TOFFIA in SABINA (Rieti)-Fotoreportage Festa dell’Uva-Organizzata dalla Pro-Loco -Presidente Ignazio LICATA
TOFFIA in SABINA (Rieti)-Fotoreportage Festa dell’Uva-Organizzata dalla Pro-Loco negli anni 1980/90-Presidente Ignazio LICATA-
TOFFIA in SABINA (Rieti)-Fotoreportage Festa dell’Uva-Organizzata dalla Pro-Loco negli anni 1980/90-Presidente Ignazio LICATA-
Muhammad Ali -Conoscete la storia di questa famosissima fotografia?
Sicuramente conoscete il personaggio nella foto e l’evento, ma forse non sapete come è nata questa fotografia e chi è l’omino che si intravede fra le gambe del pugile.
La fotografia è stata scattata da Neil Leifer nel maggio 1965 nella Dominic’s Arena di Lewiston, nel Maine.
Leifer era un giovane e poco conosciuto fotografo. Tra i tanti presenti quella sera, solo lui e un altro avevano scelto dei rullini a colori; la sua macchina fotografica, inoltre, poteva scattare poche fotografie e non molti scatti ravvicinati, uno dopo l’altro, come quelle di gran parte degli altri fotografi. Herb Scharfman (il fotografo che appare fra le gambe di Ali) continuava invece a essere un fotografo esperto e autorevole: la sua esperienza gli diceva che un particolare lato del ring – quello vicino ai giudici – era il migliore in cui posizionarsi, e la sua autorevolezza e anzianità gli permisero di “ordinare” al giovane Leifer di andare sul lato opposto, secondo lui il peggiore.
Leifer andò sul lato del ring che gli fu “concesso” e fu da lì che, dopo due minuti e otto secondi dall’inizio dell’incontro, scattò una delle fotografie di sport più famose del secolo.
ROMA- 5novembre 2021-Al via la mostra presso la galleria Corsini di Roma. All’esposizione che resterà aperta fino al 19 aprile 2022, sono presenti quattro opere provenienti dalle chiese di Poggio Mirteto tra cui lo stendardo processionale con la rappresentazione da un lato della natività e dall’altro la decapitazione di San Giovanni e la Madonna del rosario della Cattedrale.
Opere provenienti da Poggio Mirteto:
Alessandra FINITI:“Ciao sono un gattone della colonia felina dello Zodiaco. Sono nato e cresciuto in uno dei luoghi panoramici più famosi di Roma e, forse, anche uno dei più belli. Un tempo, fino a non molti anni fa, questo luogo era molto frequentato, era un “must” per le coppie di fidanzati salire fino a qui per prendere un caffè e, mano nella mano, lasciarsi stregare dal panorama. Anche le comitive(che termine desueto comitiva!) di ragazzi si riunivano qui e, se si era al primo appuntamento, il fidanzamento ufficiale era assicurato. Come non lasciarsi suggestionare, infatti, dalle luci della città che brillano in lontananza mentre quelle dei paesi dei castelli romani accendono le montagne di fronte. Se giri lo sguardo verso nord lo sarai rapito dalla vista degli Appennini e dai Monti Sabini. Li hai mai visti, da qui, innevati? Un tempo, qui, c’era un ristorante ed un bar che garantivano la possiblità di trascorrere una serata per godersi il fresco nelle calde giornate estive ed anche qualche avanzo per noi gatti. Un giorno, non so dirvi quando, tutto è cambiato. I locali hanno chiuso ed il luogo è diventato desolato ed abbandonato. Noi gatti siamo assistiti ed il cibo non ci manca, abbiamo anche dei ricoveri notturni sebbene un pò malmessi e soggetti alle intemperie, ma certamente non è più come una volta. Qui di persone, ormai, se ne vedono sempre meno per questo quando ieri è sopraggiunta una macchina ed è scesa una signora, noi gatti ci siamo avvicinati tutti festosi con la speranza di ottenere qualche pasto extra, Ma che delusione quando abbiamo visto una macchina fotografica invece della busta dei croccantini! Forse la signora ha percepito il nostro disappunto infatti si è messa a girare intorno alla macchina: prima ha aperto gli sportelli posteriori per guardare sotto i sedili, poi ha aperto il portabagagli per rovistare dentro uno zaino. Eh no, i croccantini non ce l’aveva proprio. Volete sapere com’è finita? Ci ha fatto una foto, qualche coccola e poi ci ha salutato promettendoci che sarebbe tornata con del cibo. Noi siamo sicuri che lo farà ma tu, se leggi, questo messaggio non farti cogliere di sorpresa dalla nostra numerosa presenza e vieni ben fornito. E non dimenticare la macchina fotografica !”.
Roma- Articolo e xilografia del 1883-La nostra Signora ama , si vede, la solitudine e le vie non battute . Sfidando il sol leone , s’è cacciata in mezzo al campo biondeggiante di spighe . Cammina , cammina noncurante. Quanto strazio fanno i suoi piedini crudeli! Quanti gambi scavezzati , quante spighe schiacciate ! Ma ella non ci pensa ; aspira con voluttà l’aria pura dei campi ; gode di un po’ di libertà , lontana dalle noie e dai rumori cittadini; mentre il suo sguardo vaga nei prati verdi , o segue le capricciose curve dei monti lontani , l’orecchio ascolta misteriosi e delicati concerti degli uccelli, e i bisbigli delle aure fra i rami .
Adelaide Rotolo-La mostra fotografica “I nostri ricettari” è stata già esposta in occasione dei 100 anni dalla morte di Pellegrino Artusi, in piazza a Poggio Mirteto. Comprende 24 fotografie di vecchi ricettari casalinghi, trovati cioè nei cassetti e nelle case di nonne che usavano trascrivere su vecchi quaderni ricette in uso e a volte tramandate di famiglia in famiglia. Insieme ai ricettari, sono stati fotografati gli ingredienti locali e gli utensili di casa.
Ne è uscito fuori un lavoro a quattro mani, svolto dalla bravissima fotografa Daria Bucchi e dalla bibliotecaria Lauradaniela Tusa.
Sabato e domenica 23 e 24 ottobre 2021-a Sabina libri a Poggio Mirteto, sala ex Farnese piazza Mario Dottori.