Concerviano-(RIETI)- Abbazia benedettina di San Salvatore Maggiore-
Concerviano-(RI)- San Salvatore Maggiore
DESCRIZIONE
San Salvatore Maggiore è una abbazia Benedettina, sita sul monte Letenano nell’attuale frazione di Pratoianni del comune di Concerviano (RI). Fu fondata nel 735 d.C., in epoca longobarda, da monaci dell’abbazia di Farfa. Sorta sulle rovine di una preesistente villa romana, nell’891 d.C. fu incendiata dai Saraceni; successivamente ricostruita nella seconda metà del X secolo entrò in competizione con l’abbazia di Farfa nel controllo del territorio. Schieratasi con gli imperatori nella lotta per le investiture, è denominata per questo abbazia imperiale. Nel Trecento iniziò la decadenza, fino a che nel Seicento papa Urbano VIII, in forza della bolla Singulari diligentia del 12 settembre 1629, la soppresse unendola all’abbazia di Farfa.
Negli ultimi anni è stata parzialmente ristrutturata grazie a fondi europei; attualmente è di proprietà del Comune di Concerviano.
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RIETI-Alla Fiera del Peperoncino la Fanfara della Legione Allievi Carabinieri di Roma
RIETI- 28 agosto 2023-Il comitato organizzatore della Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino di Rieti ha annunciato un’aggiunta di prestigio alla dodicesima edizione di questo appuntamento. Sarà la Fanfara della Legione Allievi Carabinieri di Roma a impreziosire la cerimonia inaugurale dell’evento, che si terrà a Rieti dal 30 agosto al 3 settembre 2023.
Con una splendida sinfonia di suoni, il maestro Luogotenente Danilo Di Silvestro guiderà la compagine musicale in un’esibizione importante. L’inaugurazione prenderà il via mercoledì 30 agosto nel centro storico di Rieti, a partire dalle ore 18, quando la Fanfara accompagnerà il corteo inaugurale. Un momento musicale che coinvolgerà il pubblico presente.
È prevista un’interpretazione dell’inno nazionale italiano in Piazza Cesare Battisti, che farà da cornice di fronte alla sede della Prefettura di Rieti.
La presenza della Fanfara della Legione Allievi Carabinieri di Roma aggiunge un tocco di musical raffinatezza all’evento che rinnova il tentativo di amalgamare al peperoncino contenuti culturali da parte degli organizzatori.
RIETI-De Magistris ai giovani: «Non rinunciate alla vostra libertà».
RIETI- 2 aprile 2023- Appuntamento nel segno della legalità presso l’Auditorium Santa Scolastica di Rieti con Luigi De Magistris, che ha presentato agli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Celestino Rosatelli di Rieti il suo libro “Fuori dal sistema”, edito da Piemme, per un evento patrocinato dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Rieti.
Encomio speciale per il Dirigente Scolastico dell’Istituto Beatrice Tempesta, sempre in prima linea nel segno della formazione umana e scolastica dei giovani e un ringraziamento alla professoressa Angela Marcelletti, ideatrice dell’evento, che si è avvalsa del prezioso coordinamento di Stefania Saccone, referente per la Legalità dell’Ufficio Scolastico Provinciale e del Tavolo Tecnico Regionale.
Luigi De Magistris-vescovo Vito
Un ringraziamento speciale al professor Daniele Zannetti che ha condiviso empaticamente il senso prezioso di un nobile progetto.
I ragazzi e le ragazze del Rosatelli sono stati autentici protagonisti dell’incontro, hanno sollecitato con puntuali domande Luigi De Magistris, pronto a raccontare la sua storia esemplare e a fornire preziosi spunti di riflessione.
È stata l’occasione per condividere con i giovani valore e senso della legalità e della giustizia in un dialogo aperto con chi, con responsabile impegno, ne ha esistenzialmente testimoniato l’essenza vitale.
Sono intervenuti il Prefetto di Rieti, Gennaro Capo; mons. Vito Piccinonna, vescovo di Rieti, il Comandante della Polizia Locale Sonia Salvi, il Maresciallo Ordinario Pasquale Falanga per il Comando Provinciale Carabinieri di Rieti, il Sottotenente Marco Neri in rappresentanza del Corpo della Finanza, Alessandra Ciulla, Sostituto Commissario della Polizia di Stato, responsabile della sezione operativa della Polizia Postale, sezione di Rieti, per la comunicazione, la Professoressa Stefania Saccone in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Supporto all’Autonomia Scolastica, Fulvio Iampieri, dell’associazione “Segnali di fumo”, il Centro di Danza Cygniarades, diretto da Marella Vesseri, Erika Padovini e Laura Martorana.
Luigi De Magistris
Dopo l’accoglienza con proiezione di immagini della città di Rieti e il sottofondo musicale di Lucio Battisti, i saluti della Dirigente Scolastica Beatrice Tempesta, del Prefetto di Rieti Gennaro Capo e del Vescovo Vito Piccinonna.
Gli studenti Silvia Antonazzo (5SB), Gabriele Savi (5SB), Aurora Rubriante (5SB), Mathias Zannetti (4SC), Chiara Pezzotti (4SB) e Benedetta Scappa (4SB) hanno dialogato con l’autore con competenza, formulando domande appropriate e approfondite sul libro “Fuori dal sistema”.
Prima di entrare nel vivo del dialogo, è stato eseguito da Giorgia Cornacchiola un balletto sulle note della canzone “Combattente” di Fiorella Mannoia, con coreografia di Marella Vesseri.
A seguire gli studenti hanno chiesto a De Magistris il significato di quattro parole particolarmente sottolineate nel suo testo: Costituzione (da sempre la sua “stella polare”), Verità, Giustizia, Legalità.
Dalle molte domande rivolte a De Magistris e dalle sue puntuali risposte è emerso non solo il senso prezioso di un libro che racconta la vita dedicata al bene comune, senza mai cedimenti a compromessi, ma anche uno sguardo rivolto al futuro del Paese, oppresso non solo dal sistema criminale combattuto da Magistrato, ma anche da un pensiero unico, a cui è necessario proporre alternative.
De Magistris ha svolto il suo lavoro prevalentemente in Calabria, dove, in seguito all’inchiesta giudiziaria “Why Not”, è stato fatto fuori dalla magistratura, o meglio messo in condizione di dimettersi per non cedere a compromessi inaccettabili. Non a caso De Magistris ha definito un vero e proprio tradimento quanto accaduto in Calabria.
De Magistris è “un uomo delle istituzioni più volte tradito dalle istituzioni”: questa l’evidenza di un libro, scritto di getto dai pensieri che registrava puntualmente nelle note del suo telefonino.
Luigi De Magistris
È un libro scritto con il cuore e le braccia aperte, un libro che ripercorre la sua vita da magistrato, da sindaco di Napoli (il più longevo nella storia della città), da europarlamentare ed ora da scrittore.
È un testo che, attraverso l’autobiografia, guarda alle condizioni reali del paese cercando di trovare nuove strategie e nuovi percorsi.
Parole che vengono dal cuore: «Senza la mia famiglia e i miei affetti più cari, non sarei quello che sono». De Magistris ringrazia per il sostegno morale e materiale che ha ricevuto dalle persone a lui vicine, per i sacrifici che hanno dovuto subire, in particolare la moglie e i figli. «Sono una persona che è sempre rimasta umana – ha detto ai presenti – ho vissuto nelle istituzioni da uomo che si interfaccia con gli altri esseri umani, non come numeri. Stare tra la gente e con la gente è fondamentale sempre».
Ha poi invitato i giovani ad agire con coraggio, a pensare con la propria testa, a sviluppare un pensiero critico, ad implementare la propria cultura perché da essa promana l’energia che può contribuire al cambiamento.
Luigi De Magistris
De Magistris ha raccomandato ai giovani di essere liberi, come lo è stato lui. «Non potrei mai rinunciare alla mia libertà. Non l’ho fatto, anche quando mi aprivano ponti d’oro. Nelle istituzioni, soprattutto a certi livelli, le persone libere non sono la maggioranza e si paga un prezzo alto a restare liberi. Le persone libere non sono condizionabili e ricattabili e sono una garanzia per i cittadini».
In definitiva “Fuori dal Sistema” è un libro che mescola sapientemente foto e storie che raccontano alcuni dei più importanti momenti della vita dell’autore, che ha emozionato i presenti, tenendo alta l’attenzione dei giovani.
Prima della fine dell’incontro, sulle note di “Che fantastica storia è la vita” di Venditti, il balletto di Alexandro Barbetti, Arina Krivetskaia, Dasha Krivetskaia, con coreografia di Erika Padovini.
Luigi De Magistris-vescovo VitoLuigi De MagistrisLuigi De MagistrisLuigi De MagistrisLuigi De MagistrisLuigi De MagistrisLuigi De MagistrisLuigi De MagistrisLuigi De MagistrisLuigi De MagistrisLuigi De MagistrisLuigi De Magistris-RIETI-29.03.2023
Prenderò forse un giorno questo treno
su cui, da molto tempo,
non sarò più salito. Sempre
lo stesso viaggio, i monti da una parte
di là il mare. Non mi starai aspettando
a Pietrasanta dove ti vedevo
dallo scompartimento che fumavi.
Di solito però il treno era un altro
dalla stazione a casa
la camminata breve, il carico
leggero. Era Firenze
e i muri così grigi, e i tetti così chiusi
e l’Arno aperto. Sono in ritardo mangio
Il pranzo riscaldato chiacchieriamo,
e ogni parola tace
più di quanto non dice
costretta nello sforzo di coprire
la cadenza romana
che a Roma, spesso, accentuo,
la domenica guardiamo la partita
la vedo, normalmente,
sdraiato sul mio letto o sul divano
senza di te, lontano.
Il desiderio di essere a tua immagine
e somiglianza
l’amore, a volte l’odio la paura
d’esserti figlio sotto condizioni
riceverò il tuo affetto solamente
se ti sarò piaciuto.
Per te, forse, lo stesso.
Mi venivi a trovare da bambino:
era il giorno del primo dei ricordi,
siamo andati allo zoo, ridevi
e mi sporgevi verso
La vasca degli orsi polari –
qualcuno ci ha fatto una foto.
Con te portavi doni
giochi pupazzi e qualche scatto d’ira
che più tardi ho imitato. Noi a Firenze
ancora e adesso è notte, la cucina
la scopa a nove carte, tradizione
di famiglia giocasti
col nonno che ho conosciuto appena
la notte prima dell’operazione.
Parli della tua vita, va il mio sguardo
sulla tovaglia a quadri azzurri
e bianchi, ascolto la tua voce
che mi racconta storie, padre a figlio.
*
Per mia madre
Tu sai che morirai
prima di me, è giusto,
e anch’io non voglio darti
il dolore di sopravvivermi.
E quando morirai sarò al tuo fianco,
spero, pronto a donare e avere,
ogni parola e abbraccio, fino
all’ultimo dei giorni
con te vicina prima
di un addio che certo
non capirò da subito
essere tale, un distacco
che non saprò pensare
di cui non saprò dare conto.
Che sia il figlio a restare è naturale.
ma non so
chi ci sarà a lenire il mio dolore
nei pensieri notturni o intento
a fare l’inventario dei tuoi scritti.
*
UNO SCONTRO
Di solito un tragitto familiare
non crea stupori passa
rapidamente e lascia
chi lo percorre
Agli usi consueti della meta.
Eppure c’è stata una notte
quando col corpo mi hai spezzato il vetro
e sulla strada poco illuminata
pezzi di ferro,
ma soprattutto plastica
brandelli di lamiera.
La ragnatela sotto
i due tergicristalli
allude, forse, al mio destino,
trappola al volo ignaro
di una mosca (ricordo
che, prima, il parabrezza
era intatto). Sento le tue domande
da terra il ginocchio spezzato.
“Perché proprio quel luogo, quella strada?
perché non prima o dopo?”
È il prezzo da pagare
per tutte quelle volte che non c’ero
e sei sopravvissuto
senza che ce ne siamo resi conto,
per quelle volte che non sono morto.
Carlo Carabba, La prima parte, Marsilio, 2021
Carlo Carabba
Carlo Carabba è nato nel 1980 a Roma, dove si è laureato in Filosofia e dove ha vinto una borsa di studio per un dottorato in Storia della filosofia moderna. Ha pubblicato le raccolte di poesia Gli anni della pioggia (peQuod 2008, premio Mondello opera prima), Canti dell’abbandono (Mondadori 2011, premio Palmi e premio Carducci) e il memoir Come un giovane uomo (Marsilio 2018, selezionato nella dozzina del premio Strega). Vari suoi interventi sono apparsi sulla rivista Nuovi Argomenti, di cui è stato caporedattore. Lavora nell’editoria.
dell’infanzia, con sette fratelli e una sorella, della vita con il marito e con i figli quando li cresceva, è vivissimo.
Direi che mia madre vive dolcemente nel ricordo. Qualcosa che possiamo fare tutti, abbandonandoci a questa piacevole sensazione, anche mescolata alla malinconia per il tempo che passa, purché maturiamo innanzitutto la convinzione che non siamo condannati alla prigionia del tempo. All’attimo che appare e scompare, e noi, paralizzati nella testa e nel cuore, a rincorrerlo.
”Eccezionale scoperta ! Al santuario di San Casciano dei Bagni “-
Il Ministro della Cultura , On.Gennaro Sangiuliano :”Eccezionale scoperta ! Al santuario di San Casciano dei Bagni
“-Foto Ⓒ Ufficio Stampa e Comunicazione MiC-FONTE ARTICOLO-Arche Diem-
ARCHEOLOGIA, nuove straordinarie statue in bronzo scoperte al santuario di San Casciano dei Bagni, dalle acque termali il rinvenimento più grande mai emerso in Italia, riscriverà la storia della statuaria etrusca-romana
Il Ministro Sangiuliano: ritrovamento eccezionale, Italia ricca di tesori immensi e unici
Oltre 20 statue di bronzo in perfetto stato di conservazione, ex voto e altri oggetti, ma anche cinquemila monete in oro, argento e bronzo. Sono queste le nuove eccezionali scoperte restituite dalla campagna di scavo al santuario etrusco-romano connesso all’antica vasca sacra della sorgente termo-minerale del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena. Iniziato nel 2019, lo scavo promosso dal Ministero della Cultura e dal comune toscano con il coordinamento del prof. Jacopo Tabolli dell’Università per Stranieri di Siena ha condotto a questi nuovi straordinari ritrovamenti nelle prime settimane di ottobre. A San Casciano, grazie ai recenti finanziamenti del MiC, nascerà un nuovo museo per ospitare i reperti.
“Una scoperta che riscriverà la storia e sulla quale sono già al lavoro oltre 60 esperti di tutto il mondo”, dichiara l’etruscologo responsabile dello scavo, prof. Jacopo Tabolli. È così infatti che, 50 anni dopo la scoperta nel 1972 dei celebri “bronzi di Riace”, si riscrive a San Casciano dei Bagni la storia dell’antica statuaria in bronzo di età etrusca e romana. Quello del sito toscano è il più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto nell’Italia antica e uno dei più significativi di tutto il Mediterraneo: senza eguali soprattutto perché, finora, di questa epoca si conoscevano prevalentemente statue in terracotta.
“Un ritrovamento eccezionale, che conferma una volta di più che l’Italia è un paese di tesori immensi e unici. La stratificazione di diverse civiltà è un unicum della cultura italiana”, dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che, proprio ieri, in occasione di una delle sue prime visite fuori Roma è stato a Grosseto al laboratorio dell’Istituto Centrale del Restauro, dove sono in corso le attività di studio e i primi interventi sui bronzi. “Mi sono voluto personalmente complimentare con gli archeologi e il team di ricerca”, ha concluso il Ministro. “Lo studio e la valorizzazione di questo tesoro sarà un’ulteriore occasione per la crescita spirituale della nostra cultura e per il rilancio di territori meno noti al turismo internazionale, ma anche come volano per l’industria culturale della Nazione”.
“È la scoperta più importante dai Bronzi di Riace e certamente uno dei ritrovamenti di bronzi più significativi mai avvenuti nella storia del Mediterraneo antico”, commenta il Direttore Generale museitaliani, Massimo Osanna, che ha appena approvato l’acquisto del palazzo cinquecentesco che ospiterà nel borgo di San Casciano le meraviglie restituite dal Bagno Grande, un museo al quale si aggiungerà in futuro un vero e proprio parco archeologico”.
“L’importanza del metodo usato in questo scavo è rappresentata anche dalla collaborazione tra specialisti di ogni disciplina: dagli architetti ai geologi, dagli archeobotanici agli esperti di epigrafia e numismatica”, spiega il Direttore Archeologia Belle Arti e Paesaggio del MiC, Luigi La Rocca.
“Questa scoperta offre a San Casciano un’opportunità che non è solo culturale e turistica, ma è una vera e propria occasione di rinascita”, dichiara la Sindaca del Comune toscano, Agnese Carletti.
“A San Casciano nasceranno un nuovo museo, che ospiterà le eccezionali statue, e un parco archeologico. Due nuovi luoghi che saranno per il territorio un vero e proprio motore di sviluppo che andrà ad aggiungersi alla già entusiasmante presenza dei giovani archeologi provenienti da tutto il mondo che, grazie a questo scavo, stanno ripopolando il paese ormai per molti mesi all’anno”.
I bronzi di San Casciano raffigurano le divinità venerate nel luogo sacro, assieme agli organi e alle parti anatomiche per le quali si chiedeva l’intervento curativo della divinità attraverso le acque termali. Dal fango caldo sono riemerse in queste settimane effigi di Igea e di Apollo, oltre a un bronzo che richiama il celebre Arringatore, scoperto a Perugia e nelle collezioni storiche del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
L’eccezionale stato di conservazione delle statue all’interno dell’acqua calda della sorgente ha permesso anche di preservare meravigliose iscrizioni in etrusco e latino che furono incise prima della loro realizzazione. Nelle iscrizioni si leggono nomi di potenti famiglie etrusche del territorio dell’Etruria interna, dai Velimna di Perugia ai Marcni noti nell’agro senese. Accanto a onomastica e forme dedicatorie in etrusco troviamo iscrizioni in latino, che menzionano anche le aquae calidae, le fonti calde del Bagno Grande, dove le statue furono collocate.
La gran parte di questi capolavori dell’antichità si data tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C., un periodo storico di importanti trasformazioni nella Toscana antica, nel passaggio tra Etruschi e Romani. In quest’epoca di grandi conflitti tra Roma e le città etrusche, ma anche di lotte all’interno del tessuto sociale dell’Urbe, nel santuario del Bagno Grande le nobili famiglie etrusche, in una fase in cui l’espansione di Roma significa anche osmosi culturale,
dedicarono le statue all’acqua sacra. Un contesto multiculturale e plurilinguistico assolutamente unico, di pace, circondato da instabilità politica e guerra.
Foto Ⓒ Ufficio Stampa e Comunicazione MiC
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Poggio Mirteto (Rieti)-“A cena con Strampelli” è l’iniziativa che si terrà sabato 10 settembre a partire dalle ore 19 a Poggio Mirteto presso l’ osteria “La Chianina”.
La manifestazione prevede lo spettacolo del teatro Potlach “Il mago del grano” e a seguire la presentazione del libro di Roberto Lorenzetti “Il mago del grano. La rivoluzione verde di Nazareno Strampelli, dalle ibridazioni del primo Novecento alla battaglia del grano” edito dalla casa editrice Il Formichiere. La serata, condotta da Caterina Placidi, si concluderà con una cena in larga misura preparata con i grani Strampelli ricoltivati e pastificati dall’azienda di Stefano Facioni.
L’iniziativa si tiene con il patrocinio di Slow food Sabina e intende ricordare l’ottantesimo anniversario della morte di Nazareno Strampelli il grande scienziato reatino che nel primo Novecento ha rivoluzionato la granicoltura mondiale.
Roberto Lorenzetti presenta il libro anche questo con il titolo “Il mago del grano” – A seguire una cena preparata in base al grano realizzato da Strampelli nel 1915 “Senatore Cappelli” –
Roberto Lorenzetti autore del libro“Il mago del grano”
Costo della cena 35 euro
–Per prenotarsi per la cena chiamare il numero0765 22197.
Con immensa gioia vi annunciamo che siamo risultati vincitori del bando della Regione Lazio“Officine Teatro Sociale”,col sostegno del Comune di Rocca Sinibalda,sede del nostro teatro.
Presto inizieremo un percorso di scoperta del teatro coi detenuti del carcere di Rieti e con le persone anziane di Rocca Sinibalda; Anna Mingarelli sarà la direttrice artistica e svolgerà i laboratori con Desireé Proietti Lupi, Mattia Caroli si occuperà dell’agenzia stampa.
Toffia 8 luglio 2020-E’ nata l’Associazione Culturale DEA SABINA. La nostra Associazione nasce come una “felice anomalia” all’interno del già ricco panorama culturale della nostra Sabina. Le esperienze culturali di noi Soci fondatori sono molto diverse, ma complementari e questo ci ha confermato ch’è possibile soddisfare le esigenze e aspettative di un pubblico , sempre più raffinato, interessato alla Poesia e all’ Arte senza trascurare il cinema e la fotografia. Dea Sabina sarà la casa e la voce di tutti gli Artisti che vorranno condividere i nostri obiettivi . Dea Sabina vuole essere un’infinità di combinazioni artistiche e Casa di tutte le Muse. Inizieremo la nostra storia con l’edizione del “Quaderno n°1” dei Poeti e Artisti sabini. Noi Soci fondatori siamo consapevoli che come ha scritto Kafka:” Da un certo punto in avanti non c’è più ritorno, è questo il punto da raggiungere”.
Soci Fondatori
Presidente –Franco Leggeri;
Vice-Presidente- Rosina Sbordoni;
Segretaria-Rosina Sbordoni;
Ass.Culturale DEA SABINA
Gruppo Facebook-Dea Sabina;
Pagina Facebook-Dea Sabina;
Ufficio Stampa Ass.Dea Sabina
e.mail-ass.cult.deasabina@gmail.com
Associazione Culturale DEA SABINAAssociazione Culturale DEA SABINAAssociazione Culturale DEA SABINA
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