nuovi percorsi di ricerca, archiviazione, catalogazione e digitalizzazione, per condividere con il pubblico e gli altri musei nazionali italiani nuove conoscenze. Nel contesto del nuovo allestimento delle collezioni preistoriche ad esempio, il percorso Preistoria? Storie dall’Antropocene delinea un itinerario che pone interrogativi sulla definizione stessa di “preistoria”, un periodo caratterizzato da testimonianze materiali che ci rimandano a molteplici sistemi di pensiero, invenzioni culturali, organizzazioni economiche e a politiche sociali. Qui è sposta una selezione di oggetti tra cui il cranio neandertaliano Guattari 1 del Circeo, le tre “Veneri” dei siti di Savignano, Lago Trasimeno e La Marmotta, e le piroghe recuperate dal fondo del lago di Bracciano insieme a centinaia di reperti provenienti dal villaggio neolitico de La Marmotta. La sezione si conclude con il primo capitolo di una ominazione immaginifica, disegnata dall’artista e graphic designer Goda Budvytytėe e dalla studiosa di nanotecnologie Laura Tripaldi per delineare i possibili sviluppi dell’evoluzione. Nella sezione sono inoltre presenti gli interventi di due artisti contemporanei: il libanese Ali Cherri, recente vincitore del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia di cui il Museo delle Civiltà introduce in collezione il filmThe Digger, e l’artista e antropologa Elizabeth A. Povinelli, membro del collettivo indigeno australiano Karrabing Film & Art Collective. Si inaugurano, inoltre, i due nuovi ingressi simmetrici del Museo delle Civiltà: quello già operativo ne Palazzo delle Scienze e quello del Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari, riaperto dopo un restauro dell’area al piano terra dell’edificio. Entrambi gli ingressi sono ridefiniti come un’introduzione storica e critica al museo, quasi una sorta di racconto dell’istituzione nel corso del tempo.
Al primo piano del Palazzo delle Scienze inoltre, è stata inaugurata la mostra di Georges Senga Comment un petit chasseur païen devient Prêtre Catholique, a cura di Lucrezia Cippitelli, che per la prima volta presenta in un allestimento unitario le opere fotografiche e filmiche e i materiali d’archivio ricercati e prodotti dell’artista congolese sulla figura di Bonaventure Salumu, “cacciatore pagano” che tra gli anni ‘40 e ’60 del XX secolo, dopo aver ricevuto un’educazione cristiana da alcuni missionari, viene ordinato sacerdote gesuita, si trasferisce in Europa per un certo periodo per tornare infine nel proprio villaggio natale, dove diventa padre.
Al complesso museale si potrà accedere tramite due nuovi ingressi simmetrici. A quello già operativo, nel Palazzo delle Scienze, si affianca quello del Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari, riaperto dopo un restauro complessivo dell’area al piano terra dell’edificio. Oltre a ospitare servizi comuni, offrono un’introduzione storica e critica al museo, ossia un racconto dell’istituzione nel corso del tempo.
Centro di ricerca e sperimentazione, l’istituzione accoglie sei Research Fellowship, di cui sono protagonisti artisti internazionali. Nucleo del loro lavoro sono gli archivi e le collezioni museali, incluse quelle in deposito, che possono ispirare progetti espositivi, nuove opere, pubblicazioni, seminari, attività pedagogiche o ulteriori esiti.
Note: a partire
-dal 26 giugno 2024 (area limitrofa alla vetrata Giulio Rosso)
-dal 9 luglio 2024 (attuali sale delle Collezioni di Arti e Culture Asiatiche)
-dal 16 luglio 2024 (aree dei sottoportici intorno allo scalone centrale)
-e fino a conclusione lavori, non sarà possibile accedere temporaneamente alle suddette aree e sale per permetterne il riallestimento in corso.
L’area limitrofa alla vetrata di Giulio Rosso e le aree dei sottoportici saranno nuovamente visitabili in concomitanza dell’inaugurazione del nuovo allestimento EUR-Asia, previsto entro l’estate 2024. Le altre sale rimarranno chiuse per permetterne l’adeguamento impiantistico e il successivo ampliamento dell’attuale percorso di visita delle Collezioni di Arti e Culture Americane, la cui inaugurazione è prevista nei primi mesi del 2025.
Il Museo di immenso valore storico e culturale…siamo andati per vedere la sezione medioevale, e siamo rimasti estasiati dall’immensità di collezioni presenti. Sembra di poter fare un viaggi intorno al mondo con tanto di macchina del tempo! Interessantissimo sia per adulti che per bambini, merita di impiegarci molto tempo per una visita completa e approfondita, forse più volte addirittura.
Sono praticamente tre musei in un uno. (con la prima domenica del mese visitabile interamente gratis).
Spazi immensi pieni di curiosità, storia, cultura, arte, tradizioni, usanze, raccolte di tantissime culture differenti di tutto il mondo…bello bello bello è dir poco! Dovrebbe essere un punto di riferimento per tutte le scolaresche per vedere dal vivo LA STORIA (dalla preistoria in realtà fino al 1900 si trova di tutto e di più perfettamente diviso e catalogato).
Torneremo sicuramente per poter scoprire altro ancora.
Informazioni
Durata: 1 ora e 30 minuti circa. Visite guidate su prenotazione per un minimo di 5 persone e un massimo di 25.
Prezzo: 8,00 euro per adulti e bambini, più il biglietto di ingresso
Prenotazione: è previsto un diritto di prenotazione, di 10 euro, se si tratta di laboratorio fuori da calendario.
© 2021 MiC – Pubblicato il 2022-06-28 13:37:18 / Ultimo aggiornamento 2022-06-28 13:45:25
Apertura 30 luglio 2022
Prenotazione Obbligatoria
Contatti
Tel +39 06 549521
mbac-mu-civ@mailcert.beniculturali.it
Website
https://museocivilta.beniculturali.it/
FIUMICINO-OSTIA (Roma)-SAI.FO Sistema Archeoambientale –
FIUMICINO-OSTIA (Roma)-SAI.FO Sistema Archeoambientale –
La nostra Storia
Il 14 marzo 2014 nel Comune di Fiumicino nasce il “Comitato Promotore per il Parco Archeologico, poi denominato Comitato Promotore per un Sistema Archeologico Integrato di Fiumicino e Ostia Antica”. Tutto è iniziato con un appello diffuso tramite i social media, ecco uno stralcio: “ A Fiumicino e sul Litorale Romano la crisi aeroportuale e la diffusa disoccupazione devono aprirci gli occhi. In questo territorio un modo per creare nuovo lavoro c’è: la grande area archeologica dei porti imperiali, della necropoli di Porto e di Ostia Antica sono beni culturali di inestimabile valore, assolutamente sottoutilizzati . Se fossero veramente aperti e fruibili dai flussi turistici si creerebbero per tutta l’area nuovi posti di lavoro.”
Il Comitato che prende vita durante la partecipatissima assemblea del 14 marzo vede l’adesione di partiti, sindacati, alcune proloco, associazioni culturali e di categoria dei settori economici legati al turismo e alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Insomma, più di 50 organizzazioni fra Fiumicino e Roma avranno voglia di darsi da fare per gli obiettivi sopra esposti e che si concretizzeranno con le iniziative che passiamo ad elencare.
- 14 marzo 2014 L’Associazione Onda Democratica lancia un appello per costituire un Comitato con il fine di valorizzare i siti archeologici di Ostia Antica e i Porti Imperiali di Claudio e Traiano di Fiumicino. Al Comitato aderiranno associazioni, proloco, confederazioni di categoria, sindacati, forze politiche trasversali di Fiumicino e alcune di Ostia, oltre a molti cittadini.
- 28 marzo 2014, prima riunione e lancio della petizione “Le nostre ricchezze il nostro futuro” sia in forma cartacea che on-line. Nella petizione si chiede alla Regione Lazio di inserire i siti archeologici nelle azioni cardine regionale.
- 24 luglio 2014 Consegnate 10.000 firme al Presidente Regione Lazio Nicola Zingaretti, Il Presidente manifesta interesse e chiede che venga redatto un documento che evidenzi lo stato delle cose.
- agosto/settembre 2014 Su richiesta del Presidente della Regione Nicola Zingaretti, i componenti del Comitato si dedicano alla redazione del “Primo rapporto per un sistema archeologico integrato fra Ostia e Fiumicino” inviato alla stampa ad ottobre. Il Rapporto include la mappatura dei siti archeologici e ambientali di Ostia e Fiumicino, la situazione della mobilità, esercizi ricettivi e commerciali. Inoltre pubblica alcuni importanti contributi progettuali che entrano nel merito su come si potrebbe attuare un sistema archeologico integrato e come si potrebbero trasformare le aree circostanti in attrazione turistica, Fra gli altri citiamo quello della Camera del Lavoro Territoriale di Roma Centro Ovest-Litoranea CGIL , della Research Office for Critical Mass Architecture, del Comune di Roma X Municipio e della Coop. Integrata Mobi.Di.
- 26 gennaio 2015– presentato il “Primo rapporto per un sistema archeologico integrato fra Ostia e Fiumicino” al Presidente della Regione Lazio.
- 13 febbraio 2015 Avvio di una nuova campagna denominata “Apriamoli” per spedire 5000 cartoline per chiedere al Ministro dei Beni culturali Franceschini l’apertura dei siti archeologici di Fiumicino oggi visitabili solo su appuntamento.
- 7 aprile 2016 partecipazione alla celebrazione dei venti anni della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano insieme con Associazione Fuoripista, Pro Loco di Fregene e Maccarese, Associazione Culturale 99 Fontanili, Associazione Dolce Spiaggia: Convegno “Realtà e Prospettive della Riserva”.
- 26 maggio 2016 CONVEGNO presso biblioteca Elsa Morante Ostia : “Il Parco archeologico di Ostia Antica e il suo territorio: strategie di sviluppo” – Proposte per un sistema integrato sostenibile tra cultura, città e natura – Relatori: Carlo Pavolini archeologo Università della Tuscia, Andrea Bruschi architetto Università La Sapienza, Alessandro Leon Presidente CLES e Gualtiero Bonvino Urbanista. Intervengono : Cristian Carrara Presidente della Commissione Cultura Regione Lazio, Esterino Montino Sindaco di Fiumicino, Domenico Vulpiani Commissario del X° Municipio.
- 4 agosto 2016 la Regione Lazio include il Parco di Ostia Antica Fiumicino nelle Azioni cardine: Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione. riconoscendo il nostro impegno fino a citare il Comitato nella Delibera di Giunta. DGR_504_04_08_2016 Istituzione Azioni Cardine Parchi Archeologici.
- 15 settembre 2016 incontro fra l’Amministrazione Comunale (Sindaco Montino, Assessore Pagliuca, e dirigente della Gestione del Territorio Di Silvestre) e una delegazione del Comitato Promotore per il Parco Archeologico Ostia Antica Fiumicino Dopo l’inserimento nelle azioni cardine del Parco Archeologico Ostia Antica Fiumicino e il relativo stanziamento regionale che promuove l’area si è discusso delle possibilità di progetti che potrebbero rappresentare un grande richiamo turistico e un’opportunità economica per tutto il nostro territorio, L’incontro ha avuto come tema centrale della discussione il sistema di piste ciclabili e parcheggi. il Comitato ha presentato una traccia progettuale che prevede la realizzazione di una Pista Ciclabile su un tracciato urbano che consenta di collegare in sicurezza la zona di S.Ippolito a Isola Sacra fino alle sponde del Tevere in corrispondenza di Ostia Antica.
- 26 ottobre 2016 lancio della nuova campagna “RI-SCOPRIAMOLI” invio di 5000 cartoline per chiedere al Ministro Franceschini di inserire reperti e siti del territorio nord del Comune di Fiumicino nel Parco Archeologico Ostia Antica – Fiumicino e di istituire a Maccarese un Archeoparco attorno al sito neolitico di Fianello.
- 16 Marzo 2017 Il Comitato Promotore riunisce le Istituzioni: presente il Sindaco di Fiumicino Esterino Montino, l’assessore all’Urbanistica e all’Edilizia, una rappresentanza per il 10° Municipio del Comune di Roma e per l’Ente Parco, e le realtà associate di Ostia e Fiumicino per discutere su come impegnare le nuove risorse regionali messe a disposizione per i siti archeologici.
- 27 aprile 2017 alcuni componenti del comitato costituiscono l’Associazione di Promozione Sociale SAI.FO – Sistema Archeologico Integrato Fiumicino Ostia; l’Associazione opera conseguentemente e coerentemente con gli scopi del “Comitato Promotore sistema archeologico integrato Fiumicino Ostia”.
- 13 luglio 2017 Convegno: Quando le radici creano lavoro Fatti concreti, idee e proposte per creare economia dalle bellezze archeologiche e nat urali di Fiumicino e Ostia. Partecipano Vicepresidente della Regione Lazio e Assessore Formazione, Ricerca, Scuola, Università, Turismo – Massimiliano Smeriglio, Sindaco del Comune di Fiumicino Esterino Montino, Direttore Parco Archeologico Ostia Antica Mariarosaria Barbera, Segretario Generale CGIL Roma e Lazio Michele Azzola, Presidente CNA Turismo Roma Marco Misischia, e Rappresentanti locali e regionali delle categorie legate al turismo.
- 7 novembre 2017 Incontro con il mondo accademico delle Università pubbliche del Lazio e le realtà che hanno studiato il territorio di Ostia e Fiumicino. Partecipano circa 30 accademici/ricercatori delle Università del Lazio, rappresentanti della Regione, della Sovrintendenza Capitolina di Roma, Il Sindaco Esterino Montino del Comune di Fiumicino, Il direttore del Parco Archeologico Mariarosaria Barbera e i funzionari Paola Germoni e Roberto Sebastiani. Partecipano inoltre i rappresentanti della Fondazione Anna Maria Catalano, del Comitato FuoriPista e della CNA Confederazione Nazionale dell’artigianato e della Piccola e Media Impresa che gentilmente ha ospitato nella propria sede l’incontro.
- 17 luglio 2018 richiesto incontro a LORENZA BONACCORSI – Assessore Turismo e Pari Opportunità Regione Lazio con una delegazione del “Comitato Promotore Sistema Archeologico Integrato Fiumicino Ostia”.Scopo dell’incontro è parlare dei numerosi interventi programmatici e i finanziamenti che la Regione Lazio nella scorsa legislatura ha dedicato per la promozione e valorizzazione dei territori del X Municipio di Roma e del Comune di Fiumicino, tratteggiare insieme le prospettive future e il lavoro da svolgere, in particolare illustrare la nostra proposta per la realizzazione di un Centro regionale a Isola Sacra per valorizzare il patrimonio naturale, culturale e turistico fra Ostia e Fiumicino.
- 1 ottobre 2018 incontro con la segreteria dell’Assessore Turismo e Pari Opportunità nella Sede di ROMA della Regione Lazio e delegazione del comitato, presenti rappresentanti del mondo produttivo.
- 9 dicembre 2018 lanciata la petizione “A PARTIRE DA NOI” per un Piano Regolatore per il Turismo.
- 30 gennaio 2019 il Comitato inizia una nuova battaglia per trovare fondi a sostegno dei “I Carmosini“, una famiglia storica di maestri d’ascia di Fiumicino, che da circa 15 anni hanno iniziato, quasi completamente a loro spese, a costruire una nave da guerra romana: una Liburna a grandezza naturale dell’epoca di Traiano. Ora la costruzione è ferma, in mancanza di fondi, rischia di andare in malora.
- 9 giugno 2019 “Una pedalata per la Liburna” Una lunga biciclettata ha attraversato il paese attirando l’attenzione di cittadini e Istituzioni sulla Liburna, opera unica al mondo. L’obiettivo è il completamento dell’opera e la creazione di un parco didattico-scientifico a disposizione della comunità.
- 11 luglio 2019 nella Sala Matrimoni del Comune di Fiumicino è stato presentato il nuovo Sito del Comitato Promotore Sistema Archeo-Ambientale Integrato Fiumicino Ostia, che sarà utilizzato anche per rilanciare informazioni e iniziative di Associazioni, Comitati ed Istituzioni relative alla conoscenza e alla promozione del territorio. Un grazie particolare alla “Fondazione Anna Maria Catalano”, che con il suo contributto ne ha permesso la realizzazione.
- 21 maggio 2020 – il Comitato lancia un Appello al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti “Da Ostia a Civitavecchia – Anche un nuovo modo di fare turismo ci salverà ” per ottenere finalmente un intervento attivo e di coordinamento della Regione Lazio, da svolgere direttamente sul territorio, e avviare quella trasformazione economica e sociale non più rinviabile. Successivamente invita le Associazioni, le Proloco e I Comitati dell’area del Litorale romano ad aderire e a farnee un documento condiviso, un Manifesto in cui il nostro Comitato sia solo uno dei tanti firmatari.
- 2 ottobre 2020 PARTE IL PRIMO TIROCINIO “Conoscere per valorizzare. Una mappatura degli attrattori turistici dell’Alto Lazio da Ostia a Montalto di Castro”, , è stata stipulata una convenzione per tirocini curriculari con l’Università RomaTre. A seguito di tale convenzione, è iniziato il tirocinio di Amanda Minni, giovane laureata in Scienze della Comunicazione e attualmente studentessa del Master in Lingue, Comunicazione Interculturale e Management del Turismo, diretto dalla prof.ssa Barbara Antonucci.
- 26 ottobre 2020 presentato all’assessorato al turismo della Regione Lazio il progetto SAIL “Dove Roma incontra gli Etruschi e il Mare – VERSO UN SISTEMA TURISTICO ARCHEOAMBIENTALE INTEGRATO PER LA VALORIZZAZIONE DEL LITORALE LAZIALE.
- 7 novembre 2020 presentato al Comune di Fiumicino “LA LIBURNA – Nostra storia, nostro futuro” – PROGETTO SULLA RICOSTRUZIONE DI NAVE DA GUERRA ROMANA DELL’EPOCA DI TRAIANO.
- 28 novembre 2020 grande soddisfazione per la mozione presentata da tutti i gruppi consiliari, per il completamento della Liburna votata all’unanimità. La mozione decide che su questo modello di nave romana a grandezza naturale, cui sta lavorando da circa due decenni la famiglia Carmosini, i lavori possano riprendere.
- Febbraio 22, 2021 Dopo anni di fermo, grazie ad una prima donazione di un’azienda, la Aries Sistemi si rianima a Fiumicino il cantiere per riprendere i lavori di costruzione della “Liburna”
- Marzo 5, 2021 ER LA LIBURNA ARRIVANO LE RISORSE REGIONALI. L’intervento, per un ammontare di 30.000€, è stato riconosciuto da Lazio Crea in base al progetto presentato.
- Aprile 8, 2021 una delegazione di società cinese visita il cantiere della Liburna Felix Lee, Overseas Managing Director EHANG (www.ehang.com)
- Giugno 25, 2021 A partire da una mozione approvata da tutto il Consiglio Comunale e da un interessamento del Sindaco, arriva un aiuto tangibile: un contributo di 30.000€ che permetterà di continuare i lavori che erano stati da poco tempo ripresi grazie ricevuto tre mesi fa dalla Regione Lazio.
- Luglio 9, 2021 Studiose francesi visitano la “Liburna”, Dominique Rivière, Professoressa presso il Dipartimento di Geografia dell’Università di Paris-Diderot, ha visitato insieme a Evelyne Bukowiecki archeologa dell’École Française de Rome, il cantiere della Liburna.
- Luglio 30, 2021 presso la Biblioteca “Gino Pallotta” – Fregene, viene presentato il volume “Conoscere per valorizzare: Una mappatura degli attrattori turistici dell’Alto Lazio”, relativo ai 15 Comuni del Progetto SAIL, realizzato nell’ambito della convenzione per tirocini curriculari con l’Università RomaTre
- Agosto 4, 2021 FIRMATO ACCORDO DI COLLABORAZIONE FRA SETTE ENTI: Comune di Fiumicino, MiC Parco archeologico di Ostia antica, Aeroporti di Roma S.p.A, Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, DigiLab – Centro interdipartimentale di ricerca dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale e Associazione di Promozione Sociale SAIFO, che vede la Liburna,fulcro di una più ampia azione di valorizzazione territoriale e dello sviluppo di un nuovo modello di coinvolgimento della cittadinanza e del fare Cultura.
- Ottobre 12, 2021 il museo delle Navi, i Porti Imperiali e la Necropoli di Porto saranno finalmente aperti con gli stessi orari dei siti di Ostia Antica.
- Ottobre 25, 2021 Nell’ambito del progetto “Una passeggiata attraverso i secoli” coordinata dalla Fondazione Annamaria Catalano in collaborazione con l’Istituto Leonardo da Vinci, studenti del terzo anno visitano la liburna.
- Dicembre 2, 2021 TERRA, CUCINA E STORIA: UNA CENA PER RACCOGLIERE FONDI PER LA LIBURNA e PROMUOVERE PRODOTTI E SAPORI DEL TERRITORIO – L’ARSIAL – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio ha approvato il ns. progetto “TERRA, CUCINA E STORIA”.
- Aprile 8, 2022 nella Sala Ambrogio del Dipartimento Lingue, Letterature E Culture Straniere della Università RomaTre con la Prof. Barbara Antonucci – Direttore Master Lingue, Comunicazione Interculturale e Management del Turismo, si è esaminato il volume della mappatura dei 15 comuni del progetto SAIL e delle potenzialità anche sociali oltre che culturali della Liburna. Presenti il vicesindaco di Fiumicino, Ezio Di Genesio Pagliuca, l’Ing. Massimo Guidi Dirigente dell’Area Strategia del Territorio di Fiumicino e Massimiliano Valeriani Assessore Politiche Abitative, Urbanistica della Regione Lazio.
- Aprile 24, 2022 con la partecipazione di più di 300 persone si è svolta una marcia che, partendo dall’Oasi Lipu di Ostia e percorrendo il corso del Tevere attraverso il ponte della Scafa, fino all’area dell’Isola Sacra all’altezza del Porto Romano, con lo scopo di chiedere alla Regione Lazio l’istituzione, su quella grande zona alle spalle di Passo della Sentinella, di un Monumento Naturale.
- Settembre 5, 2022 durante l’iniziativa “COPRIAMOLA”, presso il cantiere della Liburna, vengono presentati i nuovi impegni della Regione Lazio e del Comune di Fiumicino per la Liburna, rispettivamente dalla Consigliera Regionale Michela Califano e dal Vice Sindaco di Fiumicino Ezio Di Genesio Pagliuca.