Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-DOTT. GREGORIO SCHIRINZI
Castel di Guido- 26 dicembre 2016-“Per l’edizione 2016, ci ha dichiarato il Dott. Gregorio Schirinzi ,data la crisi ormai costantemente presente nella nostra quotidianità, si è deciso di riproporre lo stesso scenario della scorsa edizione riciclando parti del presepe già utilizzate, cambiando però i protagonisti. La mangiatoia , posta all’interno della ormai “affezionata” corte del Casalone , diventa il punto di riferimento per il nostro Presepe.” Prosegue il Dott. Schirinzi:” La “sceneggiatura e la scenografia”è affidata all’estro creativo dei figuranti , così le bancarelle diventano le scene della sacra rappresentazione.”
“A Castel di Guido il Presepio è stato allestito con il lavoro collettivo di tutto il Quartiere” ci ha detto soddisfatto il VicePresidente del C.d.Q. Mauro SOLIDANI . Prosegue Mauro :” Siamo fieri di questo lavoro collettivo, frutto di molti aderenti al Comitato, che pur tra mille difficoltà, ha saputo riprodurre l’atmosfera del Natale. Quest’atmosfera è ricca di emozioni personali e sensazioni da noi tutti condivise. “
Certo che la sensazione di Mauro Solidani è vera e si respira ,”è visibile”, girando tra le corti e gli angoli scenici che il visitatore incontra prima di arrivare al quadro della Natività.
Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-chiesa dello SPIRITO SANTO
Credo che anche Francesco d’Assisi che, nel 1223 a Greggio, rappresentò la Natività con personaggi viventi, istituendo così la Sacra rappresentazione della Natività andrebbe fiero di questo Presepio allestito ai confini di Roma , nella tranquillità della Campagna Romana. Don Luigi Bergamin ,parroco di Castel di Guido, ci ha detto :”Questo è un Presepe fatto con elementi semplici, in quanto naturali, al fine di richiamare la “povertà” nella sua bellezza. “ Prosegue Don Luigi: ”E’ tutto bello e tutto conduce al messaggio che l’Angelo ci ha lasciato “Pace in terra agli uomini di buona volontà”. Chiosa Don Luigi: ”L’uomo e la donna di oggi, più che mai hanno bisogno, come Francesco d’Assisi, di “vedere con gli occhi del corpo” il Bambino nella mangiatoia per poter “sentire” ,dentro, quella tenerezza che commuove, quella gioia che vivifica, quello stupore che trasforma per entrare in giusta sintonia nel Mistero più grande e più bello che all’umanità sia stato donato di provare. Voglio fare un plauso e, quindi, rivolgere un grazie a tutti i figuranti , ai partecipanti e agli organizzatori della Sacra rappresentazione. Grazie, ci avete reso orgogliosi di essere Cittadini e Comunità cristiana di Castel di Guido.”
Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-
Collaborano alla manifestazione: Comunità Terapeutica Castel di Guido,la Parrocchia Spirito Santo, Don Luigi Bergamin per la consulenza storica, religiosa e per la supervisione dei testi che saranno declamati, “il sacro racconto”, ai visitatori. La manifestazione verrà replicata il 6 gennaio 2017 dalle ore 18,00 sino alle ore 20,00.
Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-OLYMPUS DIGITAL CAMERACastel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-OLYMPUS DIGITAL CAMERACastel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-chiesa dello SPIRITO SANTOCastel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-chiesa dello SPIRITO SANTOCastel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-Castel di Guido – IL PRESEPE VIVENTE EDIZIONE 2016-IL SIG. LIBERO IL FALEGNAME
Castel di Guido-Restaurata la scalinata della chiesa dello SPIRITO SANTO
Castel di Guido- 10 dicembre 2016-La nostra chiesa dello SPIRITO SANTO è raggiungibile tramite una scalinata, in mattoni rossi posti di taglio. La scalinata è stata realizzata negli anni del ventennio fascista. Nell’aprile del 1932 mentre Mussolini transitava sulla via Aurelia per raggiungere le Bonifiche di Maccarese si fermo e ,su preghiera del parroco, fece realizzare la scalinata. Le scale sono in perfetto stile ventennio. La scalinata è diventata il “cuore “ della piazza di Castel di Guido. La scalinata introduce il fedele o il visitatore nell’atmosfera medievale che si respira all’interno della magnifica chiesa parrocchiale. Don Luigi Bergamin, l’attuale parroco, ha fatto scelte progettuali, per l’intervento manutentivo , compatibili con le esigenze di sicurezza, corrimano in ferro ed abbattimento barriere architettoniche come da normativa di Legge. Don Luigi ci ha spiegato:” l’intervento ha mantenuto in essere tutte le tipologie costruttive esistenti , coniugando sicurezza e funzionalità”. Prosegue Don Luigi:”l’intervento ha operato al fine di migliorare le caratteristiche di resistenze e di portanza. Inoltre nel piano centrale, spazio tra la prima e la seconda scalinata, è stata eseguita una perimetrazione , in mattoni , ed evidenziata quest’area rispetto a quella verde contigua. La posa in opera ,stesura, di un misto di cava, ghiaia macinata bianca, risalta ed evidenzia tutta la solennità della nostra chiesa.”
Questo restauro, se pur non “appariscente”, è stato eseguito mediante il risarcimento dei laterizi con boiacca di malta di cemento additivata , lavoro eseguito tutto manualmente. Chiosa e precisa Don Luigi:” prima del restauro è stata eseguita una accurata pulizia di tutta la scalinata. Operazione eseguita tutta a mano mediante ripetuti passaggi di spazzola di crino vegetale e acqua ,previa operazione di pre-consolidamento dove la superficie presentava un grado di deterioramento avanzato fino alla completa asportazione delle polveri e dei grassi. Le croste nere e i depositi sono stati asportati anche questi manualmente.”
Castel di Guido-Restaurata la scalinata della chiesa dello SPIRITO SANTOCastel di Guido-Restaurata la scalinata della chiesa dello SPIRITO SANTOCastel di Guido-Restaurata la scalinata della chiesa dello SPIRITO SANTOCastel di Guido-Restaurata la scalinata della chiesa dello SPIRITO SANTO
Castel di Guido 3 dicembre 2016- FOTO GALLERY della cerimonia della premiazione del Premio CAMAPGNA ROMANA 2016 (seconda edizione).
CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALE –CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALECASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALECASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-Dott.ssa ARIANNA UGOLINI- Giornale MUNICIPIO 13CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Signora VIRGINIA FERRARACASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016-Domenico Frascarelli-Loredana Frascarelli e il Vice-Presidente C.d.Q. MAURO SOLIDANICASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Signora VIRGINIA FERRARAPREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa ALESSANDRA MANCUSO Per il suo costante impegno nell’opera d’integrazione degli Ospiti del CSM con la realtà di Castel di Guido.PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa ALESSANDRA MANCUSO Per il suo costante impegno nell’opera d’integrazione degli Ospiti del CSM con la realtà di Castel di Guido.I complimenti della Presidente Castagnetta.PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa ALESSANDRA MANCUSO Per il suo costante impegno nell’opera d’integrazione degli Ospiti del CSM con la realtà di Castel di Guido.PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa ALESSANDRA MANCUSO Per il suo costante impegno nell’opera d’integrazione degli Ospiti del CSM con la realtà di Castel di Guido.PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa ALESSANDRA MANCUSOCASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa ALESSANDRA MANCUSO Per il suo costante impegno nell’opera d’integrazione degli Ospiti del CSM con la realtà di Castel di Guido.PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa ALESSANDRA MANCUSO Per il suo costante impegno nell’opera d’integrazione degli Ospiti del CSM con la realtà di Castel di Guido.Il saluto di Don LuigiPREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa ALESSANDRA MANCUSO Per il suo costante impegno nell’opera d’integrazione degli Ospiti del CSM con la realtà di Castel di Guido.Il Saluto di Don Luigi.PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa ALESSANDRA MANCUSO Per il suo costante impegno nell’opera d’integrazione degli Ospiti del CSM con la realtà di Castel di Guido.PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa ALESSANDRA MANCUSO Per il suo costante impegno nell’opera d’integrazione degli Ospiti del CSM con la realtà di Castel di Guido.CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALEPremio Campagna Romana 2016-Dott. GREGORIO SCHIRINZI-Collaboratore del Gruppo ParrocchialeCASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALE-Omaggio florealePremio Campagna Romana 2016 -il PubblicoIl Futuro di Castel di GuidoCASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALECASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALECASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALECASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALEVice-Presidente del nostro C.d.Q MAURO SOLIDANI e autorevole componente della Commissione Culturale di Castel di Guido.CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Signora VIRGINIA FERRARACASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Signora VIRGINIA FERRARACASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALECASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALECASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Signora VIRGINIA FERRARACASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Don Luigi Bergamin- Parroco della chiesa SPIRITO SANTO di Castel di Guido ringrazia le Autorità intervenute e tutti i Cittadini.CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Don Luigi Bergamin- Parroco della chiesa SPIRITO SANTO di Castel di Guido ringrazia le Autorità intervenute e tutti i Cittadini.CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALE e il Futuro di Castel di GuidoCASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALE e Don Luigi Bergamin- Parroco della chiesa SPIRITO SANTOCASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALE e Don Luigi Bergamin- Parroco della chiesa SPIRITO SANTOCASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALECASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALECASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALECASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Coro “DONNE TRA LE NOTE” di Cerveteri, direttrice Anna De SantisPREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- DOMENICO FRASCARELLI Al buttero artista e poeta della Campagna Romana.PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- DOMENICO FRASCARELLI Al buttero artista e poeta della Campagna Romana.PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- DOMENICO FRASCARELLI Al buttero artista e poeta della Campagna Romana.PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- ROMANO TERSIGNI Per le erbe della Campagna Romana.PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa ALESSANDRA MANCUSO Per il suo costante impegno nell’opera d’integrazione degli Ospiti del CSM con la realtà di Castel di Guido.PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa ALESSANDRA MANCUSO Per il suo costante impegno nell’opera d’integrazione degli Ospiti del CSM con la realtà di Castel di Guido.PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- ANNA DE SANTIS Maestro del Coro “DONNE TRA LE NOTE” di Cerveteri , GRAZIE per il Concerto di NATALE 2016PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- ANNA DE SANTIS Maestro del Coro “DONNE TRA LE NOTE” di Cerveteri , GRAZIE per il Concerto di NATALE 2016 PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Al Coro “DONNE TRA LE NOTE “ di Cerveteri Grazie per il Concerto di Natale 2016PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Al Coro “DONNE TRA LE NOTE “ di Cerveteri Grazie per il Concerto di Natale 2016PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- ANTONELLA PROIETTI Poetessa e operatrice culturale di Castel di GuidoPREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- ANTONELLA PROIETTI Poetessa e operatrice culturale di Castel di GuidoPREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Giornale MUNICIPIO 13 Per aver dato voce e risalto agli eventi della nostra Campagna Romana Ritira il Premio la Dott.ssa ARIANNA UGOLINIPREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Giornale MUNICIPIO 13 Per aver dato voce e risalto agli eventi della nostra Campagna Romana Ritira il Premio la Dott.ssa ARIANNA UGOLINI
CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALE e la Poetessa Antonella ProiettiCASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALE , l’organizzatore del Premio Franco Leggeri e il Consigliere M5S Alessandro PizzutiCASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Coro “DONNE TRA LE NOTE” di Cerveteri, direttrice Anna De SantisCASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALE e Don Luigi Bergamin- Parroco della chiesa SPIRITO SANTOPremio Campagna Romana 2016- Il FUTURO di Castel di GuidoPremio Campagna Romana 2016-Il FUTURO di Castel di GuidoCASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALE e il Futuro di Castel di GuidoCASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Don Luigi Bergamin- Parroco della chiesa SPIRITO SANTO di Castel di Guido ringrazia le Autorità intervenute e tutti i Cittadini.CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Don Luigi Bergamin- Parroco della chiesa SPIRITO SANTO di Castel di Guido ringrazia le Autorità intervenute e tutti i Cittadini.CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Don Luigi Bergamin- Parroco della chiesa SPIRITO SANTO di Castel di Guido ringrazia le Autorità intervenute e tutti i Cittadini.CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALECASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALECASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII di ROMA CAPITALECASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016-
CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Signora VIRGINIA FERRARACASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Signora VIRGINIA FERRARA e la Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA-Presidente Municipio XIII-ROMA CAPITALE
Castel di Guido 3 dicembre 2016- La cerimonia della premiazione del CAMPAGNA ROMANA 2016 (seconda edizione)si è svolta nella magnifica chiesa medievale di Castel di Guido , il Coro “DONNE TRA LE NOTE” di Cerveteri, direttrice Anna De Santis, ha intrattenuto i presenti con melodie che ci hanno introdotti nella magica dolcezza del Santo Natale. La nostra concittadina Signora VERGINIA FERRARA ha svolto, con magnificenza e grande eleganza di fine dicitrice, le funzioni della perfetta “padrona di casa” accogliendo le Autorità presenti che accompagnavano la nostra Presidentessa del XIII Municipio di Roma Capitale la Dott.ssa GIUSEPPINA CASTAGNETTA e il Vice-Presidente del nostro C.d.Q. MAURO SOLIDANI ch’è anche autorevole componente della Commissione Culturale di Castel di Guido.
La Signora Virginia Ferrara ha cosi spiegato ai presenti l’essenza e le finalità del Premio:”Lo scopo principale del Premio è di sottolineare i valori di fratellanza e il Bene Comune tra i Cittadini del Borgo di Castel di Guido. I premiati sono Cittadini che hanno dato lustro e valenza culturale , con le loro opere ed il loro lavoro , alla nostra terra. Con questo Premio il nostro Borgo vuole essere non più “terra di confine”, ma parte attiva del Municipio XIII di Roma Capitale. Come diceva Gramsci siamo consapevoli che la Cultura consiste non tanto nel numero delle nozioni e nella massa dei materiali grezzi che immagazziniamo nella memoria, quanto in quella raffinata educazione dello spirito , reso agile ad ogni lavoro, ricco di molteplici e sempre deste curiosità, in quella capacità d’imparare cose nuove, che abbiamo acquistata studiando le antiche.” La Signora Virginia ha così proseguito il suo intervento:” Credo che il “nostro” Castel di Guido abbia tutti assieme questi elementi- dalla preistoria al moderno.L’energia del nostro Gruppo Parrocchiale non è esaurita con il Premio” CAMPAGNA ROMANA”. Dopo questo evento , giunto alla sua seconda edizione , daremo vita e “consistenza” ad altre iniziative una delle quali la si può anticipare sin da ora: CASTEL DI GUIDO IN FORMA DI POESIA. Nell’effervescenza e sublime “contesto” di bellezza e di cultura che è la Campagna Romana, il Gruppo Parrocchiale, con le pur poche forze e risorse, sarà , ci proverà, il piccolo promotore ed attrattore culturale del Borgo.”
CASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Signora VIRGINIA FERRARACASTEL di GUIDO-Premio CAMPAGNA ROMANA 2016- Coro “DONNE TRA LE NOTE” di Cerveteri, direttrice Anna De Santis
La Signora Virginia ha cosi chiosato la sua introduzione:”Vogliamo ricordare i nostri riferimenti e alcuni risultati del Gruppo Parrocchiale:
A)La nostra voce : WWW.ABCVOX .INFO;
B)Pagina- Facebook- Castel di Guido Bene Comune Gruppo parrocchiale con aggiornamenti giornalieri e continui;
C) Il nostro Archivio: circa 6000(seimila) foto della Campagna Romana, Centinaia di pagine dattiloscritte , pronte per la stampa, sulla Storia del nostro Castel di Guido frutto di ricerche svolte in varie biblioteche di Roma e in altre parti d’Italia .”
Vice-Presidente del nostro C.d.Q. MAURO SOLIDANI e autorevole componente della Commissione Culturale di Castel di Guido.
A margine della manifestazione ilVice-Presidente del nostro C.d.Q MAURO SOLIDANI e autorevole componente della Commissione Culturale di Castel di Guido ha auspicato una collaborazione , sinergia, tra le due componenti C.d.Q. ed il Gruppo Parrocchiale questo progetto , condiviso da tutti i presenti in primis da Don Luigi Bergamin il nostro Parroco, è auspicabile e fattibile ci ha detto Mauro Solidani:” al fine di non disperdere le forze culturali e creative che amano e vivono Castel di Guido come un BENE COMUNE da trasmettere alle nuove Generazioni.”
Elenco dei Premiati, le relative motivazioni e il ” REPORT FOTOGRAFICO-FOTO GALLERY”.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- TARGHE :
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- DOMENICO FRASCARELLI Al buttero artista e poeta della Campagna Romana.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- DOMENICO FRASCARELLI Al buttero artista e poeta della Campagna Romana.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- ROMANO TERSIGNI Per le erbe della Campagna Romana.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- ROMANO TERSIGNI Per le erbe della Campagna Romana.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- ANTONELLA PROIETTI Poetessa e operatrice culturale di Castel di GuidoPREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- ANTONELLA PROIETTI Poetessa e operatrice culturale di Castel di Guido
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Giornale MUNICIPIO 13 Per aver dato voce e risalto agli eventi della nostra Campagna Romana Ritira il Premio la Dott.ssa ARIANNA UGOLINIPREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Giornale MUNICIPIO 13 Per aver dato voce e risalto agli eventi della nostra Campagna Romana Ritira il Premio la Dott.ssa ARIANNA UGOLINI
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa ALESSANDRA MANCUSO Per il suo costante impegno nell’opera d’integrazione degli Ospiti del CSM con la realtà di Castel di Guido.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Dott.ssa ALESSANDRA MANCUSO Per il suo costante impegno nell’opera d’integrazione degli Ospiti del CSM con la realtà di Castel di Guido.
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- ANNA DE SANTIS Maestro del Coro “DONNE TRA LE NOTE” di Cerveteri , GRAZIE per il Concerto di NATALE 2016
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- ANNA DE SANTIS Maestro del Coro “DONNE TRA LE NOTE” di Cerveteri , GRAZIE per il Concerto di NATALE 2016
PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Al Coro “DONNE TRA LE NOTE “ di Cerveteri Grazie per il Concerto di Natale 2016PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Al Coro “DONNE TRA LE NOTE “ di Cerveteri Grazie per il Concerto di Natale 2016PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016- Al Coro “DONNE TRA LE NOTE “ di Cerveteri Grazie per il Concerto di Natale 2016
ROMA CASTEL DI GUIDO–LA CROCE DI LORENA – CROCE DEL SANTO SPIRITO
CROCE di CASTEL DI GUIDO– LA CROCE DI LORENA – CROCE DEL SANTO SPIRITO
“A volte c’è un’unica immagine la cui struttura compositiva ha un tale vigore e una tale ricchezza e il cui contenuto irradia a tal punto al di fuori di essa che questa singola immagine è in sé un’intera narrazione. “ Henri Cartier Bresson Piccolissima (pillole) Storia della Croce a doppia traversa-CROCE DI LORENA- CROCE DEL SANTO SPIRITO. La Croce di Lorena è un simbolo a forma di croce con doppia trasversa. Chiamata CROCE D’ANGIO’ prima e poi di LORENA, figura nello stemma dei duchi d’ANGIO’ divenuti duchi di Lorena. La Croce deve la sua forma alla traversa superiore che rappresenta il “TITULUS CRUCIS” cioè l’iscrizione che Ponzio Pilato avrebbe fatto porre sulla croce di Gesù: “Gesù Nazareno, re dei Giudei”, abbreviata in “INRI” (dal latino Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum). Nella seconda guerra mondiale fu adottata come stemma della Francia Libera in opposizione alla croce uncinata , svastica, nazista. La Croce di Lorena figura nello stemma dei Re d’Ungheria, nello stemma di Ungheria con la corona di Santo Stefano, nella Bandiera della Slovacchia, nello Stemma della Slovacchia, nello Stemma di Casimiro Jagellone re di Polonia, nello Stemma della Lituania ed è il simbolo dell’aeronautica militare della Lituania. LE FOTO ALLEGATE AL POST- N.B. Nella foto si vede la Croce del Santo Spirito – CROCE di LORENA- che si trova incastonata nella cancellata installata tra le colonne site all’ingresso della nostra chiesa parrocchiale.Foto della vecchia Croce di Lorena e foto (varie) della nuova Croce di Lorena sita sul prato antistante la chiesa parrocchiale.
CROCE di CASTEL DI GUIDO– LA CROCE DI LORENA – CROCE DEL SANTO SPIRITOCROCE di CASTEL DI GUIDO– LA CROCE DI LORENA – CROCE DEL SANTO SPIRITO
CASTEL DI GUIDO Chiesa dello Spirito Santo: PORTA SANTA DELLA MISERICORDIA –CASTEL DI GUIDO Chiesa dello Spirito Santo: PORTA SANTA DELLA MISERICORDIA –CASTEL DI GUIDO Chiesa dello Spirito Santo: PORTA SANTA DELLA MISERICORDIA –
–PARROCCHIA DELLO SPIRITO SANTO Chiesa dello Spirito Santo: PORTA SANTA DELLA MISERICORDIA –
Calendario delle cerimonie:
APERTURA-Domenica 15 maggio 2016 ore 11,00
CHIUSURA-domenica 22 maggio 2016 alle ore 12,00-
GIUBILEO DELLA MISERICORDIA- Parrocchia della SPIRITO SANTO –Castel di Guido.
CASTEL DI GUIDO Chiesa dello Spirito Santo: PORTA SANTA DELLA MISERICORDIA –
In questo Giubileo Straordinario della Misericordia, la “Porta Santa “ verrà chiamata
PORTA della MISERICORDIA
Attraversando la Porta Santa percorriamo la via della Misericordia che unisce Dio e l’uomo perché apre il cuore alla speranza di essere perdonati e amati per sempre, nonostante il limite dei nostri peccati;
Annessa al Giubileo vi è la possibilità di ottenere l’Indulgenza Plenaria, cioè perdono, misericordia e clemenza , visitando i luoghi che per disposizione del Vescovo hanno La Porta della Misericordia, seguendo consuete condizioni interiori e formali;
Condizioni interiori e formali:
-essere veramente pentiti, rigenerati e nutriti spiritualmente dalla Santa Comunione;
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CASTEL DI GUIDO Chiesa dello Spirito Santo: PORTA SANTA DELLA MISERICORDIA –
confessione Sacramentale e Comunione Eucaristica;
– rivolgere preghiere devote a Dio, recitare il Credo, il Padre Nostro, l’Ave Maria e il Gloria al Padre e altre preghiere.
CASTEL DI GUIDO Chiesa dello Spirito Santo: PORTA SANTA DELLA MISERICORDIA –CASTEL DI GUIDO Chiesa dello Spirito Santo: PORTA SANTA DELLA MISERICORDIA –
Con gratitudine e fiducia percorriamo la strada della Misericordia e coscienti di essere peccatori che verranno perdonati, apriamo il nostro cuore al Signore Gesù. E’ Lui , infatti, la Porta che conduce alla Salvezza.
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Domenico Frascarelli, il Buttero Artista della Campagna Romana
PREMIO “CAMPAGNA ROMANA 2016”: LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE SI TERRA’ SABATO 3 DICEMBRE, alle ore 18.30, NELLA CHIESA SPIRITO SANTO DI CASTEL DI GUIDO.
Lo scopo principale del Premio è di sottolineare i valori di fratellanza e il Bene Comune tra i Cittadini del Borgo di Castel di Guido. I premiati sono Cittadini che hanno dato lustro e valenza culturale , con le loro opere ed il loro lavoro , alla nostra terra. Con questo Premio il nostro Borgo vuole essere non più “terra di confine”, ma parte attiva del Municipio XIII di Roma Capitale. La cerimonia avrà come scenografia la magnifica chiesa medievale di Castel di Guido , il Coro “DONNE TRA LE NOTE” di Cerveteri, direttrice Anna De Santis, delizierà i presenti con melodie che introducono alla magica dolcezza del Santo Natale.
PREMIO “CAMPAGNA ROMANA 2016”PREMIO “CAMPAGNA ROMANA 2016”PREMIO “CAMPAGNA ROMANA 2016”
il Coro “DONNE TRA LE NOTE” di Cerveteri, direttrice Anna De Santis
CASTEL DI GUIDO-MUNICIPIO 13 di ROMACAPITALE. Programma della Cerimonia del PREMIO “CAMPAGNA ROMANA 2016”
ANTONELLA PROIETTI, POETESSA PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016
Seconda Edizione del PREMIO “CAMPAGNA ROMANA 2016”:
LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE SI TERRA’ SABATO 3 DICEMBRE, alle ore 18.30, NELLA CHIESA SPIRITO SANTO DI CASTEL DI GUIDO.
La cerimonia avrà come scenografia la magnifica chiesa medievale di Castel di Guido , il Coro “DONNE TRA LE NOTE” di Cerveteri, direttrice Anna De Santis, delizierà i presenti con melodie che introducono alla magica dolcezza del Santo Natale.
Giornale MUNICIPIO 13 PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016
Il complesso corale “Donne tra le note” nasce nel 2003. La partecipazione di sole donne è voluta e non casuale. Sotto la direzione del M° Anna De Santis il complesso ha avuto parecchi riconoscimenti lavorando con varie associazioni del territorio. Nel 2005 ha partecipato ad un recital sotto la direzione di Don Cimini che si è tenuto nell’auditorium di Santa Cecilia. Nel 2009 è stato
Domenico Frascarelli, il Buttero Artista della Campagna Romana
vincitore assoluto e di categoria di un concorso Unesco bandito per la città di Cerveteri. Il complesso vanta un vasto repertorio che va dalla canzone classica italiana, al musical, all’operetta, qualche puntatina all’opera.
Il concerto del 3 Dicembre sarà tradizionalmente di Natale
1 QUANNO NASCETTE NINNO S. ALFONSO MARIA DE LIGUORI (E’ un canto natalizio del 1754 in napoletano. Da questo canto deriva “Tu scendi dalle stelle” . L’autore fu il primo ad usare il dialetto napoletano per un canto religioso.
2 NOEL NOEL E’ la versione italiana di The first noel, una carola inglese di cui non è ben nota l’origine, che si ritiene possa essere francese. Venne eseguita nella forma attuale per la prima volta nel 1833.
3 ASTRO DEL CIEL Stille Nacht nella sua versione originale austriaca, è uno dei canti natalizi piu’ famosi. Il testo è del sacerdote Joseph Mohr e la musica, composta nella notte di Natale del 1818 è di Franz Gruber.
4 THE LITTLE DRUMMER BOY La melodia di questo brano è di origine Ceca o Spagnola sulla quale Katherine Davis ha scritto le parole. E’ stato riarrangiato poi da Henry Onorati.
5 IN NOTTE PLACIDA nasce dalla fusione di un teso italiano con la musica pastorale del compositore francese Francois Couperin.
6 FERMARONO I CIELI In questo poema sono associate tre div erse melodie tradizionali, dato che S.Alfonso Maria de Liguori usa il ritornello che proviene dalla tradizione dei racconti orali.
7 GOD REST YOU MERRY GENTLEMEN di autore ignoto è la più popolare tra i Carols inglesi
8 NANITA NANA Deriva da un tradizionale Villancico spagnolo, che indica appunto un canto tradizionale natalizio
9 AMAZING GRACE John Newton è autore di questo testo. La melodia sembra essere di provenienza scozzese.
10 LA VERGINE DEGLI ANGELI Questo brano è tratto dall’opera La forza del destino di Giuseppe Verdi. E’ un momento molto drammatico dell’opera: Leonora, vestita da uomo, chiede asilo al Padre Guardiano del convento della Madonna degli Angeli per sfuggire al fratello che la crede complice dell’omicidio del padre.
11 CAROL OF THE BELLS Trae origine dal un brano folkloristico ucraino che veniva cantato per celebrare il nuovo anno. . Successivamente Peter Wilhousky compose un nuovo testo che parlava di tutte le campane del mondo che celebravano la nascita di Gesù.
il Coro “DONNE TRA LE NOTE” di Cerveteri, direttrice Anna De SantisGiornale MUNICIPIO 13 PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016ANTONELLA PROIETTI, POETESSA PREMIO CAMPAGNA ROMANA 2016Domenico Frascarelli, il Buttero Artista della Campagna RomanaPREMIO “CAMPAGNA ROMANA 2016”
Castel di Guido- Un tesoro dimenticato : ”Il sito Archeologico CASALE DELLA BOTTACCIA“ – La GIUNONE VELATAMuseo Pio Clementino – La GIUNONE VELATA
La statua di Giunone velata ( Alta senza il plinto, palmi otto) dissotterrata presso Castel di Guido, sito corrispondente all’antico Lorio, è considerabile per la sua integrità, essendone conservata anche la destra che sostiene la patera. Questo simbolo, il velo e ‘l diadema la caratterizzano abbastanza per Giunone, che velata appunto s’incontra, e colla patera nelle antiche medaglie che porta l’epigrafe di Giunone regina. E velata era la sua statua che sul Campidoglio si venerava, come da’ medaglioni di Adriano apparisce, ne’ quali si rappresentano le tre divinità Capitoline. Era così proprio il velo di questa Dea, che Alberico e Fulgenzio, autori vissuti in un tempo nel quale filosofi pagani si sforzavano di scusare con industri allegorie tutti gli assurdi delle lor religioni, ne danno delle ingegnose spiegazioni. Il primo intende pel velo le nubi che offuscano l’aria, di cui questo Nume è il simbolo (Albric, de Junone):l’altro crede additarsi col velo , che le ricchezze, delle quali Giunone è l’arbitra, si tengono studiosamente celate (Fulgent. Mytholog. Lib. II, Juno). Queste sottili interpretazioni non ci danno sicuramente l’idea de’ più antichi artefizci, i quali la velarono e come matrona, o ancora come sposa di Giove, col quale titolo ebbe un simulacro in Platea, opera di Callimaco (Pausan.Boetic. cap.2). Velata era la sua statua antichissima di legno in Samo, lavoro di Smilida contemporanea di Dedalo, come apparisce dalle medaglie; ed oltre il velo aveva anche sul capo una specie di modio (Museo Pisani, Tab, XXIII, XXXIX); io che più volentieri osservo , perché nel nostro simulacro esisteva anticamente questo attributo, rimanendovi ora sul capo un piano rotondo che lo reggeva, oltre un foro quadrangolare , in cui s’innestava. O questo fosse un vestigio delle colonne che negli antichissimi tempi di veneravano per istatue ( Buonarroti, Medaglioni, ec. Pag. 216), o un vero moggio , segno della gratitudine degli adoratori, che si dichiaravano così di tenere da’ Numi le loro dovizie: nella nostra statua, che non è certamente in uno stile antico, può dirsi aggiuntovi o per imitazione di qualche vetusta immagine della Dea, o per dimostrarla dispensatrice e padrona delle ricchezze, come si è accennato poc’anzi. Questo simulacro , ben inteso nel panneggiamento , non è opera greca, ma lavoro de’ tempi dell’impero romano. Adornava forse il Lorio un suburbano imperiale, nel quale fu educato e morì l’imperatore Antonino Pio (Giulio Capitolino, Antonino Pio, cap. 1 e 12).
Dal volume Il Museo Pio Clementino illustrato e descritto, Volume 1- di Ennio Quirino Visconti, Giovanni Labus.
Principessa Donna Teresa Orsini Doria Pamphilj LandiPrincipessa Donna Teresa Orsini Doria Pamphilj Landi
Principessa Donna Teresa Orsini Doria Pamphilj Landi –Proprietaria della tenuta e del Casale della Bottaccia fece eseguire gli scavi archeologici del 1748-furono trovate le statue di : Giunone velata,Domizia sotto le spoglie di Diana, varie tombe cristiane.
Biografia-Teresa Orsini Doria (1788-1829), gravinese e fondatrice delle Suore Ospedaliere della Misericordia -Nacque a Gravina in Puglia, ducato della sua famiglia, il 23 Marzo 1788, giorno di Pasqua, da Domenico Principe di Solofra e da Faustina Caracciolo dei Principi della Torella. Fu battezzata solennemente lo stesso 23 marzo nella cattedrale, vicino al palazzo Orsini, dove Vincenzo Maria Orsini, futuro papa Benedetto XIII (1649-1730) era stato battezzato, più di cento anni prima. Teresa rimase orfana di padre ad appena due anni. Lei era la primogenita e sua Madre Faustina era in attesa del secondo figlio. Allora il nonno Filippo, noto per la sua fede e buona condotta, si occupo della sua educazione, poi fu affidata alle cure delle Suore del monastero della Sapienza di Napoli, dove ricevette sotto la guida delle monache della Sapienza il sacramento della cresima il 15 maggio 1801, nella cappella dell’educandato. A dodici anni Teresa venne trasferita a Roma per terminare il corso dei suoi studi, prima dalle Orsoline, poi dalle Benedettine di Tor De’ Specchi. La sofferenza causata dalla morte del padre e la lontananza dalla madre non fece irrigidire il suo cuore, al contrario, fece maturare ancor più la sua comprensione della sofferenza altrui. Avendo terminato l’iter formativo, all’età di venti anni, scelse la vita matrimoniale, sposando il principe Luigi Andrea Doria Pamphili Landi (di Roma). Ebbe quattro figli che amò teneramente. La vita di Teresa è un esempio dell’amare e del servire cristianamente, è una dimostrazione di come deve essere il vero amore cristiano, gratuito e disinteressato. Dio le aveva donato tutte le virtù fisiche e morali: era una vera nobildonna, sposa felice, madre affettuosa, donna di carità impegnata nel sociale, al servizio dei malati, dei diseredati e degli emarginati della società del suo tempo. Nel suo umile servizio agli altri spesso dimenticava se stessa, per lei non esistevano difficoltà ed ostacoli quando si trattava di stare vicino a coloro che ne avevano bisogno: familiari, parenti, amici e persone sconosciute, tutti quelli che in quel momento particolare rappresentavano il Signore sofferente. Pur appartenendo ad una delle più illustri famiglie romane, non dimenticò la gente semplice, pertanto seppe armonizzare i suoi impegni sociali con la carità verso gli altri. Vide lo sfacelo morale e materiale che la rivoluzione francese aveva portato in Europa e a Roma soprattutto, dove ella viveva. Questo era per Teresa terreno fecondo per esercitare la grande carità di Cristo. Organizzò molte iniziative caritatevoli a favore dei più diseredati: malati pellegrini, carcerati abbandonati, donne in difficoltà, ecc.; sempre presente in ogni ambiente di dolore, pronta nel curare, con le sue stesse mani, le piaghe del corpo e i disagi dello spirito. Perché la fiaccola da lei accesa non si estinguesse, ma proseguisse nel tempo, pensò ed attuò un suo progetto di carità: radunò attorno a sé delle giovani donne che, senza motivo di lucro, donassero la vita a sollievo dei malati negli ospedali, dove essi giacevano abbandonati a loro stessi. Nacquero così, il 16 maggio 1821, all’interno dell’ospedale San Giovanni in Roma, con regole proprie, le Suore Ospedaliere della Misericordia, continuatrici dell’opera di Teresa Orsini Doria tra i malati. Perfetta nobildonna romana, corteggiata, stimata, ammirata, onorata per la sua ricchezza, per la sua straordinaria bellezza, per la sua intelligenza ….ma tutto ciò non le bastò. Da ricca che era…, Teresa Orsini si fece piccola: piccola per stare in mezzo ai bisognosi, ai diseredati, ai malati poveri, fra gli ultimi. Oltre a essere sposa e madre, Teresa andò in cerca della sofferenza per soccorrerla e per risolvere, alla radice, i problemi della malasanità romana con metodi moderni, con la congregazione religiosa delle Suore Ospedaliere della Misericordia, attivissime ancora oggi in tutto il mondo. Una laica, dunque, che pensava e agiva, impegnata nella famiglia e nel sociale con indicazioni che molti decenni dopo il Concilio Vaticano II recepirà. Gran parte della popolazione malata di Roma conosceva quella bellissima e ricchissima giovane signora; eppure la vedevano semplicissima nel prodigarsi a curare piaghe, dolori fisici e spirituali, ad addolcire i lamenti, portando con la sua carità Gesù Cristo a tutti. Il suo era un attivismo sereno, quasi dovesse presagire la sua precoce scomparsa avvenuta a 41 anni di età, consumata dall’amore per gli altri. Non a caso Teresa Orsini è conosciuta come “martire della carità”. Consumata dalle fatiche morì il 3 luglio 1829. E’ dedicata a Teresa Orsini una via cittadina.
Casale della BottacciaCasale della Bottaccia
Fonte:
Cristina Siccardi, Da ricca che era…., Vita e opere di Teresa Orsini Doria, Società San Paolo, Alba (Cuneo) 2006
Carlo Caputo, Teresa Orsini, Principessa di Gravina, Mamma esemplare, Nobildonna di carità – Matera 2005
Principessa Donna Teresa Orsini Doria Pamphilj Landi
BREVE STORIA CONGREGAZIONE DELLE SUORE OSPEDALIERE DELLA MISERICORDIA ( HOSPITALER SISTERS OF MERCY)
La Congregazione delle Suore Ospedaliere della Misericordia, Istituto di diritto Pontificio, nato nel 1821 dal grande cuore del1a Serva di Dio la Principessa Teresa Orsini Doria Pamphili Landi, sotto gli auspici del Papa Pio VII.
Teresa nacque nella piccola città di Gravina di Puglia, il 23 Marzo 1788, da Domenico Orsini, principe di Solofra e da Faustina Caracciolo dei principi della Torella. Era ancora fanciulla quando rimase orfana di padre mentre la mamma era in attesa del secondo figlio. Il nonno paterno Filippo conosciuto e noto per la sua fede e buona condotta, si occupò della sua educazione. Così Teresa condusse l’infanzia e l’adolescenza presso i vari Monasteri educativi: prima dalle Suore Domenicane della Sapienza in Napoli, poi presso le Orsoline e le Benedettine di via Tor de Specchi a Roma. La sofferenza causata dalla morte del padre e la lontananza dalla madre, non fece irrigidire il suo cuore, al contrario, fece maturare ancor più la sua comprensione per la sofferenza altrui. Avendo terminato l’iter formativo, a1l’età di vent’anni, scelse la vita matrimoniale, sposando il principe Luigi Andrea Doria Pamphili Landi di Roma. Dal felice matrimonio nacquero quattro figli, che Teresa desiderò educare personalmente, rompendo cosi, l’usanza dell’epoca di affidare la prole a Balie di campagna.
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Tutta la vita di Teresa scorreva costantemente felice, nel vero termine cristiano della parola: amava e timorata di Dio, amava la sua Chiesa, amava i1 marito, amava i figli e congiunti, amava gli amici. La porta dei suoi Palazzi sia a Roma che ad Albano erano sempre aperte, a coloro che desideravano la sua accogliente carità, sia coi suoi saggi consigli e la sua amorevole comprensione e sia la sua compagnia intelligente, attenta ed affettuosa. Nessuno rimaneva disdegnato di lei, nessuno rimaneva senza il suo aiuto. Teresa pur appartenendo ad una delle più illustra famiglie romane, non dimenticò la gente semplice, pertanto seppe armonizzare i suoi impegni sociali, con la carità verso gli altri ed aveva la giusta temperanza di costumi. Era una vera nobildonna di sangue e di spirito, curava l’arte e gli oggetti di antichità: commetteva scavi archeologici sia ne1la villa Pamphili sia in Lorio sulla via Aurelia. In quest’attività tipica ad una nobildonna, ella unì quella della carità e di servizio.
La vita di Teresa, è un esempio dell’amare e de1 servire cristianamente, è una dimostrazione di come deve essere il vero amore cristiano, gratuito e disinteressato. Dio le aveva donato tutte le virtù fisiche e morali: era una vera nobildonna romana, sposa felice, madre affettuosa, educando il figli al santo timor di Dio, al servizio della Chiesa e dell’umanità sofferente, donna impegnata nel sociale al servizio dei malati, diseredati ed emarginati della società del suo tempo.
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Nel suo umile servizio agli altri, spesso dimenticava se stessa, sia nel dormire che nel mangiare; per lei non esistevano difficoltà ed ostacoli quando si trattava di stare vicino a coloro che ne avessero bisogno: famigliari, parenti; amici, persone sconosciute, tutti quelli che in quel momento particolare rappresentavano il Cristo sofferente, in altre parole, sapeva essere vicina a chi piangeva, a chi soffriva, a chi moriva, ma non solo; sapeva condividere anche le gioie e le felicità umane. Teresa, tante virtù umane e spirituali, dove le aveva appreso? Ella apparteneva a molte confraternite religiose, ma amava di più quella dell’Addolorata alla quale si sentiva più vicina nella sofferenza della Croce e vedendo il volto di Cristo in tutte le miserie umane: Teresa è vissuta durante la rivoluzione Francese e subendola con la sua famiglia tutte le loro angherie fino a quella della rinnegazione alla Fede Cattolica. Con il ritorno a Roma dall’esilio di Francia il Papa Pio VII, trovò miseria, fame e distruzione ovunque. Egli si rimboccò le maniche, come si vuol dire e chiedendo aiuto a tutte le persone di buona volontà per alleviare la sofferenze umane. Teresa unita alla sue Consorella di confraternite si è messa a capo fitto organizzando e lavorando con Esse.
Principessa Donna Teresa Orsini Doria Pamphilj Landi –
Nel 1820, la vita di Teresa ebbe una svolta, costretta per quattro mesi a letto da una grave forma di malattia reumatica, rimessasi in salute, ricominciò il suo volontariato, con le visite negli ospedali, di S. Giacomo detto dagli Incurabili, della Consolazione, dalla Trinità dei pellegrini e di San Giovanni. Quasi ogni giorno con qualche consorella si recava all’Ospedale degli Incurabili (ora San Giacomo) dove si prodigava con le sue mani a servire e medicare le piaghe spirituali, avvolte anche materiali dei poveri infermi e lasciava loro ogni volta una generosa offerta per farle sopravvive. Non tutte le consorelle si comportavano decentemente come lei, presentandosi vestite con troppa ricercatezze. Teresa dovette, modestamente ed affettuosamente fargliele notare come era solita, invitandole a condividere la sua carità ed umiltà. Il suo modo amabile di ammonire con l’esempio e con le parole, faceva si che esse si emendassero, esprimendo esplicitamente la gratitudine. Il Papa Pio VII, per questi meriti la nominò Dama della pubblica beneficenza . La carità di Teresa era una delle virtù principali che originariamente, insieme alle consorelle
delle varie confraternite serviva con tale carità ed umiltà, che sorprendeva tutti coloro, cha conoscendo la sua posiziona sociale, non dimostrava mai ribrezzo verso alcuna malattia. Con il suo esempio sollecitava anche le consorelle a servire i malati con analogo spirito di carità evangelica; dall’ospedale dagli incurabili spesso passava ad esercitare la sua carità nell’ospizio dalla Trinità dei Pellegrini, dove dal Papa era stata eletta priora. Alcune volte tornando da qualche ricevimento (per la sua posizione aristocratica che non
poteva mancare) anzi che andare a casa passava nell’Ospizio, dove deponeva le vestimenta da cerimonia e indossava quelli per l’assistenza ai numerosi convalescenti e pellegrini che si recavano a Roma per visitare le sacre reliquie degli Apostoli e dei Martiri ivi depostevi. Nel 1820, cominciò a pensare, ispirandosi dell’esempio di vita dei Fondatori ospedalieri come San Francesco di Sales e San Vincenzo Dé Paoli, alla fondazione di un opera femminile che si dedicasse senza scopo di lucro all’assistenza dei malati negli ospedali. Teresa affrontava le situazioni con la assidua preghiera e Lume dall’alto. La prima fondazione avvenne nel 1820 presso la Parrocchia dalla Madonna dei Monte a Roma. Teresa con alcune consorelle si dedicavano con speciale servizio a domicilio per le malate che non trovando posto negli ospedali esse rimanevano abbandonate nelle proprie case; quest’associazione di volontarie era chiamata Suore della carità .
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Un Deputato Ospedaliero di San Giovanni responsabile dell’andamento assistenziale dello stesso ospedale, vedendo il proficuo lavoro che queste suore cosi chiamate facevano tanto del bene nella Parrocchia della Madonna dei Monti; invitò la Principessa Teresa Orsini Doria a trasportare tale istituzione nell’ospedale di San Giovanni (detto allora “Sancta Sanctorum”). Teresa pensò, perché defraudare l’assistenza a domicilio alle povere inferme? Quindi, pensò ed attuò di fondare un altro gruppo di volontarie che si dedicassero a tempo pieno e senza scopo di lucro al servizio delle inferma ricoverate nella struttura di Sancta Sanctorum. Teresa, tra le sua amiche trovò quattro giovani che il giorno 16 Maggio dal 1821, le suddette, dopo aver partecipato alla Santa Messa nella Chiesa di San Marcello al Corso , furono dalla stessa principessa Teresa accompagnate all’ospedale di San Giovanni con previo avviso ai responsabili presentandole agli Amministratori e Sanitari. Poiché queste giovani non erano pratiche di fare assistenza diretta, Teresa le mise sotto la sorveglianza di Professori, affinché gli dessero nozioni di medicina e chirurgia; infatti le nostre consorelle furono adibite oltre all’assistenza diretta anche alla bassa chirurgia consistente nel fare medicazione e piccoli interventi, quindi la prima scuola per Infermiere sorta a Roma, è stata quella che Teresa ha voluto per l’assistenza ai malati. Teresa Orsini; accompagnando le quattro giovani nell’ospedale di San Giovanni, disse ai Deputati e Sanitari presenti, “il mio compito è finito”, ma essi risposero che non era il caso di lasciar sola la comunità nascente che aveva bisogno di guida, sostegno morale, materiale e di contattare tra l’Amministrazione e la comunità religiosa. Così la Principessa è vissuta e ha avviata la congregazione SOM dirigendola e difendendola, fino alla sua morte avvenuta il 3 Luglio 1829.
Teresa per questa famiglia religiosa ha molto sofferto, sia da personale laico dirigente e non, e persone ecclesiastiche il quale non vedevano di buon occhio perché in quanto a Roma esisteva tale istituto religioso che si dedicasse all’assistenza diretta ai malati (mentre le suore di carità di San Vincenzo de Paoli e le Brignoline di Genova erano ospedaliere si, ma solo per la direzione dei servizi infermieristici e domestici). La nostra Fondatrice, dopo tanto pregare e soffrire chiese aiuto al Monsignor Giuseppe Antonio Sala il quale con regole proprie e interessamento diretto dal Papa Leone XII il quale approvò le Costituzioni con Motu Proprio il 3 Gennaio 1826 e riapprovato con decreto di lode da Gregorio XVI nel 1831. Quattro sorelle possono sembrare un piccolo numero, ma alla Principessa non interessava il numero ma l’ideale, poiché nel tempo il numero si sarebbe sviluppato, sotto la spinta ed il fuoco dell’ideale.
Le nostre prime Costituzioni approvate come tutte le altre con i tre voti di Castità, Povertà e Obbedienza, vi è aggiunto quello dell’Ospitalità cioè per l’assistenza diretta ai malati ricoverati nelle strutture. Nell’anno santo del 1825 Teresa con l’auspicio del Papa Leone XII fondò, il gruppo delle Lauretane,
per l’assistenza alle donne traviate che volevano ravvedersi da una vita scandalosa e volessero costruirsi o ricostruirsi una famiglia. Teresa è stata la Superiora perpetua di questa opera benefica, infatti queste donne lavoravano tele grosse e filavano il lino, altre venivano impiegate come domestiche presso persone oneste che le accoglievano. Teresa molte volte per affrontare la situazione di mantenimento per questa benefica istituzione si è più volte tassata con i propri beni. Purtroppo alla sua morte, la fondazione, perse la guida e il necessario sostentamento per cui l’istituto dopo qualche decennio fu assorbito dalla Congregazione delle Suore del Buon Pastore.
Questa vita di Teresa, senza tregua, queste sacrificarsi senza limiti per il prossimo, questo rifiutare gli agi dalla vita, non potavano non turbare la sua salute. Infatti all’età di quarantun’anni morì, lasciando nel profondo dolore la famiglia, le sue istituzioni benefiche e tutti i poveri della città di Roma che piangendo la acclamavano con il titolo di Santa. Era il 3 Luglio 1829.
L’amore e benedizione di Dio fece sviluppare il seme gettato e la Chiesa presse atto di questa ricchezza. Le suore ospedaliere di San Giovanni attirarono l’attenzione del Papa Leone XII quando egli visitò nel 1825 l ‘Ospedale di San Giovanni. L’Amore attualizzato nel servizio disinteressato, costituirono un binomio che ha portato questa nobile dama di carità a consumare la sua vita come sposa, come madre,
come benefattrice, come fondatrice e organizzatrice indefessa del volontariato del suo tempo; ella espletò la sua carità con un’infinità di modi, soprattutto con la sua instancabile presenza là dove giacevano miserie umane, ella per prima cercava di lenire con sue stesse mani. Molte pagine d’oro vi sono nella lunga storia dell’Istituto.In tempi calamitosi le suore hanno compiuto eroici sacrifici, offrendo la loro vita nel coscienzioso adempimento del loro apostolato. Nel 1837, Roma fu colpita dal Colera, le suore nei loro ardui sforzi per tutte le necessità dei malati erano chiuse insieme ad essi nell’
isolamento, sei di esse contagiate dal “morbo”, morirono con gli stessi ammalati nello spazio di circa un mese. Nel 1854 l ‘epidemia colerica scoppiò nuovamente a Roma, durante i periodi bellici molte giovani suore sono morte contagiate dalle malattie (tifo nero, TBC, spagnola ecc.) specialmente nella seconda guerra mondiale, i feriti provenivano da ogni parte d’Italia, affollarono i reparti ospedalieri. Le suore, svolgendo anche servizi di pronto soccorso e sale
operatorie, offrirono il loro servizio non solo con competenza professionale, ma di carità e conforto a tutti i feriti, moribondi e congiunti colpiti dal grave disastro della guerra. Durante quelli anni le suore oltre il contagio soffrirono la denutrizione, e la TBC ebbe il sopravento che mieto una trentina di consorelle tutte sotto i trent’anni; realizzando in pieno il Vangelo di Gesù: “Nessuno ha un amore più grande di questo, dare la vita per i propri fratelli”(GV. 15,1-3).
Il Concilio Vaticano II, con il suo spirito di rinnovamento, ha ridato alla Chiesa una nuova vitalità che ha anche influito sul nostro Istituto. Infatti un alba nuova è sorta all’orizzonte. L’Istituto che per volere pontificio “dalla sua fondazione era ristretto ai soli bisogni dello stato Pontificio” e successivamente dell’Italia apre nuovi orizzonti per estendere il suo apostolato ospedaliero in varie parti del mondo.
Oggi, la famiglia religiosa delle Suore Ospedaliere della Misericordia come il buon Samaritano del Terzo millennio forte dell’ eredità spirituale della loro Madre Fondatrice, continua la sua opera di carità attraverso l’opera di Misericordia professata con uno speciale voto di Ospitalità. Le suore sono presenti non solo in Italia ma anche nei diversi paesi del mondo: Svizzera, Stati Uniti, Polonia, India, Filippine, Madagascar e Nigeria, per testimoniare la Misericordia negli Ospedali, nelle Case di cura, nei dispensari, nelle Case di Riposo per gli anziani, nelle scuole, nei lebbrosari, nei centri sociali, nelle parrocchie e nelle missioni. La Congregazione è sotto la speciale protezione di Maria Santissima Madre della Misericordia.
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