Fiumicino- Pro Loco di Testa di Lepre –Martedì grasso e la “Battaglia dei Coriandoli”. Così è terminato il Carnevale e il progetto scolastico .” Toccare la Luna con un dito”.
Testa di Lepre- 5 marzo 2019- Questa mattina davanti alla chiesa parrocchiale del Borgo, i bambini hanno cantato e rappresentato l‘Inno alla gioia. E’ stato emozionate vedere gli alunni del Comprensorio scolastico di Maccarese, circa 150, che hanno dato l’assalto in modo ordinato ,al carro “ lo sbarco dell’uomo sulla Luna”, messo a loro disposizione dalla Contrada Colonnacce e perfettamente in tema con il progetto scolastico. I piccoli allievi in maschera , erano accompagnati dalle bravissime insegnati, tra le quali ho riconosciuto la Poetessa della Campagna Romana la Signora Giovanna Onorati . Le docenti hanno svolto un lavoro superbo nel disegnare e realizzare i costumi indossati dagli alunni, miscelando ingredienti come amore, pazienza, tanta fantasia e utilizzando materiali di riciclo. Il Carro della Contrada Colonnacce è stata la scenografia perfetta per il set cinematografico “Toccare la Luna con un dito” dove , appunto, gli scolari sono stati i protagonisti indiscussi, mascherati da astronauti, stelline , satelliti , meteoriti, piccoli scienziati , astronomi con telescopi indossati come cappello. Non riesco a descrivere la gioia dei bimbi e l’esplosione di coriandoli e di stelle filanti e poi la classica battaglia finale di ogni festa scolastica, cioè l’assalto con i coriandoli del “ tutti contro tutti” , bersagli preferiti le mamme e i papa che sono stati “inondati” di stelline di carta. Frappe, dolci e castagnole è stata la conclusione della “dolce” battaglia andata in scena nel Borgo di Testa di Lepre. Un GRANDE GRAZIE va ai contradaioli delle Colonnacce che hanno trasportato il carro dal Bivio di Testa di Lepre sino all’ingresso della scuola A. d’Angelo . Chiudo questa nota ricordando e ringraziando la ProLoco di Testa di Lepre, rappresentata dalle Signore MariaRita Rastelli e Adele Turbessi, che ci dice: “Tutti i materiali , la scenografia, l’allestimento del carro delle Colonacce ,il missile e la navicella spaziale, saranno donati alla scuola e andranno ad arricchire i materiali già raccolti dagli alunni al fine di completare il progetto scolastico-Toccare la Luna con un dito-.” Un grande EVVIVA alla Contrada Colonacce per lo splendido Carro che, lo debbo dire, ha vinto il premio più bello ”il sorriso e la gioia dei bambini del Borgo”. Ora il vostro carro è nell’album dei ricordi dei 150 alunni che oggi avete fatto divertire e ” Toccare la Luna con un dito”. GRAZIE.
Pro loco del Borgo Testa di Lepre: conclusa la sfilata dei carri allegorici.
Articolo e foto sono di Franco Leggeri
Testa di Lepre- 3 marzo 2019-Tutto perfetto per la prima edizione del Carnevale del Borgo organizzato dalla Pro Loco di Testa di Lepre. Entra nel clou la kermesse con la sfilata dei carri che partita puntualissima alle ore 15:00 dal campo sportivo fino a raggiungere la piazza principale del Borgo. Nel corso della sfilata i carri hanno fatto sosta davanti al palco della Giuria carri, dove i gruppi mascherati si sono esibiti in balli molto belli e apprezzati dal numeroso pubblico presente . La Contrada Malvicina , gia vincitrice del Palio dei Fontanili 2018, è la vincitrice del Primo Carnevale del Borgo di Testa di Lepre.
La presentazione dei Carri ci è stata fornita da Priore Luigi Conti della Pro Loco di Testa di Lepre che, quindi, trascrivo fedelmente:
I carri erano quattro uno per ogni Contrada del Borgo-
Contrada Malvicina-Titolo del carro: “Salviamo le api.”
Che è stato così descritto:
Per il loro lavoro laborioso non vogliono l’uomo velenoso.
Ispirandoci al cartoon “Winnie the Pooh” abbiamo rappresentato l’orsetto che è golosissimo di miele circondato da api e ape Regina.Si vuole sensibilizzare l’uomo a non essere velenoso inquinando e usando pesticidi.Le api sono a rischio di estinzione per questi motivi.Le api sono le impollinatrici naturali di moltissime piante e garantiscono la biodiversita delle piante stesse.Quindi winnie per essere felice ed avere il suo miele ha bisogno che le api continuano a
sopravvivere senza che l’uomo sia velenoso….
La Contrata Prataroni ha presentato il carro dal titolo : “La Campagna Romana”:
Uno sguardo al passato a quando le pianure maremmane erano aride ed incolte e che, grazie ai giganti del l’aria, i mulini a vento, diventarono le fertili terre che ancora oggi coltiviamo.
Abbiamo voluto omaggiare uno degli elementi fondamentali dei nostri casali: “la stalla” dove nonni e zii hanno passato la maggior parte delle loro albe e tramonti per darci il buon latte, che per un lungo periodo è stato uno dei tratti distintivi di Testa Di lepre.
Non poteva mancare “il fontanile” simbolo del nostro Palio e delle nostre terre, indispensabile per assicurare l’acqua agli animali al pascolo. Ed ancora tutto quello che la campagna può dare all’uomo che la ama e la coltiva: gli ulivi, la vigna, i campi di grano e di mais, gli alberi da frutto e gli ortaggi. Solo Attraverso la dedizione e la cura amorevole della terra, degli animali e dei suoi frutti, oggi come allora, possiamo ritrovare e condurre una vita sana e genuina in comunione con la natura, insegnando ai nostri figli a vivere al ritmo del tempo scandito dalle stagioni!
La contrada Colonnacce ha presentato il carro dal titolo:
“Lo sbarco dell’uomo sulla Luna.”
Il 50* anno dallo sbarco dell’uomo sulla luna (un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per lumanità). Era il 21 luglio del 1969 quando l’impresa dei tre astronauti della missione apollo 11 sbarcò sulla Luna ed il comandante Neil Armstrong lasciò la prima impronta umana sul polveroso suolo lunare. Dalla NASA alla nostra piccola comunità il messaggio è che l’uomo è fantastico e con impegno e dedizione non esistono progetti “irrealizzabili”
La Contrada Borgo ha presentato il carro dal titolo:
”Il Re Leone”
Questo film di animazione è ricco di significati profondi, per noi è stato difficile scegliere quello a cui dare più rilevanza, ne citiamo solo due:
Il primo: Il cerchio della vita, nel quale ogni creatura è connessa l’una con l’altra, formando un delicato equilibrio che va tutelato costantemente, rispettando ciò che ci circonda in natura senza consumare in modo scellerato, le risorse che essa ci offre.
chi sei tu? Non dimenticare le nostre origini rimanendo fedeli a noi stessi.
Al termine della sfilata la Contrada Malvicina risultata la vincitrice del Primo Carnevale del Borgo di Testa di Lepre.
“Febbre da Carnevale” nel Borgo di Testa di Lepre – Sfilate di carri allegorici e tante maschere , esplosione di musica, allegria e coriandoli, ma anche “golosità” come frappe e castagnole .
Testa di Lepre- 17 –“Stelle filanti, maschere, costumi, sfilate di carri, musica, dolci e tanto divertimento, questi sono gli ingredienti e gli assoluti protagonisti del primo carnevale del Borgo di Testa di Lepre organizzato dalla Proloco “così Luca Calderoni , presidente della ProLoco, descrive in sintesi la manifestazione che gli abitanti del Borgo stanno preparando da tempo. I Carri sono stati progettati , costruiti e allestiti, in gran segreto, dalle quattro Contrade :
BORGO, COLONNACCE,MALVICINA, PRATARONI.
L’appuntamento per la sfilata dei carri è per Domenica 3 marzo alle ore 15:00 in poi . Il programma prevede, oltre i carri, sfilate di maschere tutte rigorosamente addestrate per il lancio di quintali di coriandoli .
Il VicePresidente della ProLoco Luigi Conti ci tiene a precisare che :”La sfilata sarà uno degli eventi più importanti patrocinati dal Comune di Fiumicino per il Carnevale 2019” prosegue il VicePresidente” il Carnevale del nostro Borgo non sarà solo coriandoli ma verranno distribuiti i dolci tipici di questa festa popolare come le frappe e castagnole che saranno le protagoniste , assieme ai carri, di questo evento.”
Il Carnevale del Borgo di Testa di Lepre si presenta, fin da ora, come un evento importante per la Perla della Campagna Romana e da non perdere perché i protagonisti indiscussi saranno la voglia di tanta allegria e, nel pieno rispetto della tradizione del Carnevale, il divertimento e la voglia di non prendersi sul serio avranno,sicuramente, la meglio .
Buon Divertimento a tutti.
Contatti: ProLoco di Testa di Lepre-Presidente Luca –Cell.3392127248-
e.mail.: prolocotestadilepre@gmail.com
Prosegue l’organizzazione del Palio dei Fontanili.L’importanza della Segretaria della ProLoco la Signora MariaRita Rastelli.
Testa di Lepre -17 luglio 2018-Se è vero che la Pro Loco è una risorsa veramente importante per il Borgo di Testa di Lepre e allora si deve evidenziare, mettere in risalto, che il “motore” è la Segretaria cioè la Signora MariaRita Rastelli. La Signora Rita è colei che “regge” e “ gestisce “ gli eventi . Un evento per avere successo ha “un dietro le quinte” una struttura, “mente organizzativa”, che mette in essere anche i piccoli e insignificanti dettagli, come ad esempio le sfumature dei colori per le bandiere delle Contrade. La Signora Rita gestisce le risorse finanziarie, mette e mantiene in ordine i libri contabili e i verbali dell’Assemblea e del C.D., si relaziona con le Istituzione e funge da P.R.. La Signora Rita risponde a tutte le più varie e “colorite” domande circa le attività della Pro Loco e sull’Organizzazione del Palio dei Fontanili. Questo piccolissimo Post è per ringraziare la Signora MariaRita Rastelli per il suo formidabile , anche se silenzioso, contributo alla marcia della nostra Pro Loco verso la riuscita delle manifestazioni messe in calendario dalla Pro Loco di Testa di Lepre, la più importante e vicina il PALIO dei FONTANILI. Grazie Signora Maria Rita RASTELLI da tutta la Pro loco di Testa di Lepre.
ROMA MUNICIPIO XIII-Associazione CORNELIA ANTIQUA-
CASTEL DI GUIDO- IL PALIO DELLA MEZZA LUNA.
La Storia-
Il Gran Visir di Tunisi , Sultano dell’Islam, era il più potente in armi sul Mediterraneo nel sec. IX. Il Gran Visir, dopo aver occupato la Sicilia, progetta la conquista di Roma per tentare di “islamizzare” tutte le popolazioni cristiane. Siamo nell’anno 846; gli eredi di Carlo Magno si stavano “dividendo” l’Europa centrale. L’Italia, in particolare Roma, non aveva difese militari, navali e terrestri , che potessero far fronte alla potentissima armata islamica. Il progetto del Gran visir è diventa operativo nell’agosto dell’846. In quell’offensiva viene occupata e distrutta la città di Porto Romano, sede vescovile sin dal 221 .
Le armate saracene risalirono il Tevere e saccheggiarono e incendiarono la Basilica di San Paolo anche se i romani opposero una strenua difesa come nel Liber Pontificalis. I Saraceni si
Insediarono a Roma occupando saccheggiando la Basilica vaticana asportando tra le altre cose anche l’Altare ricoperto da una lamina in oro. Papa Sergio II, non potendo fare appello né ai Principi Carolingi e né al Duca di Napoli anch’egli alle prese con l’invasione saracena , il Papa invocò l’intervento del Duca Guido I di Spoleto. Guido rispose all’appello di Papa Sergio II e intervenne , con una efficientissima cavalleria, nella città di Roma liberandola dai Saraceni.
Le truppe saracene non potendo fuggire per via Tevere si riversarono sulla via Aurelia . Sulle colline di Lorium Guido da Spoleto, dopo aspra battaglia, ebbe ragione dei saraceni . Per la vittoria di Lorium fu determinante il contributo dei militi rurali meglio conosciti e ricordati “milizie di campagna” che presidiavano la domus-culta ora Castel di Guido. Il racconto della battaglia si legge negli “Annales” di Prudence di Troyes:” Guy, margrave de Spolète accourt l’appel du Pape avec le concours des Romains il
remporte une grande victoire sur les mecreants, battus par les milicies de la campanie romaine”-( Guido, margave di Spoleto, accorse all’appello del Papa Sergio II e con il concorso dei Romani riporta una grande sui miscredenti, battuti con l’aiuto delle milizie della Campagna Romana). Lorium, infatti, oltre ad essere sede vescovile di una Diocesi minore, era anche una delle più importanti “ Domus-Cultae” (Aziende Agrarie Pilota); queste Aziende erano state istituite circa cento anni prima da Papa Zaccaria con il fine di sostituire, rimpiazzare , le mancate forniture di grano proveniente dalla Sicilia verso Roma essendo l’isola divenuta dominio saraceno e, quindi, non esportava più il grano verso la capitale del cristianesimo. La Domus-Culta godeva per la sua importanza strategica , fornitura di grano a Roma, di una forte ed agguerrita guarnigione di “MILITI-RURALI”, che oltre alla custodia delle culture e degli allevamenti , in caso di bisogno, divenivano guerrieri audaci nel respingere gli attacchi di possibili invasori. Ricordiamo che le invasione saracene diedero origine alla costruzione delle
torri semaforiche di segnalazione, a Castel di Guido è in essere, anche se mal ridotta, la TORRE DELLA BOTTACCIA della cui storia avremo modo di parlare.Il clamore della vittoria conseguita da Guido da Spoleto e dalla guarnigio dei Militi-Rurali sollevò il popolo romano dal “terrore saraceno” che da quel giorno presero a chiamare le colline di Lorium con il titolo di Castrum Guidi, in omaggio al Duca di Spoleto, lasciando nell’oblio l’antico nome romano di Lorium. A conferma di questa ricostruzione e tesi storica che l’occupazione saracena dell’846 palesava il progetto di “islamizzazione” , se l’operazione militare fosse riuscita, del cuore stesso della cristianità sta il ripetuto tentativo d’invasione perpetrato dagli islamici , appena tre anni dopo nell’849 , fermato nella famosa battaglia navale ricordata con il nome di Battaglia di Ostia. In quegli anni Papa Leone IV costruì, a difesa del Vaticano, le famose Mura Leonine e stipulò un “Patto marinaro” per la difesa delle coste con le città di Gaeta, Napoli ed Amalfi e fu così stroncato il progetto di invasione saracena di Roma.
Comunque da quel momento iniziarono le incursioni piratesche sulle coste laziali che si protrassero per secoli . Queste incursioni piratesche distrussero il territorio della maremma e determinarono il trasferimento delle popolazioni dalle coste alle zone interne .I nuovi insediamenti diedero vita ai numerosi Borghi che furono edificati negli 900 e 1000.
IL PALIO-
Dal 1984, quando la minaccia di distruzione del nostro territorio sembrava incombente per un insano progetto di deturpazione e di degrado, alcuni appassionati della difesa paesaggistica e conoscitori ed estimatori della Storia di questi luoghi, LORIUM e CASTEL DI GUIDO, riuniti nella Cooperativa Portuensis , rievocando la storia dell’antica e mitica battagli di Lorium, la più sconosciuta , ma di fatto la più autentica LIBERAZIONE di ROMA, diedero vita, idearono e realizzarono, alla manifestazione folkloristica del
PALIO della MEZZALUNA. Nel 1984 furono le contrade minuscole dell’antica Lorium, Castel di Guido, a celebrare e rievocare l’evento storico. Le Contrare che parteciparono alla manifestazione furono: CASTELLO,BOTTACCIA, PONTE ARRONE, MURATELLA. Negli anni successivi la partecipazione fu allargata ad altre otto Contrade, questo per ricordare che tutti i cavalieri della Campagna Romana “MILITI-RURALI”, accorsero alla difesa di Roma e della cristianità . Il Comune di Roma dopo anni di partecipazione con il Gonfalone e le Rappresentanze ha voluto dare al Palio della Mezza Luna il massimo riconoscimento , abbinando la manifestazione e alla gara cavalleresca dei nostri Butteri, degni eredi degli antichi Cavalieri , la Lotteria nazionale “Città di Roma”.
Si auspicava l’adesione alla manifestazione di tutti gli antichi Borghi medievali della Diocesi di Porto e Santa Rufina: Porto Romano, Santa Marinella, Cerveteri, Bracciano, Riano Flaminio, Castelnuovo di Porto, Sasso, Castel San Giuliano, La Storta, Cesano, Isola Farnese, Isola Sacra, Formello , Sacrofano, Borghi che sono il cuore dell’antica civiltà della Maremma Portuense.
Trascrizione del testo del Libro dell’On. MARIO BACCINI.
Dall’antico Agro Portuense all’Area Metropolitana di Roma-Ovest (Libro Bianco di Mario Baccini)
OTRICOLI (TR) –Un intero week end dedicato alla storia.
Tre giorni di eventi all’interno del Parco Archeologico di Ocriculum dove poter rivivere i fasti di un municipio romano del II sec. d.C.
Il cambio valuta all’ingresso, il campo dei legionari con le didattiche sulla storia dell’esercito romano, il mercato dove poter iniziare a spendere e contrattare coi sesterzi ricevuti all’entrata, ben quattro tabernae rievocative dove poter gustare sapori antichi di due millenni, poi la vita dei campi, la musica antica, i ludi gladiatori all’anfiteatro, gli spettacoli teatrali, le visite guidate e i laboratori didattici per i bambini ma, soprattutto, la ricostruzione completa del porto fluviale sul Tevere.
Questo è quanto vi aspetta a Otricoli (TR) a pochissimi km da Roma (Uscita A1 Magliano Sabina, si svolta a sinistra sulla Flaminia e si trova il parco a circa 4 km). Questa sarà la sesta edizione di Ocriculum AD 168.
IL TEMPO FUGGE. NON QUI. NON ORA. 26-27-28 MAGGIO, OCRICULUM AD 168.
DESINE FATA DEVM FLECTI SPERARE PRECANDO
(Non sperare di cambiare il destino con le preghiere)
Il LVDVS, la palestra che i gladiatori chiamavano casa, poi i MVNERA, i ludi gladiatori in quell’Arena dove più di duemila anni fa si scontravano uomini, donne e fiere per cambiare il loro destino e, a volte, soltanto per restare vivi.
Il 26-27-28 maggio, Ocriculum tornerà un municipio del II sec. d.C. e grazie ai ragazzi del Ludus Picenus – Scuola Gladiatoria, si rivivranno le emozioni e le suggestioni di allora.
IL TEMPO FUGGE. NON QUI, NON ORA. OCRICULUM AD 168
L’ULTIMA MADRE-Dal romanzo-inchiesta L’ultima madre di Giovanni Greco nato sul campo a Buenos Aires sul tema dei desaparecidos argentini, e nello specifico su quello dell’identità negata, nasce lo spettacolo, prodotto dal Teatro Vittorio Emanuele di Messina con la collaborazione dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’ e della Compagnia DAF – Teatro dell’Esatta Fantasia, che dopo aver debuttato a Messina con la regia di Giovanni Greco e le musiche di Daniela Troilo, interpretato da Ilaria Genatiempo, Vittoria Faro, Ilenia D’Avenia e Lorenzo Parrotto, viene presentato al Teatro Vascello di Roma dal 5 al 7 maggio.
Scorrono in parallelo, due storie, asimmetriche nel tempo e nello spazio, ma intrecciate indissolubilmente: la vicenda esemplare di una madre-nonna de Plaza de Mayo, Maria Fernandez, casalinga semianalfabeta che diventa, per necessità, una militante rivoluzionaria, arrestata, torturata e esiliata, perché cerca prima i suoi figli, quindi i nipoti, fatti scomparire per motivi politici dalla dittatura della giunta militare argentina di fine anni ’70-primi anni ’80 del secolo scorso.
Accompagnato dalle musiche e le canzoni di Daniela Troilo, la storia di Maria, alla ricerca dei figli e poi dei nipoti, s’intreccia con quella di Mercedes, madre “usurpatrice” e della sua famiglia, il cui dominus è Ignacio Mendoza, vero e proprio burattinaio nascosto di entrambe le storie.
Come accadeva spesso in Sudamerica in quegli anni, i figli dati alla luce in cattività dai ‘sovversivi’ vengono affidati, piccolissimi, a famiglie di militari, in questo caso la famiglia Mendoza, nella quale, Mercedes, l’unica figlia, è sterile. Pablo, Miguel, figli di Maria, e Irene, fidanzata di Pablo, catturati dai militari, vengono eliminati, Irene non prima di aver dato alla luce due gemelli, che crescono come Ignacio Guillermo (detto Nacho) e Maria Magdalena (detta Mari), in una famiglia che non è la loro, all’oscuro di tutto per molti anni, fino ad arrivare alla tragica scoperta della propria vera identità.
Lo spettacolo unisce ai protagonisti del romanzo personaggi realmente esistiti, responsabili delle persecuzioni che vengono interrogati in scena, sulle note del tango di Anibal Troilo rielaborate da Daniela Troilo.
Come nel romanzo, anche nello spettacolo le due storie di Maria e Mercedes, asimmetriche nel tempo e nello spazio, sono intrecciate indissolubilmente tanto che l’una racconterà al pubblico la storia dell’altra.
Ad oggi 117 sono i nipoti ‘recuperati’ grazie al lavoro straordinario delle Nonne di Plaza de Mayo e che attende ancora centinaia di bambini e bambine, oggi uomini e donne, dispersi forse anche in Italia, privati del ‘diritto di assomigliare a sé stessi’, di avere un’identità vera e non ingannevole, una vita autentica e dissequestrata.
“Lo spettacolo è un lungo travaglio che cattura nell’attesa fino all’ultima scena. – spiega Giovanni Greco – Accoglie il pubblico una Maria ormai vecchissima che appare magicamente e simbolicamente incinta. Una gravidanza che contiene tutti gli orrori subiti e le speranze dei protagonisti. Ho voluto alternare le due storie con personaggi realmente esistiti non presenti nel romanzo come un medico e un prete che hanno realmente avuto responsabilità nelle persecuzioni. Lo spettacolo come il libro è dedicato a chi resiste senza speranza, perché con le parole di Ghiannis Ritsos forse è proprio là che comincia la storia umana e, come la chiamano, la bellezza dell’uomo”.
Teatro Vascello
Direzione Artistica Manuela Kustermann
dal 5 al 7 maggio 2017
venerdì e sabato h 21 – domenica h 18
L’ULTIMA MADRE
drammaturgia e regia Giovanni Greco
con Ilaria Genatiempo, Vittoria Faro, Ilenia D’Avenia, Lorenzo Parrotto
Musiche Daniela Troilo
Teatro ‘Vittorio Emanuele’ di Messina
Accademia Nazionale d’Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’
Associazione culturale DAF
In collaborazione con Biblioteche di Roma
E Corso di Studi DAMS Università Roma tre
INFORMAZIONI E BOTTEGHINO
Abbonamenti: 10 spettacoli a scelta 100,00 euro prosa, danza, musica
5 spettacoli a scelta 60,00 euro prosa, danza, musica
3 spettacoli a scelta 30,00 euro prosa, danza, musica
Biglietteria:
Intero Prosa 20,00 €
Ridotto Prosa over 65 15,00 €
Ridotto Prosa studenti 12,00 €
Servizio di prenotazione 1,00 € a biglietto
IL Teatro Vascello si trova nello splendido quartiere di Monteverde vicino al Gianicolo sopra a Trastevere a Roma, con i suoi 350 posti, la platea a gradinata e il palcoscenico alla greca permette un’ottima visibilità da ogni postazione.
Il Teatro Vascello propone spettacoli di Prosa, Spettacoli per Bambini, Danza, Drammaturgia Contemporanea, Eventi, FestivaL, Rassegne, Concerti, Laboratori
Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Francesco Saverio Sprovieri, 10, Roma tel 06 58122552; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello
Roma- 30 aprile 2017-Cettina Donato è la prima – e unica- donna italiana a dirigere orchestre sinfoniche arrangiando un repertorio jazz, nonché l’unica ad aver inciso un album insieme ad una big band a suo nome ed eseguendo sue composizioni. Sul palco della Casa del Jazz domenica 30 aprile alle ore 18, in occasione dell’International Jazz Day UNESCO 2017 e del compleanno della Casa del Jazz, la pianista, compositrice e direttrice d’orchestra Cettina Donato presenterà il suo nuovo e quarto album edito dall’etichetta discografica AlfaMusic“Persistency-The New York Project”. Registrato lo scorso settembre a Brooklyn, e presentato live in anteprima alBlue Note di New York, il disco nasce dal successo di precedenti collaborazioni di Cettina Donato con il grande batterista Eliot Zigmund, con il sassofonista Matt Garrison e il contrabbassista Curtis Ostle.
Composto da otto tracce, questo nuovo lavoro ospita sette brani originali concepiti come grandi omaggi agli artisti più amati da Cettina Donato: George Gershwin, Thelonious Monk e Herbie Hancock – che più volte ha incoraggiato personalmente la stessa Cettina allo sviluppo della sua vena creativa – anche se a livello compositivo talvolta si discosta dalla tipica forma della jazz song. Valorizzato è comunque il senso della semplicità e della cantabilità, da sempre peculiarità della sua visione musicale. La tracklist ospita anche il brano “Lawns” di Carla Bley, con un mood che rispecchia musicalmente l’andamento dell’intero disco.
Il tour di presentazione del disco prevede date in Europa e Stati Uniti, con un calendario in continuo aggiornamento e con diversi musicisti ad avvicendarsi nella formazione trio e quartetto, tra cui Eliot Zigmund, Matt Garrison e Curtis Ostle per le date negli USA, Marton Juhasz, Matyas Hofecker,Vito di Modugno, Francesco Ciniglio, Luca Fattorini, Mimmo Campanale, Riccardo Fioravanti, Stefano Bagnoli, Nino Pellegrini e Vladimiro Carboniper le date in Europa.
BIOGRAFIA CETTINA DONATO
Pianista, compositrice e direttore d’orchestra messinese, Cettina Donato si è distinta negli Stati Uniti e Canada per la grande raffinatezza e versatilità musicale nell’affrontare e fondere tra loro i diversi generi, in particolare classica, jazz e pop.
Ha ricoperto il ruolo di International President del Women In Jazz del South Florida, associazione volta alla promozione di musiciste e compositrici di tutto il mondo. Durante gli studi alla prestigiosa Berklee Music College di Boston, dove è si è laureata, è stata nominata “Best Jazz Revelation Composer and Performer” e ha ricevuto l’ambito Carla Bley Award for “Best Jazz Composer of Berklee College of Music”.
In Italia ha collaborato come direttore, compositrice e arrangiatrice con varie orchestre tra cui l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, la New Talents Jazz Orchestra di Roma, l’Orchestra Giovanile “Città di Molfetta”, la Late Night Jazz Orchestra di Los Angeles e a Boston ha fondato la “Cettina Donato Orchestra” composta da musicisti provenienti dai cinque continenti.
Si è esibita in importanti festival tra cui l’Umbria Jazz, è stata finalista al concorso Note Di Donna (Piacenza Jazz Festival) e si è piazzata seconda al Luca Flores Award come miglior jazzista italiano emergente.
Negli anni ha suonato con alcuni tra i didatti-jazzisti più importanti dell’area jazz, tra cui Eliot Zigmund, Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso, Salvatore Bonafede, Ray Santisi, Laszlo Gardony, Joanne Brackeen, Greg Hopkins, Jackson Schultz, Ken Pullig, Dick Lowell, David Santoro, Adam Nussbaum, Hal Galper, Billy Harper, Ron Savage, Scott Free, Dario Deidda, Roberto Gatto, Ken Cervenka, Bob Pilkington, Marcello Pellitteri, Marco Panascia, Orazio Maugeri, Dado Moroni, Bob Mintzer, Garrison Fewell ed altri.
Negli Stati Uniti è stata impegnata come performer, bandleader e direttore di Big Band per diverse organizzazioni musicali, festival e jazz club tra New York, Los Angeles, Boston, Cambridge, Austin.
Il suo primo album “PRISTINE” ha ottenuto ottime recensioni da alcune tra le più importanti riviste di jazz italiane e straniere come Jazzit, Musica Jazz, Jazz Magazine, JazzTimes, Keep Swinging, JazzWise, Metronome, Boston Globe. Il secondo disco “CRESCENDO”, registrato con un’orchestra jazz e un quartetto di archi e che comprende sue composizioni originali, è stato premiato al Jazzit Awardcome uno dei migliori album internazionali del 2013.
Ha riscosso un notevole successo di vendite e di critica il suo terzo lavoro “THIRD” (Blue Art Management), uscito nel febbraio 2015, che comprende sue composizioni per jazz trio. Il quarto album “Persistency-The New York Project” feat. Eliot Zigmund è stato registrato a New York nel 2016 e presentato in anteprima proprio al Blue Note nella Grande Mela. I suoi live e dischi sono stati recensiti da importanti testate come Musica Jazz, Jazzit, Jazz Times, The Boston Globe, Jazz Wise (UK).
Diplomata in Pianoforte classico e laureata in Musica Jazz al Conservatorio “A. Corelli” di Messina, oltre che al Berklee Music College di Boston, Cettina è a sua volta impegnata sul fronte della didattica, come docente dei Conservatori di Livorno, Alessandria e Messina.
E’ inoltre laureata all’Università di Messina in Psicologia Sociale.
I suoi prossimi concerti: il 26 maggio a Foggia, il 28 a Valenzano e a Trani, il 15 giugno a Messina, mentre il 23, 24 e 25 giugno sarà a Feltre protagonista di una residenza artistica al Jazzit Fest. Il 29 agosto tornerà negli Stati Uniti per un concerto a Kendall Square, Cambridge, e il 18 settembre a Boston per il Sounds of Italy Festival.
Cettina ha deciso di devolvere tutto il ricavato della vendita dei dischi ad un progetto da lei fortemente voluto: la costruzione della Residenza “VillagGioVanna”, in provincia di Messina, destinata ad ospitare in maniera permanente bambini, ragazzi e adulti affetti da autismo e che non hanno il sostegno della propria famiglia. Il progetto comprende anche un grande spazio destinato alle attività musicali con uno studio dotato di strumenti, dischi, una sala cinema, un terreno che ospiterà animali domestici per la Pet Therapy ed anche una piscina. Previsto il supporto di medici, assistenti, infermieri, operatori.
Cettina Donato da sempre divide la sua carriera tra Stati Uniti e Italia, luoghi nevralgici dove, tra jazz e classica, ha sviluppato un intenso percorso artistico, dalla composizione e direzione per orchestra, alla conduzione di formazioni come trio e quartetto, al piano solo, collaborando con molti artisti noti della scena internazionale.
Il JAZZIT Award 2015 ne riconosce i meriti annoverandola nella classifica dei migliori arrangiatori italiani. Un patrimonio di conoscenze ed espressività che in Italia diffonde anche attraverso una intensa attività didattica nei conservatori di Messina, Alessandria e Livorno.
Cettina Donato :”Puoi raggiungere qualsiasi obiettivo tu abbia programmato ma ci vuole azione, persistenza e la capacità di guardare in faccia le tue paure. Questo è il motivo per cui ho chiamato il mio nuovo progetto “Persistency” (perseveranza) perché niente è impossibile e non abbiamo alcun limite. Noi stessi siamo il nostro limite. Dobbiamo soltanto credere un po’ di più in noi stessi. Mi auguro che le musiche di questo album siano di vostro gradimento perché sono state realizzate con amore e con il cuore.” Cettina Donato”.
L’Album e il Presskit sono scaricabili integralmente sul sito di Italian Jazz Music (riservato esclusivamente agli addetti ai lavori previa registrazione gratuita): http://ijm.it/component/music/display/648. Per ricevere copia promozionale del disco inviare una mail a: Ufficio Stampa AlfaMusic Anita Pusceddu anita@alfamusic.com.
E L’HO PAGATA IO di B. Foria, D. Ceva, M. Rossi, G. Ricciardi
regia
CLAUDIO INSEGNO
Barbara, la bella partenopea, reduce dal grande successo di Colorado con i suoi esilaranti monologhi e per la parodia di Scianel di Gomorra che ha spopolato sul web, voce femminile di RTL 102,5 e è sicuramente un’artista a 360°.
Dopo il grande successo al Teatro Manzoni e Leonardo di Milano, approda per la prima volta alla Sala Umberto di Roma nella stagione 2016/2017 con il suo nuovo spettacolo Volevo una cena romantica…e l’ho pagata io! con la regia di Claudio Insegno.
Barbara Foria, con il suo stile vulcanico, irriverente e schietto, si è sempre contraddistinta come paladina dell’universo femminile. In Volevo una cena romantica… e l’ho pagata io! l’artista partenopea porta in scena il meglio del suo repertorio. “Se l’uomo e la donna non si possono sopportare perché allora si cercano, si fidanzano e soprattutto si sposano?” Questi sono solo alcuni degli atroci interrogativi che Barbara Foria si pone nel suo ONE WOMAN SHOW dove rompe gli schemi classici della brava ragazza e mette in piazza i segreti che nessuna donna ha mai osato confessare. La woman in red, rivelazione femminile di Colorado, il programma comico di Italia 1, pronuncia una divertentissima arringa per analizzare il rapporto uomo‐donna, dal primo giorno di idillio amoroso, all’incontro con l’avvocato divorzista. Uno spettacolo esilarante e autoironico rivolto alle donne strizzando l’occhio agli uomini.
Note dell’artista
“Vissero per sempre felici e contenti”. Una frase che ha fatto più danni del bastone allungabile per farsi i selfie. Cresciute nel mito di Cenerentola, abbiamo invano cercato il nostro principe azzurro. Perdendo le scarpe, la testa, il cuore. Ma soprattutto perdendo tempo. Perché oggi un principe azzurro non lo trovi neanche col tom tom!! Se riscrivessero quelle favole oggi, probabilmente i finali sarebbero diversi: il Principe sceglierebbe una MILF, la Bella Addormentata, stufa di attendere che qualcuno venga a risvegliarla, partirebbe per i Caraibi con le amiche di WhatsApp, e Aladdin scapperebbe col genio e i soldi, lasciando Jasmine in braghe di tela!!! I miti ci hanno fottute. Il romanticismo è morto, Cupido si è ritirato a vita privata e l’amore è in prognosi riservata. Eppure noi donne ci ostiniamo a cercarlo: forse per colpa di Danny Zuko, che nel finale di Grease si toglie la canottiera da coatto e, per amore di Sandy, indossa il maglioncino da bravo ragazzo. Forse è per colpa di che in pieno Ventunesimo secolo, ancora si aspetta alla finestra un Richard su una limousine bianca? Di certo ogni donna sogna di vivere una storia da 9 settimane e1/2…mentre per gli uomini una settimana con te basta e avanza! I tempi sono cambiati: una volta gli uomini ti offrivano la cena. Ora devi pagare tu e ti tocca pure andarli a prendere. Il femminismo ha fatto più danni della Lehman Brothers. Eppure avremmo dovuto capirlo subito. Il principe azzurro non poteva essere l’uomo ideale. Perché un tizio biondino, su un cavallo bianco, che va in giro con una calzamaglia azzurra attillata di certo non è un mito da volere sposare. Quella scarpetta di vernice… non le aveva scelte a caso!
MARISA SANNIA scompare a Cagliari il 14 Aprile 2008, è stata una cantautrice e attrice italiana. Appassionata di poesia e di cultura popolare, attaccata alla sua terra, nostalgica e innamorata della Sardegna, riservata e timida, proteggeva con tutte le sue forze la sua vita privata. Nota per alcuni successi di musica leggera negli anni sessanta, è stata interprete di canzoni d’autore, attrice e ha poi iniziato la sua ricerca artistica come cantautrice in lingua sarda. È stata conosciuta anche con il soprannome “La gazzella di Cagliari”. Ebbe successi come cantante negli anni settanta, poi si ritira a vita privata. Nel 1993 il ritorno pubblico alla musica con un disco in lingua sarda nel quale musica i versi di Antioco Casula, alias Montanaru, poeta sardo attivo nella prima metà del Novecento, dal titolo “Sa oghe de su entu e de su mare”, con il quale conseguì il “Premio Silanus” 1994. Di lì a poco, anche il ritorno al teatro nel 1995 con Albertazzi in “Memorie di Adriano – Ritratto di una voce” regia di Maurizio Scaparro, avvicendando un’altra cantante sarda, Maria Carta, presente nelle prime edizioni dello spettacolo.
Nel 1997 è cantautrice e propone sia i suoi testi poetici e musica, sia quelli di autori importanti sardi, tra cui Francesco Masala e Antioco Casula, inciderà “Melagranàda” in collaborazione col poeta Francesco Masala con una raccolta tratta dall’opera “Poesias in duas limbas”.Nel 2003 la sua terza raccolta in lingua sarda, “Nanas e janas”, con parole e musiche inedite. Nel 2006 prende parte al concerto tributo a Sergio Endrigo, partecipa al Festival “Mille e un Nuraghe”dove propone le poesie di Antioco Casula e Francesco Masala e una prosa lirica di Giulio Angioni (Il mare) insieme ad alcuni brani del suo ultimo lavoro discografico, che verrà pubblicato postumo, intitolato “Rosa de papel”, sulla vita e le poesie di Federico Garcia Lorca.L’ultimo suo lavoro (2008 postumo) è proprio “Rosa de papel”, dedicato alla vita e alla poesia di Federico García Lorca: una raccolta di 12 canzoni, tratte dalle poesie del periodo giovanile del poeta. Tra le canzoni: “El nino mudo”, “Rosa de papel”, “Laberytos y espejos”, “Aguila de los ninos”.La città di Iglesias sembra essersi scordata di lei, nessuna manifestazione canora che la ricordi o attività culturale a lei dedicata.
Marisa Sannia muore a Cagliari il 14 aprile 2008 a causa di un’improvvisa e grave malattia. Aveva 61 anni. Nell’agosto dello stesso anno alla sua memoria viene dato il riconoscimento del “Premio Maria Carta”. Nel settembre del 2009 l’artista Maria Lai ha dedicato alla figura della Sannia, di cui era amica, un evento speciale presso il piazzale della Stazione dell’arte a Ulassai, con il coinvolgimento del marito e della figlia della cantante.
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