“Se un Castelnuovese abita a Roma, ve ne sono moltissimi, nei fine settimana o per qualsiasi altro motivo decide di lasciarsi alle spalle rumori, stress e cemento dove andare se non in Sabina . E’ innegabile che la mente e il corpo si distendono immergendosi nel “morbido” paesaggio collinare , ma come descrivere , trovare le parole, il piacere di “affogare” gli occhi e l’anima tra gli uliveti . Tornando in Sabina , a Castelnuovo, ritrovi sepolti sotto uno strato spesso di fogli polverosi, migliaia di immagini archiviate nella memoria. Questi fogli si sono stratificati e appiccicati l’uno all’altro, ma è ancora leggibile lo scritto. Qui a Castelnuovo ritrovi i volti del passato vedendo i giovani che corrono per la piazza. Certo a Castelnuovo , tappa intermedia tra passato e futuro, scopri che puoi ancora incontrare un sorriso e chi crede ancora nella stretta di mano. Si , qui a Castelnuovo puoi incontrare ancora un sorriso che si allarga e ti viene incontro per una stretta di mano per dimostrare , a me, che esistono ancora ricordi e voci che hanno segnato , inciso, le notti castelnuovesi senza lampioni. Disperdi l’ansia quotidiana, ma ricordi e rivivi l’ansia di guadagnarsi il futuro , proprio qui dove hai costruito il timbro della rabbia e lo slancio per la lotta. E’ qui che mi chiedevo cosa ci fosse oltre l’orizzonte, ma non è questo il giorno, oggi, per essere l’archeologo del ricordo. Ormai, forse, solo la Poesia ha un effetto tellurico e carnale che sa trasformare il mio tempo. Il “tempo differente” in tempo di Poesia; di salvezza e di recupero di tutto ciò che l’uomo perde nel suo allontanarsi dall’infanzia, beata età dell’innocenza, che nella memoria poetica diventa un luogo di simboliche appartenenze. Qui a Castelnuovo, le fragili figure dei sogni rivivono , sono ferite, le più insanabili ferite, fatte di carne e di sangue. Ferite, sogni feriti che incontro nei vicoli di Dedalo (Castelnuovo) con un destino , un tragico destino di dolore, ma forse questa è una storia di ordinaria follia dove il pathos si genera in stigmatiche narrazioni che, poi, riesco sempre a diluirsi nella “retorica dei sentimenti”. Ai primi segni di pioggia va in frantumi, nel mio ricordo, il mondo arcadico, bucolico, ma fragile come un presepe di cartapesta. Ora a Castelnuovo regna la stirpe della “razza carnefici”, a Castelnuovo sono escluso, sono l’intellettuale-poeta, con la testa tra le nuvole e nel cuore i versi di una poesia. Si, è vero riesco ancora a sentire tra i vicoli di Dedalo le canzoni ingenue e sentimentali dell’anteguerra.
E’ ora di andare ,ma resterò sempre col cuore castelnuovese. E ora lancio lo sguardo verso questo cielo carico di nubi e di spazi azzurri , sembra un cielo di Raffaello, dove le leggi della natura mescolano la vita e morte anche nel misto colore di un pomeriggio qualunque passato qui a Castelnuovo”.
Franco Leggeri, Castelnuovese
da Murales Castelnuovesi -DEA SABINA.
Castelnuovo di Farfa (Rieti)Castelnuovo di Farfa (Rieti)Castelnuovo di Farfa-Disegno di Tatiana ConcasCastelnuovo di Farfa la notte e i Bar di via Roma.Castelnuovo di Farfa (Rieti) Via Roma Est- foto inizio ‘900Castelnuovo di Farfa (Rieti) Via Roma Est- foto inizio ‘900Castelnuovo di Farfa (Rieti) Palazzo Eredi Salustri-Galli
Castelnuovo di Farfa (Rieti) nei disegni di Francesca Vanoncini- La CampagnaCastelnuovo di Farfa (Rieti) – Via Roma EstCastelnuovo di Farfa (Rieti) – La FontanaCastelnuovo di Farfa (Rieti) Via CoronariCastelnuovo di Farfa (Rieti) La Piazzetta-La fontanellaCastelnuovo di Farfa (Rieti) Panorama (prima del 1935)La FONTANELLA della PIAZZETTA-Disegno di Tatiana CONCASCastelnuovo di Farfa-Disegno di Tatiana Concas
Breve Biografia-Maria Carta Nacque a Siligo, un piccolo paese della provincia di Sassari, il 24 giugno 1934. Alla nascita le fu dato il nome di Maria Giovanna Agostina: Giovanna perché nacque il giorno della festa di san Giovanni e Maria Agostina per ricordare la nonna materna. All’età di otto anni perse il padre per una grave malattia e fu costretta, come del resto tutti i bambini della sua condizione sociale, ad affrontare le fatiche quotidiane sia in casa sia in campagna[1].
Nel 1957, a 23 anni, vinse il concorso di bellezza Miss Sardegna e partecipò al concorso nazionale di Miss Italia. Prese parte come attrice al fotoromanzo Questo sangue sardo, scritto e realizzato da Abramo Garau a Sardara[2]. Intorno al 1960 si trasferì a Roma, dove conobbe lo sceneggiatore Salvatore Laurani, che poi sposò. Frequentò il Centro Nazionale di Studi di Musica Popolare, diretto da Diego Carpitella, presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia[3] e contemporaneamente portò avanti un percorso di ricerca musicale ed etnografica con importanti produzioni e collaborazioni.
Nel 1971 realizzò due album: Sardegna canta e Paradiso in re, e intanto frequentò l’etnomusicologo Gavino Gabriel. Lo stesso anno venne trasmesso dalla Rai il documentario Incontro con Maria Carta (fotografia di Franco Pinna e testi di Velia Magno), nel quale Maria cantò e recitò con Riccardo Cucciolla. Venne registrato anche un altro documentario (con regia di Gianni Amico su soggetto e sceneggiatura di Salvatore Laurani) dal titolo Maria Carta. Sardegna, una voce.
Nel 1972 recitò al Teatro Argentina a Roma nella Medea di Franco Enriquez. Lo stesso anno incontrò Amália Rodrigues, con la quale tenne un concerto al Teatro Sistina[4]. Nel 1973 le due artiste realizzarono una tournée in Sardegna[5]. Nel 1974 partecipò a Canzonissima, interpretando il Deus ti salvet Maria. Arrivò in finale e si classificò seconda nel girone della musica folk con il brano Amore disisperadu. Nel 1975 tenne un importante concerto al Teatro Bol’šoj di Mosca. Nel 1976 venne eletta, per il Partito Comunista Italiano, nel consiglio comunale di Roma e rimase in carica fino al 1981.
Nella sua carriera si ritagliò un ruolo in alcuni film e godette dell’amicizia di registi famosi come Pier Paolo Pasolini, Francis Ford Coppola e Franco Zeffirelli: suoi infatti furono i ruoli della madre di Vito Corleone ne Il padrino – Parte II (1974) di Coppola e di Marta nello sceneggiato Gesù di Nazareth (1977) di Zeffirelli. Nel 1980 partecipò al Festival d’Avignone, nel 1987 si esibì nella cattedrale di San Patrick a New York e nel 1988 nella cattedrale di St. Mary a San Francisco. Nel 1992 realizzò il musical teatrale A piedi verso Dio con brani composti da Franco Simone. Maria Carta tenne il suo ultimo concerto a Tolosa, in Francia, il 30 giugno 1993. Malata da tempo di tumore, morì nella sua casa di Roma all’età di 60 anni.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023Associazione CORNELIA ANTIQUA– Siete appassionati della Storia poco raccontata, quella da riscoprire e vi piace l’ Avventura ,oppure siete affascinati dalla bellezza della Campagna Romana ? Allora unisciti a noi. Ecco cosa facciamo: Produciamo Documentari e Fotoreportage, organizziamo viaggi ,escursioni domenicali e tantissime altre iniziative culturali.Tutti sono benvenuti nella nostra Associazione, non ha importanza l’età, noi vi aspettiamo !Per informazioni – e.mail.: cornelia.antiqua257@gmail.com– Cell-3930705272–
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023-Ass. Cornelia Antiqua
Roma- Municipi XIIIeXIV-16 giugno 2023-Si è svolta ieri presso la sede dell’Associazione Cornelia Antiqua di via Boccea la cerimonia di consegna delle targhe del premio Campagna Romana 2023 giunto quest’anno alla nona edizione .Dopo il saluto del Presidente Cristian Nicoletta la Signora Tatiana Concasassieme all’Archeologa Nerea, si sono alternate come conduttrici della serata. L’Evento era relativo alla giornata dedicata all’Archeologia europea e , con interventi sul tema, si sono alternati al microfono nell’ordine il :Dott. Alessio de Cristofaro Archeologo a seguire Dott. Stefano Alessandrini, Dott. Michele Damiani e il Vive Presidente dell’Ass. Cornelia Antiqua Dott.Gianluca Chiovelli. Presente e Premiata la Protezione Civile di Castel di Guido capitanata dal “GRANDE” Attilio Zanini. Di seguito l’elenco dei Premiati e le motivazioni.
I PREMIATI e le MOTIVAZIONI PER IL PREMIO
CAMPAGNA ROMANA 2023
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
MICHELE DAMIANI
Per la sua grande competenza e dedizione, impiegate nella divulgazione storico-archeologica del Territorio della Campagna Romana.
La sua straordinaria conoscenza e passione per il mondo Etrusco e in particolare per il Territorio di Veio, emerge con forza durante la sua narrazione storica, coinvolgendo e trasportando l’uditore indietro nel tempo.
Grazie alla sua indiscussa capacità di comunicazione, le sue spiegazioni risultano sempre chiare e comprensibili al grande pubblico, inclusi coloro che non appartengono al “mondo accademico”.
In tal modo, tutti i cittadini possono venire a conoscenza degli eventi storici che hanno segnato il nostro Territorio e sviluppare una memoria collettiva, primo passo per richiamare l’attenzione pubblica verso il rispetto di questi luoghi.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
GIOVANNI ZORZI
Per l’impegno e la dedizione profuse per l’Ecomuseo di Maccarese, situato all’interno del Castello di San Giorgio, che recentemente ha ottenuto anche la qualifica di “Ecomuseo di interesse regionale”.
Il Sig. Giovanni Zorzi, in qualità di responsabile dell’Ecomuseo e di studioso del Territorio, svolge continuamente, oltre al lavoro di gestione del Polo di Maccarese, anche una preziosa attività di ricerca e raccolta della vasta documentazione storica.
Tali testimonianze comprendono sia documenti d’archivio e fotografie, sia video memorie relative allo sviluppo storico-sociale di Maccarese, con particolare attenzione all’epoca della grande bonifica e al nostro passato contadino.
Questo pregevole lavoro, reso possibile grazie alle sue conoscenze e profonda passione per la ricerca storica, consente a tutti i cittadini di poter visitare un luogo, in cui è conservata e preservata l’identità storica – specifica del Territorio della Campagna Romana.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
NANDO MAURELLI
Per la sua profonda conoscenza del Territorio a Nord Ovest di Roma e per il suo straordinario impegno svolto come Presidente del circolo Ecoidea di Legambiente.
Il Dott. Nando Maurelli, in qualità di esperto di storia e scrittore, ha fornito un prezioso contributo per la divulgazione della storia del Territorio della Campagna Romana.
Si occupa inoltre, dell’organizzazione di numerose iniziative culturali, sotto forma di conferenze e dibattiti aperti al pubblico, che si svolgono presso i locali di INTERSOS, in via della Stazione di Ottavia, in collaborazione anche con altre associazioni.
Questi incontri dedicati allo scambio culturale, costituiscono un importante momento di aggregazione, promuovendo il coinvolgimento attivo del pubblico e la diffusione della conoscenza del Territorio sotto molteplici punti di vista.
Una preziosa opportunità per tutti i cittadini interessati, che a prescindere dal loro ceto sociale o livello culturale, possono essere informati ed approfondire tematiche che spaziano dalla storia, alla letteratura, alle scienze, sempre con particolare attenzione per le questioni relative al nostro Territorio.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
IDA OLIVA
Per l’encomiabile esempio di generosità, che si manifesta attraverso iniziative di Solidarietà a supporto dei più deboli, delle persone in condizioni di disagio e in aiuto delle popolazioni colpite da calamità naturali.
La Sig.ra Ida Oliva si impegna con amore e passione, nell’organizzazione di eventi e manifestazioni, allo scopo di finanziare opere di Beneficenza.
Tali eventi trovano sempre un grande riscontro, testimoniato dalla partecipazione di numerose persone, che la Sig.ra Ida Oliva riesce a coinvolgere e a contagiare con la sua eccezionale energia, spirito di altruismo e forte empatia!
Tra le sue varie opere di Solidarietà, si annovera anche quella svolta durante il periodo della Pandemia, quando grazie alla sua disponibilità, fu possibile organizzare una raccolta alimentare per le famiglie del quartiere di Casalotti, che si trovavano in un momento di difficoltà.
La sua attività comprende anche un notevole impegno come Guardia Rurale Ausiliaria, a tutela e difesa sia dell’ambiente che degli animali, perché come diceva Albert Einstein: “se un uomo aspira a una vita retta, il suo primo atto di astinenza è dall’offesa agli animali”.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
GIUSEPPE STRAZZERA
Per il suo straordinario impegno e il suo efficiente lavoro nel migliorare i problemi urbanistici del Territorio del XIV Municipio di Roma.
Tale riconoscimento al merito del Dott. Giuseppe Strazzera, scevro da qualsiasi motivazione e orientamento di natura politica, è dovuto esclusivamente alle sue competenze e alla totale dedizione, con cui si prende cura del nostro Territorio, nell’area più periferica del Municipio.
Nato in una borgata difficile dell’estrema periferia romana, ha saputo emergere da questa realtà, manifestando un forte ardore nello schierarsi in prima linea, con l’obiettivo di migliorare questa situazione di degrado, per il bene della collettività.
A partire da novembre 2021, a seguito della sua nomina ad Assessore ai lavori pubblici, urbanistica, rigenerazione urbana e patrimonio del Municipio XIV, ha fornito un prezioso contributo per la valorizzazione della nostra periferia, mettendosi a disposizione e prendendosi cura in prima persona della gestione dei lavori necessari, finalizzati alla risoluzione dei disagi accusati dai cittadini.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
ASSOCIAZIONE IL FILO CHE UNISCE
Per il suo ammirevole impegno per la comunità e nella realizzazione di progetti di Beneficenza, con l’obiettivo di raccogliere fondi per dare supporto alle strutture ospedaliere pubbliche e principalmente a quelle pediatriche.
L’Associazione “Il filo che ci unisce”, nata da un’idea della Sig.ra Tiziana Monticelli, organizza alcuni incontri pubblici, per coinvolgere e costruire insieme agli altri cittadini i progetti di Beneficenza.
Un esempio è costituito dall’iniziativa, che lo scorso anno vide la partecipazione di molte persone, in particolare signore dedite all’arte dell’uncinetto, per realizzare insieme delle coperte di lana, il cui ricavato è stato interamente devoluto all’ospedale pediatrico Bambino Gesù.
L’Associazione “Il filo che ci unisce”, si occupa anche confezionare a mano dei raffinati cappellini, variamente colorati, che vengono donati ai reparti oncologici pediatrici, per regalare un sorriso ai piccoli pazienti ricoverati e alle loro mamme.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
GRUPPO FEMMINILE PROTEZIONE CIVILE CASTEL DI GUIDO
Gentilezza, forza e determinazione con questi aggettivi credo che si possa sintetizzare la motivazione di questo riconoscimento con il quale, noi di Cornelia Antiqua, vogliamo rendere omaggio alla componente femminile della Protezione civile di Castel di Guido.
-MARCO PLACIDI
Per il suo prezioso contributo nella ricerca e nella divulgazione storico – scientifica, essenziale per riportare alla luce e far scoprire a tutti i cittadini, l’incredibile patrimonio appartenente all’antica città di Roma, ancora nascosto nel nostro sottosuolo.
Il Sig. Marco Placidi è fondatore e Presidente dell’Associazione Sotterranei di Roma, che svolge sia continua attività di speleo-archeologia, sia progetti di studio, integrati con ricerca attiva sul Territorio.
Tra questi ultimi, oltre alle indagini su vari sistemi ipogei presenti nel sottosuolo cittadino, merita una menzione speciale, il progetto di studio relativo agli Acquedotti dell’antica Roma, per i quali l’Ass. Sotterranei di Roma, si qualifica tra i massimi esperti in materia.
Lo studio di queste sofisticate costruzioni, non si limita solo all’architettura idraulica, ma prevede anche approfondite ricognizioni di superficie, per cercare direttamente sul Territorio della Campagna Romana, le prove e le testimonianze del loro passaggio, al fine di ricostruire dettagliatamente il loro percorso.
Tale impostazione dei metodi di indagine, insieme alla profonda passione che l’Ass. Sotterranei di Roma, ha da sempre dimostrato per la ricerca speleo-archeologica, ha rappresentato fin dall’inizio, un esempio da seguire per l’Ass. Cornelia Antiqua, perché come diceva Goethe:
“Le cose migliori si ottengono solo con il massimo della passione”.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
CIVILTÀ ROMANA
Per il suo ammirevole impegno nell’organizzazione della manifestazione Ab Urbe Condita, un evento che riunisce numerose associazioni di rievocazione, nazionali ed internazionali e fa rivivere la storia, la cultura e la vita quotidiana dell’antica Roma.
Le varie associazioni che prendono parte all’evento, sono incentrate sulla rievocazione di diversi momenti storici dell’antica Roma: Repubblica, alto Impero e tardo Impero.
Tali periodi vengono perfettamente rievocati, ricostruendone gli usi e i costumi, riportando in tal modo alla luce nel corso della manifestazione, momenti di vita civile, religiosa e militare delle diverse epoche.
L’Associazione Civiltà Romana, con il suo Presidente Benedetto Langiano, organizza, da diversi anni, la manifestazione in modo eccezionale, suscitando un grande interesse nei cittadini, sia appassionati di storia che semplici curiosi e catalizzando anche l’attenzione dei più piccoli.
Questi ultimi sono coinvolti e trasportati indietro nel tempo, attraverso vari laboratori didattici, scuole di gladiatori, danze antiche e molto altro.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
MAURO INTINI
Per il servizio volontario svolto per un periodo di tre mesi, durante gli scavi nel territorio circostante Galeria Antica e per il suo generoso impegno nel condurre gratuitamente, i cittadini a scoprire le bellezze della Campagna Romana e della provincia di Viterbo.
Il Sig. Mauro Intini, fondatore di “Archeotrekking Romani”, grazie alla sua straordinaria conoscenza del Territorio, al suo spirito di avventura e alla sua grande esperienza, riesce a coinvolgere ed allietare, tutti coloro che desiderano vivere una giornata diversa, immergendosi nella natura, come dei veri esploratori!
Con estrema competenza infatti, guida ed accompagna a piedi i cittadini, alla scoperta degli affascinanti ambienti naturali che ci circondano, dove è possibile ammirare anche le rovine archeologiche, appartenenti agli antichi popoli che risiedevano nel nostro Territorio.
Il Sig. Mauro Intini inoltre, ha fornito un prezioso contributo anche per l’Ass. Cornelia Antiqua, mettendo a disposizione il suo tempo e la sua esperienza, per offrire supporto durante le ricognizioni di superficie che l’associazione costantemente svolge.
Associazione CORNELIA ANTIQUA-Se siete appassionati della storia poco raccontata, quella da riscoprire e vi piace L avventura vi aspettiamo per l’iscrizione a Cornelia Antiqua 2023 sezione ricerca ! documentatori , fotografi , semplici appassionati , universitari vi aspettiamo ! Per info 3930705272PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2023
L’autore di “Non è un paese per vecchi” e “La strada” aveva 89 anni.
Nato in una famiglia cattolica, nei suoi romanzi campeggiano interrogativi potenti: Dio o il nulla? Libertà o fato? Vita o morte?
Cormac McCarthy
Santa Fe ,in New Mexico, 13 giugno 2023-E’ decedutoall’età di 89 anni,Cormac McCarthy, all’anagrafe Charles Joseph McCarthy,scrittore, drammaturgo e sceneggiatore statunitense.Vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa 2007 con il romanzo più famoso “La strada”. Dai suoi romanzi sono stati tratti molti film di successo tra cui “Non è un paese per vecchi” che vinse l’Oscar nel 2008. Ho letto ambedue i libri che mi sono piaciuti tantissimo ma è su romanzo “la strada” che voglio soffermarmi. Lungo una strada americana, un uomo e un bambino, padre e figlio, senza nome , spingono un carrello che contiene tutte le loro cose. Dieci anni prima il mondo è stato distrutto da un’apocalisse nucleare che lo ha trasformato in un luogo buio, freddo, senza vita, abitato da bande di disperati e predoni. Non c’è storia e non c’è futuro. Mentre cercano la possibile salvezza andando verso sud, il padre racconta al figlio la sua vita e , lungo tutto il viaggio che non sembra avere fine, giungono alla casa dell’infanzia del padre. Lì esplorando un supermarket abbandonato, il figlio beve per la prima volta un lattina di cola. Per loro sfortuna incrociano una carovana di predoni e l’uomo è costretto a ucciderne uno che aveva attentato alla vita del bambino. Proseguono il viaggio e arrivano al mare ma anche il mare non è più lo stesso: è solo una distesa d’acqua grigia, senza neppure l’odore salmastro. Continuano il loro viaggio con la promessa del padre al figlio: “la misericordia verrà”. Lo stile di McCarthy è scarno e incisivo: prosa essenziale e tagliente; narrazione per piccoli paragrafi,intervallati da dialoghi stringati, diretti e duri. Uno stile che rende alla perfezione l’incubo apocalittico. Un romanzo che, per me, merita di essere letto, perché, certe volte, dovere affrontare l’ignoto può rivelarsi molto più faticoso che vivere in una quotidiana ordinarietà.
Gino Carosini e Marco Mastroianni-I ragazzi della Resistenza
Storie d’amore, coraggio e paura di giovani partigiani liguri.
Con la collaborazione di Donatella Alfonso-De Ferrari editore-
DESCRIZIONE
Un ragazzo e una ragazza, alla scoperta dell’entroterra ligure, incontrano in un’osteria un gruppetto di anziani. Sarà l’occasione per conoscere storie di ragazzi come loro che, ottant’anni fa, hanno capito quale scelta fare: quella di prendere le armi o, anche disarmati, mettere in gioco la loro vita per la libertà da un regime oppressivo e la costruzione di un’Italia democratica. Storie che i ragazzi di oggi devono imparare a conoscere per apprezzare davvero cosa significhi vivere liberi. E, come i protagonisti del libro di Carosini e Mastroianni, iniziare a farsi domande.
Gino Carosini e Marco Mastroianni
Anpi provinciale Genovasta promuovendo questo interessantissimo volume fumettato.Come sezione Triulzi di Isola del Cantone ne distribuiremo delle copie ai nostri neo-diciottenni ad ottobre durante il Battesimo Civico
DE FERRARI EDITORE® è un marchio di JANUA S.R.L.S. Via delle Bernardine 4/6, 16128 Genova
Amatrice – L’Emilia-Romagna vince la finale dell’Agrichef Festival
Amatrice – 25 maggio 2023-Grande ritorno ad Amatrice dell’Agrichef Festival, l’evento itinerante promosso da Turismo Verde, l’Associazione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani,ideato per promuovere e valorizzare i piatti tipici della tradizione contadina, attraverso la collaborazione con gli istituti alberghieri italiani. Come da tradizione, e dopo il lungo stop per la pandemia, si è tenuta oggi nell’Area Food progettata da Stefano Boeri, la finale nazionale del Festival con protagoniste assolute le ricette contadine regionali, rivisitate insieme agli studenti di tutte le scuole coinvolte.
A trionfare, in questa V edizione, la “Spoja lorda in brodo di ortiche e guanciale rivisitata” realizzata con gli allievi dell’Istituto “Magnaghi-Solari” di Salsomaggiore Terme, dall’Agrichef Massimo Bottura (Agriturismo “Palazzo Manzoni”, San Zaccaria). L’Emilia-Romagna ad aggiudicarsi, quindi, il podio 2023 in un’accesa e condivisa sfida ai fornelli tra i cuochi agricoli vincitori delle 9 tappe del tour che, attraversando l’Italia, ha toccato in particolare: Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Molise, Abruzzo, Campania, Puglia e Calabria.Un trionfo di sapori e saperi sui quali è stata chiamata a esprimersi un’esclusiva giuria di esperti, composta da chef e critici gastronomici, giornalisti e food blogger, rappresentanti di associazioni di settore e istituzioni locali.
Vincitori indiscussi gli allievi di ciascun istituto che ha aderito alle iniziative sul territorio, insieme a una brigata del Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Amatrice. Da futuri ambasciatori della cucina italiana, loro al centro di un’esperienza formativa unica, affiancati dagli Agrichef di Turismo Verde-Cia. Alle nuove generazioni di cuochi, il testimone del rilancio, in chiave innovativa, della cucina contadina regionale di cui gli agriturismi italiani sono primi ambasciatori.
“Abbiamo accolto con molto entusiasmo la proposta di Cia-Agricoltori Italiani e della sua associazione Turismo Verde, di fare per la seconda volta la finale nazionale dell’Agrichef Festival ad Amatrice -ha detto la direttrice del Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Amatrice, Anna Fratini-. I ragazzi che rivisitano le ricette originali, è un format che ci piace molto, ci appartiene: sicuramente la tradizione, l’enogastronomia, hanno fatto sì che questo territorio mantenesse un’identità”.
A fargli eco i presidenti nazionali di Turismo Verde, Mario Grillo e di Cia, Cristiano Fini: “Le criticità che stiamo affrontando a livello globale, come nazionale, ultima l’emergenza maltempo in Emilia-Romagna, terra cui va, ancora di più da Amatrice, tutto il nostro sostegno -sottolineano Grillo e Fini- dimostrano quanto sia importante e strategico costruire, giorno dopo giorno, eventi come l’Agrichef Festival, occasioni di scambio e condivisione tra territori e con le nuove generazioni, per tutelare e far valere il patrimonio agricolo e agroalimentare italiano. Rappresentano, infatti, soprattutto in momenti di difficoltà, un collante fondamentale per territori e comunità, per diffondere una cultura della salvaguardia, che punta sulla sinergia tra innovazione e tradizione, quale chiave di uno sviluppo davvero sostenibile”.
Con l’Agrichef Festival che torna dopo diversi anni di stop, Cia e Turismo Verde rinnovano l’impegno concreto per un progetto che è semplice, ma anche ambizioso: “C’è una rete di valori che appartiene al mondo rurale e al ruolo chiave dell’Agrichef in agriturismo -concludono Grillo e Fini-. Dobbiamo continuare a valorizzarla coinvolgendo tutti gli istituti alberghieri d’Italia”.
L’Agrichef è un cuoco che lavora all’interno di un agriturismo, impegnandosi a trasformare le produzioni della sua azienda nel rispetto della stagionalità, con l’utilizzo di materie prime e ingredienti legati al territorio. Il Festival è nato, per questo, come occasione unica per ribadire l’importanza degli agriturismi italiani, la centralità del rapporto costante con i territori per lo sviluppo delle aree rurali. La diffusione dell’agriturismo produce benefici nelle campagne grazie all’intervento di contadini e imprenditori che riportano in vita produzioni in pericolo di abbandono. La scelta di Amatrice come tappa finale dell’Agrichef Festival vuole richiamare l’attenzione su un’area a rischio spopolamento dopo la tragedia del sisma del 2016 ed è, oggi, simbolo dell’Italia rurale da salvaguardare e promuovere. Cia-Agricoltori Italiani è stata da subito attiva nei territori appenninici per supportare la ripresa delle aree interne e delle aziende agricole.
Agrichef Festival – la giuria
Anna Fratini (direttrice Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Amatrice), Giorgio Cortellesi (Sindaco di Amatrice), Cristiano Fini (presidente Cia-Agricoltori Italiani), Roberta Cuneo (Presidente Provincia di Rieti), Anna Palma (chef e direttrice Scuola di cucina TuChef), Elia Grillotti (presidente Associazione Provinciale Cuochi Rieti), Gemma Giovannelli, giornalista RAI TGR Lazio, Serena Brigheli, (food blogger Cucina Serena) e Cerboni Manuel (allievo CFP Alberghiero di Amatrice).
Agriturismo – i numeri
Secondo l’ultimo rapporto Istat, in Italia ci sono 25.390 (+1,3% rispetto al 2020) e con crescita maggiore nelle Isole (+8,2%) e al Sud (+1,5%). Negli ultimi dieci anni, le strutture agrituristiche sono aumentate del 24,4% e, a oggi, il valore corrente della produzione agrituristica è di poco superiore a 1.162 milioni di euro contribuendo per il 3,3% alla formazione del valore economico dell’intero settore agricolo nel quale le aziende agrituristiche incidono per il 2,2%. Il valore economico delle aziende agrituristiche cresce del 44,8%, ma rimane ancora sotto il livello pre-pandemia del 2019 (-26%). L’incremento varia dal 51,7% del Nord-est al 44,8% del Nord-ovest, del Sud e delle Isole, fino al 38,3% del Centro.
Il 63,3% dei comuni italiani ospita almeno un agriturismo, ma si arriva a oltre il 98% in Toscana e Umbria. Le strutture condotte da donne sono 8.762, pari al 34,5% del totale. Il tasso medio annuo di crescita è stato del 2% tra il 2011 e il 2021, che arriva al +5,3% per le strutture con fattorie didattiche. Le aziende agrituristiche multifunzionali (che offrono almeno tre servizi) sono il 38% (+21,3% rispetto al 2011) e ancora una volta sono le Isole a registrare l’incremento più elevato (+51,5%, rispetto al 2011).
Agnese Di Venanzio Le mie Poesie in gergo foranese”A famijia de na vorda”
Agnese Di Venanzio Le mie Poesie in gergo foranese”A famijia de na vorda”
FORANO (RI)-23 gennaio 2013
Le mie Poesie in “gergo foranese” (scritta il 06 – 03 – 2005)
A famijia de na vorda
Una vorda a famija era sempre unita
a cosa più importante , pe tutta la tua vita
certo … eranu tante e difficoltà !…
però , trovavi u tempu pe ride e pe cantà ,
ai genituri portavi un gran rispettu
je confidavi i sogni che tenivi dentro u pettu
c’era sempre tanta de quella comprensione
stima, sincerità , non c’era mai apprensione
madre e padre stéanu in pace tra de loru
pure che a vvorde nun ci stéa u lavoru
benché chi céa a terra … céa pure da magnane
non mancava a farina , ne l’ojiu e mancu o pane
mittice doppu e cicerchie , quarche brocculittu
co ddu sargicce se llevavi u porchittu .
Come vidi in quilli tempi , ceàmo quasi tuttu
se llevavanu i polli , i coniji , se fettava o preciuttu
la a brace a sudà un’ ovu , lla u spidu a ventresca
quello che te magnavi era tutta robba fresca
na bella nsalatina , riempiva a scudella
e alla fine , te bevivi l ’ acetella
A sera doppu cena , se diceva u “ rosariu “
e a nui munelli ce toccava u sillabariu
davanti au focu , se stéa propiu bene
protetti da a famijia e stivi senza e pene ,
doppu u “rosariu” c’erano i racconti
coi tempi antichi se facevanu i confronti ,
a sentì lle storie te credivi fortunata
se in tuttu llo penà , nun eri capitata …
a tenecce boni c’era quarche caramella
rare vorde te pijavi quarche sberla .
A sera a lettu prestu , mettivi u scallalettu
baciavi i genituri pe dimostrà l ’ affettu
u scallalettu servìa pe rescallasse
e coperte eranu poche pe rebbundulasse ,
pe beve l ’ acqua a doveàmo fa panata
perché era fredda de fonte nella conca ramata .
Appena dentru u lettu , me rescallào co u fiatu
e poi crollavo subbitu in un sonnu beatu .
Mò io ,… che vò dda dì !… so tempi che rimpiagno
e quanno ce repenso , tante vorde ce piagno ,
steàmo bene !…, a felicità era tanta
calore, amore, affettu , c’eranu in abbondanza .
Mò , che c ’ emo tutte e commodità
ce manca o mejio , u rispettu e a moralità …
in famijia poi !… non poi aprì più bocca
qualsiasi cosa dici , te dicenu …… si “ tocca”.
Marcello Di Gianni-nasce il 2 aprile 1992 a Menziken, Svizzera.Qui trascorre i primi otto anni e frequenta la seconda elementare.In Italia riprende gli studi e si diploma presso l’Istituto Tecnico Industriale di Bisaccia (AV) nel 2012.Subito dopo ha cominciato a nutrire un elevato interesse nella lettura di centinaia di volumi riguardanti soprattutto classici della letteratura moderna e contemporanea spaziando in numerosi generi: poesia, narrativa, teatro, saggi filosofici e contestualmente inizia a comporre le prime poesie.Particolarmente graditi all’autore sono i poeti russi dell’epoca moderna e contemporanea e che hanno contribuito alla sua crescita culturale e di influenza poetica: Puskin, Blok, Mandel’štam,Cvetaeva, Lermontov, Pasternak, Esenin, Tjutcev, Majakovskij.Tra i suoi autori maggiormente apprezzati si annoverano: Kafka (di cui ha letto la quasi totalità delle opere), James Joyce, Dostoevskij, Tolstoj, Oscar Wilde.Fin dai primi anni, ha ottenuto il primo posto in prestigiosi Premi Letterari italiani a carattere nazionale e internazionale.Nel 2017 partecipa con quattro poesie al Premio “Montreal International Poetry Prize”, tra i premi letterari più importanti e rinomati a livello mondiale.E’ pubblicato su varie riviste letterarie nazionali e le sue poesie sono recensite da personaggi illustri della Letteratura Italiana.Le sue liriche confluiscono in tematiche accomunate da un leitmotiv di perenne ricerca ed espressione di stati d’animo intrisi di una profonda inquietudine velata da un senso di fitta consapevolezza delle sfaccettature della vita.E’ appassionato di Pittura, letteratura Russa, Filosofia, cinema, lingua tedesca, medicina. Ha iniziato la sua carriera quale membro di Giuria letteraria all’età di ventuno anni presso il Concorso Nazionale di Saggistica divulgativa a tema libero “C’è un argomento in cui sei esperto?” organizzato dal Comitato Culturale Orangita Books di Lecco. Alla I Edizione (2022) del Concorso letterario nazionale “Dania Musumeci” è stato Presidente di Giuria per la sezione Poesia. Successivamente è stato giurato presso altri e prestigiosi Premi Letterari e Filosofici principalmente per quanto riguarda la Poesia e la Narrativa e continua a esserlo regolarmente, assolvendo i suoi compiti sempre con spirito critico, obiettivo e coscienzioso. E’ socio dell’Associazione Professionisti Pratiche Filosofiche – A.P.P.F. e membro di giuria del relativo Prestigioso premio Nazionale di Filosofia “Le figure del Pensiero”, XVII edizione – 2023, sezione saggi inediti. Personalità del tutto indipendente e riservata, neutrale e imparziale nel suo modo di essere ed agire,anteponendo l’obiettività ed oggettività quale unici elementi di rilievo.
Paolo GENOVESI- Fotoreportage “TOFFIA in SABINA- Riviviamo il Centro Storico anno 2019”
Paolo GENOVESI- Fotoreportage “TOFFIA in SABINA- Riviviamo il Centro Storico anno 2019”in 50 foto-
Breve storia della Pro-Loco di TOFFIA in Sabina (Rieti)
La Pro-Loco di TOFFIA è stata fondata nel 1982 e il primo presidente fu Ignazio LICATA. Fra gli Eventi più significativi e di maggior successo da lui organizzati, viene ricordata la “Sagra dell’Uva”, manifestazione che si realizzava nella prima domenica di ottobre di ogni anno. Al Presidente Licata va sicuramente il merito di aver ideato :”L’estemporanea di Pittura”, un evento culturale tra i più ricordati in Sabina e nei Cataloghi di moltissimi Artisti .Il borgo di Toffia e la magia dei suoi scorci , fu il soggetto e tema centrale per le Opere dei Pittori in concorso. Nel 1996, con il Sindaco Silvano Ferretti , la Pro-Loco ideò e realizzò, con l’aiuto di molti cittadini, la manifestazione :” Riviviamo il Centro Storico”. Questo evento estivo aveva luogo nel secondo weekend di luglio e si svolgeva nelle vie e nelle piazzette di Toffia. Il bellissimo e curato centro storico del Borgo era illuminato da torce e gli spazi e gli incroci di vie erano la perfetta e naturale scenografia per Recital di Poesie, performance teatrali e mostre di Opere di Artisti. L’Evento aveva come cornice le cantine aperte al pubblico e gli stand gastronomici. La Pro-Loco era parte attiva anche nella settimana che precedeva la Pasqua, organizzando e realizzando per il “Venerdì Santo” la rappresentazione della “Passione di Cristo”, che esprimeva al meglio la religiosità del popolo di Toffia ed era, sicuramente , uno degli eventi religiosi più suggestivi e partecipati della provincia di Rieti.
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Castelnuovo di Farfa Premio letterario La Torre d’Argento,
Castelnuovo di Farfa-Storia dimenticata di un premio letterario:”La Torre d’Argento”
Castelnuovo di Farfa Premio letterario La Torre d’Argento,
Castelnuovo di Farfa- 12 dicembre 2021- Chissà se gli amministratori del nostro Castelnuovo si ricordano dello spirito che aveva “invaso” Castelnuovo o meglio imperversava per tutta la Sabina negli anni 70/80 del secolo breve. Parlo dello spirito della Cultura e dell’essere noi cittadini castelnuovesi presenti e protagonisti nella Sabina e del suo Rinascimento culturale. Nessuno avrebbe immaginato che un premio letterario che appena inventato così dal nulla sarebbe rimasto alla storia di Castelnuovo e della “Cultura sommersa” come uno degli eventi letterari tra i più significativi e innovativi della nostra Provincia .Nessuno di noi organizzatori immaginava come sarebbe andato il neonato premio Torre d’Argento ma andò tutto bene e, di riflesso, l’intera macchina organizzativa fu all’altezza dell’evento . Gli inviti e i comunicati stampa, così, partirono con gli indirizzi scritti a mano : lo confermano le lettere che ho ritrovato nel mio archivio, tra le quali spicca due libri con dedica che a 40anni di distanza danno lustro al nostro Castelnuovo . Nella prima edizione partecipò il Poeta Partigiano Dante Strona , oltre ad altri personaggi poi divenuti famosi come Maria Luisa Spaziani riconosciuta anni addietro dal Sindaco Mario Porfiri e altri ancora. Il primo vincitore fu il Prof. Mario Falaguerra di Rionero in Vulture, per la sezione premio giovani vinse Moreno Botti di Arezzo, divenuto,poi, famoso , specialmente in Svizzera e Australia, per aver pubblicato un saggio sulla Poesia scritta dagli emigranti italiani.
Castelnuovo di Farfa Premio letterario La Torre d’Argento,Castelnuovo di Farfa Premio letterario La Torre d’Argento,Castelnuovo di Farfa Premio letterario La Torre d’Argento,Castelnuovo di Farfa Premio letterario La Torre d’Argento,Dante Strona, Partigiano e Poeta-1982-Premio letterario:”La Torre d’Argento”
Chi era Dante Strona?
Dante Strona , nato a Biella nel 1923, ha preso parte alla lotta di Liberazione militando nelle file della XII Divisione Garibaldi <Nedo>, biellese. Dirigente sindacale sin dal 1945, si occupò per moltissimi anni, di studi e ricerche storiche e, preminentemente di storia della Resistenza antifascista. Fu critico storico-letterario, collaborò con Enti e Istituti Storici della Resistenza. La sua produzione letteraria è sparsa in riviste, pubblicazioni specializzate e in numerose antologie. Dante Strona ha pubblicato :”Come oro antico”-Poesie sulla Resistenza-Circolo di cultura politica” Giacomo Matteotti”, “Una stagione nel tempo”-Poesie sulla Resistenza-Istituto per la Storia della Resistenza-
Dante Strona, Partigiano e Poeta-1982-Premio letterario:”La Torre d’Argento”Dante Strona, Partigiano e Poeta-1982-Premio letterario:”La Torre d’Argento”Dante Strona, Partigiano e Poeta-1982-Premio letterario:”La Torre d’Argento”Dante Strona, Partigiano e Poeta-1982-Premio letterario:”La Torre d’Argento”Dante Strona, Partigiano e Poeta-1982-Premio letterario:”La Torre d’Argento”Dante Strona, Partigiano e Poeta-1982-Premio letterario:”La Torre d’Argento”
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