Riserva Naturale Regionale Tevere Farfa, ed è possibile pensarla come modello equilibrato di espressione della biodiversità, paradigma di convivenza tra specie e popolazioni differenti, luogo di pace. NO alle armi, al profitto sui beni comuni e ai paradisi fiscali SI alla cultura, alla tutela ambientale e ai paradisi naturali!
La monografia affronta in modo essenziale la vita artistica e le opere discografiche di Frank Zappa. Il libro analizza tutta la produzione discografica dell’artista, commentando brevemente ogni canzone, presenta un capitolo dedicato alle sue dichiarazioni, la discografia ufficiale e un’appendice che raccoglie i più importanti singoli, 12″ e audiocassette che tra il 1966 e il 1988 hanno costellato la produzione musicale di Frank Zappa.
Legends è una collana dedicata alle leggende della Musica Pop/Rock/Folk/Jazz/Blues.
Ogni monografia affronta in modo essenziale e rigoroso la vita, le opere discografiche e l’eredità artistica dei gruppi o dei singoli musicisti analizzati. Nel suo insieme, Legends diventa una vera e propria enciclopedia che sa trasformarsi in preziosa guida all’ascolto degli album più significativi di ciascun interprete così come in efficace promemoria dei suoi brani più celebri.
Editori Riuniti Roma
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Scritto con Jan Brachmann-Traduzione di Nicola Cattò
Zecchini Editore
DESCRIZIONE
Spesso le autobiografie di grandi artisti si riassumono in una serie di dati, persone e luoghi di relativa importanza per il lettore: del tutto diverso è quanto si legge nelle “Memorie di un violoncellista” (questo il sottotitolo del volume scritto con Jan Brachmann) del grande David Geringas, l’allievo prediletto di Rostropovič, vincitore del Premio Čajkovskij nel 1970. La sua vita è anche il riflesso della storia, anzi della Grande Storia, fra l’infanzia in Lituania, gli studi nelle Mosca sovietica, l’emigrazione in Germania (con una lunga parentesi verso l’Italia, paese da Geringas amatissimo) e la lunga carriera di violoncellista e insegnante, in un continuo scambio con tutti i compositori più importanti del secondo ’900, che hanno scritto per lui. Nella vita di David Geringas, insomma, c’è la storia musicale e culturale degli ultimi 70 anni: e non è poco.
Richiedete il libro nei migliori negozi o a questo link:
Fotogiornalista, corrispondente di guerra, modella e musa surrealista, Lee Miller è stata una delle più grandi fotografe del Ventesimo secolo, tra fotogiornalismo, moda, ritratti e pubblicità. Questo libro, pubblicato contemporaneamente all’uscita di un importante film sulla sua vita, raccoglie 100 dei suoi migliori lavori. Anthony Penrose è un fotografo britannico, figlio di Sir Roland Penrose e Lee Miller, e dirige il Lee Miller Archive e la Penrose Collection, con sede nella casa di famiglia, Farley Farm House. La sua biografia Le molte vite di Lee Miller è stata pubblicata in Italia da Contrasto. Kate Winslet, che interpreta Lee Miller nel film, prefaziona il libro.
dalla Prefazione di Roberto Lorenzett:«Questo libro parla di teatro dialettale reatino ma, pur con il massimo rispetto per questa nobile arte, sarebbe un’offesa considerarlo solo per questo. Racconta di certo il vasto e articolato orizzonte dei gruppi teatrali che operavano nella Rieti del Novecento, con la serietà con cui al tempo si ponevano nei confronti di questa attività, e l’irrinunciabile qualità che si pretendeva dal prodotto finale, un aspetto questo oggi forse un po’ troppo trascurato. Ma man mano che le pagine scorrono ci si rende conto che in questo libro c’è molto di più. Aimone usa il teatro come osservatorio, quasi una metafora, della Rieti di quegli anni, soprattutto quelli a cavallo tra il fascismo e il dopoguerra. Anni difficili caratterizzati da rigide appartenenze che trovavano un punto di mediazione sui palcoscenici dei gruppi teatrali locali. Il teatro come spazio metastorico, capace di essere esso stesso momento di tregua tra storie di vita e credi politici inconciliabili tra loro. […]
L’Autore-
Aimone Filiberto Milli (Pieve Santo Stefano (AR) 1926 – Rieti 2015), giornalista (“L’Unità”, “Paese Sera”, “Il Tempo”), ha lavorato presso redazioni estere in Russia, Scandinavia, Finlandia, Cecoslovacchia, Medio Oriente. Militante del Pci reatino dalla sua fondazione, nel giugno del 1944, fino al 1984, ha al suo attivo numerosi libri di memorialistica che coniugano lo scenario reatino alla storia del Novecento.
Prima, donna. Margaret Bourke-White, il volume che ripercorre le vicende e il lavoro di una delle figure più rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo internazionale. Una donna che, con le sue immagini, le sue parole e tutta la sua vita, è stata in grado di creare un personaggio forte e invidiabile costruendo il mito attraente di se stessa.
Pioniera dell’informazione e dell’immagine, Margaret Bourke-White ha esplorato ogni aspetto della fotografia: dalle prime immagini dedicate al mondo dell’industria e ai progetti corporate, fino ai grandi reportage per le testate più importanti come Fortune e Life; dalle cronache visive del secondo conflitto mondiale, ai celebri ritratti di Stalin prima e poi di Gandhi (conosciuto durante il reportage sulla nascita della nuova India e ritratto poco prima della sua morte); dal Sud Africa dell’apartheid, all’America dei conflitti razziali fino al brivido delle visioni aeree del continente americano. E a un certo punto sarà Margaret Bourke-White stessa che accetta di porsi davanti e non dietro all’obiettivo, diventando a sua volta il soggetto di un reportage in cui il collega Alfred Eisenstadt documenta la lotta della fotografa contro il morbo di Parkinson, malattia che la porterà alla morte. Una battaglia in cui non avrà paura di mostrarsi debole e invecchiata, nonostante un’eleganza e un buon gusto a cui non rinuncerà mai, confermandosi ancora una volta la prima in tutto.
“Se ti trovi a trecento metri di altezza, fingi che siano solo tre, rilassati e lavora con calma”, era il motto di Margaret Bourke-White. Il libro pubblicato da Contrasto ne ripercorre i molti primati, raccontati lungo un doppio binario. Attraverso undici capitoli, che corrispondono ad altrettante fasi della vita della fotografa, la potenza delle immagini si accosta a quella della forte voce di Margaret Bourke-White. È infatti lei che, in prima persona, scrive e racconta il suo lavoro, le avventure vissute, le sfide vinte. Una scrittura visiva, che completa e arricchisce la storia di ogni sua memorabile fotografia.
Ecco gli 11 capitoli tematici:
– L’incanto delle acciaierie mostra i primi lavori industriali di Margaret, da quando nel 1928 apre un suo studio fotografico a Cleveland;
– La sezione Conca di polvere documenta invece il lavoro sociale realizzato dalla fotografa negli anni della Grande Depressione nel Sud degli USA;
– LIFE si concentra invece sulla lunga collaborazione di Bourke-White con la leggendaria rivista americana. Per LIFE Bourke-White realizzerà la copertina e i reportage del primo numero e tanti altri ancora lungo tutta la sua vita;
– Sguardi sulla Russia inquadra il periodo in cui Margaret Bourke-White documentò le fasi del piano quinquennale in Unione Sovetica fino ad arrivare a realizzare anni dopo – quando già era scoppiata la Seconda guerra mondiale – il ritratto di Stalin in esclusiva per LIFE;
– La sezione Sul fronte dimenticato documenta gli anni della guerra, quando per lei fu disegnata la prima divisa militare per una donna corrispondente di guerra. Sono gli anni in cui Bourke-White, al seguito dell’esercito USA sarà in Nord Africa, Italia e Germania;
– La sezione Nei Campi testimonia l’orrore al momento della liberazione del Campo di concentramento di Buchenwald( 1945) quando, come ha dichiarato la fotografa, “per lavorare dovevo coprire la mia anima con un velo”;
–L’India raccoglie il lungo reportage compiuto dalla fotografa al momento dell’indipendenza dell’India e della sua separazione con il Pakistan. Tra le altre immagini, in mostra anche il celebre ritratto del Mahatma intento a filare all’arcolaio;
– Sud Africa è la documentazione del grande paese africano durante l’Apartheid;
– Voci del Sud bianco è il lavoro a colori del 1956 dedicato al tema del segregazionismo del Sud degli USA in un paese in trasformazione;
– In alto e a casa raccoglie alcune tra le più significative immagini aeree realizzate dalla fotografa nel corso della sua vita;
– Il percorso termina con La mia misteriosa malattia, una serie di immagini che documentano la sua ultima, strenua lotta, quello contro il morbo di Parkinson di cui manifesta i primi sintomi nel 1952 e contro cui combatterà con determinazione. In questo caso, è lei il soggetto del reportage, realizzato dal collega Alfred Eisenstaedt che ne testimonia la forza, la determinazione ma anche la fragilità.
A conclusione di questo percorso biografico, accanto al testo della curatrice del volume Alessandra Mauro, chiude il libro un monologo di Concita De Gregorio. Attraverso esso, come in un lungo flusso di coscienza, è sempre la voce di Margaret Bourke-White che mette il punto sulla propria storia per raccontare la sua ricerca della “misura del fuoco”, mostrando quella capacità visionaria e insieme narrativa in grado di comporre le “storie” fotografiche dense e folgoranti che sono arrivate fino a noi.
I fotografi vivono tutto molto velocemente; l’esperienza ci insegna ad affinare il più possibile la nostra abilità, ad afferrare al volo i tratti salienti, i punti forti di una situazione. Quel momento perfetto e denso di significato, essenziale da catturare, spesso è il più effimero e le possibilità di approfondimento sono rare. Scrivere un libro è il mio modo di digerire le esperienze che vivo.
Margaret Bourke-White
Kit di 8 cartoline di Margaret Bourke-White Dimensioni: 12x17cm-
Soggetti: Ritratto Margaret Bourke-White Montana 1936 Diga Fort Peck Gandhi con l’arcolaio In volo su Manhattan La fila per il pane Il funerale di Gandhi New York
Soggetti: Ritratto Margaret Bourke-White Montana 1936 Diga Fort Peck Gandhi con l’arcolaio In volo su Manhattan La fila per il pane Il funerale di Gandhi New York
FARA in SABINA TEATRO POTLACH OMAGGIO A ITALO CALVINO
Evento Culturale LA NOTTE BIANCA 2023
Biblioteca Comunale Abate Alano
Fara in Sabina-Notte Bianca- 14 ottobre 2023- dalle ore 19:00 sino alle ore 20:30 dedicata al centenario della nascita di Italo Calvino
Nel 1923 nasceva a Cuba lo scrittore italiano Italo Calvino. Nell’anno in cui si festeggiano i 100 anni dalla nascita di questo grande narratore, il Teatro Potlach ha deciso di presentare un omaggio artistico nell’ambito dell’Evento Culturale LA NOTTE BIANCA 2023.Va quindi in scena a Fara Sabina uno spettacolo speciale realizzato dall’ensemble del Teatro Potlach.
“Leggermente fuori fuoco” è il leggendario volume di Robert Capa che racconta le vicende del suo autore nell’Europa della Seconda guerra mondiale. L’edizione italiana di Slightly out of focus, uscito per la prima volta nel 1947, e già pubblicata nella collana Dixit da Contrasto anni fa, e ora presente nella collana “In parole” nell’edizione a cura di Valentina De Rossi, torna in libreria nel formato brossura. “Leggermente fuori fuoco” è il diario delle memorie di guerra di Robert Capa “con foto dell’autore”, come amava che si scrivesse. Il libro mutua il titolo dalle didascalie che su Life accompagnavano le sue foto dello sbarco in Normandia, rovinate da un tecnico di laboratorio in fase di sviluppo. Preceduto da una nota del fratello Cornell Capa e dall’introduzione di Richard Whelan, biografo di Capa, il volume alterna le vicende del fotoreporter con una storia d’amore travagliata, trasformando l’autobiografia in un romanzo celeberrimo in cui il fotografo mantiene la freschezza dello sguardo, la passione, l’ironia, lo spirito d’avventura di un grande testimone del nostro tempo.
ContrastoBooks
Roberto Koch Editore srl
Corso d’Italia 83 00198
Roma
Italia
Fame, dono e sfida antifascista in una festa del luglio 1943
Presentazione di Mirco Zanoni / Premessa di Alberto Grandi
Viella Libreria Editrice-Roma
SINOSSI
All’indomani del 25 luglio 1943, la destituzione di Mussolini venne salutata con forme di distruzione simbolica del regime fascista (abbattimento di busti e statue del duce, cancellazione delle scritte murali, saccheggi delle sedi fasciste, falò purificatori, ecc.). I sette fratelli Cervi, insieme agli antifascisti del loro paese, portarono invece in piazza due bidoni del latte, ricolmi di pastasciutta; proposero, cioè, un banchetto collettivo all’interno del quale, senza distinzioni e gerarchie, una comunità avrebbe ritrovato un nuovo senso della propria identità. Alla fine degli anni Ottanta, si ebbe la felice intuizione di riproporre l’antico gesto dei sette fratelli; nel corso degli anni, la festa della pastasciutta antifascista si è diffusa in tutta Italia, fino a diventare una delle manifestazioni più importanti e conosciute dell’antifascismo italiano.
INDICE
Presentazione di Mirco Zanoni
Premessa di Alberto Grandi
Introduzione
La storia dei Cervi e la pastasciutta
Premessa
Il martirologio dei Cervi
Una nuova narrazione
La pastasciutta dei Cervi
27 luglio 1943: la pastasciutta in piazza
Controversie su una data
Decisione, organizzazione e produzione della pasta
Dalla latteria di Caprara alla piazza di Campegine
Sul numero dei partecipanti alla festa
Sull’investimento economico per la pastasciutta
Qualità e tipologia della pastasciutta di Campegine
Come un carnevale
Premessa
Scamiciati, ubriachi e pazzi
Socialità e derisione
Teatralizzazioni carnevalesche
Bevute a garganella
Il carnevale dei Cervi
Antifascismo e saccheggi popolari
Spreco carnevalesco e forme redistributive
La distribuzione della pastasciutta
La fame inesauribile
Ideologia e cultura fascista dell’alimentazione
La cucina del poco e del senza
La fame e il suo sentimento
Astenia e dimagrimento progressivo
Pane e conflitto
Le sfide dei Cervi
La politica degli ammassi e la borsanera
Repressione e impotenza del regime
Borsanera e potlach dei Cervi
La piazza in festa
Tra catarsi e stasi aggregativa
La prefigurazione utopica di un nuovo mondo
Gli abbracci del 25 luglio
Guerra e deperimento della cultura del pasto comune
La condivisione della parola
Il dono dei Cervi
Verticalità del dono
Forme orizzontali di prodigalità e motivazioni del dono
L’idealizzazione fascista della mezzadria
La (relativa) agiatezza dei Cervi
Originalità e riscatto sociale dei Cervi
Sull’inaffidabilità anarchica dei Cervi
Gli arrestati del 25 luglio
La pastasciutta tra immaginario e consuetudini culinarie
Elementi storici
La pastasciutta dei napoletani
I futuristi contro la pastasciutta
Mitologie della cucina emiliana
La dieta contadina padana
Gastronomia festiva nel Reggiano
Del burro e del formaggio
La dieta dei Cervi
La sfoglia e la zuppa
Successo e declino della pastasciutta
Il fuoco di una tradizione
La pastasciutta e la crisi dell’antifascismo
L’idea della festa della pastasciutta e l’inizio della sua storia
Il consolidamento della festa e la rete delle pastasciutte antifasciste
Promotori, luoghi e date della festa
Lo spettacolo della festa
Tra fedeltà filologica e innovazione
Il successo simbolico della pastasciutta antifascista
La ridefinizione dei contenuti della festa
Un antifascismo da mangiare
Conclusioni
Interviste e sitografia
Indice dei nomi
L’Autore
Marco Cerri, di formazione sociologica, da tempo si occupa di storia della Resistenza italiana. Si è già interessato alla vicenda della famiglia e dei fratelli Cervi in una ricerca sulla costruzione del loro mito nell’Italia repubblicana (Papà Cervi e i suoi sette figli. Parole della storia e figure del mito, Rubbettino, 2013).
In copertina: Bidone per la raccolta e il trasporto del latte (anni Trenta). Gattatico (RE), Museo di Casa Cervi.
Fotografia di John Freeman.
Viella Libreria Editrice
Via delle Alpi 32 – 00198 Roma Tel. 06.8417758 – Fax 06.85353960
Catalogo della mostra di Milano al Mudec Photo dal 11 novembre 2022 al 19 marzo 2023. In questa mostra e nel catalogo che l’accompagna, vediamo la profonda verità umana degli eventi che Capa ha documentato. Qui abbiamo la quintessenza del lavoro di Capa. Anche in piena guerra, la sua macchina fotografica ha registrato pochi cadaveri o atrocità. Capa si preoccupava soprattutto dei vivi, non dei morti. Il suo vero soggetto come fotografo di guerra era il trionfo dello spirito umano anche sulle più terribili avversità, sebbene abbia realizzato anche immagini di persone il cui destino è stato tragicamente spezzato dalle loro sofferenze.
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