Biblioteca DEA SABINA
Poesie di Donatella Bisutti-
Biografia Poesie di Donatella Bisutti dalla Biblioteca DEA SABINA-Nata a Milano, รจ poetessa, narratrice, saggista. Laureata allโUniversitร di Lovanio in Belgio, giornalista professionista, รจ autrice delle raccolte di poesia Inganno Ottico (prefazione di Maurizio Cucchi, Guanda, 1985, premio Montale per lโInedito, recensito tra gli altri da Pier Vincenzo Mengaldo su Panorama e tradotto da Bernard Noรซl in Francia per le รditions Unes con il titolo Le Leurre Optique ( Draguignan, 1989); Penetrali (prefazione di Giovanni Tesio, Boetti & C., 1989); Violenza (Dialogolibri, 1999); La notte nel suo chiuso sangue (รditions Unes, Draguignan, 2000); Piccolo Bestiario Fantastico (Viennepierre, 2002); La Vibraciรณn de las Cosas (SIAL Madrid 2002); Colui che viene, poemetto (prefazione di Mario Luzi, Interlinea, 2005, premio Camposampiero e premio Giuria dei Lettori Davide Turoldo, tradotto in Belgio con il patrocinio della Commissione Europea, in Spagna, negli Stati Uniti e in Francia da Bernard Noรซl e rappresentato come Oratorio sacro alla Corsia dei Servi di Milano e in altri santuari e chiese); The Game (con una nota di Giuseppe Conte, New York, Gradiva, 2007) e la raccolta di aforismi La parte dellโinnocenza, segnalazione al premio TorinoSintesi 2008. Da poco รจ stata pubblicata la raccolta Rosa Alchemica (Crocetti editore 2011), prefata da Antonio Fournier e con una nota di Mohammed Bennis, giร recensita su Avvenire da Cesare Cavalleri e su La Stampa Tuttolibri da Giovanni Tesio e prossimamente da Paolo Lagazzi sulla Gazzetta di Parma e da Giancarlo Pontiggia su Poesia. Il testo LโAmor Rosa, che fa parte di questa ultima raccolta, era stato in precedenza messo in musica dal compositore Marlaena Kessick e rappresentato in forma di balletto al Festival di Asti, mentre un adattamento per bambini de Il fiore dellโagave, anchโesso nella raccolta, era stato messo in scena da Giordana Moletta con la compagnia di ragazzi La Stella Danzante. La Bisutti ha collaborato a lungo allโAlmanacco dello Specchio Mondadori sia con suoi testi (Poemetti in prosa, prefati da Marco Forti, 1980) sia presentando per la prima volta in Italia poeti contemporanei come Edmond Jabรจs e Bernard Noรซl . Ha poi tradotto di Edmond Jabรจs La memoria e la mano (Mondadori, Lo Specchio, 1992) e di Bernard Noรซl, La caduta dei Tempi (Guanda, 1997โ Premio Biella per la traduzione) e Estratti del corpo (Mondadori Lo Specchio 2001). Suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue, tra cui greco, portoghese, irlandese, svedese e arabo e figurano in riviste e antologie. Nel 2010 รจ stata invitata dalla Fondazione Mateus in Portogallo nellโambito di una importante iniziativa di traduzione di poeti stranieri cui erano stati invitati in precedenza per lโItalia Franco Loi e Valerio Magrelli. Nel 1990 รจ stata presidente dellโAssociation Europรฉenne pour la Diffusion de la Poรฉsie con sede a Lovanio in Belgio, di cui sono stati presidenti fra gli altri Mario Luzi e il premio Nobel Seamous Heaney. Dal 2002 al 2005 ha ideato e diretto la collana di poesia A mano Libera (Archivi del โ900) che ha pubblicato testi poetici inediti autografati di Maria Luisa Spaziani, Mario Luzi, Adonis. Per Scheiwiller ha curato Il Tredicesimo invitato e altre poesie, raccolta postuma di Fernanda Romagnoli (2003). Nel 1997 ha pubblicato un romanzo, Voglio avere gli occhi azzurri (Bompiani, 1997, 3 edizioni), di cui una consistente anticipazione era stata pubblicata in precedenza da Raffaele Crovi nel numero 1 della sua rivista Il Bel Paese con una presentazione di Giuseppe Pontiggia (1984). Un saggio su questo libro, intitolato Simona o le ragioni della letteratura era apparso nel Diario di un uomo a disagio di Giampaolo Rugarli (Mondadori 1989). Fra le varie recensioni si segnala quella di mons. Ravasi su Avvenire (lo stesso mons Ravasi aveva giร recensito La Poesia salva la vita sempre su Avvenire). Alcuni estratti di questo libro sono stati utilizzati in Francia dal Ministero della Cultura per un CD destinato agli studenti di italiano.
Le Parole
La sua poesia รจ fatta di silenzioโฆ di boschi verdi e abissi da dove emergono scucite parole coniugate da un mistero inafferrabile che ci possiede e sfugge.
Bisogna fermarsi e riprendere fiato prima di continuare a seguire le parole che la Bisutti posa profondamente nel verso, lasciandoci rivelare dal silenzio la formula infinita di quel gesto istintivo, involontario e cosciente che la sua poesia, sommergendoci, ci trasmette con istinti e pulsioni.
Biblioteca DEA SABINA
Da Rosa Alchemica–
Canto Del Verde
Mondo arboreo equoreo
bocche di corolle botanici parasoli
trasmigranti dal mare alla terra
intrecciarsi di verdi serpenti squamati
arborescenze infiorescenze luminescenze
tenere gemme emerse dagli abissi sul dorso dei grandi cetacei
mutazioni geologiche nel molle strisciare di un bruco
che hanno disertato la nostra memoria ma ancora
ci scorrono sotterranee nel sangue se solo
decidiamo di prestarvi ascolto
nei panni scuciti
delle nostre parole
Rami che danzano battelli ebbri nel polline dellโaria
le foglie che pendono dai rami pesci lucenti
un formicolare di silenziose
infinite gradazioni del verde
le infinite coniugazioni del silenzio
nellโoscuritร indecifrabile delle nervature
Sillabario dโerba
e lo stilo dei pistilli
ombra luce sinuoso
lamine di un labirinto lucente e sfuggente
foglie come zampe palmate
o mani protese
ad attutire la caduta della goccia
aperte a ricevere
ciรฒ che รจ destinato a fuggire via trascolorando
Non sapremo mai
quello che veramente significano
queste infiorescenze di lucertole
questi mazzi di calici abitati dagli insetti
questo strisciare e protendersi piรน vivo
di qualsiasi movimento animale
queste immobili corse furiose
del verde spalancato a misurare lโazzurro
O forse solo da quando abbiamo abbandonato la forma arborea
per diventare animali che danno e ricevono morte
da quando abbiamo dismesso la nostra prima natura di foglie
per emettere suoni diversi da quelli del vento
diversi dai canti degli uccelli posati come frutti sui rami
frutti di piume che dondolano
lanugine verde equorea arborea canora
Ah verde vegetale vegetale verde
quanto sei estraneo e inaudito eppure
quanto ti apparteniamo ancora e nonostante tutto
nel fondo delle nostre viscere di sangue oscuro
quanto ti intrecci nelle ramificazioni dei nostri polmoni
quanto fiorisci sulle nostre labbra
quanto batte il becco dellโuccello sulla corteccia ispessita del nostro cuore
ah intrico labirintico del pensiero
ah lucertole sfuggite dal greto dโerba dei nostri sogni
ah verdi lance delle nostre perdute battaglie
azzurri licheni della memoria
aghi confitti nella pelle
da un vento che inutilmente gonfia
i nostri desideri
disperazioni e speranze
poema del verdazzurro e del glauco
poema del fruscio
e delle raffiche
poema della verde aureolata tempesta
del troppo umido e del troppo secco
dellโarbusto e del fiore senza nome
del leccio e del pitosforo
dellโalloro della robinia dellโacanto
dellโumile timo
e del trilobato trifoglio
su cui cammina la coccinella di una breve fortuna
prima di trasvolare
Accoglici, oh verde
consolaci dei tuoi arรฒmati
poni la frescura aliena della tua mano
sulla nostra fronte affaticata
e bruciante.
Canto Dell’Acqua
Mondo equoreo arboreo
trasmigrazione dalla terra al mare
bocche di corallo gelatinose ombrelle sospese
minuscoli inconsistenti paracaduti urticanti
intrecciarsi di rosazzurri serpenti squamati
arborescenze infiorescenze luminescenze
granchi rosati e cavallucci pallidi
infinite gradazioni di glauco verdegrigio e
viola nate dallโincontro della luce
con lโombra
inconsistenza dโombre e affondi di oscuritร
piรน compatta e densa della roccia
terrificanti abissi da cui emergono creature inattese
dalle quali discendiamo del tutto inconsapevolmente
un sogno pallido e freddo preludio alla nostra vita
e simile alla morte fredda e pallida
dellโannegato
che le alghe hanno avvolto come una benda sugli occhi
mentre le anime di altre creature mai vissute e mai morte
in corteo lo trasportavano per un rito abissale
su un altare di sabbia e polveri di minuscole conchiglie
lontani dal cielo lontani dalla luce difformi e mostruosi
senza proporzione nรฉ grazia sfilano i mostri sepolti nel fondo
del nostro sรฉ e da lรฌ risalgono quando la luce del sole si fa lunare
e la luna รจ un disco pallido e biancastro come la pancia del
pesce che porta il suo nome
niente di piรน animale della vegetazione degli abissi
niente di piรน carnivoro dei filamenti che si avvolgono alle rocce
animali che come le piante non camminano
illusoria separazione di regni
pesci che nuotano come uccelli e volano talvolta sopra le acque
per breve spazio dove fulminei calano uccelli di luce
spiritati e bianchi con piccoli occhi brillanti come chicchi di ghiaia
con becchi affilati e possenti mandibole
divorano la loro carne salata e fredda
in questo mondo di ombre ci inoltriamo fra i velari di quei licheni marini
cosรฌ gonfi di acqua e di sale e cosรฌ viscidamente vellutati
che se ne potrebbe intessere un mantello reale
Lโannegato viene ricoperto di questo regale sbiadito mantello
che non รจ di porpora e oro ma di infinite tonalitร di grigi e gli viene posta sul capo una corona
di pungenti rametti di corallo che sporgono
e cosรฌ si presenta a quelli che da prima di lui vivono dapprima nella luce smorta
e poi a poco a poco sempre piรน giรน fino alla grande tenebra
da cui sbocciano i picchi di abissi mai innevati
ma coronati lassรน da isole lussureggianti di luce
pennacchi di palme e cortine di buganvillee
mentre le loro pendici affondano nelle distese spoglie dei grandi cimiteri marini
in cui il pensiero si raggela e si perde
si fa equoreo e silente ma di un silenzio
gravido di minacce attonite di smarrimento svuotato di ogni succo come il guscio
dei molluschi, delle immense grigie aragoste che solo sul nostro piatto, morte, assumono il vivido
colore rosso del sangue e della vita
A questa tenebra grigia a questo mondo feroce e inquietante e smorto
alcune piante della terra si protendono per specchiarvisi attratte e alcuni uomini sedotti da invisibili
sirene non sanno resistere al mortale richiamo del sacrificio di sรฉ e della perdita
nella fluiditร dellโacqua
nellโacqua invasiva e feroce che trascina e abbandona
travolge e rimescola
colma ogni pertugio e varco
azzannando con le sue onde crestate di ghiaccio
onde che abbaiano come cani di mare
trasalendo con le maree che inghiottono avide la terra
con la velocitร di bighe lanciate
tutto volendo strapparle
per ira ingordigia e invidia profonda
di ciรฒ che ha luce piena e ferite inferte dal sole piaghe purulente
di frutti sugosi colorati disfatti divorati dagli insetti
Il mare vuole bagnarsi nei succhi della terra
lasciare il salato per il dolce
non piรน rincorrersi onda dopo onda
abbandonare la sua liquiditร senza forma
per stagliarsi ombra vivida
e immota infine assorbita dal silenzio
farsi vigna gonfia dei succhi dellโuva
spremere vino vero dalle fatemorgane dei suoi tramonti
Canto Dell’Aria
Le schiere grigie degli insetti moscerini mosche zanzare coleotteri falene
gli sciami variopinti delle farfalle le discontinue libellule
e poi gli eserciti degli uccelli cardellini passeri usignoli aquile falchi
e i quasi invisibili uccelli notturni pipistrelli civette gufi
tutto ciรฒ che a differenza di noi nel piccolo e nel grande puรฒ staccarsi da terra e volare
lasciare la terra per volteggiare nellโapparenza del vuoto nellโelemento invisibile
misteriose creature dellโaria che mai ci raccontano del loro volo e che tanto
vorremmo imitare
ma creature dโaria anche i venti divinitร delicate o possenti che trascorrono per ogni dove
rasserenanti o furiosi
con dita invisibili avvolti in veli di polvere e levando sipari
divinitร che non possiamo vedere ma solo cogliere per le loro tracce
lโaria essendo di tutti gli elementi il piรน enigmatico
per noi che non abbiamo ali nรฉ leggerezza.
Oh lโinebriante vertigine del vapore condensato in forme
lโabbraccio del vento
che eternamente le feconda
oh essere quel vapore e quelle forme
cancellarsi e riscriversi negli zefiri e
nelle tempeste
oh essere
lโebbrezza dellโaquila che piomba
trascinando lโazzurro
in vertiginosi avvitamenti.
Inutilmente spasimano
le nostre ali di carne
nellโaffanno della pesantezza.
Ma nasce dentro di me un diverso canto
il canto dellโanima rimasta senza guscio
della materia spirituale messa a nudo
sottile vibrazione di una corda dโarpa
cosรฌ struggente
affinchรฉ gli dei mostrino il loro volto
striato da venti luminosi e oscuri
il canto dello spazio vuoto.
mutazioni del fuoco
vento ardente
il dio muta come il fuoco
quando si mescola ai profumi
A loro consustanziali saremo
non piรน le nostre braccia
pinne strappate
ma finalmente ali di una materia trasparente
fluide ali
di una diversa immortale sostanza
E allora
a smemorarci nellโaria
fatti aria
saremo
puri fiati
o ombre
proiettate sui quadranti celesti
uccelli posati
sul ramo ondeggiante dellโuniverso.
Canto Dell’Oscurita’
Dio della tenebra
che ci assedรฎ da ogni parte
dallโoceano oscuro del cosmo
dove la Terra galleggia in una ghianda di luce
nascono per magia animali e nuvole
sui tenebrosi abissi
della nostra solitudine
Angeli dalle nere ali
vegliano su venti stellari e polveri
Il buio misura il cammino che la luce compie
dal momento in cui nasce
al momento in cui muore
misura la Bellezza
dellโimmensitร profonda
Non vedo il buio fuori dalla finestra
รจ lui che vede me
nella sua cecitร
Una volta si credeva che le stelle
fossero gli occhi del cielo
la bellezza del firmamento
alludeva a unโeterna luce
Quando la luna รจ irrequieta
un panno nero ricopre la gabbia dellโuccello
Canto Del Fuoco
Il pianeta รจ vivo nel fuoco
una sottile maschera dโargilla
protegge il sรฉ da quanto
radicalmente รจ altro
non cโรจ sollievo
alla violenza
che ribolle e ci divora dentro
non cโรจ riparo di frescura
allโaurora
che rossa trema allโorizzonte degli oceani
vento ardente
il dio muta come il fuoco
in quellโora che non รจ
giorno nรฉ notte
il nostro fuoco interno ci consuma
ma dal nero di uno spazio giร rovente
pallida spunta una primissima foglia
Canto Della Luce
Celebrerรฒ la gloria della terra quando sโaccende
nei mattini
puoi comprendere in te
questa rosa che si illumina
rifiorendo dallโinizio?
la melagrana che pende
dallโalbero del cosmo
piante fiori animali di luce
mari cieli nuvole di cui
la luce รจ forma
la forma consapevolezza di ciรฒ
che consiste
in ogni cosa
Celebrerรฒ la bellezza di ciรฒ che รจ trasparente,
di ciรฒ che รจ traslucido,
di ciรฒ che รจ scintillante,
di ciรฒ che รจ chiaro,
colorato screziato lucente
che la buia onda sospinge
ai limiti
gli spruzzi della luce che si infrange
quando la terra espira inspira
gli scintillii e le effervescenze
per cui ogni cosa puรฒ essere amata
Puoi tu comprendere in te
questa rosa?
Canto DโImmortalita’
Che soprassalto
che trasalimento
che sommovimento di gioia
lโefflusso di luminosi granelli
che la trasmutazione sparge
nella gloria dei mattini.
Che soprassalto
che trasalimento
che sommovimento
di gioia
cosรฌ infiniti granelli di luce sulla rena del giorno
infinitesimo nulla che feconda
le nostre mani e i nostri volti
le nostre labbra e i nostri occhi
straripa
lo splendore incandescente
la radiosa spina che sโinfigge
nel suggello del palmo
a dirci
la nostra vivente
quotidiana eternitร
Lezione di bicicletta
La mia prima bicicletta a due ruote
tu mi tenevi il sellino
davanti al paesaggio d’estate
vuoto
finchรฉ perduta la pazienza
ricordo i tuoi
schiaffi sonori sulle guance
Cosรฌ mi spingesti
verso l’infinito
ho imparato a pedalare per sfuggirti
muovendo i piedi ho trovato i pedali
non avevo altro modo per sottrarmi
trovando in qualche modo un equilibrio
ho affrontato la vita per paura.