Ancora aperte le iscrizioni (fino al 15 luglio) per il ๐๐ผ๐ฟ๐๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐๐ฒ๐๐ฟ๐ฎ – ๐๐ฎ๐๐ฑ๐ฒ๐บ๐๐ ๐๐ฒ๐๐บ ๐๐ถ๐๐ต๐ฎ๐ฟ๐ฎ – che si terrร allโ๐๐ฏ๐ฏ๐ฎ๐๐ถ๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐ฆ. ๐ ๐ฎ๐ฟ๐ถ๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐๐ฎ๐ฟ๐ณ๐ฎ dal ๐ฎ๐ฐ ๐ฎ๐น ๐ฎ๐ต ๐น๐๐ด๐น๐ถ๐ผ.
Un approccio pratico giร sperimentato dalla ๐ ยช ๐๐น๐ถ๐๐ฎ ๐ ๐ฎ๐น๐ฎ๐๐ฒ๐๐๐ถ, arpista e cantante della Cappella Musicale della Cattedrale di Pisa โ che ha portato a un apprendimento immediato anche in coloro che partivano da zero!
Il lavoro รจ individuale e corale per riscoprire: sia la vocazione intimistica dello strumento, sia la bellezza di un percorso nel quale ascoltare gli altri per essere parte di un ensemble.
RIETI-La Pia Unione ringrazia la cittร al termine del Giugno Antoniano-
RIETI- 28 giugno 2023-ยซร stata lโedizione della rinascita e della ripresa a vivere in totale libertร la festa piรน sentita dalla cittร di Rieti, unโedizione record dal punto di vista delle presenze ai vari eventi in programmaยป. Soddisfazione per la buona riuscita del Giugno Antoniano Reatino 2023 in casa Pia Unione SantโAntonio di Padova.
ยซCome ogni anno โ spiegano dal sodalizio โ ciascuno di noi ha impiegato con il massimo della dedizione il proprio tempo libero per la riuscita della manifestazione, con sforzi che non ci pesano, perchรฉ guidati da una spinta interiore che ci ripaga ampiamente di ogni faticaยป.
ยซOra รจ tempo dei ringraziamenti, di esprimere la nostra gratitudine ai tanti che ci hanno aiutati per la riuscita dellโevento. Innanzitutto alla Chiesa di Rieti guidata dal vescovo monsignor Vito Piccinonna, alla nostra Cappellania, a tutto il clero che ci ha accompagnati e guidati attraverso il vero fulcro dei festeggiamenti, la spiritualitร e lโesempio di Antonio di Padovaยป.
Altri ringraziamenti vanno poi alle istituzioni e alle forze dellโordine che ยซci hanno assistiti perchรฉ ogni aspetto della manifestazione si svolgesse nel pieno rispetto delle norme e in piena sicurezza per tutti i cittadiniยป.
Forte gratitudine dalla Pia Unione anche verso le realtร private, le associazioni, gli enti economici e i partner che hanno garantito il loro pieno supporto assistendo il Consiglio direttivo della confraternita in tanti aspetti dellโorganizzazione. Nรฉ manca un ยซsentito ringraziamentoยป agli operatori della stampa locale, che hanno seguito con costanza gli eventi offrendo ai cittadini le giuste informazioni e un racconto completo e dettagliato.
Soprattutto la gratitudine della Pia Unione va alla cittร di Rieti, ยซai tantissimi fedeli che rinnovano nei modi piรน diversi e individuali la loro solida devozione antoniana. ร grazie a loro, alla capacitร di trasferire di generazione in generazione lโimportanza della tradizione legata a santโAntonio, che questa festa resta e si rinnova ogni anno piรน forte e robusta di quella precedenteยป.
Ora si inizia a lavorare per lโedizione 2024, ยซcon entusiasmo e costante voglia di migliorarsi, ma soprattutto seguendo insieme la medesima comunione dโintentiยป.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023Associazione CORNELIA ANTIQUA– Siete appassionati della Storia poco raccontata, quella da riscoprire e vi piace lโ Avventura ,oppure siete affascinati dalla bellezza della Campagna Romana ? Allora unisciti a noi. Ecco cosa facciamo: Produciamo Documentari e Fotoreportage, organizziamo viaggi ,escursioni domenicali e tantissime altre iniziative culturali.Tutti sono benvenuti nella nostra Associazione, non ha importanza lโetร , noi vi aspettiamo !Per informazioni โ e.mail.: cornelia.antiqua257@gmail.comโ Cell-3930705272โ
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023-Ass. Cornelia Antiqua
Roma- Municipi XIIIeXIV-16 giugno 2023-Si รจ svolta ieri presso la sede dellโAssociazione Cornelia Antiqua di via Boccea la cerimonia di consegna delle targhe del premio Campagna Romana 2023 giunto questโanno alla nona edizione .Dopo il saluto del Presidente Cristian Nicoletta la Signora Tatiana Concasassieme allโArcheologa Nerea, si sono alternate come conduttrici della serata. L’Evento era relativo alla giornata dedicata allโArcheologia europea e , con interventi sul tema, si sono alternati al microfono nellโordine il :Dott. Alessio de Cristofaro Archeologo a seguire Dott. Stefano Alessandrini, Dott. Michele Damiani e il Vive Presidente dellโAss. Cornelia Antiqua Dott.Gianluca Chiovelli. Presente e Premiata la Protezione Civile di Castel di Guido capitanata dal โGRANDEโ Attilio Zanini. Di seguito lโelenco dei Premiati e le motivazioni.
I PREMIATI e le MOTIVAZIONI PER IL PREMIO
CAMPAGNA ROMANA 2023
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
MICHELE DAMIANI
Per la sua grande competenza e dedizione, impiegate nella divulgazione storico-archeologica del Territorio della Campagna Romana.
La sua straordinaria conoscenza e passione per il mondo Etrusco e in particolare per il Territorio di Veio, emerge con forza durante la sua narrazione storica, coinvolgendo e trasportando l’uditore indietro nel tempo.
Grazie alla sua indiscussa capacitร di comunicazione, le sue spiegazioni risultano sempre chiare e comprensibili al grande pubblico, inclusi coloro che non appartengono al โmondo accademicoโ.
In tal modo, tutti i cittadini possono venire a conoscenza degli eventi storici che hanno segnato il nostro Territorio e sviluppare una memoria collettiva, primo passo per richiamare lโattenzione pubblica verso il rispetto di questi luoghi.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
GIOVANNI ZORZI
Per lโimpegno e la dedizione profuse per l’Ecomuseo di Maccarese, situato all’interno del Castello di San Giorgio, che recentemente ha ottenuto anche la qualifica di โEcomuseo di interesse regionaleโ.
Il Sig. Giovanni Zorzi, in qualitร di responsabile dell’Ecomuseo e di studioso del Territorio, svolge continuamente, oltre al lavoro di gestione del Polo di Maccarese, anche una preziosa attivitร di ricerca e raccolta della vasta documentazione storica.
Tali testimonianze comprendono sia documenti d’archivio e fotografie, sia video memorie relative allo sviluppo storico-sociale di Maccarese, con particolare attenzione all’epoca della grande bonifica e al nostro passato contadino.
Questo pregevole lavoro, reso possibile grazie alle sue conoscenze e profonda passione per la ricerca storica, consente a tutti i cittadini di poter visitare un luogo, in cui รจ conservata e preservata lโidentitร storica – specifica del Territorio della Campagna Romana.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
NANDO MAURELLI
Per la sua profonda conoscenza del Territorio a Nord Ovest di Roma e per il suo straordinario impegno svolto come Presidente del circolo Ecoidea di Legambiente.
Il Dott. Nando Maurelli, in qualitร di esperto di storia e scrittore, ha fornito un prezioso contributo per la divulgazione della storia del Territorio della Campagna Romana.
Si occupa inoltre, dell’organizzazione di numerose iniziative culturali, sotto forma di conferenze e dibattiti aperti al pubblico, che si svolgono presso i locali di INTERSOS, in via della Stazione di Ottavia, in collaborazione anche con altre associazioni.
Questi incontri dedicati allo scambio culturale, costituiscono un importante momento di aggregazione, promuovendo il coinvolgimento attivo del pubblico e la diffusione della conoscenza del Territorio sotto molteplici punti di vista.
Una preziosa opportunitร per tutti i cittadini interessati, che a prescindere dal loro ceto sociale o livello culturale, possono essere informati ed approfondire tematiche che spaziano dalla storia, alla letteratura, alle scienze, sempre con particolare attenzione per le questioni relative al nostro Territorio.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
IDA OLIVA
Per l’encomiabile esempio di generositร , che si manifesta attraverso iniziative di Solidarietร a supporto dei piรน deboli, delle persone in condizioni di disagio e in aiuto delle popolazioni colpite da calamitร naturali.
La Sig.ra Ida Oliva si impegna con amore e passione, nell’organizzazione di eventi e manifestazioni, allo scopo di finanziare opere di Beneficenza.
Tali eventi trovano sempre un grande riscontro, testimoniato dalla partecipazione di numerose persone, che la Sig.ra Ida Oliva riesce a coinvolgere e a contagiare con la sua eccezionale energia, spirito di altruismo e forte empatia!
Tra le sue varie opere di Solidarietร , si annovera anche quella svolta durante il periodo della Pandemia, quando grazie alla sua disponibilitร , fu possibile organizzare una raccolta alimentare per le famiglie del quartiere di Casalotti, che si trovavano in un momento di difficoltร .
La sua attivitร comprende anche un notevole impegno come Guardia Rurale Ausiliaria, a tutela e difesa sia dell’ambiente che degli animali, perchรฉ come diceva Albert Einstein: “se un uomo aspira a una vita retta, il suo primo atto di astinenza รจ dall’offesa agli animali”.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
GIUSEPPE STRAZZERA
Per il suo straordinario impegno e il suo efficiente lavoro nel migliorare i problemi urbanistici del Territorio del XIV Municipio di Roma.
Tale riconoscimento al merito del Dott. Giuseppe Strazzera, scevro da qualsiasi motivazione e orientamento di natura politica, รจ dovuto esclusivamente alle sue competenze e alla totale dedizione, con cui si prende cura del nostro Territorio, nell’area piรน periferica del Municipio.
Nato in una borgata difficile dell’estrema periferia romana, ha saputo emergere da questa realtร , manifestando un forte ardore nello schierarsi in prima linea, con l’obiettivo di migliorare questa situazione di degrado, per il bene della collettivitร .
A partire da novembre 2021, a seguito della sua nomina ad Assessore ai lavori pubblici, urbanistica, rigenerazione urbana e patrimonio del Municipio XIV, ha fornito un prezioso contributo per la valorizzazione della nostra periferia, mettendosi a disposizione e prendendosi cura in prima persona della gestione dei lavori necessari, finalizzati alla risoluzione dei disagi accusati dai cittadini.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
ASSOCIAZIONE IL FILO CHE UNISCE
Per il suo ammirevole impegno per la comunitร e nella realizzazione di progetti di Beneficenza, con l’obiettivo di raccogliere fondi per dare supporto alle strutture ospedaliere pubbliche e principalmente a quelle pediatriche.
LโAssociazione โIl filo che ci unisceโ, nata da unโidea della Sig.ra Tiziana Monticelli, organizza alcuni incontri pubblici, per coinvolgere e costruire insieme agli altri cittadini i progetti di Beneficenza.
Un esempio รจ costituito dall’iniziativa, che lo scorso anno vide la partecipazione di molte persone, in particolare signore dedite all’arte dell’uncinetto, per realizzare insieme delle coperte di lana, il cui ricavato รจ stato interamente devoluto all’ospedale pediatrico Bambino Gesรน.
LโAssociazione โIl filo che ci unisceโ, si occupa anche confezionare a mano dei raffinati cappellini, variamente colorati, che vengono donati ai reparti oncologici pediatrici, per regalare un sorriso ai piccoli pazienti ricoverati e alle loro mamme.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
GRUPPO FEMMINILE PROTEZIONE CIVILE CASTEL DI GUIDO
Gentilezza, forza e determinazione con questi aggettivi credo che si possa sintetizzare la motivazione di questo riconoscimento con il quale, noi di Cornelia Antiqua, vogliamo rendere omaggio alla componente femminile della Protezione civile di Castel di Guido.
-MARCO PLACIDI
Per il suo prezioso contributo nella ricerca e nella divulgazione storico โ scientifica, essenziale per riportare alla luce e far scoprire a tutti i cittadini, l’incredibile patrimonio appartenente allโantica cittร di Roma, ancora nascosto nel nostro sottosuolo.
Il Sig. Marco Placidi รจ fondatore e Presidente dellโAssociazione Sotterranei di Roma, che svolge sia continua attivitร di speleo-archeologia, sia progetti di studio, integrati con ricerca attiva sul Territorio.
Tra questi ultimi, oltre alle indagini su vari sistemi ipogei presenti nel sottosuolo cittadino, merita una menzione speciale, il progetto di studio relativo agli Acquedotti dell’antica Roma, per i quali lโAss. Sotterranei di Roma, si qualifica tra i massimi esperti in materia.
Lo studio di queste sofisticate costruzioni, non si limita solo all’architettura idraulica, ma prevede anche approfondite ricognizioni di superficie, per cercare direttamente sul Territorio della Campagna Romana, le prove e le testimonianze del loro passaggio, al fine di ricostruire dettagliatamente il loro percorso.
Tale impostazione dei metodi di indagine, insieme alla profonda passione che l’Ass. Sotterranei di Roma, ha da sempre dimostrato per la ricerca speleo-archeologica, ha rappresentato fin dall’inizio, un esempio da seguire per l’Ass. Cornelia Antiqua, perchรฉ come diceva Goethe:
โLe cose migliori si ottengono solo con il massimo della passioneโ.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
CIVILTร ROMANA
Per il suo ammirevole impegno nell’organizzazione della manifestazione Ab Urbe Condita, un evento che riunisce numerose associazioni di rievocazione, nazionali ed internazionali e fa rivivere la storia, la cultura e la vita quotidiana dellโantica Roma.
Le varie associazioni che prendono parte all’evento, sono incentrate sulla rievocazione di diversi momenti storici dell’antica Roma: Repubblica, alto Impero e tardo Impero.
Tali periodi vengono perfettamente rievocati, ricostruendone gli usi e i costumi, riportando in tal modo alla luce nel corso della manifestazione, momenti di vita civile, religiosa e militare delle diverse epoche.
LโAssociazione Civiltร Romana, con il suo Presidente Benedetto Langiano, organizza, da diversi anni, la manifestazione in modo eccezionale, suscitando un grande interesse nei cittadini, sia appassionati di storia che semplici curiosi e catalizzando anche l’attenzione dei piรน piccoli.
Questi ultimi sono coinvolti e trasportati indietro nel tempo, attraverso vari laboratori didattici, scuole di gladiatori, danze antiche e molto altro.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
MAURO INTINI
Per il servizio volontario svolto per un periodo di tre mesi, durante gli scavi nel territorio circostante Galeria Antica e per il suo generoso impegno nel condurre gratuitamente, i cittadini a scoprire le bellezze della Campagna Romana e della provincia di Viterbo.
Il Sig. Mauro Intini, fondatore di โArcheotrekking Romaniโ, grazie alla sua straordinaria conoscenza del Territorio, al suo spirito di avventura e alla sua grande esperienza, riesce a coinvolgere ed allietare, tutti coloro che desiderano vivere una giornata diversa, immergendosi nella natura, come dei veri esploratori!
Con estrema competenza infatti, guida ed accompagna a piedi i cittadini, alla scoperta degli affascinanti ambienti naturali che ci circondano, dove eฬ possibile ammirare anche le rovine archeologiche, appartenenti agli antichi popoli che risiedevano nel nostro Territorio.
Il Sig. Mauro Intini inoltre, ha fornito un prezioso contributo anche per lโAss. Cornelia Antiqua, mettendo a disposizione il suo tempo e la sua esperienza, per offrire supporto durante le ricognizioni di superficie che l’associazione costantemente svolge.
Associazione CORNELIA ANTIQUA-Se siete appassionati della storia poco raccontata, quella da riscoprire e vi piace L avventura vi aspettiamo per lโiscrizione a Cornelia Antiqua 2023 sezione ricerca ! documentatori , fotografi , semplici appassionati , universitari vi aspettiamo ! Per info 3930705272PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
Ripresa la campagna di scavo alla villa di Tito di Paterno
Castel SantโAngelo -25 maggio 2023-Anche questโanno sono riprese le indagini di scavo presso il sito archeologico della cosiddetta villa di Tito a Paterno di Castel SantโAngelo. Il progetto, iniziato nel 2018, ha lโobiettivo di riportare alla luce i diversi ambienti del sontuoso complesso monumentale, con il fine di comprenderne la funzione e definirne la cronologia. Il gruppo di ricerca, formato da studenti universitari canadesi, diretto dal prof. Myles McCallum dellโUniversitร Saint Mary di Halifax e dal prof. Martin Beckmann della McMaster University di Hamilton, coordinato dal prof. Simone Nardelli, sarร impegnato nelle attivitร di scavo e ricerca fino alla fine di giugno. Lโรฉquipe, grazie al fattivo supporto del Comune di Castel SantโAngelo e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per lโarea metropolitana di Roma e per la Provincia di Rieti, sta portando avanti uno studio che consentirร di valorizzare degnamente molte delle straordinarie emergenze archeologiche che insistono nellโarea dellโantica Cutilia, luogo strettamente legato alle origini del popolo sabino e centro dโItalia di varroniana memoria.
Castel Sant’Angelo(Ri) villa di Tito di PaternoCastel Sant’Angelo(Ri) villa di Tito di Paterno
Amatrice – LโEmilia-Romagna vince la finale dellโAgrichef Festival
Amatrice โ 25 maggio 2023-Grande ritorno ad Amatrice dellโAgrichef Festival, lโevento itinerante promosso da Turismo Verde, lโAssociazione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani,ideato per promuovere e valorizzare i piatti tipici della tradizione contadina, attraverso la collaborazione con gli istituti alberghieri italiani. Come da tradizione, e dopo il lungo stop per la pandemia, si รจ tenuta oggi nellโArea Food progettata da Stefano Boeri, la finale nazionale del Festival con protagoniste assolute le ricette contadine regionali, rivisitate insieme agli studenti di tutte le scuole coinvolte.
A trionfare, in questa V edizione, la โSpoja lorda in brodo di ortiche e guanciale rivisitataโ realizzata con gli allievi dellโIstituto โMagnaghi-Solariโ di Salsomaggiore Terme, dallโAgrichef Massimo Bottura (Agriturismo โPalazzo Manzoniโ, San Zaccaria). LโEmilia-Romagna ad aggiudicarsi, quindi, il podio 2023 in unโaccesa e condivisa sfida ai fornelli tra i cuochi agricoli vincitori delle 9 tappe del tour che, attraversando lโItalia, ha toccato in particolare: Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Molise, Abruzzo, Campania, Puglia e Calabria.Un trionfo di sapori e saperi sui quali รจ stata chiamata a esprimersi unโesclusiva giuria di esperti, composta da chef e critici gastronomici, giornalisti e food blogger, rappresentanti di associazioni di settore e istituzioni locali.
Vincitori indiscussi gli allievi di ciascun istituto che ha aderito alle iniziative sul territorio, insieme a una brigata del Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Amatrice. Da futuri ambasciatori della cucina italiana, loro al centro di unโesperienza formativa unica, affiancati dagli Agrichef di Turismo Verde-Cia. Alle nuove generazioni di cuochi, il testimone del rilancio, in chiave innovativa, della cucina contadina regionale di cui gli agriturismi italiani sono primi ambasciatori.
โAbbiamo accolto con molto entusiasmo la proposta di Cia-Agricoltori Italiani e della sua associazione Turismo Verde, di fare per la seconda volta la finale nazionale dellโAgrichef Festival ad Amatrice -ha detto la direttrice del Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Amatrice, Anna Fratini-. I ragazzi che rivisitano le ricette originali, รจ un format che ci piace molto, ci appartiene: sicuramente la tradizione, lโenogastronomia, hanno fatto sรฌ che questo territorio mantenesse unโidentitร โ.
A fargli eco i presidenti nazionali di Turismo Verde, Mario Grillo e di Cia, Cristiano Fini: โLe criticitร che stiamo affrontando a livello globale, come nazionale, ultima lโemergenza maltempo in Emilia-Romagna, terra cui va, ancora di piรน da Amatrice, tutto il nostro sostegno -sottolineano Grillo e Fini- dimostrano quanto sia importante e strategico costruire, giorno dopo giorno, eventi come lโAgrichef Festival, occasioni di scambio e condivisione tra territori e con le nuove generazioni, per tutelare e far valere il patrimonio agricolo e agroalimentare italiano. Rappresentano, infatti, soprattutto in momenti di difficoltร , un collante fondamentale per territori e comunitร , per diffondere una cultura della salvaguardia, che punta sulla sinergia tra innovazione e tradizione, quale chiave di uno sviluppo davvero sostenibileโ.
Con lโAgrichef Festival che torna dopo diversi anni di stop, Cia e Turismo Verde rinnovano lโimpegno concreto per un progetto che รจ semplice, ma anche ambizioso: โCโรจ una rete di valori che appartiene al mondo rurale e al ruolo chiave dellโAgrichef in agriturismo -concludono Grillo e Fini-. Dobbiamo continuare a valorizzarla coinvolgendo tutti gli istituti alberghieri dโItaliaโ.
LโAgrichef รจ un cuoco che lavora allโinterno di un agriturismo, impegnandosi a trasformare le produzioni della sua azienda nel rispetto della stagionalitร , con lโutilizzo di materie prime e ingredienti legati al territorio. Il Festival รจ nato, per questo, come occasione unica per ribadire lโimportanza degli agriturismi italiani, la centralitร del rapporto costante con i territori per lo sviluppo delle aree rurali. La diffusione dellโagriturismo produce benefici nelle campagne grazie allโintervento di contadini e imprenditori che riportano in vita produzioni in pericolo di abbandono. La scelta di Amatrice come tappa finale dellโAgrichef Festival vuole richiamare lโattenzione su unโarea a rischio spopolamento dopo la tragedia del sisma del 2016 ed รจ, oggi, simbolo dellโItalia rurale da salvaguardare e promuovere. Cia-Agricoltori Italiani รจ stata da subito attiva nei territori appenninici per supportare la ripresa delle aree interne e delle aziende agricole.
Agrichef Festival โ la giuria
Anna Fratini (direttrice Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Amatrice), Giorgio Cortellesi (Sindaco di Amatrice), Cristiano Fini (presidente Cia-Agricoltori Italiani), Roberta Cuneo (Presidente Provincia di Rieti), Anna Palma (chef e direttrice Scuola di cucina TuChef), Elia Grillotti (presidente Associazione Provinciale Cuochi Rieti), Gemma Giovannelli, giornalista RAI TGR Lazio, Serena Brigheli, (food blogger Cucina Serena) e Cerboni Manuel (allievo CFP Alberghiero di Amatrice).
Agriturismo โ i numeri
Secondo lโultimo rapporto Istat, in Italia ci sono 25.390 (+1,3% rispetto al 2020) e con crescita maggiore nelle Isole (+8,2%) e al Sud (+1,5%). Negli ultimi dieci anni, le strutture agrituristiche sono aumentate del 24,4% e, a oggi, il valore corrente della produzione agrituristica รจ di poco superiore a 1.162 milioni di euro contribuendo per il 3,3% alla formazione del valore economico dellโintero settore agricolo nel quale le aziende agrituristiche incidono per il 2,2%. Il valore economico delle aziende agrituristiche cresce del 44,8%, ma rimane ancora sotto il livello pre-pandemia del 2019 (-26%). Lโincremento varia dal 51,7% del Nord-est al 44,8% del Nord-ovest, del Sud e delle Isole, fino al 38,3% del Centro.
Il 63,3% dei comuni italiani ospita almeno un agriturismo, ma si arriva a oltre il 98% in Toscana e Umbria. Le strutture condotte da donne sono 8.762, pari al 34,5% del totale. Il tasso medio annuo di crescita รจ stato del 2% tra il 2011 e il 2021, che arriva al +5,3% per le strutture con fattorie didattiche. Le aziende agrituristiche multifunzionali (che offrono almeno tre servizi) sono il 38% (+21,3% rispetto al 2011) e ancora una volta sono le Isole a registrare lโincremento piรน elevato (+51,5%, rispetto al 2011).
ANTONELLO CAPORALE-Libro “Acqua da tutte le parti”
Acqua da tutte le parti. Il libro di ANTONELLO CAPORALE
Viaggio in 102 paesi e cittร dellโItalia che fiorisce o sparisce–LโItalia รจ lunga e stretta. Se sei sullโAurelia e scendi verso sud, il mare ti accompagna a destra; se invece guidi lungo lโAdriatico, lโacqua occhieggia da sinistra. Ma per guardare lโItalia bisogna dare quasi sempre le spalle al mare e rivolgersi verso lโinterno. Per tre anni, ogni giorno ho riversato nel taccuino le tracce di ogni viaggio, dettagli anche minuscoli. Il bottino che stipavo era tutto ciรฒ che non aveva possibilitร di comparire sul mio giornale, una montagna di informazioni minute, secondarie, accessorie, o di storie che lasciavo ai margini delle inchieste nellโattesa che, dopo tanta semina, un giorno potessero germogliare e insieme costituire lโanima di un altro racconto, di un nuovo viaggio. Cosรฌ รจ nato questo resoconto sullโeternitร di certi luoghi e certi paesaggi italiani dove il passato non finisce mai e il futuro stenta ad arrivare. Ci sono paesi che si raggiungono solo a piedi, come Topolรฒ al confine con la Slovenia, e paesi senza tempo dove si fabbricano orologi, come Uscio in Liguria; paesi dove la terra finisce, come Depressa nel Salento, e paesi abitati da capre, come Craco in Lucania. Soprattutto, ci siamo noi italiani in questo libro: una sequenza di caritร e di imbrogli, di anime morte e di anime belle, di volti sorridenti e di predoni da strada. Una volta messi in fila non si sa se abbracciarli tutti oppure darsi alla fuga il piรน rapidamente possibile.
Acqua da tutte le parti. Viaggio in 102 paesi e cittร dellโItalia che fiorisce o sparisce
Ponte alle Grazie โ 2016
Collana: Saggi
ANTONELLO CAPORALE
Chi รจ ANTONELLO CAPORALE ร un paese di quasi quattromila abitanti, in provincia di Salerno. Si chiama Palomonte. Sono nato lรฌ nel 1961, quasi al confine tra la Campania e la Basilicata, nellโarea piรน povera (Manlio Rossi Doria la definiva lโosso, contrapponendola a quella ricca, la polpa) del Sud. Avevo diciannove anni quando ho assistito e vissuto una delle piรน grandi tragedie nazionali: il terremoto del 23 novembre 1980 che sconvolse campagne e villaggi della Campania e della Basilicata. Quellโesperienza, la distruzione e la morte, poi la ricostruzione e lo spreco che ne seguรฌ (agli italiani la vicenda รจ nota come Irpiniagate), hanno segnato i miei primi passi da adulto. A Repubblica ho messo infatti piedi la prima volta, era il 1985, come cittadino denunciante!
Mi sono laureato in Giurisprudenza a Salerno nel 1985 (tesi sui limiti e le incongruenze della legislazione dโemergenza per le aree terremotate), poi a Roma ho conseguito il master Luiss in giornalismo e comunicazioni di massa. Stage a Repubblica nel settembre del 1988 e assunzione a giugno del 1989.
Dal primo giorno mi hanno sistemato nella redazione politica. Col tempo mi รจ venuta voglia di raccontare la politica attraverso i dettagli, le minutaglie del Palazzo. Penso che a volte il dettaglio illumini meglio la scena principale. Mi piace osservare la scena di lato; mi intriga conoscere le seconde e le terze file; mi incuriosisce la vita di queste persone: vite disperate, a volte (troppe volte) di gran fetentoni. Da questo mio desiderio sono nate, sempre su Repubblica le interviste senza rete (raccolte in un volume dal titolo: La Ciurma, Incontri straordinari sul barcone della politica). Il breviario, pillole quotidiane di vita politica, รจ il titolo della rubrica che firmo sul giornale. Ma il Palazzo stanca. Raccontare il nostro Paese significa per me, innamorato dei dettagli, andare e scoprire un poโ la larga e lunga provincia italiana. Anche per saziare questa incalzante passione nel settembre del 2012 sono approdato al Fatto Quotidiano dove racconto, in un continuo saliscendi tra il bello (poco) e il brutto (troppo), come gli italiani amano, custodiscono o sfasciano lโItalia.
Le Erbe “Herbarie” il loro utilizzo una tradizione millenaria-La scoperta e ha origini molto lontane.
โChe cosโรจ unโerbaccia? Una pianta di cui non sono state ancora scoperte le virtรนโ Ralph Waldo Emerson
Pensate che il Grande Erbario Cinese, Pen Tsao, รจ fatto risalire al III millennio a. C., mentre in Egitto, alla fine del 1800, fu rinvenuto un trattato medico su papiro risalente al 500 a. C., intitolato โLibro per la preparazione dei rimedi per tutte le parti del corpo umanoโ, nel quale sono elencati oltre settecento medicamenti, tra cui mirra, scilla, edera, artemisia e maggiorana.
Anche la letteratura parla di rimedi naturali: Omero nellโIliade, racconta che Achille ha curato lโamico Telefo ferito in battaglia tamponando la sua ferita con foglie e fiori di Achillea.
La vera svolta nello studio delle erbe e nel loro impiego nella vita quotidiana, si verifica con Ippocrate, padre della medicina occidentale, il quale con i suoli allievi, scopre numerosi rimedi vegetali per curare le malattie piรน disparate.
Si deve aspettare perรฒ ancora molto tempo e lโopera di Plinio Gaio Secondo, per avere unโenciclopedia in 37 volumi, โStoria Naturale – Osservazione della naturaโ, che raccolga tutti i rimedi terapeutici, di origine naturale o animale fino ad allora conosciuti, oltre a numerosi altri argomenti. Il primo di questi libri comprende una prefazione e un indice, nonchรฉ una lista di fonti. La principale per la botanica รจ Giuba II di Mauretania, Re di Numidia, uomo dotto, artista e autore di numerosi trattati sulla letteratura, la pittura, il teatro, la storia e la medicina. A lui si deve la scoperta dell’Euforbia, che prende il nome dal suo medico personale e da cui si ricavano potenti prodotti emetici e catartici. Il suo trattato su questa pianta ispira successivamente diversi medici greci.
Le prime soluzioni a base di acqua o aceto ed erbe, in cui sono concentrati tutti i principi attivi estratti dalle piante, arrivano nel II secolo d. C., con i preparati galenici, inventati dal medico greco Galeno di Pergamo.
Oggi i farmaci galenici sono preparazioni farmaceutiche, spesso non conosciute, ma che fanno parte a pieno titolo del mondo della farmacia. I farmaci galenici sono realizzati in autonomia dal farmacista in un apposito laboratorio e per questa loro caratteristica si differenziano dai prodotti industriali, che ormai li hanno quasi completamente sostituiti.
Dopo la caduta dellโImpero Romano dโOccidente e fino allโanno mille circa, lo studio delle erbe non fa grandi passi avanti. La fitoterapia, come viene definito nei tempi moderni lโutilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere psicofisico, diventa una pratica ad esclusivo appannaggio degli ordini monastici, che diventano i custodi dellโantico sapere.
I monasteri diventano centri di cura, hospitalia. Le erbe somministrate sotto forma di medicamento sono coltivate direttamente dai monaci negli orti dei semplici, dove i “semplici” sono quelle erbe da cui si traggono i principi attivi curativi offerti dalla natura. Nel mondo cristiano medioevale l’orto e il giardino rivestono un ruolo fondamentale: sono associati al Paradiso inteso come luogo di delizie e tendono a imitare i modelli dettati dalle Sacre Scritture.
Le piante officinali raccolte vengono essiccate nellโarmarium pigmentariorum, spazio destinato allโessicazione e conservazione. Dalle foglie, cortecce, radici e fiori i medici-monaci ricavano i primi farmaci sotto forma di cataplasmi, tisane, unguenti.
Il monaco addetto a questo compito e alla preparazione e somministrazione delle medicine รจ chiamato monachus infirmarius.
L’opera dei monaci viene consolidata e diffusa dalla creazione della prima vera scuola medica autorizzata nata in Europa: la Scuola Medica di Salerno, probabilmente anch’essa legata ad un convento e dalla nascita di grandi Orti botanici come quelli di Firenze, Pisa, Padova e Bologna.
La catalogazione ordinata di tutte le erbe utilizzate avviene in libri chiamati Hortuli. Oltre a questi manoscritti, i monaci scrivono anche i Tacuina sanitatis, che riportano con precisione la descrizione delle proprietร delle piante officinali e la raffigurazione delle stesse in tutte le loro parti, i concetti di medicina tradizionale, i periodi migliori per la raccolta, ma anche stagioni, eventi naturali, moti dell’animo.
Un ruolo molto importante in quellโepoca รจ svolto Ildegarda di Bingen, monaca benedettina vissuta fra il 1098 e il 1179.
Ildegarda รจ stata una religiosa tedesca, ultima di dieci figli. Entrata in convento giovanissima a causa della sua cagionevole salute, prende i voti fra il 1112 e il 1115. Tutta la sua vita รจ accompagnata da visioni.
Studia sui testi dellโenciclopedismo medievale e si interessa di molte cose, ma noi la ricordiamo in questo frangente per le sue doti di guaritrice e naturalista. Durante la vita monastica, oltre a mantenere un contatto epistolare costante con Bernardo da Chiaravalle, redige importanti opere di medicina e scienze naturali.
Utilizza direttamente le erbe, ne studia gli effetti e le applicazioni. Tra le piante che preferisce troviamo la ruta, lโassenzio, la melissa, lโesotico zenzero che consiglia contro la peste e lโachillea, ottima per lโepilessia e il sangue dal naso.
I monasteri diventano centri di studio e sviluppo della farmaceutica officinale. Nellโabbazia di Montefiascone, nei pressi di Viterbo, le monache benedettine organizzano una delle piรบ importanti spezierie del tempo.
Hildegard von Bingen
Ma al di fuori dei monasteri come vengono utilizzate le piante officinali? E soprattutto, da chi?
Allโesterno le erbe sono considerate come una risorsa alimentare e terapeutica.
La loro gestione รจ affidata alle donne, definite Herbarie, cioรจ coloro che conoscono le proprietร curative delle piante.
Il sapere รจ tramandato di generazione in generazione, da tempi anteriori allโavvento del Cristianesimo, di madre in figlia, da donna a donna. Erbe per nutrire, per curare ma anche per uccidere.
Questa conoscenza spaventa gli uomini che vedono le donne con sospetto. Paura e superstizione. Da virtutes herbarum a strega il passo รจ breve.
Le guaritrici utilizzano analgesici, calmanti e medicine digestive, cosรฌ come altri preparati per lenire le sofferenze di coloro che le interpellano. La Chiesa invita alla preghiera, allโaccettazione del dolore.
Hildegard von Bingen
Possono coesistere queste due visioni?
Il Concilio di Trento e la conseguente Controriforma, pone molti limiti alla medicina popolare e allโutilizzo dei medicamenti a base di erbe per curare le malattie. Le constitutiones regolano lโuso di tutte le piante officinali e dei loro derivati.
A partire dalla fine del XV secolo, in corrispondenza con la pubblicazione le Malleus Maleficarum, gli uomini seguono alla lettera le regole prescritte allโinterno del libro. Da guaritrici benevole a sacerdotesse di satana.
Herbarie, levatrici, guaritrici e sage – femmes sono perseguitate, accusate e processate anche a causa delle loro millenarie conoscenze.
Lโantico sapere da amico diventa nemico, strumento del Demonio.
Il rinascimento, periodo di grande luce, non arriva nelle vallate alpine dove il buio della Santa inquisizione perseguita tutte queste donne fino alle soglie del XVIII secolo.
Dott.ssa Rosella Reali
Articolo della Dott.ssa Rosella Reali
Bibliografia
Rangoni Laura – Le erbe delle donne – Piazza editore,2002
Damiano Daniela – La mia magia – Youcanprint editore, 2015
Paolini A. e Pavesi M. – Tisane e rimedi naturali – Edizioni Del Balbo, 2013
Rara lettera di Leopardi in mostra alla Biblioteca di Napoli
GIACOMO LEOPARDI -lettera autografa-
RECANATI –Martedรฌ 22 Dicembre 2020-Esposta per la prima volta alla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli la lettera autografa di Giacomo Leopardi scritta a Bologna nel dicembre 1825 ed indirizzata all’ amico e letterato, il conte Carlo Emanuele Muzzarelli.
Lo scritto รจ stato acquisito dalla Biblioteca Nazionale di Napoli lo scorso 18 novembre all’asta della Finarte; si tratta di un documento di particolare interesse bibliografico e storico che richiama il clima risorgimentale di quegli anni e la sincera ammirazione dei liberali per le prime Canzoni di Leopardi e soprattutto per quella “All’Italia” dalla quale traspare l’entusiasmo patriottico di Leopardi-
FONTE-Articolo del giornale on line IL CITTADINO DI RECANATI-
Allegate n.5 foto relative alla Processione del 1992.
Filetta , localitร sita a 5km. dal capoluogo Amatrice, dove il 22 maggio 1472 ,dalla pastorella Chiara Valente, fu trovata una piccola immagine incisa su di un cammeo , che fu venerata dal popolo.
AMATRICE-Santuario di Filetta del sec. XV:
Nello stesso anno(1472), nel luogo in cui avvenne il rinvenimento dellโImmagine , fu eretta la chiesa di Santa Maria dellโAscensione.
Il Santuario, nella facciata principale , presenta un portale ad arco acuto, un campanile a doppia vela e, lateralmente, un secondo ingresso.
Lโinterno della chiesa รจ ad una sola navata, il soffitto รจ a carena. I dipinti, di notevole interesse, sono opera degli Artisti Dioniso Cappelli, Pier Paolo da Fermo e di altri pittori minori locali.
Ogni anno, la domenica dopo lโAscensione, il reliquiario, contenente la Sacra immagine, รจ portato in processione , dalla chiesa di San Francesco di Amatrice sino al Santuario di Filetta.
La Processione, prima di avviarsi verso Filetta, sosta nella chiesa del Crocifisso in Amatrice, dove il reliquiario viene preso in consegna, dopo una piccola cerimonia, dal Parroco di S.S. Lorenzo a Flaviano, il quale ha la giurisdizione ecclesiastica su Filetta.
La processione dei fedeli riprende il cammino e giunta al torrente Mareta si congiunge con i cortei delle Confraternite di S.S. Lorenzo a Flaviano, che hanno il privilegio di accompagnare la Madonna del Santuario di Filetta, restando, come indica il cerimoniere, in prima fila. Questa processione , come รจ sopra descritta, si rinnova da secoli rispettando ogni parte del vecchio cerimoniale.
Le foto allegate al post:
A) Madonna di Filetta;
B) Santuario di Filetta del sec. XV:
C) Filetta di Amatrice โ la casa della pastorella Chiara Valente, la quale, il 22 maggio del 1472, trovรฒ la Sacra Immagine della Madonna;
D) Amatrice-Chiesa di San Francesco (sec.XIII)-Altare ligneo con fregi, capitelli e pregiati lavori dโintaglio. Al centro, la Sacra Immagine della Madonna di Filetta, custodita nellโartistico e prezioso reliquiario- Particolare :le famose 7 chiavi con cui viene chiusa.
E) Seguono n.5 foto relative alla Processione del 1992.
AMATRICE- Festa della Madonna della Filetta.AMATRICE-Santuario di Filetta del sec. XV:Filetta di Amatrice โ la casa della pastorella Chiara Valente, la quale, il 22 maggio del 1472, trovรฒ la Sacra Immagine della Madonna;AMATRICE-Sacra Immagine della Madonna di FilettaAMATRICE-foto relative alla Processione del 1992.AMATRICE-foto relative alla Processione del 1992.AMATRICE-foto relative alla Processione del 1992.AMATRICE-foto relative alla Processione del 1992.
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