Castelli Romani- “Afrodite di Tuscolo”. Essere acefala acuisce il mistero-
Castelli Romani-“Afrodite di Tuscolo”-Durante una interessante serie di scavi effettuati nell’area del sito delle Terme di Adriano, a Tuscolo (in latino, Tusculum), un’antica città del Lazio, che secondo la leggenda fu fondata da Telegono, figlio di Ulisse e della maga Circe, sita sui Colli Albani/Castelli Romani non molto lontana da Roma, inizialmente latina e successivamente romana, è stata scoperta una sala termale, ricoperta da diversi strati di depositi medievali, ed una statua femminile, sicuramente di epoca romana, meravigliosamente scolpita in marmo, forse pario (parian lychtites): questo è una varietà di marmo bianco a grana fine, altamente apprezzato da scultori e amatori, estratto dalle cave dell’isola greca di Paro.
Castelli Romani-“Afrodite di Tuscolo”-
Peccato, però, che la statua sia acefala e gli arti superiori siano privI di parti. Il ritrovamento è avvenuto a seguito di una campagna di scavi programmata per la realizzazione del progetto Tuscolo Eterna Bellezza, dopo gli studi effettuati dalla Scuola Spagnola di Storia ed Archeologia di Roma (EEHAR-CSIC), avente lo scopo di scoprire la struttura termale d’epoca adriana, datata fra il I e il II secolo d.C. E il fatto che la statua sia priva del capo mette su piani diversi gli studiosi, che non riescono a mettersi d’accordo sull’identità della donna rappresentata. Pertanto, è un mistero che, di per sé, rende interessanti gli approfondimenti degli studi, imponendo agli archeologi di sbrigliare la loro fantasia, facendo ipotesi e confrontandole fra di loro. E, infatti, sono state ventilate tre ipotesi: secondo la prima, la donna potrebbe essere una menade (donna invasata del dio del vino, Dioniso, il Bacco dei Romani); oppure, una musa (dea della danza, del canto e del suono); o, ancora, una ninfa (dea minore della natura). Comunque, poiché gli studiosi non riescono a mettersi d’accordo su quello che può essere il personaggio rappresentato dalla statua, li lasciamo ai loro incontri ed alle loro discussioni, con la speranza che possano giungere alla sua identificazione definitiva, e noi, intanto, ce la godiamo così com’è, come una maschera veneziana della Festa del Redentore, che non si sa chi nasconda. D’accordo, mancano la testa e parte delle braccia, ma ciò non toglie il piacere di ammirarne la struttura, immensamente bella, con il vestito raffinato, ricco di drappeggi, ed il solido seno destro scoperto, come lo era quello delle Amazzoni per poter più liberamente usare le armi; interessante l’allacciatura del vestito al braccio dovuta ad una serie di bottoncini; inoltre, sul lato sinistro, la nabride, cioè la pelle del cerbiatto, dalla quale pendono le zampette della bestiola, munite delle loro unghiette: come il resto, costituisce un complesso bello, raffinato e sicuramente molto elegante. Non c’è nulla da eccepire: la statua è a tutto tondo, ricavata a grandezza naturale, da un blocco unico di un meraviglioso marmo, con rifiniture meticolosamente realizzate da uno scultore di qualità eccelsa. Dopo essere stata estratta dal suolo, la statua è stata trasportate in un laboratorio dell’Istituto Centrale per il Restauro per sottoporla ad un attento recupero conservativo, pronta per andare ad arricchire il già cospicuo patrimonio archeologico del museo di Tuscolo. Si tratta di un reperto che, come ha chiarito il responsabile della Soprintendenza Direzione Generale Archelogia, Belle Arti e Paesaggio, molti musei capitolini l’avrebbero ospitato a braccia aperte; ma si preferì affidarlo al luogo dove era stato ritrovato, dopo che fu esposto al pubblico nei giorni 29 e 30 settembre 2023. E non solo, perché si è deciso di continuare le ricerche, mettendo insieme, con spirito di collaborazione, le forze del Museo, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), del DigiLab della Comunità di Roma e la già citata Scuola Spagnola di Storia e Archeologia di Roma attraverso il suo direttore, Antonio Pizzo. Che l’Afrodite di Epidauro fosse molto apprezzata lo dimostrano le copie eseguite e note (non si sa se ne esistano altre, ancora non scoperte), che sono conservate nei musei di Atene, Monaco, Genova, Firenze e Roma.
Roma, Galleria Il Margutta ospita la mostra “Sguardi nell’anima”, personale dell’artista Stefania Ceccariglia
Roma-Dal 21 febbraio al 31 marzo 2025, la galleria del ristorante Il Margutta, in via Margutta 118 a Roma, ospita la mostra “Sguardi nell’anima”, personale dell’artista Stefania Ceccariglia. L’esposizione, curata da Flaminia Gallo con la cocuratela e organizzazione di Tina Vannini, racconta l’intensità degli sguardi e la profondità delle emozioni attraverso opere vibranti, dense di colore e materia. La sua arte è un’esplorazione della libertà espressiva: le sue pennellate energiche e materiche danno vita a volti, occhi e fiori che sembrano emergere dalla tela, superandone i confini. I suoi lavori trasportano lo spettatore in un viaggio introspettivo, alla ricerca di sé stesso nelle profondità degli sguardi che dipinge. Ingresso gratuito, vernissage su invito.
L’intensità degli occhi e il potere del colore – Le opere di Ceccariglia trovano il loro fulcro negli occhi, elemento centrale della mostra. Ogni sguardo è un ponte tra l’artista e chi osserva, una porta aperta sull’anima. Nei suoi dipinti, gli occhi non sono semplici dettagli anatomici, ma specchi di emozioni, capaci di riflettere la profondità dell’essere umano. L’evoluzione cromatica è un altro tratto distintivo del suo stile. Se nei primi anni la sua pittura era caratterizzata da toni più morbidi, oggi si distingue per contrasti forti e vibranti. Spesso il nero è il punto di partenza, non come assenza, ma come base da cui il colore esplode con forza. Un processo che richiama l’influenza di Van Gogh, maestro a cui si ispira e con cui condivide la ricerca di libertà attraverso la pittura.
“La pittura è un viaggio che inizia dentro di me e che si svela sulla tela – spiega l’artista Stefania Ceccariglia – Ogni pennellata è un frammento della mia vita, un’esplorazione di emozioni e ricordi che vanno oltre il visibile. Quando dipingo, non sto semplicemente creando un’immagine, ma sto raccontando una storia, la mia storia, quella di chi sono e di ciò che ho vissuto. La tela diventa una finestra aperta sul mio mondo interiore, dove ogni colore, ogni tratto, diventa una parte di me che prende forma, un movimento che non si ferma alla superficie.”
Roma-la mostra “Sguardi nell’anima”, personale dell’artista Stefania Ceccariglia
Un linguaggio pittorico potente e istintivo – Anche la materia ha un ruolo fondamentale: le tecniche miste con acrilico, stucco e pastello danno corpo ai soggetti, creando superfici stratificate che sembrano vivere di energia propria. Il tratto veloce e istintivo dell’artista dà vita a un movimento continuo, come un vortice che rispecchia i moti dell’animo umano.
“L’arte di Stefania Ceccariglia è un’esperienza visiva e sensoriale – dichiara Flaminia Gallo, curatrice della mostra – I suoi sguardi ci chiamano, ci interrogano, ci accolgono. Il suo tratto è deciso, mosso da un’urgenza espressiva che trova nella pittura un linguaggio potente e istintivo. L’uso della materia e del colore genera un’energia vibrante, che supera il confine della tela per coinvolgere lo spettatore in un dialogo emotivo e profondo. Ogni opera è una storia da leggere attraverso gli occhi dei suoi protagonisti, una finestra aperta sulla fragilità e sulla forza dell’anima umana.”
La natura come radice e ispirazione – Accanto ai ritratti, un altro elemento essenziale nella poetica di Ceccariglia è la natura, rappresentata in particolare attraverso i fiori di campo. La loro semplicità cela un’essenza autentica, un richiamo alle sue radici umbre e al legame profondo con la terra. I fiori, realizzati con tecniche miste, sono metafore di resistenza e trasformazione, testimoni di una bellezza delicata ma forte, capace di sopravvivere e rinnovarsi.
“Le opere di Stefania, con quegli sguardi intensi e magnetici, sono vere narrazioni visive capaci di trasmettere emozioni profonde – conclude Tina Vannini, titolare de Il Margutta e cocuratrice della mostra – Ogni quadro si apre come una finestra su un mondo interiore, dove luce e colore dialogano per rivelare storie di bellezza e introspezione. Sono convinta che la mostra al Margutta saprà incantare e ispirare ogni visitatore, offrendo un’esperienza immersiva che va ben oltre il semplice atto del vedere.”
Biografia dell’artista – Stefania Ceccariglia nasce nel 1968 a Roma dove risiede tuttora. Da sempre appassionata di pittura, ispirata dagli impressionisti e post-impressionisti, ha iniziato a dipingere ad olio in età giovanile per poi passare all’acrilico. Diplomata in Illustrazione presso lo IED di Roma, perfeziona le principali tecniche di disegno, illustrazione e pittura per poi avviare un percorso nel settore pubblicitario per importanti agenzie creative. Nel corso degli anni esplora tutti gli ambiti della comunicazione presso grandi multinazionali nel settore del largo consumo, telecomunicazioni ed energia, dove consolida la sua esperienza professionale. Continua a dedicarsi alla pittura per passione sperimentando la tecnica mista ma avendo sempre al centro del progetto il contrasto cromatico e l’uso della materia come elemento distintivo del proprio tratto stilistico.
Roma-La Mostra “INTERIM” di Guglielmo Mattei presso la Galleria Vittoria, in via Margutta-
Roma-La Mostra “INTERIM” di Guglielmo Mattei- La Galleria Vittoria, in via Margutta, presenta oltre 22 opere inedite dell’artista Guglielmo Mattei le opere esposte testimoniano un’evoluzione del suo percorso artistico, sempre più orientato verso una fusione tra tecnica classica e sperimentazione contemporanea.
Roma-Galleria Vittoria, via Margutta -103
L’esposizione, a cura di Tiziano M. Todi è accompagnata da un testo critico di Gianlorenzo Chiaraluce, e patrocinata dalla Regione Lazio e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e presenterà oltre 22 opere inedite dell’artista.
Roma-La Mostra “INTERIM” di Guglielmo Mattei presso la Galleria Vittoria
Il titolo della mostra, INTERIM, trae origine dal latino e significa “nel frattempo”, “nell’intervallo di tempo”. Mattei lo utilizza per evocare quella fascia di transizione tra luce e buio, un crepuscolo in cui la città si trasforma e svela una bellezza sospesa. Come Gianlorenzo Chiaraluce afferma nel suo testo critico: “È, forse, il variare delle condizioni luminose dell’atmosfera uno dei veri protagonisti ricorrenti dei quadri così diversi di Mattei. Con questi esperimenti, egli ne testa di volta in volta gli effetti, come un chimico o alchimista dei riverberi. […] Ne scaturisce una pittura d’attesa, sospesa nell’incertezza dell’anzitempo che si fa immagine. E proprio nel qui e ora dell’interim, nell’anemia solare del vespro, Mattei ritrova le ragioni della sua pittura.” Questo concetto si inserisce in continuità con la sua precedente esposizione Fragmenta, che esplorava la frammentarietà della memoria e delle immagini urbane. Se in Fragmenta Mattei rifletteva sulla stratificazione e sulla disgregazione, con INTERIM affronta il tempo come elemento fluido e dinamico, in cui la pittura diventa il mezzo per fissare momenti di passaggio e renderli eterni.
Roma-La Mostra “INTERIM” di Guglielmo Mattei presso la Galleria Vittoria
Come dichiara l’artista Guglielmo Mattei: “Roma è una città che si rinnova continuamente, che vive in un perpetuo dialogo tra passato e presente. La pittura mi permette di raccontare questa contraddizione, di fissare l’attimo in cui il tramonto si fonde con la notte. Per me, dipingere è un atto di memoria e di speranza, è un modo di riappropriarsi della città e del tempo che ci appartiene. Ogni pennellata è un modo di restituire alla luce ciò che, per un attimo, scompare. Le mie opere sono percorsi immersivi che si frequentano quotidianamente e che si percepiscono in maniera familiare. Con pitture classiche mi apro a un dialogo sperimentale, raccontando una Roma stratificata da secoli di storia con un linguaggio formale e contemporaneo al tempo stesso, fatto di carte sovrapposte e pitture, creando un dialogo tra materia e colore.” Come afferma Tiziano M. Todi, curatore della mostra: “L’approccio artistico di Guglielmo Mattei si distingue per la capacità di assimilare e rielaborare suggestioni pittoriche del primo ’900, inserendole in un linguaggio del tutto personale e riconoscibile. Nelle sue opere emergono echi della pittura metafisica, dell’espressionismo e di alcune tendenze post-impressioniste, ma il suo segno si fa unico grazie a un’attenta stratificazione materica e alla raffinata scelta cromatica. Ha saputo ampliare la sua ricerca, rendendo la sua pittura non solo evocativa e suggestiva, ma anche estremamente colta, frutto di un’indagine artistica profonda e di un continuo confronto con la storia dell’arte.” Questa è la seconda mostra personale di Mattei presso la Galleria Vittoria, con la quale collabora stabilmente dal 2018. Le opere esposte testimoniano un’evoluzione del suo percorso artistico, sempre più orientato verso una fusione tra tecnica classica e sperimentazione contemporanea. In occasione della mostra sarà disponibile il catalogo ufficiale INTERIM, edito da Officina Vittoria, che raccoglie le immagini delle opere esposte e il testo critico di Gianlorenzo Chiaraluce.
Breve bio di Guglielmo Mattei Guglielmo Mattei (Roma, 1988) è pittore e professore di Lettere. Dopo aver conseguito il dottorato in Letteratura Latina nel 2017, insegna Latino e Greco presso il Liceo ‘Giulio Cesare’ di Roma. La pittura è la sua passione più profonda, trasmessagli dal nonno e dal padre fin dall’infanzia. Allievo del maestro Elio Mazzella, tra il 2017 e il 2019 ha esplorato sia la figurazione classica sia linguaggi più informali, illustrando nel 2019 la guida ufficiale dell’evento Cortili aperti Roma, a cura di ADSI. Dal 2020 ha focalizzato la sua ricerca sulla rappresentazione della città e del paesaggio, sviluppando cicli di opere come Paesaggi romani, Mesi a Roma, Estivi e Ritratti sospesi. Nel 2020 è ammesso alla 47ª edizione del ‘Premio Sulmona’. Nel giugno 2021 collabora con il collettivo STRUTTURA, partecipa alla 115ª edizione dei ‘Cento Pittori di Via Margutta’, mentre a ottobre vince il XXXI Premio ‘La scaletta’ di Velletri (RM). Nel 2022 espone con la Galleria ‘Vittoria’ di Roma e vince nella categoria Under 35 al I Premio ‘La Pigna’. Nel novembre 2024 espone con gli artisti di BABELE all’Istituto italiano di cultura ad Amburgo. È ideatore e curatore della Biennale d’Irpinia, con Stefano Volpe. Vive e lavora a Roma.
Roma-La Mostra “INTERIM” di Guglielmo Mattei presso la Galleria Vittoria-Opera Villa Torlonia
Premi – I Edizione del Rospigliosi Art Prize, presso il Palazzo Rospigliosi di Zagarolo, RM (21-29 aprile 2018). A cura di Tiziano M. Todi. Vincitore nella categoria ‘Under 30’. – I Edizione di Cammini di fede, presso l’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata, RM (21-29 settembre 2019). A cura di Alessandra Pasqualucci e Laura Giovanna Bevione. – XXXI Edizione del Premio di pittura La scaletta, presso il Polo espositivo ‘Juana Romani’ di Velletri, RM (25 settembre-3 ottobre 2021). A cura di Alessandro Filippi – I Edizione del Premio La pigna (in onore di Carlo Marraffa), categoria Under 35, presso la Galleria La Pigna, RM (9-18 novembre 2022). A cura di UCAI – selezionato come finalista per la II edizione del ‘Premio Fausto Pirandello’, presso Soriano nel Cimino, VT (2 dicembre 2023-28 gennaio 2024). A cura della Fondazione ‘Fausto Pirandello’, Manuel Carrera, Andrea Iezzi.
Roma-La Mostra “INTERIM” di Guglielmo Mattei presso la Galleria Vittoria
Mostre personali – Artisti tra due ponti, bipersonale con Camilla Mazzella presso la Galleria “Arte & Dintorni” di Napoli (2-7 maggio 2015), a cura di Luigi Grossi. Presentazione critica di Nino D’Antonio. – Il gusto dell’incontro, bipersonale con Camilla Mazzella presso “Anticafé” di Roma (16 giugno-10 luglio 2016). Presentazione critica della prof.ssa Clara Rech – Sguardi dal futuro, presso “Anticafé” di Roma (11 novembre-9 dicembre 2016). Presentazione critica della prof.ssa Maria Giuseppina Di Monte – Tra palazzi e cortili, presso Palazzo Malvezzi Campeggi di Roma (18-19 maggio 2019); mostra allestita in concomitanza con l’evento ‘Cortili aperti Roma 2019’, a cura della ADSI; è stata pubblicata la guida dell’evento, con testi di Patrizio Mario Mergè e illustrazioni di Guglielmo Mattei. – Partire e ritornare, presso il Chiostro degli Agostiniani di Bracciano, RM (30 agosto – 1 settembre 2019). A cura di Roberta Leoni. – Arboreto privato, presso Villa Mergè di Frascati, RM (4 ottobre 2020: X Giornata nazionale ADSI). A cura di Patrizio Mario Mergè. – FRAGMENTA, presso la Galleria ‘Vittoria’ di Roma (16-26 marzo 2022). A cura di Tiziana Todi. Testo di Clara Rech. – ARBORETO ROMANO, presso la Galleria ‘La Pigna’ di Roma (11-21 gennaio 2023), nell’ambito dell’evento ‘Giovani talenti” II ed. A cura dell’UCAI. Numerosissime anche le esposizioni collettive dal 2014 ad oggi. IG: guglielmomattei_art
Roma-La Mostra “INTERIM” di Guglielmo Mattei presso la Galleria Vittoria
INTERIM la personale di Guglielmo Mattei
Galleria Vittoria – Via Margutta 103, Roma
Dal 19 febbraio al 7 marzo 2025
Orari: Lunedì – Venerdì, 15:00 – 19:00 (fuori orario su appuntamento)
Ingresso gratuito
Email: info@galleriavittoria.com
Telefono: 06 36001878
Sito web: https://www.galleriavittoria.com/
I grandi fotografi. Ediz. illustrata di Juliet Hacking
C. Spinoglio (Traduttore)- Editore Einaudi
I grandi fotografi. Ediz. illustrata di Juliet Hacking
Descrizione del libro di Juliet Hacking- “Ridurre circa 180 anni di produzione fotografica (si pensi che il solo Cartier-Bresson produsse di più di mezzo milione di negativi in un’unica vita) a meno di quaranta nomi, significa che le biografie presentate qui appartengono a coloro che sono passati alla posterità. I trentotto artisti rappresentati in queste pagine hanno tutti creato immagini straordinarie servendosi della fotografia. Ma non sono assolutamente i soli grandi fotografi esistenti. Lo scopo di raccontare queste vite è quello di rammentare al lettore alcuni dei piaceri e dei valori della biografia nel suo rapporto con la storia dell’arte: non solo la sua accessibilità e il suo interesse, ma anche il suo ruolo di correttivo alla moda attuale delle cronologie (con la loro natura sedicente fattuale). Spero che questi brevi saggi aiutino a controbilanciare l’idea dominante secondo cui la biografia è anti intellettuale. Anche se l’aforisma classico ars longa, vita brevis continua a essere attuale, ora siamo meno inclini a concepire la vita e l’opera di un artista in opposizione tra loro, e le vediamo entrambe come l’arena in cui si modellano, si forgiano e si creano forme nuove con il loro irresistibile slancio vitale”.
Juliet Hacking Faculty London Sotheby’s Institute of Art
L’Autrice. Juliet Hacking, dopo aver diretto per tre anni il Dipartimento di fotografia di Sotheby’s di Londra, dal 2006 dirige il Master in fotografia (storica e contemporanea) del Sotheby’s Institute of Art. Ha curato e scritto il catalogo per la mostra «David Wilkie Wynfield: Princes of Victorian Bohemia» per la National Portrait Gallery. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo il volume, da lei curato, Photography. The Whole Story (Thames & Hudson 2012) e, in italiano, I grandi fotografi (Einaudi, 2015).
Juliet Hacking
Program Director, MA Contemporary Art, London
PhD, MA and BA (Hons), Courtauld Institute of Art, London.
Juliet Hacking began her academic career as a Visiting Lecturer (at the Universities of Derby and Reading, and the Courtauld Institute). In 1999 she took on a year-long research post at the National Portrait Gallery, London, where she also curated the exhibition and wrote the book ‘Princes of Victorian Bohemia: Photographs by David Wilkie Wynfield’ (Prestel, 2000). From 2000 to 2003 she was a junior specialist in the Photographs Department at Sotheby’s auction house in London; becoming, in 2003, Head of the department. She joined Sotheby’s Institute of Art, London, in 2006, and was the Programme Director of the MA in Photography for 10 years. In 2016 she became a member of the MA in Contemporary Art faculty, and was recently appointed its Programme Director. She is the author of ‘Lives of the Great Photographers’ (2015), general editor of ‘Photography: The Whole Story’ (2012) [both Thames & Hudson], author of ‘Photography and the Art Market’ (Lund Humphries, 2018) and the co-editor of ‘Photography & the Arts: Essays on 19th-Century Practices and Debates’ (forthcoming, Bloomsbury). She is also co-series editor of ‘Hot Topics in the Art World’ with Lund Humphries.
Il volume e la mostra omonima di Sabine Weiss (Venezia, Casa dei Tre Oci, 11 marzo-23 ottobre 2022) offrono la più ricca retrospettiva mai realizzata sul lavoro di Sabine Weiss, unica fotografa donna del dopoguerra ad aver esercitato questa professione così a lungo e in tutti i campi della fotografia.
«Non mi piacciono le cose sensazionali. Vorrei incorporare tutto in un istante, in modo che la condizione umana sia espressa nella sua sostanza minimale.» Sabine Weiss
Il volume ripercorre l’intera carriera della fotografa, dai reportage per le riviste più importanti e popolari dell’epoca, quali The New York Times Magazine, Life, Newsweek, Vogue, Paris Match, Esquire, ai ritratti di artisti, dalla moda agli scatti di strada con particolare attenzione ai volti dei bambini, fino ai numerosi viaggi per il mondo. Il saggio della curatrice Virginie Chardin ripercorre la vita e il lavoro di Weiss, mentre il testo del direttore artistico della Casa dei Tre Oci, Denis Curti, analizza l’esperienza di Weiss alla luce di un confronto tra la fotografia umanista francese e il neorealismo italiano. Il catalogo propone, inoltre, un’interessante appendice, che racchiude la biografia aggiornata della fotografa, accompagnata da illustrazioni di documenti storici e riviste, insieme a una selezione di mostre personali e collettive e un’accurata bibliografia dell’artista.
Sabine Weiss
Breve biografia di Sabine Weiss-(Saint-Gingolph, 23 luglio 1924 – Parigi, 28 dicembre 2021) è stata una fotografa svizzera naturalizzata francese e una delle più importanti rappresentanti del movimento fotografico umanista francese, insieme a Robert Doisneau, Willy Ronis, Édouard Boubat e Izis.
Luce, gesto, sguardo, movimento, silenzio, tensione, riposo, rigore, distensione. Vorrei includere tutto in questo istante perché sia espresso con il minimo dei mezzi l’essenziale dell’essere umano
Sabine Weis
Sabine Weiss (1924-2021) è una delle principali rappresentanti della corrente del dopoguerra che in Francia viene abitualmente definita “la fotografia umanista” e di cui fanno parte fotografi come Robert Doisneau, Willy Ronis o Edouard Boubat.
Reportage, illustrazione, moda, pubblicità, ritratto d’artista, lavoro personale: Sabine Weiss ha approcciato tutti gli ambiti della fotografia come una sfida, un pretesto d’incontro e di viaggio, un modo di vivere e di espressione di sé. Questa retrospettiva a cui l’autrice ha dato il proprio contributo fino al suo ultimo respiro, testimonia la passione di una vita e mette in luce le dominanti di un’opera in empatia costante con l’essere umano.
L’artista, attraverso stampe originali, documenti d’archivio e estratti di film, delinea il ritratto di una fotografia ispirata da un’insaziabile curiosità per l’altro, sia in Francia, dove si stabilisce nel 1946, come in quasi tutti i paesi europei (tra cui Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Germania, Austria, Inghilterra, Danimarca, Malta, Ungheria), negli Stati Uniti e in Asia, dove continua a viaggiare fino al termine della sua vita.
Poggio Mirteto – William Pilè – Venere del Reatino,L’ANTICOLAVATOIO è lieto di presentare il primo appuntamento di una serie di esposizioni dedicate all’arte contemporanea nello spazio del lavatoio comunale di Poggio Mirteto.
“Venere del Reatino” è il titolo di una serie di dipinti installati per l’occasione dall’artista William Pilè (Roma, 1988). Le opere rappresentano uno spaccato intimista della quotidianità di una giovane sex worker che vive a Rieti e che ha posato per la realizzazione di ritratti dal vero all’interno della sua abitazione, luogo in cui vive e accoglie i suoi clienti.
La dimensione domestica, spesso percepita come rifugio, si trasforma qui in un palcoscenico di esclusione, un microcosmo ai margini della società, dove si intrecciano solitudine, desiderio e sopravvivenza. La pittura diventa strumento di rivelazione, squarcia il velo dell’indifferenza e costringe l’osservatore a confrontarsi con una realtà spesso volutamente ignorata e stigmatizzata.
La periferia, oggetto di studio della ricerca di Pilè, non è solo un luogo fisico ma anche simbolico: è la rappresentazione di un’umanità decentrata, relegata ai confini del vivere civile, dove il corpo viene visto come un oggetto e l’intimità una merce.
La scelta di esporre questo soggetto in un lavatoio pubblico non è casuale. Questi luoghi infatti, frequentati un tempo nella maggioranza da donne, erano spazi di lavoro ma anche di condivisione della quotidianità, di ritrovo delle gioie e delle disgrazie dell’esistenza collettiva e magari di riflessione sulla propria condizione femminile all’interno della società patriarcale.
I dipinti di Pilè non offrono giudizi morali ma tentano di rendere visibile l’invisibile, testimoniano un’esistenza fatta di gesti ripetuti, di silenzi pesanti, di sguardi che sfuggono e cercano al tempo stesso un contatto. L’immagine di questa donna si sottrae alla narrazione imposta e diventa racconto di sé, affermazione di esistenza, strumento di autodeterminazione, mentre il lavatoio le restituisce lo spazio negato: quello del racconto, del riconoscimento, dell’ascolto. Il passato ed il presente si sovrappongono, la storia e l’attualità si incontrano ed il lavatoio torna ad essere un luogo di incontro e di riflessione collettiva proprio come lo era un tempo.
Il reste encore demain: le film phénomène de Paola Cortellesi
A découvrir dans les salles françaises à partir du 13 mars. “Il reste encore demain” (C’è ancora domani), tourné entièrement en noir et blanc à l’instar des films neoréalistes, a créé la surprise au box-office italien avec déjà plus de cinq millions d’entrées depuis sa sortie en octobre dernier. Cette comédie, premier long métrage de Paola Cortellesi en tant que réalisatrice, a conquis le cœur d’une grande partie de son pays et suscité l’intérêt de nombreux distributeurs internationaux.
Il reste encore demain: le film phénomène de Paola Cortellesi
Celle qui a débuté sa carrière au théâtre dans les années 1990 avant de se faire connaître à la télé interprète ici le rôle principal de son propre film: une mère de famille pauvre déterminée à mener une vie plus heureuse et plus libre malgré les violences, les vexations de son mari (Valerio Mastrandrea) et celles, plus insidieuses, d’une société patriarcale.
Le film, un tableau représentatif de la société romaine de l’époque, est aussi une histoire d’entraide entre deux générations de femmes, celle de Delia et de sa fille Marcella, qu’elle sauve in extremis d’un destin comparable au sien. Nous sommes à Rome libérée depuis peu, en 1946, dans le quartier populaire du Testaccio (d’où l’usage dans les dialogues du dialecte romain – Dieu merci sous-titré en français!), des Américains patrouillent encore la ville et la situation économique est celle misérable de l’après-guerre. C’est aussi l’année où les Italiens – et les femmes pour la première fois – votent pour instituer la République.
Paola Cortellesi
Paola Cortellesi a dit en substance dans des interviews avoir voulu raconter avec la volonté d’en sourire la vie de ces femmes que personne n’a jamais célébrées, nos grands-mères, nos mères, considérées comme des nullités, celles qui recevaient une gifle de leur mari et ensuite, comme Cendrillon, retournaient à leurs travaux domestiques ou à leurs petits boulots mal rémunérés; une histoire de subordination à l’homme qui se comporte en propriétaire de la femme.
Bien que les conditions sociales et économiques de l’Italie d’aujourd’hui soient très différentes de celles de l’après-guerre, ce thème, toujours sensible, est impossible à reléguer dans un lointain passé. Le succès du film est la preuve que le message d’émancipation et surtout d’espoir de la réalisatrice est arrivé là où elle le souhaitait. Sa comédie, qui oscille habilement entre engagement et divertissement, a touché un large public, devenant un vrai événement politique et suscitant de larges débats.
Nous nous réjouissons de le découvrir avec vous. Il sera intéressant de voir quel accueil le public français lui réservera et de mieux comprendre les différentes clés de l’engouement populaire qu’il suscite. N’hésitez pas à donner votre point de vue en fond de page et désolée de n’avoir pas réussi à organiser un jeu-concours.
Nous recevons, et elle tombe à pic, la critique qu’a écrite pour Altritaliani notre fidèle collaborateur « cinéma » Armando Lostaglio, fondateur du Cinéclub Vittorio de Sica – Cinit de Rionero, en Basilicata. Merci à lui! A lire en italien ICI
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Synopsis officiel et bande-annonce sous-titrée en français :
IL RESTE ENCORE DEMAIN | C’E ANCORA DOMANI
Italie, N&B, 2023, 1h58
Mariée à Ivano, Delia, mère de trois enfants, vit à Rome dans la seconde moitié des années 40. La ville est alors partagée entre l’espoir né de la Libération et les difficultés matérielles engendrées par la guerre qui vient à peine de s’achever. Face à son mari autoritaire et violent, Delia ne trouve du réconfort qu’auprès de son amie Marisa avec qui elle partage des moments de légèreté et des confidences intimes. Leur routine morose prend fin au printemps, lorsque toute la famille en émoi s’apprête à célébrer les fiançailles imminentes de leur fille aînée, Marcella. Mais l’arrivée d’une lettre mystérieuse va tout bouleverser et pousser Delia à trouver le courage d’imaginer un avenir meilleur, et pas seulement pour elle-même.
Il Tempio-I resti del monumento sono situati nell‘area archeologica di Metaponto, più precisamente sull’ultima ondulazione dei Givoni, antichi cordoni litoranei, presso la sponda destra del fiume Bradano, eretto sui resti di un antico villaggio neolitico, lungo la strada preistorica proveniente da Siris-Heraclea, a circa 3 km dall’antica città di Metaponto.
Fotoreportage di Franco Leggeri-METAPONTO -Tempio di Hera
STORIA
Il tempio delle Tavole Palatine, restaurato nel 1961, era stato inizialmente attribuito al culto della dea Atena, successivamente sul frammento di un vaso, trovato nel corso degli scavi archeologici del 1926, venne rinvenuta una dedica votiva alla dea Hera. Fino al XIX secolo le Tavole Palatine erano localmente definite anche “Mensole Palatine” o “Colonne Palatine“, probabilmente in ricordo alle lotte contro i Saraceni dei Paladini di Francia. Il tempio era anche chiamato “Scuola di Pitagora“, in memoria del grande filosofo Pitagora. Nel medioevo era ancora chiamato “Mensae Imperatoris“, probabilmente a ricordo dell’imperatore Ottone II che, nella spedizione contro i Saraceni del 982, si accampò a Metaponto.
Fotoreportage di Franco Leggeri-METAPONTO -Tempio di Hera
DETTAGLI
I resti del tempio sono composti da 15 colonne con 20 scanalature e capitelli di ordine dorico. Delle 15 colonne, 10 sono sul lato settentrionale e 5 sul meridionale. In origine le colonne erano 32, poiché il tempio aveva una forma periptera con 12 colonne sui lati lunghi e 6 sui lati corti. Lo stilobate era lungo 34,29 metri e largo 13,66 metri, la cella di 17,79 x 8,68 metri. Il tempio risulta molto degradato, poiché costruito con calcare locale (detto mazzarro)
Fotoreportage di Franco Leggeri-METAPONTO -Tempio di Hera
ITINERARI
Bernalda: Castello, Chiesa madre di San Bernardino da Siena, Palazzo Margherita; spiagge del Metapontino, Torre Mare con la chiesa di San Leone Magno;
Pisticci: chiesa madre di Santi Pietro e Paolo, Rione Dirupo e Terravecchia, Castello di San Basilio, Torre dell’Acquedotto;
Policoro: Castello Baronale, Museo della Siritide, Parco archeologico di Herakleia;
Montescaglioso: Abbazia di San Michele Arcangelo;
Miglionico: Castello del Malconsiglio
Matera
Fonte- Museo Archeologico Nazionale Metaponto
Contatti
Museo Archeologico Nazionale Metaponto
Via D. Adamesteanu, 21
75010 Bernalda (MT)
Fotoreportage di Franco Leggeri-METAPONTO -Tempio di Hera
Descrizione dal sito MiC – Ministero della Cultura
I resti del monumento sono situati nei pressi di Metaponto, nell’area archeologica del Tempio di Hera detto delle Tavole Palatine, presso la sponda destra del fiume Bradano. Si tratta delle rovine del tempio di stile dorico, eretto nel VI secolo a.C., che ornava il santuario extraurbano dedicato alla stessa dea Hera e marcava, visibile a distanza, il confine con il territorio della polis antagonista di Taranto.
Fotoreportage di Franco Leggeri-METAPONTO -Tempio di Hera
Fino al XIX secolo le Tavole Palatine erano localmente definite anche “Mensole Palatine” o “Colonne Palatine”, forse in ricordo delle lotte dei Paladini di Francia contro i Saraceni.
Fotoreportage di Franco Leggeri-METAPONTO -Tempio di Hera
Nel medioevo risulta anche il nome “Mensae Imperatoris”, che richiama il passaggio dell’imperatore Ottone II il quale, nel X secolo d.C., si accampò a Metaponto di ritorno dalla spedizione contro i Saraceni.
Fotoreportage di Franco Leggeri-METAPONTO -Tempio di Hera
Del tempio si conservano 15 colonne sormontate da capitelli di ordine dorico e dagli architravi. L’edificio, in origine dotato di 32 colonne, 12 si lati lunghi e 6 sulle fronti. La cella, di cui si conservano solo i blocchi di fondazione, era munita di pronao, naos e adyton. Il tempio era ornato da ricche decorazioni architettoniche in terracotta policroma, i cui resti sono conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Metaponto.
Fotoreportage di Franco Leggeri-METAPONTO -Tempio di Hera
Da alcuni anni una missione della Scuola Superiore Meridionale ha ripreso gli scavi nell’area del tempio e del santuario.
Roma-La mostra di Osvaldo Tiberti,” segnali, dipinti e grafica”all’ ArtSharing –
Osvaldo Tiberti,” segnali, dipinti e grafica”
Roma- La mostra “Segnali, dipinti e grafica”di Osvaldo Tiberti nasce da una sfida tra l’artista e la curatrice.Osvaldo Tiberti lavora utilizzando gli elementi grafici come base per un lavoro stratificato e sempre molto materico, che tende verso la forma scultorea anche quando è compressa nelle due superfici. Le opere in mostra sono nate nel corso di anni, in particolare a partire dalla pandemia e fino a momenti recentissimi, anche umanamente complessi: sono state scelte tra decine di altre dalla curatrice costruendo assieme all’artista il diario visivo di un momento di transizione e di maturità. Nella dichiarata intenzione di andare a togliere (less is more!) la curatrice ha deciso di non esporre le imponenti sculture – ben note al pubblico – per proporre un lato più privato e meno noto scegliendo quelle opere che hanno in comune fra loro la parola, i grafemi, i logogrammi e quei segni grafici che, più o meno nascosti all’interno delle opere, ne offrono una chiave di lettura. Un lavoro quindi sul linguaggio scritto e parlato che però diventa destabilizzante, perde il proprio senso comune e ne individua altri, inducendo a una riflessione sulla comunicazione.
Ma è anche un lavoro sulla musica: in mostra ogni opera avrà un collegamento virtuale con un brano scelto dall’artista, che si potrà ascoltare più che come una colonna sonora, come il suono emanato da ogni singola opera.
Quella proposta dalla curatrice è una visione inedita del lavoro dell’artista, quasi un’indagine su ciò che sta dietro le opere, sul pensiero e l’azione che le generano, riportandolo affettuosamente alle origini per girare pagina.
Osvaldo Tiberti,” segnali, dipinti e grafica”
OSVALDO TIBERTI –BIO
Tivoli 1978, dopo la formazione artistica dal 2000 è entrato a far parte del raggruppamento di artisti indipendenti, processo collettivo di ricerca denominato Com.plot S.Y.S.tem, che nella pluralità dei linguaggi rivolge una particolare attenzione alla relazione tra arte e architettura. Nel 2009 con il gruppo “Arte Architettura Territorio”. svolge ricerche tra arte visiva e social network in differenti contesti (didattici, urbani, nella natura), partecipando con l’opera “Salomè a Skopje” selezionata prima classificata per la sezione Arti Visive Roma alla Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo / Biennale di Skopje 2009. Espone a partire dal 2008 sia nell’ambito dell’oreficeria contemporanea, sia nell’ambito più strettamente artistico, sia in Italia sia in ambito internazionale, partecipando a più riprese alla Biennale di Architettura di Venezia con il gruppo com.plot S.Y.S.team.
INFO PRATICHE:
Osvaldo Tiberti | Segnali. Dipinti e grafica
1-22 marzo 2025
A cura di Penelope Filacchione
Art Sharing Roma
Via Giulio Tarra 64 – 00151
Opening 1° marzo ore 17-21
Orari mostra: da martedì a sabato ore 17-20. Altri orari su appuntamento.
Portare le cuffie del proprio smartphone per ascoltare i brani collegati alle opere.
Catalogo in mostra.
Biografia di Tiberti Osvaldo Nato a Tivoli (1978) e diplomato presso l’Istituto Statale d’Arte di Tivoli in Design del gioiello e dei metalli. Successivamente ha concluso gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma, sezione Decorazione (2001); la Specialistica di II livello, presso l’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila nella Scuola di Scultura (2005) e infine la Specializzazione di II livello Abilitante all’insegnamento presso l’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila (2008). In seguito ha conseguito diversi diplomi di perfezionamento post lauream e corsi di formazione.
L’aver operato in diversi campi artistici, dall’oreficeria alla scultura, dalla pittura all’incisione calcografica, dal design alla fotografia, dal mosaico alla ceramica, gli ha consentito di acquisire particolare versatilità nell’insegnamento e di ottenere una completa consapevolezza del personale patrimonio ideativo e comunicativo.
Dal 2008 è docente del Corso di Oreficeria e Incastonatura, presso la Scuola Arti Ornamentali, delle Scuole d’Arte e Mestieri del Comune di Roma e di Arte e Immagine presso la Scuola Secondaria di Primo Grado.
Dal 2000 fa parte del raggruppamento di artisti indipendenti, processo collettivo di ricerca denominato Com.plot S.Y.S.tem, www.complotsystem.org, con partecipazioni, tra le altre, alla X e XI Biennale di Venezia di Architettura.
Medaglia d’oro nella sezione Concorso Giovani per la progettazione e realizzazione di un anello, in “Desideri Preziosi – 2001 Odissea nel…Gioiello”; progetto e realizzazione del “Trofeo-Scultura per Desideri Preziosi 2002” opera per la “madrina” dell’evento la stilista Laura Biagiotti; selezionato al Concorso Internazionale per una Medaglia Commemorativa, “Memorie di Adriano nella Roma di Yourcenar” Sala della Promoteca del Comune di Roma (2003); selezionato al VII Concorso Internazionale, “Glassdressing”, Design Trieste Contemporanea, progettazione e realizzazione dell’opera “gioiello Costruito di vetro” (2006); primo Classificato per Arti visive Roma, con l’opera “Salomè a Skopje” Gruppo Arte Architettura Territorio alla Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo / Biennale di Skopje 2009.
Dal 2001 ad oggi ha partecipato a numerose esposizioni nazionali ed interazionali nella pluralità dei linguaggi espressivi con opere di scultura, pittura, oreficeria, ed altro.
Osvaldo Tiberti,” segnali, dipinti e grafica”
Presentazioni/Esposizioni
2023 “La Torre di Carta I – Dosi d’Arte” perforormance di Osvaldo Tiberti 30 settembre 2023 parco di Via Giulio Tarra – 00151 Roma – finissage “Friends”.
2023 “FRIENDS” – Cinque anni di ArtSharing. A cura di Penelope Filacchione 13-30 settembre 2023 Via Giulio Tarra 64 – 00151 Roma
2023 “No War Zone – Line Amiche” , Mostra di Oreficeria e Scultura con gli allievi del Corso di oreficeria B – a cura di Osvaldo Tiberti e Penelope Filacchione con la collaborazione di Lucia Forte, Corso Moda, dal 15 al 21 giugno – Scuola Arti Ornamentali, Via di San Giacomo 11 Roma
2023 “Piombo e Oro” – Tiberti Osvaldo Biennale Sessions, La Biennale di Venezia , presso il Parco Bissuola di Mestre (VE), curato da Escuela Moderna/Foriposto Mestre e Marche Arte Viva, 20- 21 Maggio 2023
2023 “PROPRIETÀ EMERGENTI” Monica Gardellini e Osvaldo Tiberti a cura di Penelope Filacchione Roma, via Giulio Tarra 64 – 00151 Roma Sabato 4 marzo – Sabato 18 marzo 2023.
2022 RJW -Roma Jewelry Week “Oreficeria e Arte” 11-15 ottobre 2022 Atelier Paola Casalino – Vicolo dell’Atleta 5 Roma
2022 RAW Rome Arte Week 2022 Mostra “Parole liquide” di Osvaldo Tiberti, Lunedì 24 ottobre 2022 ore 14:00-20:00 Presso il Giardino Segreto Gallery, Roma Via Gregorio XI, 122 – 00166 A cura di Ilaria Di Giustili e Osvaldo Tiberti Testo di Osvaldo Tiberti
2022 – “Fiori”, a cura di Ilaria Di Giustili, testo critico Penelope Filacchione, Giardino Segreto Gallery Roma, Via Gregorio XI 122, Roma, 23 settembre 2022.
2022 – “Cura di Sé e Cura dell’Altro: Mail Art Project”, Fondazione Pistoletto – Cittadellarte Via Serralunga, 27, 13900 Biella (BI) 22 aprile al 22 maggio 2022
2021 – VOICE OVER EXHIBITIONS – Escuela Moderna/Ateneo Libertario con Voice Over – Sala D’Armi A Arsenale Biennale Sessions – Biennale di Venezia Architettura 2021 Sabato 23 Ottobre.
Osvaldo Tiberti,” segnali, dipinti e grafica”
2021 – Speciale Rome Art Week 2021: Oúsía – forma, segno, carattere – * dedicata a Mimmo Lucano, per la bellezza delle sue idee oltre i limiti della forma imposta. Dal 24 Ottobre al 31 ottobre 2021. ArtSharing lab&gallery di via Giulio Tarra 64, Roma.
2021 – Flags of the web – guggenheim.org – “Red Moon al Levar del Sole 2021 – Costruttivo Decosrtuttivo Rosso 2021” – “Dripping A Z Symbols 2021 – found it”2020 – 20×20 per natale regala arte! – ArtSharing lab&gallery di via Giulio Tarra 64, Roma. https://artsharingroma.wixsite.com/20×20/copia-di-studio-marbe 2020 – Feel Hearth Green Festival Emotions – Orto Botanico di Roma Progetto Feel (H)eart(h) Green Festival Emotion – Feel Hearth2020 – RIF – MUSEO DELLE PERIFERIE – Opere/Manifesti https://www.museodelleperiferie.it/articolo/manifesto-osvaldo-tiberti-1 https://www.museodelleperiferie.it/articolo/manifesto-osvaldo-tiberti2020 – (r)esistiamo – web exhibition, https://artsharingroma.wixsite.com/website, a cura di Penelope Filacchione. ArtSharing lab&gallery di via Giulio Tarra 64, Roma. Dal 12/4/2020 al 10/09/2020 Sculture serie “Attese40ena”2019 – “Mondi immaginari ed altre storie” IV edizione Natale in Arte, a cura di Penelope Filacchione. ArtSharing lab&gallery di via Giulio Tarra 64, Roma. Dal 30/11/2019 al 5/1/2020. Dipinti “City”, gioielli serie “Grattacieli”, stampe calcografiche.2019 DE CHIRICO: ETERNO CONTEMPORANEO. L’oreficeria a confronto con la Metafisica. ALLIEVI E MAESTRI DEL CORSO ORAFO. COORDINATRICE ARCH. GIOVANNA BENINCASA – A cura di Penelope Filacchione, Luigi Armando Gemmo, Maria Paola Ranfi, Osvaldo Tiberti.2016 Esposizione permanente nella Cattedrale di Breslavia – “La Polonia in Italia: suggestioni delle presenze polacche in Italia” a cura di Antonio Grassi e Stefania Severi. Collezione della Biblioteca dell’Arcidiocesi di Breslavia. 2014 ExPolis 2014 – LA FORMA DELLA RELAZIONE – corpi/idee/poteri a cura di Paolo Martore. Museo Tuscolano, ex Scuderie Aldobrandini dal 10 al 25 maggio 2014. 2011 Festival ExPolis 2011, Le Città fuori dalla città, dal 28 Aprile al 29 Maggio 2011. Direzione artistica Marco Maria Linzi e Massimo Mazzone, ideato da Teatro della Contraddizione, realizzato in collaborazione con Scimmie Nude, BabyGang, Teatro la Madrugada. 2011 “ITALIAN HISTORY X”, dal 30 Aprile al 4 Maggio, a cura di Marco Trulli Evento organizzato da Arci Viterbo all’interno di RESIST VII edizione e del progetto Ex polis. 2011 Opere in esposizione al Centro Culturale “Elsa Morante”, Roma, per la mostra “Synthesim”, dal 15/04/2011 al 15/05/2011: dipinto, “PARALLELEPIPEDO – CASA DEL PITTORE”; fotografie, “SALOMÈ A SKOPJE”; scultura, “SE77E PORTE”. 2010 “Festa delle Giovani Eccellenze di Roma – Giovani Artisti a Roma” (14 – 22 febbraio) Opera pittorica e fotografica, Gruppo Arte Architettura Territorio (O. Tiberti – L. Cazzaniga). Museo Pietro Canonica – Villa Borghese – Roma. 2009 “Arti & Mestieri Expo: Rassegna dell’Artigianato e dell’Enogastronomia”(16 – 20 dicembre) gioielli /sculture, stand Scuole Arti e Mestieri del Comune di Roma Nuova Fiera di Roma, Roma. 2009 “Pubblic Invasion – Derives in Skopje 2009” opera scultorea/pittorica “Museo Armato” workshop a cura di Marco Trulli, ARCI Viterbo e associazione Spatrimonio , Cantieri d’Atre. Skopje, Macedonia. http://www.bjcem.org/wp-content/uploads/2015/09/XIV001.pdf 2009 “Glasstouch” (17 aprile/14 giugno) mostra/concorso e visione del film con i gioielli di vetro “Glassdressing” 2006 Palazzo Agostinielli (Bassano del Grappa). 2009 Rassegna “Transiti / Confini Contemporanei“: “… ancora Senza Titolo: installazione + vita vera” (31 gennaio), – “Gruppo Arte Architettura Territorio” (L. Cazzaniga, O. Tiberti) Teatro della Contraddizione (Milano). 2008 “Arte e Oro” (1 – 31 maggio) mostra personale di gioielli-sculture-dipinti-foto Galleria Comunale d’Arte Contemporanea (Arezzo). 2008 XI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia: “Arquetipos, Imaginario y Mitos” (1 novembre) performance collettiva, a cura di com.plot S.Y.S.team/GLAC/Teatro della Contraddizione, Padiglione Carlo Scarpa della Repubblica Bolivariana del Venezuela (direttore prof. Arch. Juan Pedro Posani).2006 Partecipazione alla Biennale di Venezia. Com.plot SYStem, “Altre visioni”, Padiglione Venezuela, direttore J. P. Posani, X Biennale di Architettura, Venezia2006, direttore R. Burdett. Rassegna video: Una proiezione si è tenuta il 12 Ottobre 2006 al Bookshop dell’Arsenale, in collaborazione con la DARC e con Il Padiglione Italiano. Dal giorno 11 Ottobre 2006 e fino alla chiusura della Biennale, la mostra è stata ospite del Padiglione Carlo Scarpa della Repubblica Bolivariana del Venezuela.2006 “Glassdressing” (21 ottobre/20 novembre), opera “gioiello Costruito di vetro”. Museo Revoltella, Trieste. 2006 “Glassdressing” (9 settembre/9 ottobre) opera “gioiello Costruito di vetro”. Museo del Settecento Veneziano, Ca’ Rezzonico, Venezia.2006 Esposizione scultura “Parco Costruito” in “Fuorimisura – arteacieloaperto” (16 luglio/29 ottobre), Contemporary Art Exhibition. “La Casella” antico feudo di campagna, Ficulle, Terni.
Osvaldo Tiberti,” segnali, dipinti e grafica”
2005 Esposizione dipinto e scultura-gioiello “Com.polot Jewel” (3gennaio/18febbraio) Riccioli Café, Roma. 2005 Esposizione scultura “Parco Costruito” (22maggio/30giugno) “hall P. Portoghesi”, Accademia delle Belle Arti di L’Aquila. 2004 Partecipazione alla festa-evento, con l’esposizione della scultura-medaglia “Memorie di Adriano nella Roma di Yourcenar” (7-11 maggio). Accademia di Belle Arti Temple University of Art di Roma. 2003 Installazione “Complot City” (Settembre/Ottobre), Complot S.Y.S.tem al Fass Gallery-Sabanci University-Tuzla (Turchia).2003 Installazione “Complot City” (3 – 10 agosto) al Museo dell’Architettura, Acquario Romano con il gruppo Com.plot S.Y.S.tem. 2003 Partecipazione con il gruppo Com.plot S.Y.S.tem alla mostra “Complot City” (2 – 11 luglio) alla Torre Valadier, Roma.2001 “Daegu-Milano Fine Arts Exhibition” (settembre), terza mostra d’arte tra Daegu e Milano; Daegu, Corea del Sud.
Esperienze artistiche2014-2016 Collaborazione Scultura “Slancio” per Aeroporto Marco Polo Tessera Venezia, autori G. Tringali e M. Mazzone, acciaio cor-ten A h. 9 metri, cliente SAVE Aeroporti Venezia.Realizzazione dei modelli in scala e dell’opera definitiva. https://www.artribune.com/tribnews/2014/09/arte-pubblica-allaeroporto-marco-polo-di-venezia-in-anteprima-su-artribune-le-immagini-del-progetto-vincitore-degli-scultori-giacomo-tringali-e-massimo-mazzone/ 2005 Collaborazione, con lo studio di architettura “Plasticmachine” di Roma, per il progetto “ampliamento biblioteca umanistica” (clo architetti), (www.plasticmachine.it). Luglio 2004. Realizzazione scenografia del cortometraggio “Derido Ergo Sum” Avant-Garde per il progetto Education and Culture Youth. centro giovanile Logout, Tivoli, Roma. 2002 Modelli in acciaio e bronzo “Piazza Project” centro commerciale, Eindhoven, NL, Architetto Massimiliano Fuksas, colonne in acciaio h m 24 Scultore Massimo Mazzone. Mazzone S.r.l. pittori e scultori associati. 2001 Sculture per Sua Altezza Reale Prince Turki Bin Khaled abitazione privata in Jedda, Saudi Arabia Mazzone S.r.l. pittori e scultori associati. 2001 Dipinti per Beach Palace Jedda Kingdom of Saudi Arabia Mazzone S.r.l. pittori e scultori associati. 2000 Dipinti per l’Hotel Intercontinental Doha, Quatar Mazzone S.r.l. pittori e scultori associati. Esperienza professionali 2018 Workshop di Oreficeria nel progetto “Chantier A.R.A.B.E. Algeri Roma Argento e Bigiotteria nell’Euromediterraneo”, Scambio Culturale Italia-Algeria, 7-14 maggio 2018 presso la Scuola Arti Ornamentali delle Scuole Arti e Mestieri del Comune di Roma.2009 Collaborazione Tecnica con l’AREA S.r.l. Villa Adriana, Tivoli, Roma. per lo sviluppo e realizzazione di una macchina per l’ossidazione-colorazione del Titanio esposta nello stand “Luigi dal Trozzo” a “Vicenza Oro” (11-18/02) ed a “Oro Capital Roma” (14-17/03). “Altre esperienze professionali” Dal 2004 al 2009 Collaborazioni presso laboratorio di oreficeria e incastonatura GP Gioielli Altre esperienze professionali” Dal 2006 al 2008 Collaborazioni presso gioielleria R. Ulpiani orologi e gioielliTivoli, Roma. Altre esperienze professionali”Gennaio 2006. Collaborazione presso il laboratorio orafo J’Dor Colonna, Roma. Altre esperienze professionali”Dal 2002 al 2006 Collaborazioni presso gioielleria Euro Gold di P. Viteri Tivoli, Roma.Dal 1998 al 2001 Collaborazioni presso gioielleria Arte Orafa Villa Adriana, Tivoli, Roma.1999 Allestimento, progettazione e realizzazione espositori in bronzo del Museo Tuscolano Frascati, Roma. Architetto Massimiliano Fuksas Mazzone S.r.l. pittori e scultori associati. 1999 Progettazione e realizzazione elementi in fusione in metalli e pietre preziose, per i vetri soffiati Mazzone per la VAE, Empoli. Mazzone S.r.l. pittori e scultori associati Riconoscimenti, premi e concorsi 2009 Primo Classificato per Arti visive Roma, con l’opera “Salomè a Skopje” Gruppo Arte Architettura Territorio (L. Cazzaniga, O. Tiberti). Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo / Biennale di Skopje 2009 – 3/12 settembre. http://www.bjcem.org/wp-content/uploads/2015/09/XIV001.pdf2009 Tra i 5 selezionati al Concorso “Il Viaggiatore Lento 2009”, Ferrara, con l’opera “Bicicletta moderna a vento” Gruppo Arte Architettura Territorio (L. Cazzaniga, O. Tiberti). In mostra permanente All’ interno della galleria del Centro Commerciale di Porta Ferrara. “Il viaggiatore lento”, un omaggio alla bicicletta per la nuova rotatoria di via Comacchio (cronacacomune.it) 2006 Inserito nell’Elenco di artisti professionisti per l’affidamento di incarichi di realizzazione di opere d’arte (pittura; scultura; opere ambientali, altro), a seguito di selezione ad opera del comune di Roma. 2006 Selezionato al VII Concorso Internazionale, “glassdressing”, Design Trieste Contemporanea, progettazione e realizzazione dell’opera “gioiello Costruito di vetro”. https://www.professionearchitetto.it/concorsi/notizie/4647.php 2003 Selezionato al Concorso Internazionale per una Medaglia Commemorativa, “Memorie di Adriano nella Roma di Yourcenar” Sala della Promoteca del Comune di Roma – 5 novembre 2003 2002 Selezionato al concorso “Immaginativa 10 x 10 x 10 & 10 secondi” – Premio Internazionale d’Arte, 2° edizione con l’opera “Costruttivo de costruttivo rosso, numero 29” (cm 10×10) Palazzo Comunale, Magazzini del Sale, Siena; 26 ottobre – 9 novembre. 2002 Vincitore del concorso per la progettazione e realizzazione del “Trofeo-Scultura per Desideri Preziosi 2002” opera donata alla stilista Laura Biagiotti. 2001 Premiato con medaglia d’oro nella sezione Concorso Giovani per la progettazione e realizzazione di un anello, in “Desideri Preziosi – 2001 Odissea nel…Gioiello” XI mostra di argentieri e orafi romani Sala del Tempio di Adriano, Piazza di Pietra, Roma 12/2001. 1996 Primo classificato al concorso interno all’Istituto Statale d’Arte di Tivoli nell’anno scolastico 1995-1996. Progettazione e realizzazione di un portachiavi-gioiello. 1993 Selezionato per l’esposizione interna di un gioiello classico all’Istituto Statale d’Arte di Tivoli nell’anno scolastico 1992-1993, in mostra permanente. Insegnamento Dal 2008 Docente di Arte e immagine A-01 nella scuola secondaria di I grado Scuola Secondaria di Primo Grado. Ministero dell’Istruzione.Dal 2008 Docente del Corso di Oreficeria e Incastonatura. Scuola Arti Ornamentali, Via S. Giacomo 11 Scuole d’Arte e Mestieri del Comune di Roma. Dal 2012 al 2016 Docente del Corso di Oreficeria. Convenzione stipulata tra Roma Capitale e Università LUISS Guido Carli Scuola Arti Ornamentali, Via S. Giacomo 11 Scuole d’Arte e Mestieri del Comune di Roma. Pubblicazioni 2021 Flags of the web – guggenheim.org https://netflag.guggenheim.org/html/netflag_grid.html https://netflag.guggenheim.org/html/netflag_grid.html2021 https://meetartale.blogspot.com/2021/03/osvaldo-tiberi-scultore-pittore-ed.html 2020 https://artsharingroma.wixsite.com/20×20/copia-di-studio-marbe https://www.feelhearth.it/fiori-in-metallo/ Progetto Feel (H)eart(h) Green Festival Emotion2014 M. M. Linzi, M. Mazzone, “Expolis – La Forma della Relazione”. Maggio 2014. https://expolis2014.wordpress.com/progetti-2/progetti/#jp-carousel-29 https://expolis2014.wordpress.com/progetti-2/progetti/2011 A.A.V.V., “Nicoletta Braga, Attualità del corpo nella performance – Una riflessione su corpo, natura e spazio urbano”. A cura di Com.plot S.Y.S.tem., Edizioni Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri. Stampa Graffiti, Pavona (Roma).2010 A.A.V.V., “Drawing a New Memory” – Cantieri d’Arte. A cura di M. Benucci, M. Trulli, C. Zecchi. Gangemi Editore spa Roma – dicembre 2010. https://www.amazon.it/Darwing-new-memory-Cantieri-darte/dp/8849220170
Osvaldo Tiberti,” segnali, dipinti e grafica”
/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=&sr= 2009 7Gates-Skopje Biennial 2009, Bjcem, AAVV, Electa, Verona. http://www.bjcem.org/wp-content/uploads/2015/09/XIV001.pdf 2008 Tesi del perfezionamento: Arte Architettura territorio, Alcune riflessioni sulla costruzione e sul rapporto tra scultura architettura e territorio, Stampa Alternativa, Roma. 2008 Cantieri d’Arte, la città dei biSogni, AAVV, Gangemi, Roma https://www.gangemieditore.com/dettaglio/la-citt%C3%A0-dei-bisogni/1284/2 2006 glassdressing, VII Concorso Internazionale Design Trieste Contemporanea, Edizioni Juliet Trieste. https://www.yumpu.com/it/document/read/15344740/glassdressing-trieste-contemporanea 2006 fuorimisura arteacieloaperto- ED_ARCHISERVICE. https://www.maremagnum.com/libri-antichi/fuorimisura-arteacieloaperto-ed_archiservice-2006/145689281 2006 Altre visioni: Libertà Politica e Territorio, X Biennale di Venezia, Architettura, Stampa Alternativa, Roma.2006 Cantieri d’Arte, ridisegnare i luoghi comuni, AAVV, Stampa Alternativa, Roma https://www.exibart.com/evento-arte/cantieri-darte-2006-ridisegnare-i-luoghi-comuni/2006 Alcune Architetture di Caivano V edizione – theatrum, teoria, lunGrabe, Il Laboratorio, Napoli.2004 I cavalieri del caos, di Renato Tomasino, L’Epos, Palermo. https://www.libroco.it/dl/Renato-Tomasino/Societa-Editrice-L-Epos/9788883022432/I-cavalieri-del-caos/cw74748177305297.html 2004 Allestimenti del museo Tuscolano, Giovanna Cappelli, Imprimatur Roma.2004 Com.Plot City- Meeting Point, Apeiron editori. https://www.apeironeditori.com/libri.php?lang=nl&lin=linall&disp=1&ID=2312&title=com-plot-city-Meeting-Point-Uno-sguardo-sorprendente-su-arte-e-architettura-AA-VV- 2003-2004 Work Out –powered by “Alias”de “Il Manifesto”. https://fliphtml5.com/rdvy/ptvh/basic 2003 Desideri Preziosi – “Adriano nelle Roma di Yourcenar” – XI Mostra di argentieri e orafi romani; Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura; CNA.2003 forum, la Biennale di Venezia: “Arti Visive – Quali sogni e quali conflitti?”2002 “Immaginativa premio internazionale d’arte 10x10x10 & 10 secondi” II edizione; Siena.2001 Desideri Preziosi – “il volto nel gioiello” – X Mostra di argentieri e orafi romani; Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura; CNA.2001 Daegu Milano -Fine Arts Exhbition2001 Desideri Preziosi – “2001 Odissea nel…Gioiello” – IX Mostra di argentieri e orafi romani; Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura; CNA. Conferenze Seminari 2020 “fare/fruire arte sul web” incontro web 15/05/2020 ore 18:00 incontro online con gli artisti, in (r)esistiamo – web exhibition, https://artsharingroma.wixsite.com/website, a cura di Penelope Filacchione. ArtSharing lab&gallery di via Giulio Tarra 64, Roma2009 “fare/fruire arte sul web” incontro web 15/05/2020 ore 18:00 incontro online con gli artisti, in (r)esistiamo – web exhibition, https://artsharingroma.wixsite.com/website, a cura di Penelope Filacchione. ArtSharing lab&gallery di via Giulio Tarra 64, Roma“La Forma Della Relazione, workshop di tecniche della scultura e grafica” (16 – 18 giugno), opera scultorea. Fabbrica del Vapore, Sala “Permes de sèjour” (Milano); con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Brera e del Direttore Gastone Mariani.2008 XI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. “Arte Architettura Territorio”: incontro dibattito, com.plot S.Y.S.team, Padiglione Italiano, Palazzo Querini Stampalia (1 novembre ), prof. Arch. Francesco Garofalo. Interventi di: Vito Bucciarelli, Eleonora Carrano, Francesco Cellini, Massimo Mazzone, Giorgio Muratore, Sebastian Redecke, Denardin Urbina.2005 Intervento di Com.plot S.Y.S.tem al convegno “L’Età Nomade” (23 – 24 marzo), con proiezione del film “Com.plot City” presso l’Università degli studi Roma Tre.2005 Presentazione del volume “Com.plot City – Meeting Point” e proiezione del film “Com.plot City”, e del video di Mauro Folci “Kadavergehorsam” (25 febbraio), alla Facoltà di Architettura, Valle Giulia di Roma.2004 Presentazione del volume “Com.plot City – Meeting Point” e proiezione del film “Com.plot City” (29 ottobre) alla Triennale di Milano.2004 Proiezione del film “Com.plot City” e rassegna video “Di chi è la città? “E il corpo mutato” (maggio 2004) all’Istituto italiano di Cultura ad Amsterdam.2003 “L´altra Roma – Immagini d´Europa” (ottobre), a cura del giornale europeo per studenti Work Out e del gruppo di artisti indipendenti Com.plot S.Y.S.tem, al Goethe – Institut – Roma, Mostra, proiezione video, dibattito. Interventi di: Alberto Abruzzese,Vito Bucciarelli, Massimo Casavola, Massimiliano Fuksas, Giorgio Muratore, Sebastian Redecke, Amedeo Schiattarella. Appartenenza a gruppi2009 Il gruppo “Arte Architettura Territorio” (Laura Cazzaniga; Osvaldo Tiberti) svolge ricerche tra arte visiva e social network in differenti contesti (didattici, urbani, nella natura).2000 Dal 2000 raggruppamento di artisti indipendenti, processo collettivo di ricerca denominato Com.plot S.Y.S.tem, www.complotsystem.org, che nella pluralità dei linguaggi rivolge una particolare attenzione alla relazione tra arte e architettura. Com.plot S.Y.S.tem ( N. Braga, E. Coletta, A. Conte, M. Mazzone, N. Pallavicini, O. Tiberti, et al) ha prodotto ragionamenti, pubblicazioni, seminari ecc. sull’allegoria dei sensi come metafora dell’abitare in senso lato, e una città immaginaria scala 1: 200, fatta di libri, cibi, profumi, film ecc. Istruzione e formazione 2017-2018 Corso di Formazione “Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base” – Rizzoli Education – Prof.ssa Rosa Nocerino, presso l’I.C. “E. De Filippo” di Villanova, Guidonia Montecelio. 2016-2017 Corso di Formazione sullo “Spettro dell’Autismo” – Prof.ssa Rita Centra, presso l’I.C. “G. Garibaldi” di Setteville, Guidonia Montecelio. 2016-2017 Corso di Formazione on-line “Dislessia Amica” – Associazione Italiana Dislessia, ente accreditato dal MIUR, D.M. 170/2016 2015-2016 Corso di Formazione “Docenti Neoassunti” presso l’I.C. “E. De Filippo” di Colleverde, Guidonia Montecelio. 2015-2016 Corso di Formazione di II Livello “Corso I Pad” – prof. Domizio Baldini presso l’I.C. “E. De Filippo” di Villanova, Guidonia Montecelio. 2014-2015 Corso di Formazione di I Livello “Corso I Pad” – prof. Domizio Baldini presso l’I.C. “E. De Filippo” di Villanova, Guidonia Montecelio. 2013-2014 Diploma di Perfezionamento in “L’insegnamento della Storia dell’Arte: metodologie e tecniche per la didattica” conseguito il 05/03/2014 Consorzio Interuniversitario FOR.COM. – Formazione per la Comunicazione. Perfezionamento post lauream,1500 ore, 60 CFU (crediti formativi universitari). 2012-2013 Diploma di Perfezionamento in “Educazione Artistica: elementi di didattica” conseguito il 20/05/2013 Consorzio Interuniversitario FOR.COM. – Formazione per la Comunicazione. Perfezionamento post lauream,1500 ore, 60 CFU (crediti formativi universitari). 2011-2012 Diploma di Perfezionamento post lauream in “Fotografia, Disegno e Grafica Pubblicitaria: Tecniche e strategie didattiche” conseguito il 23/04/2012 Consorzio Interuniversitario FOR.COM. – Formazione per la Comunicazione. Perfezionamento post lauream,1500 ore, 60 CFU (crediti formativi universitari). 2011 Corso di Formazione: “Corso Professionale Taglio di Gomme siliconiche Moderne, utilizzo per stampi di gioielleria” Marzo 2011. 2007-2008 Diploma di Perfezionamento in Arte, Architettura Territorio. Conseguito il 01/11/2008. con una tesi (pubblicata) dal titolo: “Alcune riflessioni sulla costruzione e sul rapporto tra scultura architettura e territorio”, Relatore prof. arch. Francesco Cellini. Preside della Facoltà di Architettura Roma Tre. Progetto Interfacoltà Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, Facoltà di Beni Culturali Università della Tuscia Viterbo, Facoltà di Architettura Roma Tre, Facoltà di Architettura Valle Giulia, Roma. 2006-2008 Diploma di Specializzazione di II Livello abilitante all’insegnamento, per le classi di Educazione Artistica A028 e Disegno e Storia dell’Arte A025. Conseguito il 13/06/2008. con una tesi dal titolo: “Le tecniche dell’Incisione: dalle classiche alle sperimentali”, Relatore prof. Walter Battiloro, con votazione 60/60. Accademia di Belle Arti di L’Aquila Specializzazione COBASLID (corsi biennali di secondo livello ad indirizzo didattico) 2003-2005 Diploma di Specializzazione di II Livello, Accademia delle Belle Arti dell’Aquila Scuola di Scultura. Conseguito il 03/10/2005. con una tesi dal titolo: “Dell’Oreficeria Costruita: di congiunzione tra la scultura, l’oreficeria e l’architettura negli ultimi decenni” Relatore: prof. Antonio Quaranta, con votazione 110/110. Accademia di Belle Arti di L’Aquila Specializzazione di II Livello 1997-2001 Diploma all’Accademia delle Belle Arti di Roma sessione Decorazione (vecchio ordinamento). Conseguito il 18/07/2001. con una tesi dal titolo: “Appunti sul rapporto forma-dimensione-funzione tra scultura costruita e architettura negli anni ‘90” Relatore prof. Giorgio Cegna, con votazione 110/110 e lode. Accademia delle Belle Arti di Roma Equiparata Laurea di II livello. 1998 Corso didattico “Lineamenti di Storia delle tecniche – III L’acquaforte e le tecniche calcografiche indirette” Calcografia Nazionale (Ministero per i Beni Culturali e Ambientali – Istituto Nazionale per la Grafica). 1997 Corso didattico di Gemmologia. Conseguito il 04/03/1997. presso e con il patrocinio dell’Istituto Statale d’Arte di Tivoli. 1997-1997 Diploma di Maturità sessione di “Design del gioiello e dei metalli”. Conseguito il 1997; rilasciato il 15/09/1997. Istituto Statale d’Arte di Tivoli
Roma-Mostra “Giulio Turcato. Libertà e felicità” alla Galleria Lombardi-
Roma-Dal 1° al 29 marzo 2025 la Galleria Lombardi a Roma presenta nel trentennale della morte dell’artista la mostra Libertà e felicità dedicata a Giulio Turcato (Mantova, 1912 – Roma, 1995). Grande maestro dell’astrazione, faro della rinascita artistica del secondo dopoguerra, promotore di movimenti d’avanguardia, tra cui il Gruppo Forma e il Fronte Nuovo delle Arti, Giulio Turcato rimane tuttavia tra gli artisti italiani più inafferrabili della seconda metà del Novecento: personalità eccentrica, amato da tutti, poeta del segno e del colore, sperimentatore di linguaggi, trova, quale primarie qualità espressive, la libertà e la felicità. Libera e felice fu la sua pittura, e lo spirito con cui la intraprese.
Mostra Giulio Turcato. Libertà e felicità
Guglielmo Gigliotti, che scrive il saggio in catalogo, lo descrive così: “Un uomo indubbiamente originale. Un uomo libero. Non sopportava le etichette, non disdegnava la demistificazione, non sopportava chi si dava troppa importanza. L’autoironia fu una sua virtù umana, l’ironia ne fu una artistica. La sua pittura vibra segretamente di ironia, che è quel distacco con cui si affrontano le vicissitudini della vita. Libero di giocare si è sentito Turcato per tutta la vita, anche se era il gioco serio dell’arte e della vita”.
25 le opere riunite da Lorenzo ed Enrico Lombardi in una mostra che costituisce una piccola e preziosa antologica, in cui sono rappresentati tutti i cicli più importanti del pittore: dai rari «Comizi» del 1948 (sintesi astratto figurativi di impegno civile), ai «Reticoli» (ragnatele di linee su campo monocromo), agli «Itinerari» (guizzanti filamenti di luce-colore), alle «Superfici lunari» (gommapiume con crateri), ai «Paesaggi archeologici» (stratificazioni della pittura e di Roma), agli «Arcipelaghi» (danza di masse) e ai collage (di carta moneta).
Opera di Giulio Turcato:Comizio 1950
E sempre Gigliotti scrive: “La sua presenza fu così brillante, la sua pittura così fresca, il suo ingegno così fertile, e il suo carattere così felice, che di questi trent’anni sembra quasi non potersi sentire la portata. La sua pittura è la sua eredità viva. Basta guardare bene i quadri in mostra: palpitano e sorridono, tra limpidi chiarori e ombre misteriose, tra campiture vibranti e arabeschi casuali di linee saettanti, tra “superfici lunari” profonde come l’inconscio e geometrie quasi infantili”.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito dalla Galleria Lombardi, con testo critico di Guglielmo Gigliotti e una testimonianza di Giancarlo Limoni(25 agosto 1947–9 febbraio 2025), artista e amico di Giulio Turcato. Il testo è stato scritto da Limoni un mese prima del suo decesso. La Galleria Lombardi lo ritiene il testamento poetico di un grande artista e un grande amico. Roma, gennaio 2025
Giulio Turcato
Breve biografia di Giulio Turcato (Mantova, 1912 – Roma, 1995)è uno dei più significativi pittori italiani del Novecento e tra i più interessanti interpreti dell’astrattismo europeo. Il suo lavoro è articolato e complesso: comprende intriganti risvolti figurativi e straordinarie sortite nell’ambito della scultura e della scenografìa. Una delle opere più affascinanti della sua produzione è rappresentata dalle Libertà, sette grandi sculture in ferro verniciato a vari colori timbrici, di circa nove metri di altezza ciascuna, che nel 1989 furono installate presso il lago di Piediluco, nel territorio della città di Terni. In occasione del loro restauro, conclusosi nel 2009, il Comune di Terni, in collaborazione con l’Archivio Giulio Turcato di Roma, vuole rendere omaggio all’artista con questo volume, ormai alla vigilia del centenario della sua nascita: vi emerge con forza il tema della libertà, configurandosi come valore estetico-formale e nello stesso tempo come fondamento della vita umana con tutte le sue passioni. “Libertà: evasione, desiderio lanciato verso il cielo. Una foresta che cresce” (Giulio Turcato, La Dogana, 1985).
SCHEDA INFORMATIVA
Mostra: Giulio Turcato. Libertà e felicità
Sede: Galleria Lombardi – via di Monte Giordano 40, 00186 Roma
Apertura al pubblico: 1° – 29 marzo 2025
Inaugurazione: sabato 1° marzo 2025, ore 18.00
Orari: dal martedì al sabato, ore 11.00 – 19.00. Chiuso domenica e lunedì
Ingresso libero
Informazioni: www.gallerialombardi.com | +39 06 31073928 | +39 333 2307817 | info@gallerialombardi.com
Facebook: @GalleriaLombardi | Instagram: @gallerialombardi
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