Fotografia arte e mostre
Franco Leggeri Fotoreportage ”Palio dei Fontanili” 2019
Biblioteca DEA SABINA
Franco Leggeri Fotoreportage ”Palio dei Fontanili” 2019
Borgo Testa di Lepre-FIUMICINO (RM)
–Seconda edizione ” Palio dei Fontanili il -5-6- 7-8- settembre 2019″
-foto e articolo di Franco Leggeri-
Al “Palio” si duellerà a “colpi” di storia-Il tema sarà :“… la Dama fu rapita dai Saraceni mentre si bagnava nel fiume Arrone …”
Testa di Lepre 19 luglio 2019-La sceneggiatura del palio, Edizione 2019, è ispirata al madrigale del Tasso che fu musicato dal Monteverdi-:” Ecco mormorare le acque e tremare i ramoscelli e gli alberelli alla brezza mattutina, e cantare dolcemente i soavi uccelli sopra i verdi rami e risplendere il cielo ad oriente . Ecco che ormai appare l’alba e si specchia nel mare e rasserena il cielo, e la delicata rugiada rende perlate le campagne e colora d’oro gli alti monti. O bella o dolce Aurora, la brezza è tua messaggera, e tu lo sei della brezza che conforta ogni cuore d’oro.”
I Costumi-
Per la realizzazione dei costumi ,che saranno indossati dalle Dame, Cavalieri e Figuranti, le Sarte delle Contrade, le favolose Sarte-Modiste del Borgo , si sono ispirate al famoso quadro di Giovan Battista Salvi “Betsabea al bagno”.
La Taverna del Palio-
La sera ,alla Taverna del Palio ,sarà ricordato agli avventori la famosa teoria della Scuola medica Salernitana e che recita, vado a memoria, così: ”è molto dannoso a chi mangia bere acqua, poiché lo stomaco si raffredda, e il cibo riesce indigesto”.
Il Borgo di Testa di Lepre è il luogo ideale per riscoprire la bellezza del contatto con la natura perché è una “Favola” immerso nella Campagna Romana e da questa e per questa incantevole e invidiata posizione che il Borgo è conosciuto come:” Testa di Lepre la Perla della Campagna Romana”. Al fine di valorizzare e mettere in risalto il Borgo ,l’Associazione Pro Loco di Testa di Lepre , nel prossimo mese di settembre nei giorno -5-6- 7-8- , aprirà le porte alla II^ edizione del “Il Palio dei Fontanili”.
Il Presidente Luca Calderoni ci chiarisce e spiega lo spirito dell’evento: “Il Palio ha un “carattere aperto” che consentirà, a tutti i Cittadini , di viverlo nel modo partecipato e permettendo e dando spazio alla creatività di tutti.” Chiosa il Presidente:” Il Borgo di Testa di Lepre, durante la manifestazione del Palio dei Fontanili, sarà animato da una serie di iniziative ed eventi alla scoperta dell’arte, delle tradizioni , della cultura, della gastronomia tipica della nostra Campagna Romana, degli Antichi Mestieri e delle musiche popolari, quindi, il nostro Palio sarà un appuntamento per chi ama le cose semplici e genuine. L’iniziativa della Proloco risponde alla sempre più crescente domanda di “vecchi sapori tradizionali” e ha lo scopo di valorizzare e promuovere il patrimonio eno-gastronomico dell’intero territorio e di conservare la memoria storica legata alle condizioni ambientali, alle consuetudini e alle tradizioni della popolazione locale. Il piccolo Borgo ,sito nel cuore della Campagna Romana, apre le porte per un viaggio “sensoriale” tra i sapori e la storia di questa terra. “
Il Priore Luigi Conti interviene evidenziando gli aspetti storici e le radici su cui si richiama e ispira Il Palio dei Fontanili :”nel Borgo il Palio rappresenta il Medioevo e un tuffo nel passato, dove i colori ed i suoni di quell’epoca tornano a vivere in questa suggestiva cornice. Ci si immerge per questa ricorrenza in un ritratto vivace e vitale della realtà di questa Valle dell’Arrone milleduecento anni fa nella famosa battaglia dell’846 d.C. in cui la Milizia Contadina riportò una strepitosa e inaspettata vittoria contro i saraceni ,che- prosegue il Priore Luigi- erano sbarcati alla foce del fiume Arrone a Fregene, e si apprestavano a marciare verso Roma.”
La Proloco di Testa di Lepre invita tutti i Cittadini alla partecipazione e ringrazia quanti vorranno lavorare con entusiasmo e determinazione per realizzare questo evento: il “PALIO DEI FONTANILI 2019”.
Ricordiamo che La Proloco , motore del Palio, non ha scopo di lucro, ma promuove e valorizza, come BENE COMUNE, il Borgo di TESTA di LEPRE il suo territorio, le risorse naturalistiche, storiche e le doti artistiche e imprenditoriali di TUTTI i cittadini” .
Contatti e informazioni
Presidente Pro-Loco- Luca-Cell.3392127248-
Priore del Palio- Luigi -Cell.3384356814-
Ufficio stampa RED Report-Franco 3337464133-
e.mail.:direttore.redreport@gmail.com
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Borgo Testa di Lepre il Drappo del Palio dei Fontanili 2018
Borgo Testa di Lepre il Drappo del Palio dei Fontanili
Il drappo del Borgo-Opera dell’Artista Teresa CABIDDU di Ladispoli.
-Primo Palio dei Fontanili di Testa di Lepre -7-8-9- settembre 2018-
TESTA DI LEPRE – 27 agosto 2018-La pittrice ,Signora TERESA CABIDDU di Ladispoli, ha dipinto e donato il Drappo del Palio dei Fontanili alla ProLoco.L’Artista ha realizzato l’Opera ispirandosi al corteo che era al seguito dell’Imperatore Carlo V quando nel 1536, ospite di Gerolamo Orsini, percorreva la Valle dell’Arrone per raggiungere la Città di Galeria dove soggiornò. L’Imperato Carlo V era reduce dalla vittoriosa battaglia di Tunisi e, quindi, il suo seguito aveva le bandiere e vessilli il segno, il messaggio, di questa vittoria .
L’Artista , la signora Teresa mi ha descritto il Drappo: “Ho rappresentato il logo del Comune di Fiumicino ,le quattro contrade del Borgo, la chiesa parrocchiale baricentrica tra Bracciano , il mare e Roma con il Colosseo.” Prosegue entusiasta la Signora Teresa: ”Ho anche rappresentato l’ulivo, il grano e la rotoballa di fieno che sarà , corsa dei rotoloni, la gara finale del Palio e in ultimo ho dipinto il fontanile della piazza e tante gocce azzurre simbolo dei moltissimi, e bellissimi, fontanili e di tanta acqua presente nella Valle dell’Arrone.”
Il drappo il vessillo da circa duemilaseicento anni sono i punti di riferimento durante le battaglie ,riferimento nello scompiglio e nella confusione degli assalti. Il vessillo, la bandiera è da sempre sinonimo di vittoria sin dall’antichità quado, gli uomini primitivi intingevano un pezzo di stoffa nel sangue del nemico sconfitto e lo issavano su di un bastone ed era il “muto grido di vittoria”. Tutti noi da bambini abbiamo giocato a “ruba bandiera” oppure al mare piantavamo le bandierine di carta sopra le torri dei castelli di sabbia, quante volte vediamo su di un edificio terminato la bandiera issata nel culmine del tetto. Le bandiere sono le decorazioni nelle sale riunione dei governanti , le troviamo all’ingresso degli edifici pubblici ; alle bandiere si possono attribuire molteplici significati, ma non sto qui a scrive un trattato sulle bandiere e vessilli. Il Drappo del Palio dei Fontanili di Testa di Lepre è un SEGNO di Vittoria, ma anche di Pace e Unità e, quindi, è sicuramente anche la sintesi di tutte le bandiere delle Contrade del Borgo: COLONNACCE, PRATONI,BORGO e MALVICINA che gli Alfieri porteranno durante la parata.
Il Drappo del Borgo ha la sua frangia dorata di metallo attorcigliato così come viene descritto anche nel Vecchio Testamento e dove si può leggere nel Canto di Salomone: ”..TERRIBILE COME UN ESERCITO CON VESSILLI..”. Il Presidente Luca Colderoni ,a nome di tutta la Pro loco, ringrazia e ringrazierà ufficialmente l’Artista Signora TERESA CABIDDU.
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Pro Loco di Testa di Lepre – la “Battaglia dei Coriandoli”
Fiumicino- Pro Loco di Testa di Lepre –Martedì grasso e la “Battaglia dei Coriandoli”. Così è terminato il Carnevale e il progetto scolastico .” Toccare la Luna con un dito”.
Testa di Lepre- 5 marzo 2019- Questa mattina davanti alla chiesa parrocchiale del Borgo, i bambini hanno cantato e rappresentato l‘Inno alla gioia. E’ stato emozionate vedere gli alunni del Comprensorio scolastico di Maccarese, circa 150, che hanno dato l’assalto in modo ordinato ,al carro “ lo sbarco dell’uomo sulla Luna”, messo a loro disposizione dalla Contrada Colonnacce e perfettamente in tema con il progetto scolastico. I piccoli allievi in maschera , erano accompagnati dalle bravissime insegnati, tra le quali ho riconosciuto la Poetessa della Campagna Romana la Signora Giovanna Onorati . Le docenti hanno svolto un lavoro superbo nel disegnare e realizzare i costumi indossati dagli alunni, miscelando ingredienti come amore, pazienza, tanta fantasia e utilizzando materiali di riciclo. Il Carro della Contrada Colonnacce è stata la scenografia perfetta per il set cinematografico “Toccare la Luna con un dito” dove , appunto, gli scolari sono stati i protagonisti indiscussi, mascherati da astronauti, stelline , satelliti , meteoriti, piccoli scienziati , astronomi con telescopi indossati come cappello. Non riesco a descrivere la gioia dei bimbi e l’esplosione di coriandoli e di stelle filanti e poi la classica battaglia finale di ogni festa scolastica, cioè l’assalto con i coriandoli del “ tutti contro tutti” , bersagli preferiti le mamme e i papa che sono stati “inondati” di stelline di carta. Frappe, dolci e castagnole è stata la conclusione della “dolce” battaglia andata in scena nel Borgo di Testa di Lepre. Un GRANDE GRAZIE va ai contradaioli delle Colonnacce che hanno trasportato il carro dal Bivio di Testa di Lepre sino all’ingresso della scuola A. d’Angelo . Chiudo questa nota ricordando e ringraziando la ProLoco di Testa di Lepre, rappresentata dalle Signore MariaRita Rastelli e Adele Turbessi, che ci dice: “Tutti i materiali , la scenografia, l’allestimento del carro delle Colonacce ,il missile e la navicella spaziale, saranno donati alla scuola e andranno ad arricchire i materiali già raccolti dagli alunni al fine di completare il progetto scolastico-Toccare la Luna con un dito-.” Un grande EVVIVA alla Contrada Colonacce per lo splendido Carro che, lo debbo dire, ha vinto il premio più bello ”il sorriso e la gioia dei bambini del Borgo”. Ora il vostro carro è nell’album dei ricordi dei 150 alunni che oggi avete fatto divertire e ” Toccare la Luna con un dito”. GRAZIE.
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FIUMICINO -Proloco del Borgo Testa di Lepre: conclusa la sfilata dei carri allegorici.
Pro loco del Borgo Testa di Lepre: conclusa la sfilata dei carri allegorici.
Articolo e foto sono di Franco Leggeri
Testa di Lepre- 3 marzo 2019-Tutto perfetto per la prima edizione del Carnevale del Borgo organizzato dalla Pro Loco di Testa di Lepre. Entra nel clou la kermesse con la sfilata dei carri che partita puntualissima alle ore 15:00 dal campo sportivo fino a raggiungere la piazza principale del Borgo. Nel corso della sfilata i carri hanno fatto sosta davanti al palco della Giuria carri, dove i gruppi mascherati si sono esibiti in balli molto belli e apprezzati dal numeroso pubblico presente . La Contrada Malvicina , gia vincitrice del Palio dei Fontanili 2018, è la vincitrice del Primo Carnevale del Borgo di Testa di Lepre.
La presentazione dei Carri ci è stata fornita da Priore Luigi Conti della Pro Loco di Testa di Lepre che, quindi, trascrivo fedelmente:
I carri erano quattro uno per ogni Contrada del Borgo-
Contrada Malvicina-Titolo del carro:
“Salviamo le api.”
Che è stato così descritto:
Per il loro lavoro laborioso non vogliono l’uomo velenoso.
Ispirandoci al cartoon “Winnie the Pooh” abbiamo rappresentato l’orsetto che è golosissimo di miele circondato da api e ape Regina.Si vuole sensibilizzare l’uomo a non essere velenoso inquinando e usando pesticidi.Le api sono a rischio di estinzione per questi motivi.Le api sono le impollinatrici naturali di moltissime piante e garantiscono la biodiversita delle piante stesse.Quindi winnie per essere felice ed avere il suo miele ha bisogno che le api continuano a
sopravvivere senza che l’uomo sia velenoso….
La Contrata Prataroni ha presentato il carro dal titolo :
“La Campagna Romana”:
Uno sguardo al passato a quando le pianure maremmane erano aride ed incolte e che, grazie ai giganti del l’aria, i mulini a vento, diventarono le fertili terre che ancora oggi coltiviamo.
Abbiamo voluto omaggiare uno degli elementi fondamentali dei nostri casali: “la stalla” dove nonni e zii hanno passato la maggior parte delle loro albe e tramonti per darci il buon latte, che per un lungo periodo è stato uno dei tratti distintivi di Testa Di lepre.
Non poteva mancare “il fontanile” simbolo del nostro Palio e delle nostre terre, indispensabile per assicurare l’acqua agli animali al pascolo. Ed ancora tutto quello che la campagna può dare all’uomo che la ama e la coltiva: gli ulivi, la vigna, i campi di grano e di mais, gli alberi da frutto e gli ortaggi. Solo Attraverso la dedizione e la cura amorevole della terra, degli animali e dei suoi frutti, oggi come allora, possiamo ritrovare e condurre una vita sana e genuina in comunione con la natura, insegnando ai nostri figli a vivere al ritmo del tempo scandito dalle stagioni!
La contrada Colonnacce ha presentato il carro dal titolo:
“Lo sbarco dell’uomo sulla Luna.”
Il 50* anno dallo sbarco dell’uomo sulla luna (un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per lumanità). Era il 21 luglio del 1969 quando l’impresa dei tre astronauti della missione apollo 11 sbarcò sulla Luna ed il comandante Neil Armstrong lasciò la prima impronta umana sul polveroso suolo lunare. Dalla NASA alla nostra piccola comunità il messaggio è che l’uomo è fantastico e con impegno e dedizione non esistono progetti “irrealizzabili”
La Contrada Borgo ha presentato il carro dal titolo:
”Il Re Leone”
Questo film di animazione è ricco di significati profondi, per noi è stato difficile scegliere quello a cui dare più rilevanza, ne citiamo solo due:
Il primo: Il cerchio della vita, nel quale ogni creatura è connessa l’una con l’altra, formando un delicato equilibrio che va tutelato costantemente, rispettando ciò che ci circonda in natura senza consumare in modo scellerato, le risorse che essa ci offre.
chi sei tu? Non dimenticare le nostre origini rimanendo fedeli a noi stessi.
Al termine della sfilata la Contrada Malvicina risultata la vincitrice del Primo Carnevale del Borgo di Testa di Lepre.
Fiumicino -Roma- Borgo di Testa di Lepre-Cresce l’attesa per la 1° edizione del Carnevale 3 marzo 2019
Cresce l’attesa per la 1° edizione del Carnevale del Borgo di Testa di Lepre, in programma domenica 3 marzo 2019-
Testa di Lepre- 26 febbraio 2019-La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco, è pronta ad animare le strade del Borgo . Spettacolo e divertimento sono garantiti come ci dice il Presidente della Pro Loco , Luca Calderoni :”Le Contrade si stanno prodigando moltissimo al fine di avere un Carro da poter essere premiato, ma soprattutto lo scopo è quello di divertirci tutti assieme, grandi e piccini .” Prosegue il Presidente Luca:” Il programma del carnevale inizierà nel pomeriggio di domenica 3 marzo. Si è deciso che l’ordine di sfilata dei carri sarà stabilito da un sorteggio che avverrà prima delle ore 15:00. Una Giuria ,composta dai membri delle Pro Loco di Passoscuro-Torre in Pietra -Tragliatella, proclamerà il Carro e la Contrata vincitrice . I Premi –prosegue Luca- consistono in un punteggio , credito, per la classifica del prossimo Palio dei Fontanili 2019. Il Vice Presidente Luigi Conti interviene per sottolineare l’entusiasmo e la creatività che sta suscitando e stimolando la preparazione dei Carri: “Chi ha avuto modo di vedere i carri, sbirciando al di là delle “recinsioni” o dentro i capannoni, sostiene che i suoi costruttori si siano davvero superati, specialmente nella cucitura dei costumi dei Gruppi mascherati.” Chiosa il Vice Presidente Luigi: “Siamo contenti dell’organizzazione delle Contrade e confidiamo nel bel tempo . Tutti insieme ci ritroveranno quindi domenica 3 marzo, a partire dalle ore 15, ad ammirare e godere di un sano divertimento come il Carnevale. Ad aprire la sfilata sarà, come è stato già detto, il carro della Contrada sorteggiata. Posso promettere , anche si siamo alla prima edizione, che questo di Testa di Lepre sarà un Carnevale tutto da scoprire e pieno di sorprese “.La Signora Maria Rita Rastelli , Segretaria Amministrativa della Pro Loco, precisa che :” L’iniziativa del Carnevale, complementare al Palio dei Fontanili, è nata dall’esigenza di promuovere il territorio del nostro Borgo ,le sue attività agricole e commerciali che lo rendono ormai noto come la Perla della Campagna Romana.” Mentre la Signora Adele Turbessi evidenzia che :”La Pro Loco, con i suoi Soci e il Consiglio Direttivo, capitanata dal Presidente Luca Calderoni e dal Priore del Palio dei Fontanili Luigi Conti ,è divenuta ormai una realtà associativa di rilievo e di pregiata valenza Culturale nel territorio del Comune di Fiumicino e, soprattutto, in tutta la Campagna Romana a nord di Roma Capitale.”
I Carri sono stati progettati , costruiti e allestiti, in gran segreto, dalle quattro Contrade :
BORGO, COLONNACCE,MALVICINA, PRATARONI.
Buon Divertimento a tutti.
Contatti: ProLoco di Testa di Lepre-Presidente Luca –Cell.3392127248-
-e.mail.: prolocotestadilepre@gmail.com
Franco Leggeri Fotoreportage -Roma la Valle Galeria-Biblioteca DEA SABINA
-Biblioteca DEA SABINA-
ROMA VALLE GALERIA e MALAGROTTA
Fotoreportage di Franco Leggeri
Fotoreportage di Franco Leggeri.
Franco Leggeri Fotoreportage-Castel di Guido-Epigrafi e segni- Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Castel di Guido-Epigrafi e segni-
Franco Leggeri Fotoreportage-
Castel di Guido – 2 maggio 2018-Fotografare Epigrafi e segni che sono i particolari è come inserire gli incisi in un racconto. I particolari sono come sottolineature di appunti, i punti e virgola, ma anche un “nodo al fazzoletto” per ricordarsi di un fatto specifico. Ho fotografato molti particolari ,quelli che ho scoperto, di Castel di Guido. Particolari che , come in un mosaico, si vanno ad incastonare nelle storie che disegno sulla pagina di storia che sto scrivendo. Faccio alcuni esempi, ho fotografato i Punti trigonometrici dell’IGM ora non più utilizzati, vecchie epigrafi testimoni silenziose di storie antiche e ancora particolari come le antenne ripetitrici, la campana e gli stemmi SPQR . Di questi qui di seguito, galleria fotografica, ne propongo alcuni dei “particolari” che ho fotografato.
Franco Leggeri
Campo Profughi FARFA SABINA- 25 aprile 2013-
Castelnuovo di Farfa 25 aprile 2013-Foto-reportage, di Franco Leggeri, della cerimonia di inaugurazione dell’Epigrafe eretta in ricordo della:
” …Dolorosa eredità dell’internamento nel Campo di Fara in Sabina (giugno-settembre 1943). “
Tra i presenti voglio ricordare il Compagno On. FRANCO PROIETTI con il quale ho condiviso una parte importante della mia vita politica nel PCI.
Presenti:
On. Franco Proietti (PCI)
Il Vescovo di Poggio Mirteto,
Tonino Pietrantoni, Dirigente CGIL-
l’On. Fabio Melilli,
Avv.Simone Petrangeli –ex-sindaco di Rieti,
Rappresentati del SPI-CGIL di Rieti,
il Sindaco di Castelnuovo di Farfa,Sig. Enzo Biancucci.
Il Presidente Circolo Anziani di Castelnuovo di Farfa- Sig. Mario Canzonetti;
Il Consigliere comunale di Opposizione Libera Castelnuovo-Sig. Enzo Mauri;
Il parroco di Castelnuovo di Farfa, Don Luis;
L’Assessore del Comune di Castelnuovo, Sig. Francesco Simonetti;
L’Assessore ai LL.PP. della Regione Lazio , Sig. Fabio Refrigeri;
Capo-Gruppo di Opposizione di Libera Castelnuovo, Franco Leggeri.
Roma Municipio XIII-Neve a Castel di Guido e Residenza Aurelia-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Roma Municipio XIII-Fotoreportage di Fanco Leggeri-
“Neve a Castel di Guido e Residenza Aurelia”
Roma Municipio XIII-Castel di Guidoe e Residenza Aurelia-26 febbraio 2018 – E, alla fine, anche i più prudenti sono stati smentiti e la neve è arrivata. Poco dopo l’una di questa notte i primi fiocchi di neve hanno iniziato ad imbiancare Castel di Guido e la Residenza Aurelia. La neve , per l’intera notte, ha accarezzato la Capitale. Entrata da nord, dopo aver imbiancato tutta la Provincia di Viterbo , la perturbazione nevosa ha coinvolto la nostra Città e Castel di Guido. Alleghiamo al post un fotoreportage sulla nevicata che ha interessato la Residenza Aurelia.
PIANO NEVE DEL CAMPIDOGLIO-
Scuole chiuse
Ieri pomeriggio il Comune di Roma ha emanato un’ordinanza che prevede la chiusura delle scuole: “Preso atto dell’ultimo aggiornamento delle previsioni fornite dalla Protezione Civile regionale, che confermano i rischi di neve e forti gelate, è stata firmata ordinanza sindacale che dispone la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido, sul territorio di Roma per lunedì 26 febbraio”. Provvedimenti analoghi sono stati presi da tutti i Sindaci della Città Metropolitana , sono sospese anche le lezioni e gli esami nelle Università della Capitale.
Chiusi parchi, cimiteri e ville storiche
Una seconda ordinanza, firmata sempre dalla sindaca Raggi, è quella relativa a parchi, cimiteri e ville storiche che resteranno chiusi fino a cessata allerta.
Piano neve di Atac
Anche Atac è “in trincea”. Varato il piano neve: in servizio saranno solo le linee di bus che garantiranno gli spostamenti lungo le direttrici principali della città con vetture dotate di gomme termiche. L’intera rete metroferroviaria (metro A, B e C, ferrovie Termini- Centocelle, Roma-Lido e Roma-Viterbo) sarà regolarmente in servizio.
La via AURELIA
La via Aurelia è un’antica strada consolare romana che costeggiava il mar Tirreno e il mar Ligure fino alla Gallia. Fu costruita da un magistrato della gens Aurelia, probabilmente nel 241 a.C. dal censore Gaio Aurelio Cotta, oppure nel 200 a.C. da suo figlio, il console Gaio Aurelio Cotta, per collegare Roma all’Etruria appena sottomessa. Inizialmente arrivava a Caere (Cerveteri), e fu poi prolungata fino alla colonia di Cosa, e ancora fino a Vada Volaterrana (Vada), a Pisa e a Luni, e infine realizzata la sua prosecuzione fino ad Arles, in Gallia.
Il percorso è oggi ricalcato dalla moderna Strada statale 1 Via Aurelia, che collega Roma alla Francia.
La via Aurelia è un’antica strada consolare romana che costeggiava il mar Tirreno e il mar Ligure fino alla Gallia. Fu costruita da un magistrato della gens Aurelia, probabilmente nel 241 a.C. dal censore Gaio Aurelio Cotta, oppure nel 200 a.C. da suo figlio, il console Gaio Aurelio Cotta, per collegare Roma all’Etruria appena sottomessa. Inizialmente arrivava a Caere (Cerveteri), e fu poi prolungata fino alla colonia di Cosa, e ancora fino a Vada Volaterrana (Vada), a Pisa e a Luni, e infine realizzata la sua prosecuzione fino ad Arles, in Gallia.
Il percorso è oggi ricalcato dalla moderna Strada statale 1 Via Aurelia, che collega Roma alla Francia.
Storia
La costruzione della via Aurelia assunse subito una grande importanza. La sottomissione dei popoli del sud est della Gallia permise di accorciare il tragitto e di conseguenza il tempo di percorrenza tra Roma e la Spagna. Grazie alla via Aurelia, Giulio Cesare giunse ad Arles partendo da Roma in otto giorni, per poi giungere in soli 27 giorni in Spagna, accompagnato dal suo esercito. Il cursus publicus, il servizio di posta romano, giungeva in Spagna percorrendo 70 chilometri al giorno, con quattro cambi di cavallo durante l’arco della giornata.
Itinerario
Il tracciato della via romana, poi detto via Aurelia Vetus (ancora oggi via Aurelia antica), partiva dal Foro Boario oltrepassando le Mura serviane e il Tevere sul pons Sublicius, poi sostituito dal ponte Emilio (attuale ponte Rotto) e attraversava la zona paludosa di Trastevere (in parte su viadotto ancora visibile nelle cantine di via della Lungaretta), salendo quindi sul Gianicolo (via della Paglia, vicolo della Frusta, via di Porta San Pancrazio) e superando le Mura aureliane a porta Aurelia (oggi porta San Pancrazio).
A Pisa la viabilità consolare lungo la costa tirrenica si interrompeva a causa di due componenti fondamentali che ne impedivano la prosecuzione: da una parte, la presenza dell’ampia zona paludosa detta Fossae Papirianae (riportate nella Tabula Peutingeriana) nell’attuale costa della Versilia (da Migliarino Pisano fino a Luni, poco lontano dall’odierna Sarzana); dall’altra, la presenza degli scomodi e bellicosi Apuani, detti anche Liguri Montani o Sengauni.
Per collegare la Colonia di Luni con il resto della Liguria, nel 109 a.C. fu dato incarico al censore Emilio Scauro di costruire una strada che aggirasse l’Appennino fino a Vada Sabatia (Vado Ligure) passando per Dertona (Tortona). Tale via prese il nome di via Emilia Scauri.
Segmentum IV; Rappresentazione delle zone Apuane con indicate le colonie di Pisa, Lucca, Luni ed il nome “Sengauni”; il tratto Pisa-Luni non è ancora collegato
Cosicché il percorso della via Aurelia dopo Pisa andava verso Lucca, attraverso la deviazione di Corliano, Rigoli e Ripafratta (San Giuliano Terme) e, incuneandosi poi nel Forum Clodii (Garfagnana), entrava in Lunigiana attraverso la valle del Serchio (Auser) e la val d’Aulella (Audena) per ricongiungersi con la viabilità di Luni.
Il brevissimo tratto paludoso da Pisa a Luni (solo poche miglia terrestri) interruppe così la viabilità costiera fino al 56 a.C., quando Giulio Cesare ebbe la necessità impellente di sveltire i collegamenti viari in vista della conquista della Gallia. Per tale ragione strategica egli diede incarico al figlio di Marco Emilio Scauro (di nome anch’esso Marco Emilio Scauro) di costruire una sorta di “scorciatoia” che potesse collegare Pisa con Luni (Luna). Questa seguì un percorso collinare, sempre però con deviazione su Lucca, diventando quella che oggi è la strada provinciale Sarzanese, che effettivamente collega Lucca con Camaiore (Campus Major) e con Massa (Tabernae Frigidae), proseguendo infine verso Sarzana sempre con percorso collinare.
Intorno al 13 a.C. Augusto fece costruire la via Julia Augusta verso Marsiglia (antica Massalia) insieme all’edificazione del Trofeo di Augusto a La Turbie (sopra l’attuale Principato di Monaco), per celebrare la sottomissione di tutte le popolazioni alpine. A Nîmes (Colonia Augusta Nemausensis), la Julia Augusta si raccordava con la via Domizia, la più antica costruita in Gallia dai Romani, lunga circa 620 km, da Segusium (Susa) ai Pirenei.
Nei tempi successivi, mediante la riunione di ulteriori tratti di viabilità nell’entroterra ligure di levante e di ponente e con l’aggiunta di migliorie nella Sarzanese, la via Aurelia andò componendo nei secoli quel “puzzle” che è l’attuale via Aurelia da Roma fino a Ventimiglia (confine di Stato) e prosegue verso Nizza, Tolone e Marsiglia fino ad Arles, portando così la lunghezza totale del sistema Aurelia/Julia-Augusta a 962 chilometri.
L’itinerario in Francia
All’ingresso in Francia, prende il nome di Via Julia Augusta e copre tutta la Costa Azzurra passando per diverse stazioni. Proprio grazie ad esse è stato possibile individuare il reale percorso della Via Aurelia.
La prima stazione è quella di Cap Martin dove sono stati ritrovati i resti di un mausoleo romano. Da qui, nasce un’altra via minore che conduce a Porto d’Ercole, nel principato di Monaco. A seguire, si giunge al colle di Turbia. Qui, nel 6 a.C., il senato romano decise di costruire il Trofeo delle Alpi, per commemorare la vittoria dell’imperatore Augusto sulle popolazioni ribelli delle Alpi. Si trattava di un monumento di grandi dimensioni per l’epoca con i suoi circa 50 metri di altezza che culminavano nella statua di Augusto, posta in cima alla costruzione. Dopo l’abbandono temporaneo a causa della caduta dell’Impero Romano, fu parzialmente distrutto per essere poi utilizzato come fortezza durante il Medioevo e infine, nei primi anni del Settecento, scavato per necessità minerarie. Insieme alla costruzione, fu attuato un rafforzamento della strada che passava proprio ai piedi della collina.
Nel 14 a.C., Augusto scelse la città di Cemenelum, situata sulle alture dell’attuale Nizza e oggi quartiere della città nizzarda sotto il nome di Cimiez, come capoluogo dell’antica provincia romana delle Alpi Marittime. Attualmente sono presenti i resti di un sito gallo romano composto da tre terme, un quartiere abitato, un anfiteatro e una cattedrale dotata di battistero paleocristiano.
La via attraversa il comune di La Gaude, in un tratto lungo il quale è presente un cenotafio romano contenente un’urna funebre di un legionario imperiale, Cremonius Albucus. Inoltre, la presenza di un ponte romano in pietra attesta l’interesse archeologico della Via Aurelia in questo settore. Segue poi un passaggio da Antibes, una città greca annessa nel 43 a.C. a Roma, in cui vengono costruiti un municipio, un teatro, un arco di trionfo e vari acquedotti.
La città successiva è Forum Julii, oggi Fréjus, all’epoca abitata da più di 6000 persone ed estesa su una trentina di ettari. Fondata da Giulio Cesare nel 49 a.C., vi nacquero personalità illustri come Publio Cornelio Tacito e Gneo Giulio Agricola. Da città commerciale, divenne un porto di guerra tra i più importanti del Mediterraneo in cui si instaurarono i soldati dell’Ottava Legione. Con la diffusione del cristianesimo, divenne sede episcopale. Anche a Fréjus sono numerosi i resti della civiltà romana, tra cui acquedotti, un teatro, un anfiteatro, le terme, la porta di Gaules e un faro noto come lanterna di Augusto. La via Aurelia seguiva da qui il corso dell’Argens tracciando in parte l’attuale strada nazionale da Muy a Vidauban per arrivare a Luc. Raggiunge poi Cabasse e Brignoles, dove è situata una stazione di posta. Uno snodo chiave è quello di Tourves, punto strategico per l’esercito romano, cui segue la città di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume che anticipa i resti del Trofeo di Mario presso Pourrières, eretto nel 102 a.C. dopo la vittoria del console Mario sui Teutoni.
La via Aurelia arriva a Acquae Sextiae, l’attuale Aix-en-Provence, la cui storia è legata a quella dell’Oppidum di Entremont. I Romani distrussero l’oppidum nel 123 a.C. per eliminare un punto nevralgico dei Liguri. Il proconsole Sextius costruì una fortezza nei pressi di sorgenti termali e le diede il nome di “acque di Sextius”. Dalla fortezza si sviluppò un villaggio che divenne definitivamente colonia nel 15 a.C. e vide la propria economia crescere fino a permetterle di diventare capitale amministrativa della Gallia Narbonense. Nell’invasione del IV secolo, la città fu parzialmente distrutta.
Da Aix, la strada si divide verso Marsiglia, Vitrolles, Fos e Arles.
La via Aurelia passa dal nord di Eguilles diretta verso il sud di Salon-de-Provence, sede della stazione di Pisavis. Questa stazione è oggi distrutta e le sue mura sono conservate in una proprietà privata. Da qui raggiunge Mouriès, la piana di La Crau, il mas d’Archimbaud, il mas Chabran, Le Paradou e Estoublon. Qui partiva la strada verso Arles, città gallo romana per eccellenza, che aveva un ruolo strategico e economico. Inoltre, qui si instaurò la quinta legione. L’espansione fu interrotta dalle invasioni del III secolo ma presto ripristinata quando l’imperatore Costantino I vi si stabilì. Arles era un capoluogo di provincia, prefettura delle Gallie e sede di un’importante zecca monetaria. Inoltre, è sede di numerosi monumenti di epoca romana: oltre all’anfiteatro, al teatro e al circo, vi si trovano le terme di Costantino, il foro e la necropoli di Alyscamps.
Nella località di Ernaginum è situato l’odierno sito di Saint-Gabriel sede del più grande nodo stradale tra via Aurelia, via Domizia e via d’Agrippa. Da qui, la via Aurelia confluisce nella via Domizia e si dirige in Spagna.
Sviluppo della via Aurelia
Di seguito vengono riportati alcuni dei luoghi toccati o sfiorati dal percorso dell’antica via Aurelia (fra parentesi sono riportati i chilometri), degli avvenimenti e degli argomenti correlati.
La via Aurelia a Roma
- Ponte Sublicio, il Gianicolo, la Porta Aurelia
- l’acquedotto di Traiano
- la Basilica di San Pancrazio
- Villa Doria Pamphilj
- la Madonna del Riposo
La via Aurelia sul Tirreno
- Torrimpietra (km 22), il latifondo, Palidoro (Salvo D’Acquisto; km 26)
Ladispoli (l’antica Alsium) (km 45), Cerveteri (gli etruschi; km 46), Santa Severa (l’antica Pyrgi; km 51), Santa Marinella