Cresce l’attesa per la 1° edizione del Carnevale del Borgo di Testa di Lepre, in programma domenica 3 marzo 2019-
Testa di Lepre- 26 febbraio 2019-La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco, è pronta ad animare le strade del Borgo . Spettacolo e divertimento sono garantiti come ci dice il Presidente della Pro Loco , Luca Calderoni :”Le Contrade si stanno prodigando moltissimo al fine di avere un Carro da poter essere premiato, ma soprattutto lo scopo è quello di divertirci tutti assieme, grandi e piccini .” Prosegue il Presidente Luca:” Il programma del carnevale inizierà nel pomeriggio di domenica 3 marzo. Si è deciso che l’ordine di sfilata dei carri sarà stabilito da un sorteggio che avverrà prima delle ore 15:00. Una Giuria ,composta dai membri delle Pro Loco di Passoscuro-Torre in Pietra -Tragliatella, proclamerà il Carro e la Contrata vincitrice . I Premi –prosegue Luca- consistono in un punteggio , credito, per la classifica del prossimo Palio dei Fontanili 2019. Il Vice Presidente Luigi Contiinterviene per sottolineare l’entusiasmo e la creatività che sta suscitando e stimolando la preparazione dei Carri: “Chi ha avuto modo di vedere i carri, sbirciando al di là delle “recinsioni” o dentro i capannoni, sostiene che i suoi costruttori si siano davvero superati, specialmente nella cucitura dei costumi dei Gruppi mascherati.” Chiosa il Vice Presidente Luigi: “Siamo contenti dell’organizzazione delle Contrade e confidiamo nel bel tempo . Tutti insieme ci ritroveranno quindi domenica 3 marzo, a partire dalle ore 15, ad ammirare e godere di un sano divertimento come il Carnevale. Ad aprire la sfilata sarà, come è stato già detto, il carro della Contrada sorteggiata. Posso promettere , anche si siamo alla prima edizione, che questo di Testa di Lepresarà un Carnevale tutto da scoprire e pieno di sorprese “.La Signora Maria Rita Rastelli, Segretaria Amministrativa della Pro Loco, precisa che :” L’iniziativa del Carnevale, complementare al Palio dei Fontanili, è nata dall’esigenza di promuovere il territorio del nostro Borgo ,le sue attività agricole e commerciali che lo rendono ormai noto come la Perla della Campagna Romana.” Mentre la Signora Adele Turbessi evidenzia che :”La Pro Loco, con i suoi Soci e il Consiglio Direttivo, capitanata dal Presidente Luca Calderoni e dal Priore del Palio dei Fontanili Luigi Conti ,è divenuta ormai una realtà associativa di rilievo e di pregiata valenza Culturale nel territorio del Comune di Fiumicino e, soprattutto, in tutta la Campagna Romanaa nord di Roma Capitale.”
I Carri sono stati progettati , costruiti e allestiti, in gran segreto, dalle quattro Contrade :
BORGO, COLONNACCE,MALVICINA, PRATARONI.
Buon Divertimento a tutti.
Contatti: ProLoco di Testa di Lepre-Presidente Luca –Cell.3392127248-
“Febbre da Carnevale” nel Borgo di Testa di Lepre – Sfilate di carri allegorici e tante maschere , esplosione di musica, allegria e coriandoli, ma anche “golosità” come frappe e castagnole .
Testa di Lepre- 17 –“Stelle filanti, maschere, costumi, sfilate di carri, musica, dolci e tanto divertimento, questi sono gli ingredienti e gli assoluti protagonisti del primo carnevale del Borgo di Testa di Lepre organizzato dalla Proloco “così Luca Calderoni , presidente della ProLoco, descrive in sintesi la manifestazione che gli abitanti del Borgo stanno preparando da tempo. I Carri sono stati progettati , costruiti e allestiti, in gran segreto, dalle quattro Contrade :
BORGO, COLONNACCE,MALVICINA, PRATARONI.
L’appuntamento per la sfilata dei carri è per Domenica 3 marzo alle ore 15:00 in poi . Il programma prevede, oltre i carri, sfilate di maschere tutte rigorosamente addestrate per il lancio di quintali di coriandoli .
Il VicePresidente della ProLoco Luigi Conti ci tiene a precisare che :”La sfilata sarà uno degli eventi più importanti patrocinati dal Comune di Fiumicino per il Carnevale 2019” prosegue il VicePresidente” il Carnevale del nostro Borgo non sarà solo coriandoli ma verranno distribuiti i dolci tipici di questa festa popolare come le frappe e castagnole che saranno le protagoniste , assieme ai carri, di questo evento.”
Il Carnevale del Borgo di Testa di Lepre si presenta, fin da ora, come un evento importante per la Perla della Campagna Romana e da non perdere perché i protagonisti indiscussi saranno la voglia di tanta allegria e, nel pieno rispetto della tradizione del Carnevale, il divertimento e la voglia di non prendersi sul serio avranno,sicuramente, la meglio .
Buon Divertimento a tutti.
Contatti: ProLoco di Testa di Lepre-Presidente Luca –Cell.3392127248-
e.mail.: prolocotestadilepre@gmail.com
Proloco del Borgo di Testa di Lepre- il 14 ottobre 2018 avrà luogo la Cerimonia del Premio CAMPAGNA ROMANA.
Testa di Lepre 10 ottobre 2018- La cerimonia della consegna delle targhe del Premio CAMPAGNA ROMANA 2018 si svolgerà al bivio di Fregene-località Testa di Lepre- via Aurelia –Coop.della Carne di Testa di Lepre il 14 ottobre 2018 dalle ore 14:00 sino alle ore 16:00.
Luigino Milani e Marco Procaccini, nostri concittadini, svolgeranno le funzioni di “padroni di casa” accogliendo i Premiati e le Autorità presenti . Luigino e Marco per ogni Premiato leggeranno le motivazioni del premio assegnato.
Lo scopo principale del Premio è di evidenziare i valori di fratellanza e il Bene Comune tra i Cittadini del Borgo di Testa di Lepre. I premiati sono Cittadini che hanno dato lustro e valenza culturale , con le loro Opere ed il loro Lavoro , alla nostra terra. Con questo Premio il nostro Borgo vuole essere non più “terra di confine”, ma parte attiva del Comune di Fiumicino. L’energia della Proloco non è esaurita con il Palio dei Fontanili e con Premio” CAMPAGNA ROMANA”. Dopo questo evento del Premio, giunto alla sua quarta edizione , daremo vita e “consistenza” ad altre iniziative.
Nell’effervescenza e sublime “contesto” di bellezza e di Cultura che è la Campagna Romana, la Proloco, con le pur poche risorse finanziarie, proverà ad essere, anche se in piccolo ,promotore ed attrattore culturale del Borgo di Testa di Lepre ormai conosciuto come la “Perla della Campagna Romana”.
Prosegue l’organizzazione del Palio dei Fontanili.L’importanza della Segretaria della ProLoco la Signora MariaRita Rastelli.
Testa di Lepre -17 luglio 2018-Se è vero che la Pro Loco è una risorsa veramente importante per il Borgo di Testa di Lepre e allora si deve evidenziare, mettere in risalto, che il “motore” è la Segretaria cioè la Signora MariaRita Rastelli. La Signora Rita è colei che “regge” e “ gestisce “ gli eventi . Un evento per avere successo ha “un dietro le quinte” una struttura, “mente organizzativa”, che mette in essere anche i piccoli e insignificanti dettagli, come ad esempio le sfumature dei colori per le bandiere delle Contrade. La Signora Rita gestisce le risorse finanziarie, mette e mantiene in ordine i libri contabili e i verbali dell’Assemblea e del C.D., si relaziona con le Istituzione e funge da P.R.. La Signora Rita risponde a tutte le più varie e “colorite” domande circa le attività della Pro Loco e sull’Organizzazione del Palio dei Fontanili. Questo piccolissimo Post è per ringraziare la Signora MariaRita Rastelli per il suo formidabile , anche se silenzioso, contributo alla marcia della nostra Pro Loco verso la riuscita delle manifestazioni messe in calendario dalla Pro Loco di Testa di Lepre, la più importante e vicina il PALIO dei FONTANILI. Grazie Signora Maria Rita RASTELLI da tutta la Pro loco di Testa di Lepre.
Testa di Lepre – 13 luglio 2018-Noi di Campagna Romana abbiamo ascoltato il VicePresidente della Proloco di Testa di Lepre il Sig. Luigi Conti.
Il Sig. Conti ci ha raccontato e illustrato la nascita del Palio dei Fontanili . il sig. Luigi inizia il nostro dialogo con una sintetica premessa : ”E’ necessario ringraziare , se verrà realizzata la mia idea del Palio , il Presidente Luca Calderoni , assieme tutto il Direttivo e agli iscritti della Proloco, la mia proposta, con il loro sostegno, sta marcianodo verso il traguardo della Prima Edizione. “
Con entusiasmo Luigi arricchisce la sua narrazione che, speriamo con successo, porti verso la concretizzazione pratica del suo “sogno”, quindi, prosegue Luigi:” La mia speranza è che, con il Palio, la Gente, le Persone, tutti gli abitanti del Borgo, possano sentirsi parte di un contesto , quasi personale, da condividere con i contradaioli della propria Contrada . L’idea è di vedere i Cittadini di Testa di Lepre riconoscersi nei propri colori , che li porti a testa alta come parte integrante della propria storia personale, ma che nello stesso tempo ogni Cittadino di Testa di Lepre si senta parte attiva dell’intero Borgo, parte essenziale nella sua e nostra unità.”
Domando a Luigi quali siano gli aspetti , della sua idea di Palio che speri che prendano forma?
Cosi ci risponde Luigi:” Immagino un Palio dove vincere sia la collaborazione e il senso di condivisione. Spero che siano momenti di divertimento , ma anche di solidarietà . Testa di Lepre ne ha bisogno , si il nostro Borgo ha bisogno di riscoprire la Solidarietà, ormai nella nostra zona vi è stato un cambio generazionale, ma le nuove generazioni sapranno, mi auguro, riscoprire lo “spirito pioneristico” degli anni iniziali della Riforma dell’Ente Maremma del 1952. Si sono fiducioso nel successo di questa manifestazione. “
Questo piccolo report lo voglio chiudere testimoniando che vedo la PASSIONE, il fuoco della passione che alimenta l’idea del Palio in ogni membro del Direttivo della Proloco.
ROMA MUNICIPIO XIII-Associazione CORNELIA ANTIQUA-
CASTEL DI GUIDO- IL PALIO DELLA MEZZA LUNA.
La Storia-
Il Gran Visir di Tunisi , Sultano dell’Islam, era il più potente in armi sul Mediterraneo nel sec. IX. Il Gran Visir, dopo aver occupato la Sicilia, progetta la conquista di Roma per tentare di “islamizzare” tutte le popolazioni cristiane. Siamo nell’anno 846; gli eredi di Carlo Magno si stavano “dividendo” l’Europa centrale. L’Italia, in particolare Roma, non aveva difese militari, navali e terrestri , che potessero far fronte alla potentissima armata islamica. Il progetto del Gran visir è diventa operativo nell’agosto dell’846. In quell’offensiva viene occupata e distrutta la città di Porto Romano, sede vescovile sin dal 221 .
Le armate saracene risalirono il Tevere e saccheggiarono e incendiarono la Basilica di San Paolo anche se i romani opposero una strenua difesa come nel Liber Pontificalis. I Saraceni si
Insediarono a Roma occupando saccheggiando la Basilica vaticana asportando tra le altre cose anche l’Altare ricoperto da una lamina in oro. Papa Sergio II, non potendo fare appello né ai Principi Carolingi e né al Duca di Napoli anch’egli alle prese con l’invasione saracena , il Papa invocò l’intervento del Duca Guido I di Spoleto. Guido rispose all’appello di Papa Sergio II e intervenne , con una efficientissima cavalleria, nella città di Roma liberandola dai Saraceni.
Le truppe saracene non potendo fuggire per via Tevere si riversarono sulla via Aurelia . Sulle colline di Lorium Guido da Spoleto, dopo aspra battaglia, ebbe ragione dei saraceni . Per la vittoria di Lorium fu determinante il contributo dei militi rurali meglio conosciti e ricordati “milizie di campagna” che presidiavano la domus-culta ora Castel di Guido. Il racconto della battaglia si legge negli “Annales” di Prudence di Troyes:” Guy, margrave de Spolète accourt l’appel du Pape avec le concours des Romains il
remporte une grande victoire sur les mecreants, battus par les milicies de la campanie romaine”-( Guido, margave di Spoleto, accorse all’appello del Papa Sergio II e con il concorso dei Romani riporta una grande sui miscredenti, battuti con l’aiuto delle milizie della Campagna Romana). Lorium, infatti, oltre ad essere sede vescovile di una Diocesi minore, era anche una delle più importanti “ Domus-Cultae” (Aziende Agrarie Pilota); queste Aziende erano state istituite circa cento anni prima da Papa Zaccaria con il fine di sostituire, rimpiazzare , le mancate forniture di grano proveniente dalla Sicilia verso Roma essendo l’isola divenuta dominio saraceno e, quindi, non esportava più il grano verso la capitale del cristianesimo. La Domus-Culta godeva per la sua importanza strategica , fornitura di grano a Roma, di una forte ed agguerrita guarnigione di “MILITI-RURALI”, che oltre alla custodia delle culture e degli allevamenti , in caso di bisogno, divenivano guerrieri audaci nel respingere gli attacchi di possibili invasori. Ricordiamo che le invasione saracene diedero origine alla costruzione delle
torri semaforiche di segnalazione, a Castel di Guido è in essere, anche se mal ridotta, la TORRE DELLA BOTTACCIA della cui storia avremo modo di parlare.Il clamore della vittoria conseguita da Guido da Spoleto e dalla guarnigio dei Militi-Rurali sollevò il popolo romano dal “terrore saraceno” che da quel giorno presero a chiamare le colline di Lorium con il titolo di Castrum Guidi, in omaggio al Duca di Spoleto, lasciando nell’oblio l’antico nome romano di Lorium. A conferma di questa ricostruzione e tesi storica che l’occupazione saracena dell’846 palesava il progetto di “islamizzazione” , se l’operazione militare fosse riuscita, del cuore stesso della cristianità sta il ripetuto tentativo d’invasione perpetrato dagli islamici , appena tre anni dopo nell’849 , fermato nella famosa battaglia navale ricordata con il nome di Battaglia di Ostia. In quegli anni Papa Leone IV costruì, a difesa del Vaticano, le famose Mura Leonine e stipulò un “Patto marinaro” per la difesa delle coste con le città di Gaeta, Napoli ed Amalfi e fu così stroncato il progetto di invasione saracena di Roma.
Comunque da quel momento iniziarono le incursioni piratesche sulle coste laziali che si protrassero per secoli . Queste incursioni piratesche distrussero il territorio della maremma e determinarono il trasferimento delle popolazioni dalle coste alle zone interne .I nuovi insediamenti diedero vita ai numerosi Borghi che furono edificati negli 900 e 1000.
IL PALIO-
Dal 1984, quando la minaccia di distruzione del nostro territorio sembrava incombente per un insano progetto di deturpazione e di degrado, alcuni appassionati della difesa paesaggistica e conoscitori ed estimatori della Storia di questi luoghi, LORIUM e CASTEL DI GUIDO, riuniti nella Cooperativa Portuensis , rievocando la storia dell’antica e mitica battagli di Lorium, la più sconosciuta , ma di fatto la più autentica LIBERAZIONE di ROMA, diedero vita, idearono e realizzarono, alla manifestazione folkloristica del
PALIO della MEZZALUNA. Nel 1984 furono le contrade minuscole dell’antica Lorium, Castel di Guido, a celebrare e rievocare l’evento storico. Le Contrare che parteciparono alla manifestazione furono: CASTELLO,BOTTACCIA, PONTE ARRONE, MURATELLA. Negli anni successivi la partecipazione fu allargata ad altre otto Contrade, questo per ricordare che tutti i cavalieri della Campagna Romana “MILITI-RURALI”, accorsero alla difesa di Roma e della cristianità . Il Comune di Roma dopo anni di partecipazione con il Gonfalone e le Rappresentanze ha voluto dare al Palio della Mezza Luna il massimo riconoscimento , abbinando la manifestazione e alla gara cavalleresca dei nostri Butteri, degni eredi degli antichi Cavalieri , la Lotteria nazionale “Città di Roma”.
Si auspicava l’adesione alla manifestazione di tutti gli antichi Borghi medievali della Diocesi di Porto e Santa Rufina: Porto Romano, Santa Marinella, Cerveteri, Bracciano, Riano Flaminio, Castelnuovo di Porto, Sasso, Castel San Giuliano, La Storta, Cesano, Isola Farnese, Isola Sacra, Formello , Sacrofano, Borghi che sono il cuore dell’antica civiltà della Maremma Portuense.
Trascrizione del testo del Libro dell’On. MARIO BACCINI.
Dall’antico Agro Portuense all’Area Metropolitana di Roma-Ovest (Libro Bianco di Mario Baccini)
Buongiorno, sabato sera si è dato ufficialmente il via alla realizzazione del “Palio dei Fontanili”. Durante la serata, i bambini presenti, hanno disegnato e colorato, secondo la propria fantasia, lo stendardo e la bandiera che sfileranno durante i giorni della festa, in rappresentanza delle 4 Contrade partecipanti al Palio. Ai rappresentanti di ognuna di queste, presenti alla serata, è stata consegnata una cartellina contenente il progetto della festa. Adesso sta a tutti voi nominare un responsabile per ogni Contrada, in modo tale che possa coordinare il lavoro da svolgere, coinvolgendo quante più persone possibile della propria zona, scegliere fra queste Dama e Cavaliere, trovare per loro i costumi dei colori che contraddistinguono la Contrada stessa e che apriranno la sfilata, accompagnati da bambini, ragazzi ed adulti vestiti con fratini sempre in tinta. Nello stesso tempo dovranno creare una squadra che parteciperà ai vari giochi che si svolgeranno durante le giornate della manifestazione e che decreteranno in conclusione, la Contrada vincitrice del 1°Palio dei Fontanili 2018 di Testa di Lepre. Buon lavoro a tutti, per qualsiasi chiarimento non esitate a contattarci. Di seguito l’immagine riassuntiva delle contrade, ognuna con i propri colori e le zone di appartenenza e qualche immagine dei lavori fatti dai bambini che diverranno Stendardo e bandiere in rappresentanza di ogni Contrada!!! Grazie per l’attenzione.
ROMA ABBACCHIO ROMANO la produzione dei Borghi Castel di Guido e Fiumicino TESTA di LEPRE
Riferimenti gastronomici: - l’Abbacchio Romano, il giovanissimo agnello lodato da Giovenale con la frase stupenda«… il più tenero del gregge, vergine d’erba, più di latte ripieno di sangue…» fa parte del repertorio di secondi piatti della cucina tradizionale romana e laziale. Riferimenti storici, che risalgono a tempi antichissimi: A Campo Vaccino fin dal 300 si teneva il mercato degli abbacchi, degli agnelli, dei castrati e delle pecore. – Nei regesti farfensi del secolo X troviamo le norme che regolavano gli stazzi ed i ricoveri per gli ovini. – I Papi, dopo la caduta dell’Impero Romano, vietarono alle pecore di pascolare in tutta la Campagna Romana, prima di Sant’Angelo di settembre (29 settembre) ed imposero l’uscita da tutto il territorio, a Sant’Angelo di maggio (3 maggio), quindi il bestiame si rimetteva in movimento per raggiungere i freschi pascoli degli Appennini e sfuggire alla calura estiva. – Nel 17 ottobre 1768 fu emanato un editto firmato dal Cardinale Carlo Rezzonico, per regolare la vendita degli abbacchi. – Padre Zappata nel suo saggio sull’abbacchio, tratto dal volume «Roma che se va» del 1885, descrive le lotte ingaggiate nei secoli precedenti, tra mercanti di campagna che intendevano abbacchiare (uccidere gli abbacchi) ed il governo pontificio che intendeva quanto meno frenare o addirittura proibire l’iniziativa dal mese di settembre fino alla settimana di passione. – La Repubblica romana nel 1798 sancì la libertà di abbacchiare- – Trinchieri in «Vita di pastori nella Campagna Romana» anno 1953, scrive che «per un gregge di 4000 pecore occorre un’estensione di pascolo di circa 430 rubbia nel periodo invernale, mentre in quello primaverile (dal 16 marzo al 24 giugno) sono sufficienti 400 rubbia». Riferimenti culturali: – Ercole Metalli, nel suo libro «Usi e costumi della campagna romana», anno 1903, mette in risalto, nel descrivere la masseria, che è «il Buttero, a trasportare a Roma abbacchi»; – Dalla raccolta di usi e di consuetudini vigenti nella provincia di Roma della CCIAA dell’anno 1951, al capitolo X, si mettono in evidenza i modi, le forme di contrattazione, di compra-vendita degli abbacchi; – Nel catalogo-mostra «I nostri 100 anni» documenti fotografici dell’agro romano, troviamo numerose fotografie sulla pastorizia; una in particolare riporta «l’abbacchiara», mezzo utilizzato per il trasporto degli abbacchi morti. 4. Riferimenti statistici: – Nel 1598 furono consumati a Roma 73.000 agnelli – Nel 1629 furono consumati a Roma 165.797 agnelli su di una popolazione che contava 115.000 anime. – Nicola Maria Nicolaj, nella sua stima, dal titolo «Memorie, leggi ed osservazioni sulle campagne e sull’Annona di Roma», Roma 1803, volume III, cap. «Scandaglio della spesa e fruttato di un anno d’una massaria di pecore bianche vissane composta di capi num. 2.500 … presi i ragguagli sopra diverse massarie dell’Agro Romano … spese …introito: rimangano num. 1540 agnelli da vendersi al macello, quali possono valutarsi sc. 1.80 uno per l’altro, che in tutto scudi 2772». – la tenuta di Castel di Guido: da una comunicazione tra il direttore dell’azienda e la sede centrale del Pio Istituto viene riportato che nel mese di ottobre del 1969 l’azienda ha consegnato alle dispense ospedaliere 4209 abbacchi, 16 animelle – la tenuta di Castel di Guido: dalla contabilità di masseria siglata dal Vergaro e dal direttore nel 1958, nel 1960, nel 1965 e nel 1967 si riscontra la produzione e la vendita di abbacchi. Fonte : -Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali- – Pittori dell’ottocento e Campagna Romana- _Piatti tipici della Regione Lazio-
Riferimenti sociali ed economici, quali la presenza di produttori che da anni effettuano questo tipo di produzione: – la tenuta di Castel di Guido: da una comunicazione tra il direttore dell’azienda e la sede centrale del Pio Istituto viene riportato che nel mese di ottobre del 1969 l’azienda ha consegnato alle dispense ospedaliere 4209 abbacchi, 16 animelle – la tenuta di Castel di Guido: dalla contabilita’ di masseria siglata dal Vergaro e dal direttore nel 1958, nel 1960, nel 1965 e nel 1967 si riscontra la produzione e la vendita di abbacchi.
La carne di “Abbacchio Romano” deve essere immessa al consumo provvista di contrassegno, costituito dal logo riportato in calce al presente disciplinare, a garanzia dell’origine e dell’identificazione del prodotto. La marchiatura deve essere effettuata al mattatoio. La carne è posta in vendita al taglio o confezionata, secondo i tagli di cui all’art. 5. La confezione reca obbligatoriamente sulla etichetta a caratteri di stampa chiari e leggibili, oltre al simbolo grafico comunitario e relative menzioni in conformità alle prescrizioni del normativa comunitaria vigente e alle informazioni corrispondenti ai requisiti di legge le seguenti ulteriori indicazioni: – la designazione “Abbacchio Romano” deve essere apposta con caratteri significativamente maggiori, chiari, indelebili, nettamente distinti da ogni altra scritta ed essere seguita dalla menzione Indicazione Geografica Protetta e/o I.G.P; - il nome, la ragione sociale, l’indirizzo dell’azienda produttrice; – il logo deve essere impresso sulla superficie della carcassa, in corrispondenza della faccia esterna dei tagli; - il logo è costituito da un perimetro quadrato composto da tre linee colorate, verde, bianco e rosso, interrotto in alto da una linea ondulata rossa che si collega ad un ovale rosso all’interno del perimetro e contenente una testa di agnello stilizzata. Il perimetro è interrotto, in basso, dalla scritta a caratteri maiuscoli rossi “I.G.P.”. In basso, all’interno del perimetro quadrato, è riportata l’indicazione del prodotto “ABBACCHIO” in caratteri maiuscoli di colore giallo, e “ROMANO” a caratteri maiuscoli di colore rosso. I riferimenti di colore espressi in pantone sono riportati all’Art.9. È vietata l’aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista. E’ tuttavia ammesso l’utilizzo di indicazioni che facciano riferimento a marchi privati, purché questi non abbiano significato laudativo o siano tali da trarre in inganno il consumatore, dell’indicazione del nome dell’azienda dai cui allevamenti il prodotto deriva, nonché di altri riferimenti veritieri e documentabili che siano consentiti dalla normativa comunitaria, nazionale o regionale e non siano in contrasto con le finalità e i contenuti del presente disciplinare. La designazione “Abbacchio Romano ” deve figurare in lingua italiana.
Castel di Guido – 2 maggio 2018-Fotografare Epigrafi e segni che sono i particolari è come inserire gli incisi in un racconto. I particolari sono come sottolineature di appunti, i punti e virgola, ma anche un “nodo al fazzoletto” per ricordarsi di un fatto specifico. Ho fotografato molti particolari ,quelli che ho scoperto, di Castel di Guido. Particolari che , come in un mosaico, si vanno ad incastonare nelle storie che disegno sulla pagina di storia che sto scrivendo. Faccio alcuni esempi, ho fotografato i Punti trigonometrici dell’IGM ora non più utilizzati, vecchie epigrafi testimoni silenziose di storie antiche e ancora particolari come le antenne ripetitrici, la campana e gli stemmi SPQR . Di questi qui di seguito, galleria fotografica, ne propongo alcuni dei “particolari” che ho fotografato.
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