SALVIFICA. Il Sassoferrato e Giovanni Manfredini, tra pelle e profondo
Sassoferrato -Venerdì 11 ottobre alle ore 17 presso il Palazzo degli Scalzi di Sassoferrato (Ancona) inaugura la settantatreesima edizione della Rassegna Internazionale d’Arte | Premio G. B. Salvi con la mostra SALVIFICA. Il Sassoferrato e Giovanni Manfredini, tra pelle e profondo, a cura di Federica Facchini e Massimo Pulini, visitabile dall’11 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025. Una monografica dell’artista contemporaneo Giovanni Manfredini (Pavullo nel Frignano, Modena, 1963) in dialogo con otto dipinti inediti del pittore seicentesco Giovanni Battista Salvi detto il “Sassoferrato” e due di Alessandro Mattia da Farnese, provenienti dal mondo collezionistico e antiquario. I due dipinti di quest’ultimo (Madonna col Bambino in braccioe san Giovannino e Battesimo di Cristo, entrambi provenienti da collezioni private) confermano una stretta parentela con lo stile del Sassoferrato e aprono a nuovi sviluppi di studio, delineando con grande probabilità che la bottega del Sassoferrato non fu così monolitica come si riteneva, proseguendo solo con i suoi figli, ma ha avuto altri contatti e collaborazioni di alto livello.
Sassoferrato, Maddalena in preghiera (olio su tela, 74,5 x 61,5 cm; Montegiorgio, Collezione Roberto Tulli)
Questa edizione conclude un triennio concepito come un doppio progetto di ricerca sull’antico e sul contemporaneo attraverso un confronto tra le opere di due artisti. Partendo dalla profonda comprensione di quale fosse, in piena epoca barocca, la posizione estetica del Sassoferrato, che si distinse per una ricerca pittorica orientata al recupero di valori rinascimentali, ponendosi in direzione contraria rispetto alle tendenze del suo tempo, i curatori hanno ribadito l’ideale parallelo creativo innestato in questi ultimi due anni, con le opere e la ricerca di Nicola Samorì e di Ettore Frani. Il Sassoferrato, solo in apparenza sempre uguale a se stesso, è invece un artista che proprio in questi ultimi decenni di studio ha offerto continue e importanti sorprese, oltre a raggiungere sempre più alti risultati nelle aste internazionali.
Giovanni Manfredini, Liturgia Cosmica (2022; tecnica mista su tavola, 200 x 150 cm)
Sassoferrato, Betsabea al bagno (olio su tela, 98 x 74 cm; Varese, collezione privata)
Sassoferrato, Giovanni Manfredini, Giudizio Universale (2018; calco corporeo e tecnica mista su tavola, 300 x 200 cm)
Quest’anno il dialogo sarà con le opere di Giovanni Manfredini che vive e lavora tra Modena e Milano. Saranno allestite negli spazi di Palazzo degli Scalzi e straordinariamente in quelli della Chiesa di San Michele Arcangelo.
L’arte di Giovanni Manfredini concentra la propria ricerca sul corpo, sulla sua sacralità e sulla luce salvifica e pacificante che ne riscatta la materialità. Unendo performance ed esistenzialismo a espliciti rimandi all’arte sacra, le sue opere nascono dal contatto del suo stesso corpo su una superficie trattata con velature di nerofumo capaci di registrarne il segno. Le parti del corpo si materializzano in modo spettrale dalle tenebre: sono mani, spalle e braccia, gambe, frammenti del torace ad infrangere uno scuro strato del quadro e a rivelarsi in modo luminoso. Il lento lavoro a pittura successivo aumenta ulteriormente la dimensione scultorea delle figure, allontanandole dall’originale espressività performativa. Manfredini lavora da anni sul corpo con una ricerca lenta che ha portato il suo lavoro dai “tentativi di esistenza” del primo periodo ad una affermazione pittorica sempre più consapevole, in cui la luce, pura e assoluta, definisce immagini estatiche e spirituali, che rievocano la pittura del Seicento.
Non c’è nulla di narrativo nelle opere di Giovanni Manfredini. Ciò che viene svelato richiama alla mente forme espressive vicine a un’iconografia di matrice sacra, immagini di martirio, di dolore.
Orari Palazzo degli Scalzi: venerdì dalle 15.30 alle 18.30; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30
Fonte- Finestre sull’Arte è una testata giornalistica che si occupa di arte antica e contemporanea. Il giornale, nato nel 2017, ha origine dall’omonimo progetto divulgativo che nel 2015 ha ricevuto il Premio Silvia Dell’Orso come miglior progetto italiano di divulgazione storico-artistica. Oggi, Finestre sull’Arte è una delle riviste più seguite del settore, e alla versione online abbina, dal 2019, anche un trimestrale cartaceo. Finestre sull’Arte è edita da Danae Project S.R.L.. Per scrivere alla redazione: posta AT finestresullarte.info.
Informazioni sulla mostra
Titolo mostra
SALVIFICA. Il Sassoferrato e Giovanni Manfredini, tra pelle e profondo
La Fonte- Finestre sull’Arte è una testata giornalistica che si occupa di arte antica e contemporanea. Il giornale, nato nel 2017, ha origine dall’omonimo progetto divulgativo che nel 2015 ha ricevuto il Premio Silvia Dell’Orso come miglior progetto italiano di divulgazione storico-artistica. Oggi, Finestre sull’Arte è una delle riviste più seguite del settore, e alla versione online abbina, dal 2019, anche un trimestrale cartaceo. Finestre sull’Arte è edita da Danae Project S.R.L.. Per scrivere alla redazione: posta AT finestresullarte
Città di Senigallia, in mostra l’Ottocento dalle raccolte marchigiane-
La città di Senigallia ospita presso Palazzetto Baviera, fino al 30 novembre 2024, l’esposizione intitolata Sguardi sull’Ottocento. Arte Italiana nelle collezioni marchigiane, che presenta una collezione di 60 dipinti provenienti da musei e collezioni private della regione.
Tra le opere esposte, spicca una tavola dipinta ad olio dell’illustre pittore anconetano Francesco Podesti (1800-1895), che un tempo adornava il celebre Palazzo Torlonia di Roma. Questo palazzo, situato in Piazza Venezia, fu demolito nel 1902 per far spazio a nuovi lavori di viabilità. La tavola di Podesti, come spiegato dalla curatrice della mostra Maria Gabriella Mazzocchi, è un modello preparatorio del famoso affresco Il Trionfo di Nettuno, parte della volta della Galleria di Ercole e Lica, dove era esposto il gruppo scultoreo di Antonio Canova. Questo pezzo, miracolosamente sopravvissuto alla demolizione, ha suscitato grande interesse tra i visitatori, evocando immagini di un’epoca perduta e del fasto del Palazzo Torlonia.
Francesco Podesti-“Il Trionfo di Nettuno”
La mostra, tuttavia, non si limita a celebrare Podesti e la sua opera. Le quattro sale espositive ospitano una ricca selezione di dipinti che testimoniano la rinascita della pittura ottocentesca marchigiana, riscoperta e valorizzata negli ultimi dieci anni. La curatrice sottolinea che non si tratta solo di una mostra sull’Ottocento marchigiano, ma di una panoramica sulla pittura dell’Ottocento italiana, conservata nei musei e nelle collezioni private della regione.
Un altro pezzo di grande rilievo è un quadro di Francesco Paolo Michetti (1851-1929), che rievoca la profonda amicizia dell’artista con Gabriele d’Annunzio. L’opera, raffigurante due pecore con un ragazzo, rimanda alla famosa poesia “I Pastori” di d’Annunzio: “Settembre, andiamo. È tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare.”
La mostra è suddivisa in tre sezioni tematiche: “Dalla pittura di storia all’Unità”, “La poetica del vero” e “I volti e le persone”, ognuna delle quali offre una prospettiva diversa sull’arte del periodo. Gli artisti esposti includono nomi di grande rilievo come Gioacchino Toma, Filippo Palizzi, Raffaele Sernesi, Giuseppe De Nittis, Federico Rossano, Guglielmo Ciardi, Giuseppe Vaccaj, Giulio Gabrielli, Fortunato Duranti, Giacinto Gigante, Vito D’Ancona, Telemaco Signorini, Domenico Morelli, Silvetro Lega, Giovanni Fattori, Giacomo Favretto, Angelo Morbelli, Giovanni Boldini, Vincenzo Irolli, Ettore Tito, e molti altri.
Ingresso intero €. 8,00 – cittadini di età superiore ai 25 anni; ingresso agevolato €. 4,00 – cittadini dell’Unione europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni e ai docenti delle scuole statali con incarico a tempo indeterminato; ingresso ridotto €. 6,00 – soci FAI, Touring, Coop Alleanza 3.0, Archeoclub d’Italia, Pro Loco, CNA, AVIS Senigallia, Associazione Albanostra – Cassa Mutua G. Leopardi, e possessori del biglietto di ingresso alla Rocca Roveresca o al Museo Archeologico Statale di Arcevia, special card per soci BCC Fano, turisti ospiti delle strutture alberghiere di Senigallia muniti di apposito riconoscimento; gratuito per tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea, di età inferiore a 18 anni e per gli iscritti alla Libera Università per Adulti di Senigallia.
Esibendo il biglietto di ingresso alla Rocca Roveresca di Senigallia si avrà diritto a un biglietto ridotto per la mostra. Sono disponibili biglietti cumulativi con le altre mostre presenti.
Informazioni sulla mostra
Titolo mostra
Sguardi sull’Ottocento. Arte Italiana nelle collezioni marchigiane
Fonte- Finestre sull’Arte è una testata giornalistica che si occupa di arte antica e contemporanea. Il giornale, nato nel 2017, ha origine dall’omonimo progetto divulgativo che nel 2015 ha ricevuto il Premio Silvia Dell’Orso come miglior progetto italiano di divulgazione storico-artistica. Oggi, Finestre sull’Arte è una delle riviste più seguite del settore, e alla versione online abbina, dal 2019, anche un trimestrale cartaceo. Finestre sull’Arte è edita da Danae Project S.R.L.. Per scrivere alla redazione: posta AT finestresullarte.info.
Pescara-Le 80 tavole dei famosi “Capricci” di Goya
sono riunite al Museo Paparella Treccia Devlet –
La mostra su Francisco Goya al Museo Paparella Treccia Devlet di Pescararesterà aperta al pubblico sino al 13 ottobre 2024.La mostra è curata da Michele Tavola, è caratterizzata dalla rapida successione delle incisioni lungo le pareti delle sale del museo. Durante il percorso il visitatore ha a disposizione una scheda illustrativa che descrive in maniera sintetica ogni opera, permettendo di comprendere ed approfondire le tematiche, i personaggi e gli aspetti più significativi rappresentati dall’artista all’interno delle sue illustrazioni. Oltre ad ospitare mostre temporanee, il museo custodisce una preziosa collezione di antiche maioliche di Castelli, raccolte e studiate in oltre quarant’anni di ricerca dal Processore Raffaele Paparella Treccia. La raccolta custodita all’interno di Villa Urania è composta da 146 esemplari prodotti tra il XVI ed il XIX Secolo, documentando l’evoluzione stilistica della maiolica castellana. Inoltre, il museo conserva prestigiosi dipinti che vanno dal 1400 al 1800.
Pescara-Museo Paparella Treccia Devlet
I “Capricci” di Francisco Goya
La serie completa delle 80 incisioni
a cura di Michele Tavola
dal 27 aprile al 13 ottobre 2024
Augusto Di Luzio–Presidente Fondazione Paparella Treccia
Carissime amiche, carissimi amici,
le attività espositive della Fondazione Museo Paparella Treccia proseguono con le opere di un artista da noi molto amato e che ha segnato la storia dell’arte mondiale producendo opere che hanno determinato il discrimine tra l’arte antica e l’arte moderna: Francisco Goya.
Nel 2013 abbiamo inaugurato la serie di mostre dedicate all’arte dell’incisione proprio con Goya, portando a Pescara la serie delle quaranta stampe de La tauromachia; nel 2023, dieci anni dopo, abbiamo deciso di riprendere il filone esponendo la serie completa di ottanta acqueforti dedicata a I disastri della guerra. Oggi, riportiamo in città Goya con una delle sue opere più celebri e controverse, le ottanta tavole de I capricci.
La mostra, che sarà inaugurata il 27 aprile p.v., è affidata alla cura del noto critico di grafica Michele Tavola, amico e collaboratore di lunga data del nostro Museo, conservatore museale presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Quando furono pubblicati, nel 1799, I capricci suscitarono un grande scandalo, considerato che Goya, in essi, mise a nudo tutti i vizi, le contraddizioni e le ingiustizie della società spagnola del tempo, al fine di denunciarne le barbarie.
È il caso di ricordare che Francisco Goya è ritenuto universalmente, insieme con Rembrandt, Tiepolo, Manet, Picasso, Morandi, tra i più grandi incisori della storia dell’arte.
Per il valore internazionale dell’artista in mostra e per il prestigio del curatore dell’evento, ci aspettiamo una numerosa partecipazione di pubblico e in particolar modo ci auguriamo il coinvolgimento dei giovani.
È importante ricordare che durante la visita alle opere di Goya si avrà la possibilità di ammirare la prestigiosa collezione di 151 esemplari di antiche maioliche di Castelli, prodotte tra il 1500 e il 1800, realizzate dai più grandi e famosi autori, fra i quali Francesco e Carlo Antonio Grue, quest’ultimo ritenuto universalmente il campione della Maiolica barocca castellana.
Tutte le informazioni relative alla mostra potrete trovarle prossimamente sul nostro sito.
In attesa di incontrarvi in Museo, invio i miei più cordiali saluti.
Augusto Di Luzio–Presidente Fondazione Paparella Treccia
PESCARA-I “Capricci” di Francisco Goya-Autoritratto
PESCARA-I “Capricci” di Francisco Goya
PESCARA-I “Capricci” di Francisco Goya
Il Museo Paparella Treccia Devlet di Pescara
Il Museo è ospitato in una villa ottocentesca in stile eclettico sita nel cuore di Pescara, di fronte alla centralissima Piazza della Rinascita. Al suo interno è custodita la Collezione Paparella Treccia Devlet, frutto di 40 anni di ricerca e di studi del Professore Raffaele Paparella Treccia il quale ha donato la collezione e la villa a una fondazione intitolata a lui e a sua moglie Margherita Devlet. La raccolta è composta da 151 selezionati capolavori della maiolica artistica di Castelli, ordinati secondo un criterio cronologico, opera dei maggiori maestri castellani attivi tra il XVI e il XIX secolo, fra cui Francesco Grue (1618-1673), il figlio Carlo Antonio (1655-1723) e il nipote Francesco Antonio Saverio (1686-1746), nonché i principali esponenti delle famiglie Gentili, Cappelletti e Fuina. La decorazione delle ceramiche documenta il passaggio dallo stile “compendiario”, caratterizzato da un’essenzialità di elementi, a quello “istoriato” in cui ricorrono scene allegoriche, mitologiche, venatorie e belliche. Tra le opere di maggior pregio si segnalano la più completa testimonianza di un servito alle armi di età barocca, costituito da 19 esemplari con lo stemma del committente, eseguito nella bottega di Francesco Grue e famosi lavori di Carlo Antonio Grue, tra i quali il più antico esemplare castellano di zuppiera, e due pregevoli vasi da consolle prodotti per l’Imperatore Leopoldo I d’Austria, successivamente passati ai Savoia. Il Museo conserva anche prestigiosi dipinti ad olio, tra cui una Natività quattrocentesca, un autoritratto datato 1711 di Pietro Santi Bambocci e un acquerello su carta di Pio Joris, artista romano, del 1800. La Fondazione Paparella è impegnata a diffondere la conoscenza della maiolica di Castelli e, con le attività culturali e didattiche, a promuovere l’amore e l’interesse per l’Arte in genere.
Il Museo Paparella Treccia attualmente ospita, oltre alla collezione permanente di antiche maioliche di Castelli, anche la mostra temporanea dedicata alla serie completa delle ottanta incisioni dei Capricci di Francisco Goya, mostra curata dal critico d’arte Michele Tavola, che resterà aperta al pubblico sino al 13 ottobre 2024.
The Paparella Treccia Museum currently hosts, in addition to the permanent collection of ancient Castelli majolica, the temporary exhibition dedicated to the complete series of eighty engravings of the Capricci by Francisco Goya, an exhibition curated by the art critic Michele Tavola, which will remain open to the public until to 13 October 2024.
Il museo è aperto al pubblico dal martedì alla domenica dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle ore 16:30 alle 19:30.
Biglietto intero: € 7,00
Biglietto ridotto: € 5,00 (under 18, studenti, over 65, gruppi superiori alle 15 persone, soci ARCI, accompagnatori disabili, docenti di ogni ordine e grado)
Ingresso gratuito per bambini fino a 8 anni e per persone con disabilità certificata superiore al 74%.
Possibilità di visita guidata su prenotazione, 3 euro a persona oltre il costo del biglietto.
Per info: tel. 085 4223426 / +39 3756684180
e-mail: fondazionepaparella@gmail.com
*Museo Paparella – Viale Regina Margherita, 1 – 65122 PESCARA -Tel. e Fax 085 4223426 –
The museum is open from Tuesday to Sunday from 9.30am to 12.30pm and from 4.30pm to 7.30pm.
Full ticket: €7.00
Reduced ticket: €5.00 (under 18, students, over 65, groups of over 15 people, ARCI members, disabled companions, teachers of all levels)
Free entry: for children up to 8 years old and for people with certified disabilities greater than 74%.
Possibility of guided tour by reservation, 3 euros per person in addition to the cost of the ticket.
*
Pescara-Museo Paparella Treccia Devlet
The Museum Paparella Treccia Devlet is in Nineteenth century house situated in the heart of Pescara, on the corner of the central square Piazza della Rinascita (Piazza Salotto). Inside, there is the precious and ancient ceramic collection of Castelli, the result of 40 years of research and study by Professor Raffaele Paparella Treccia, a famous orthopaedist, who donated his collection and his house to the Foundation, inaugurated in 1997, and named by him and his wife Margaret Devlet. Castelli, a small village in the province of Teramo, located near to the Gran Sasso Mountain, it has been over the centuries one of the largest centers for the ceramic productions. Its ceramics have crossed the borders of Abruzzo and Italy until to become, especially in the Sixteenth and Seventeenth centuries, the most popular and precious ceramics, also in the main European courts. The collection exhibited in the Museum consists of 151 selected masterpieces of the ceramic art of Castelli, the work of the great Castelli masters active between the Sixteenth and Nineteenth centuries, including Francesco Grue, his son Carlo Antonio Grue, his grandson Francesco Antonio Saverio and others such as Gentili, Cappelletti and Fuina, ordered chronologically, and exposed in the main rooms of the museum. The collection documents the transition from general “compendiario”, which defines white style, characterized by extreme simplicity of the elements (XVI century), until to the Baroque where are recurring historical scenes, religious and mythological (XVII and XVIII centuries), and finally with the Neoclassical and Rococò (XVIII and XIX centuries). The Museum also preserves prestigious oil paintings, including a fifteenth-century Nativity, a self-portrait (oil on canvas) dated 1711 by Pietro Santi Bambocci and a watercolour on paper by Pio Joris, roman artist, 1800. The Paparella Foundation is committed to spreading the knowledge of the majolica of Castelli, cultural and educational activities, to increase love and interest for Art.
Bruce Chatwin-L’occhio assoluto-Fotografie e taccuini-
Traduzione di Clara Morena-ADELPHI EDIZIONI
Risvolto-Come si parla di orecchio assoluto a proposito di coloro che sanno riconoscere perfettamente l’altezza dei suoni, si potrebbe parlare di «occhio assoluto» per una qualità che Bruce Chatwin già mostrava nei suoi scritti e che ora ci appare, e si impone, nelle sue fotografie. Riconoscere in ciò che sta attorno a noi – e soprattutto attorno all’occhio, sempre mobile, del viaggiatore – quegli spicchi di realtà che sono altrettante visioni, isolarli dal resto e lasciarli vibrare nella loro pura evidenza ottica: questo è il segno di elezione dell’«occhio assoluto». Le immagini che compaiono in questo libro furono colte in Patagonia e in Mauritania, in Australia e nell’Afghanistan, nel Mali e in Nepal, ma spesso il luogo di origine e l’occasione rimangono indecifrabili, come se la pura accidentalità del viaggiare fosse servita a far emergere ogni volta, in un labile momento, la piena singolarità di un frammento di ciò che è, senza altri attributi, e al tempo stesso il muto stupore dell’occhio che lo coglie. Insieme a queste sorprendenti fotografie appaiono qui per la prima volta lunghi estratti dai taccuini di Chatwin, riserva alla quale era solito attingere per tutte le sue opere. Da due vie, dunque, L’occhio assoluto permetterà di entrare nel segreto – quasi nella percezione stessa – di uno scrittore che rimarrà fra i grandi dei nostri anni.
In copertina
Bandierine delle preghiere, Khumbu, Nepal (fotografia di Bruce Chatwin). 1993 JONATHAN CAPE
ADELPHI EDIZIONI S.p.A
Via S. Giovanni sul Muro, 14 20121 – Milano Tel. +39 02.725731 (r.a.) Fax +39 02.89010337
Descrizione -Prima, donna. Margaret Bourke-White, il volume che ripercorre le vicende e il lavoro di una delle figure più rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo internazionale. Una donna che, con le sue immagini, le sue parole e tutta la sua vita, è stata in grado di creare un personaggio forte e invidiabile costruendo il mito attraente di se stessa.
Pioniera dell’informazione e dell’immagine, Margaret Bourke-White ha esplorato ogni aspetto della fotografia: dalle prime immagini dedicate al mondo dell’industria e ai progetti corporate, fino ai grandi reportage per le testate più importanti come Fortune e Life; dalle cronache visive del secondo conflitto mondiale, ai celebri ritratti di Stalin prima e poi di Gandhi (conosciuto durante il reportage sulla nascita della nuova India e ritratto poco prima della sua morte); dal Sud Africa dell’apartheid, all’America dei conflitti razziali fino al brivido delle visioni aeree del continente americano. E a un certo punto sarà Margaret Bourke-White stessa che accetta di porsi davanti e non dietro all’obiettivo, diventando a sua volta il soggetto di un reportage in cui il collega Alfred Eisenstadt documenta la lotta della fotografa contro il morbo di Parkinson, malattia che la porterà alla morte. Una battaglia in cui non avrà paura di mostrarsi debole e invecchiata, nonostante un’eleganza e un buon gusto a cui non rinuncerà mai, confermandosi ancora una volta la prima in tutto.
“Se ti trovi a trecento metri di altezza, fingi che siano solo tre, rilassati e lavora con calma”, era il motto di Margaret Bourke-White. Il libro pubblicato da Contrasto ne ripercorre i molti primati, raccontati lungo un doppio binario. Attraverso undici capitoli, che corrispondono ad altrettante fasi della vita della fotografa, la potenza delle immagini si accosta a quella della forte voce di Margaret Bourke-White. È infatti lei che, in prima persona, scrive e racconta il suo lavoro, le avventure vissute, le sfide vinte. Una scrittura visiva, che completa e arricchisce la storia di ogni sua memorabile fotografia.
Margaret Bourke-White-Prima, donna
Ecco gli 11 capitoli tematici:
– L’incanto delle acciaierie mostra i primi lavori industriali di Margaret, da quando nel 1928 apre un suo studio fotografico a Cleveland;
– La sezione Conca di polvere documenta invece il lavoro sociale realizzato dalla fotografa negli anni della Grande Depressione nel Sud degli USA;
– LIFE si concentra invece sulla lunga collaborazione di Bourke-White con la leggendaria rivista americana. Per LIFE Bourke-White realizzerà la copertina e i reportage del primo numero e tanti altri ancora lungo tutta la sua vita;
– Sguardi sulla Russia inquadra il periodo in cui Margaret Bourke-White documentò le fasi del piano quinquennale in Unione Sovetica fino ad arrivare a realizzare anni dopo – quando già era scoppiata la Seconda guerra mondiale – il ritratto di Stalin in esclusiva per LIFE;
– La sezione Sul fronte dimenticato documenta gli anni della guerra, quando per lei fu disegnata la prima divisa militare per una donna corrispondente di guerra. Sono gli anni in cui Bourke-White, al seguito dell’esercito USA sarà in Nord Africa, Italia e Germania;
– La sezione Nei Campi testimonia l’orrore al momento della liberazione del Campo di concentramento di Buchenwald( 1945) quando, come ha dichiarato la fotografa, “per lavorare dovevo coprire la mia anima con un velo”;
–L’India raccoglie il lungo reportage compiuto dalla fotografa al momento dell’indipendenza dell’India e della sua separazione con il Pakistan. Tra le altre immagini, in mostra anche il celebre ritratto del Mahatma intento a filare all’arcolaio;
– Sud Africa è la documentazione del grande paese africano durante l’Apartheid;
– Voci del Sud bianco è il lavoro a colori del 1956 dedicato al tema del segregazionismo del Sud degli USA in un paese in trasformazione;
– In alto e a casa raccoglie alcune tra le più significative immagini aeree realizzate dalla fotografa nel corso della sua vita;
– Il percorso termina con La mia misteriosa malattia, una serie di immagini che documentano la sua ultima, strenua lotta, quello contro il morbo di Parkinson di cui manifesta i primi sintomi nel 1952 e contro cui combatterà con determinazione. In questo caso, è lei il soggetto del reportage, realizzato dal collega Alfred Eisenstaedt che ne testimonia la forza, la determinazione ma anche la fragilità.
Margaret Bourke-White-Prima, donna
A conclusione di questo percorso biografico, accanto al testo della curatrice del volume Alessandra Mauro, chiude il libro un monologo di Concita De Gregorio. Attraverso esso, come in un lungo flusso di coscienza, è sempre la voce di Margaret Bourke-White che mette il punto sulla propria storia per raccontare la sua ricerca della “misura del fuoco”, mostrando quella capacità visionaria e insieme narrativa in grado di comporre le “storie” fotografiche dense e folgoranti che sono arrivate fino a noi.
I fotografi vivono tutto molto velocemente; l’esperienza ci insegna ad affinare il più possibile la nostra abilità, ad afferrare al volo i tratti salienti, i punti forti di una situazione. Quel momento perfetto e denso di significato, essenziale da catturare, spesso è il più effimero e le possibilità di approfondimento sono rare. Scrivere un libro è il mio modo di digerire le esperienze che vivo.
Margaret Bourke-White
Kit di 8 cartoline di Margaret Bourke-White Dimensioni: 12x17cm-
Soggetti: Ritratto Margaret Bourke-White Montana 1936 Diga Fort Peck Gandhi con l’arcolaio In volo su Manhattan La fila per il pane Il funerale di Gandhi New York
Margaret Bourke-White-CARTOLINE
Soggetti: Ritratto Margaret Bourke-White Montana 1936 Diga Fort Peck Gandhi con l’arcolaio In volo su Manhattan La fila per il pane Il funerale di Gandhi New York
Giornate del FAI Autunno 2024 a Casperia e Roccantica (Rieti)
Gruppo FAI Sabina-Autunno 2024-L’appuntamento è dunque per sabato 12 e domenica 13 ottobre, tra poco più di una settimana, con le Giornate Fai d’Autunno 2024. Come vi abbiamo detto ieri, noi vi aspettiamo a Roccantica e a Casperia. E, come promesso, in questo post vi diamo qualche informazione logistica per organizzare al meglio le vostre visite.
Casperia (Rieti)-Muri romani sotto un casale a Paranzano
Roccantica (Rieti)-La chiesetta di Pie’ di Rocca
Casperia (Rieti)-La chiesa della Madonna della Neve a Paranzano
UBICAZIONE
Roccantica e Casperia si trovano entrambe lungo la Strada provinciale 48 Finocchieto. L’Oratorio di Santa Caterina e la chiesa di Pie’ di Rocca sono nella parte alta di Roccantica.
Alla chiesa della Madonna della Neve (che si trova si trova a Paranzano, frazione di Casperia a due chilometri dal paese) si arriva agevolmente anche da Cantalupo lungo la strada che, appunto, porta a Casperia.
Roccantica (Rieti)-La parete principale dell’Oratorio di Santa Caterina
ORARI E DURATA DELLE VISITE
Non sono previste prenotazioni in nessun sito. Arrivando, dovrete recarvi ai nostri desk dove si organizzeranno i gruppi.
Casperia (Rieti)-L’altare maggiore della Madonna della Neve a Paranzano
– Casperia
Le visite alla Madonna della Neve iniziano ogni mezz’ora, sia il sabato che la domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. I gruppi saranno al massimo di 30 persone.
Per le visite guidate del Borgo di Casperia (durata circa un’ora) gli orari sono:
Sabato: 10; 11,30; 15; 16;17
Domenica: 10,15; 12,30; 15;16;17
Per il giro del Borgo sono consigliate calzature comode (dentro Casperia si sale e si scende)
Roccantica (Rieti)- Oratorio di S. Caterina.L’imperatrice va trovare la santa in carcere
Roccantica (Rieti)-La parete principale dell’Oratorio di Santa Caterina
Roccantica (Rieti)-Una scena delle Storie di Santa Caterina
– Roccantica
Le visite all’Oratorio di Santa Caterina e alla chiesa di Pie’ di Rocca iniziano ogni mezz’ora. Si inizia il sabato pomeriggio, dalle 14 fino alle 18. La domenica invece si va dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. I gruppi saranno al massimo di 20 persone.
Anche a Roccantica sono vivamente consigliate calzature comode (per arrivare all’Oratorio ci sono un bel po’ di scale da fare, in salita, prima, e poi in discesa)
DOVE MANGIARE
A Casperia e a Roccantica non mancano bar e ristoranti. E così nei paesi vicini. Potrete chiedere comunque indicazioni e numeri telefonici ai nostri desk.
CONTRIBUTO
In ciascun sito il contributo libero suggerito è a partire da 3 euro. Sia a Casperia che a Roccantica ci si potrà iscrivere o rinnovare la tessera Fai, con le condizioni speciali previste per le Giornate.
RINGRAZIAMENTI
Ringraziamo dal profondo del cuore il Comune di Casperia e il Circolo cittadino casperiano Raffaello Masci; il Comune di Roccantica e la Pro loco di Roccantica
Paranzano, Madonna della Neve. Il sant’Antonio Abate
Luoghi da visitare
Casperia (Rieti)-La chiesa della Madonna della Neve a Paranzano
Roccantica (Rieti)-La chiesetta di Pie’ di Rocca
Casperia (Rieti)-L’altare maggiore della Madonna della Neve a Paranzano
Roccantica (Rieti)-Una scena delle Storie di Santa Caterina
Casperia (Rieti)-Muri romani sotto un casale a Paranzano
Roccantica (Rieti)-La parete principale dell’Oratorio di Santa Caterina a Roccantica
presso Università di Cassino e del Lazio Meridionale
Personale di Antonio Poce presso Università di Cassino e del Lazio Meridionale – “Scriptorium” è il titolo della Mostra personale di Antonio Poce che sarà inaugurata Lunedì 7 Ottobre, alle ore 12.00, nello spazio espositivo del Rettorato presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. L’inizitiva, curata da SCIRE, struttura per la diffusione della Cultura e della Conoscenza istituita dallo stesso Ateneo, si inserisce nelle manifestazioni per l’80° anniversario del bombardamento di Montecassino e per l’inaugurazione della nuova sede dell Facoltà di Lettere e Filosofia.
Anche nel sottotitolo, Macchine e Voci dello Spirito, la Mostra di Antonio Poce vuole evidenziare la volontà di rendere omaggio alla Scrittura, cioè all’attività che ha reso il Monastero di Montecassino uno dei centri storicamente più importanti della Cultura europea e dell’intero Occidente.
Per questa occasione verrà presentata “Scriptorium”, un’opera imponente di sei metri per due che ha dato il nome all’intera Mostra.
Come afferma lo stesso Antonio Poce: «Scriptorium è un flusso di memoria storica condensato in pochi fotogrammi di poesia espansa. Un’esplorazione verbovisiva aperta all’ibridazione di tutti i linguaggi. Un’opera intermediale che scaturisce innanzitutto dal desiderio di rappresentare i nodi di una cultura millenaria che in questa Terra ha prodotto, amato e custodito la stessa scrittura.
Non è casuale averne immaginato la prima esposizione proprio all’interno dell’Università di Cassino, avendo individuato in essa gli stessi valori culturali, sociali e morali che, integralmente collegati alla storia dell’Abbazia, hanno esaltato la nostra Civiltà ».
L’impegno nel trasmettere una eredità di valori così elevata rappresenta il dato identitario che l’Università di Cassino ha giustmente voluto richiamare ed evidenziare con un evento assolutamente all’altezza della ricorrenza.
L’invito rivolto all’Artista Antonio Poce dalla Professoressa Ivana Bruno, Delegata dal Rettore per la SCIRE, e sostenuto dal Prof. Luca Palermo, docente di Storia dell’Arte Contemporanea, si è rivelato una scelta quanto mai felice per la riconosciuta qualità qualità della sua opera. E’ il caso di ricordare la sua partecipazione alla Biennale di Venezia nel 2011 e, sia pure indirettamente (in quanto visual artist in collaborazione con il compositore Valerio Murat), alla Biennale di Venezia del 2013.
Dal canto suo Antonio Poce, esprimendo la viva speranza che la sua grande tela “Scriptorium“ possa essere percepita nei suoi significati più profondi e accolta nella pienezza delle sue analogie, ha già annunciato, per il prossimo Anno Santo 2025, un’opera di proporzioni notevolmente più ampie. Si tratta di “Confessiones”, un ciclo di 60 tele dedicate alle Confessioni di S. Agostino, di cui sono visibili alcuni esempi già all’interno di Scriptorium.
La Mostra potrà essere visitata per tutto il mese di ottobre.
mostra “Animali e figure fantastiche tra storia arte e leggenda” aperta sino al 22 ottobre 2024-
A Roma, sabato 28 settembre, si è aperta al pubblico presso l’Archivio di Statola mostra Animali e figure fantastiche tra storia arte e leggenda: un campionario immaginario dell’Archivio di Stato di Roma. Realizzata in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Roma, l’esposizione a cura di Nunzia Fatone e di Giovanna Mentonelli sarà allestita dal 28 settembre al 22 ottobre 2024 nella Sala Alessandrina (corso del Rinascimento, 40)del Complesso di Sant’Ivo alla Sapienza.
La mostra prende spunto dal Liber Regulae dell’Ospedale di S. Spirito in Sassia, magnifico codice miniato del Trecento custodito in Archivio, e intende valorizzare il campionario immaginario presente nei documenti dell’Istituto. La rappresentazione di animali e figure dalle forme fantasiose e dallo straordinario cromatismo è il tratto che accomuna fonti d’archivio e di biblioteca di vario genere: dalle miniature in pergamena ai libri antichi, dagli stemmari ai sigilli, dalle incisioni calcografiche alle xilografie, dalle mappe celesti agli atlanti cartografici, dai disegni del Seicento per giungere alle opere grafiche e scultoree di artisti contemporanei. Le creature leggendarie e mitologiche racchiudono nelle loro forme fantastiche una valenza simbolica: già nell’antichità nelle favole di Esopo e Fedro gli animali sono allusione ai vizi e alle virtù dell’uomo, ma è soprattutto nel medioevo che, sul modello del Physiologus, trattato sul regno animale, vegetale e minerale del II sec., si sviluppa il genere del bestiario. Anche nelle sculture e negli affreschi, dal mondo classico all’arte moderna, compaiono figure reali e fantastiche, ibride e mostruose – come draghi, lupi, elefanti, leoni, grifoni, unicorni e sirene – che ancora oggi ispirano artisti e illustratori contemporanei.
La mostra si divide in diverse sezioni tematiche: Le figure fantastiche e mostruose in araldica, Gli animali e le figure fantastiche nelle miniature del Liber Regulae, Le mappe celesti e terrestri, Gli animali e la musica, Gli animali fantastici in letteratura e nei libri del Cinquecento, I disegni e le stampe del Seicento, nelle quali sono presentati i documenti e i volumi dell’Archivio di Stato di Roma.
L’esposizione si arricchisce delle proposte creative degli studenti della Scuola di Grafica d’Arte dell’Accademia delle Belle Arti di Roma e delle creazioni di artisti contemporanei come Eleonora Cumer, Carlo De Meo, Stefano Iori, Rosa Pierno e Sabrina Ventrella.
La mostra a ingresso gratuito è aperta nei giorni:
lunedì e giovedì dalle ore 15 alle 18
martedì dalle ore 10 alle 13.
Per le prenotazioni di visite didattiche per le scuole scrivere a: as-rm.didattica[at]cultura.gov
Raffaele Ingegno-IMAGO: MANUALE DI RITRATTO FOTOGRAFICO
– Tecniche e Metodi per raccontare Storie –
IMAGO di Raffaele Ingegno è un testo unico nel suo genere che spiega il ritratto fotografico sotto un aspetto non solamente tecnico. Dopo il successo dell’unico manuale generale sulla luce, “LUX – L’arte di gestire la luce in fotografia”, l’autore torna con un secondo trattato completo ed esaustivo in tutto ciò che riguarda il tema ritratto, affrontando sia la tecnica che il linguaggio.
Il testo è composto da ampie sezioni. Le prime due affrontano la tecnica e la metodologia per la realizzazione del ritratto, con le dovute considerazioni sulle regole maggiormente diffuse, analizzando inoltre una serie di ritratti prodotti dall’autore e abbinando una ricca carrellata di consigli, trucchi e metodi da seguire. La terza parte accompagna il lettore alla scoperta dei personaggi fotografati appositamente per i contributi del libro, realtà differenti e molto particolari, con la spiegazione del perché si sono fatte determinate scelte e come le si sono affrontate in funzione della descrizione del soggetto. Concludono gli approfondimenti e i download di materiali utili.
Raffaele Ingegno
Con questo libro apprenderai concetti su:
Definizione del concetto di ritratto
Il linguaggio fotografico per il ritratto
Inquadrature e posizionamento nello spazio
Focali da utilizzare
Indicazioni tecniche sulle fonti di luce
Gestione della luce nel set fotografico
Attrezzature ausiliarie
Colore e Bianco e Nero
Gestione del soggetto
Descrizione del soggetto
Il perché delle scelte per realizzare un ritratto
Software per progettare
Software per editing e post produzione
Considerazioni generali per individuare il proprio modo di ritrarre
Raffaele Ingegno
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L’attiività è nata nel 2020 durante lo stop forzato mondiale, in questo modo sono riuscito ad essere vicino alle personer che volevano studiare la tecnica, senza poter realizzare sessioni in presenza. Sebbene oggi siamo tornati alla normalità e periodicamente realizzo laboratori e workshop, i libri sono per molti un validissimo strumento per la crescita personale e tecnica.
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Dal 3 al 6 ottobre 2024 torna, in Fiera di Roma, Romics il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games, giunto alla sua XXXIII edizione.
Fiera Roma-Romics
Tante le novità, gli ospiti nazionali e internazionali, le principali case editrici, le fumetterie, i collezionisti, i videogiochi, i gadget, gli incontri con autori e editori, gli eventi speciali, le anteprime, le presentazioni, le mostre e gli spettacoli che animeranno simultaneamente i 5 padiglioni durante i quattro giorni non-stop della manifestazione.
A Roma ritorna Romics, la grande rassegna internazionale sul fumetto, l’animazione, il cinema e i games, organizzata da Fiera Roma e da ISI.URB.
Se sei appassionato di fumetto e cinema organizza il tuo viaggio a Roma e partecipa al ROMICS: la grande Rassegna Internazionale sul Fumetto, l’Animazione, Cinema e i Games, organizzata dalla Fiera di Roma e da ISI.Urb. Ti aspettano 4 giorni di eventi, oltre 350 espositori e 70.000 mq espositivi nei 5 padiglioni della Fiera di Roma. È un appuntamento annuale per fare il punto sullo stato del fumetto italiano e internazionale, dei grandi successi del cinema, dell’animazione e dei videogames. Non perderti gli eventi, le mostre e la visita ai numerosissimi stand all’interno dei padiglioni della Fiera dove trovi tutte le novità, le grandi case editrici, le fumetterie, i collezionisti, i videogiochi, i gadget e incontra tantissimi autori ed editori. Cosa aspetti? Romics fa diventare Roma la Capitale Internazionale del Fumetto!
Romics, parola nata dall’unione di Roma-comics, è il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games; nasce a Roma nel 2001 nel vecchio polo Fieristico, in via Cristoforo Colombo. Dal 2013, spostato nel nuovo polo Fieristico romano, oltre alla classica edizione autunnale di inizio ottobre, la manifestazione ha anche un’edizione primaverile. Ogni anno sono presenti famosi fumettisti che intervengono alla manifestazione e vengono premiati con il Romics D’Oro. Puoi vedere dal vivo e all’opera le più grandi matite del fumetto artistico del pianeta.
2. Le date e gli orari della Fiera del Fumetto
Romics apre le sue porte alla 33° Edizione e torna a Romadal 3 al 6 ottobre 2024 dalle ore 10:00 alle ore 20:00 presso la Fiera di Roma. La manifestazione si incentra su quattro giorni di kermesse con eventi, incontri speciali e ospiti per farti rivivere la magia dei fantastici mondi di Romics.
3. Il programma della XXXIII Edizione
Quest’anno si festeggiano i 40 anni di The NeverEnding Story (La Storia Infinita) e i 45 anni dall’uscita del romanzo di cui portò sul grande schermo la versione cinematografica. Questo traguardo sarà festeggiato “con uno show suggestivo, inedito e letteralmente fantastico, magicamente sospeso tra recitazione, disegno e musica live!” come segnalano sul sito ufficiale dell’evento. L’evento vedrà protagonisti l’illustratore Paolo Barbieri, i Raggi Fotonici e i doppiatori Giorgia Piancatelli e Luca Tesei, che renderanno omaggio a questo capolavoro cinematografico.
Due personalità artistiche nel fumetto, cinema e musica, verranno premiate con l’assegnazione del Romics d’Oro: l’autore e disegnatore italiano, Giuseppe Palumbo e Hidetoshi Omori, celebre direttore delle animazioni, character designer e regista per serie di animazione, film e videogiochi
Inoltre verranno celebrati importanti compleanni come i 40 anni dalla prima messa in onda, in Italia, di Pollon attraverso la presenza due storici doppiatori, Liliana Sorrentino e Fabrizio Mazzotta rispettivamente la voce della protagonista e do Eros, il Dio dell’Amore.
Inoltre, il celebre draghetto Grisù, che sogna di diventare pompiere, farà il suo ritorno dopo 60 anni su Rai YoYo. Per festeggiare il suo ritorno, saranno presenti Tiziana Martello, attuale voce di Grisù, i Raggi Fotonici, autori e interpreti della nuova sigla, insieme a rappresentanti di Mondo TV, D-Hub Studios e Rai Kids.
Si terranno anche due importanti premi:
MUSICOMICS – Premio Romics Musica per Immagini, giunto alla sua 3° edizione
Romics Cosplay Award durante il quale saranno selezionati anche coloro che rappresenteranno l’Italia al World Cosplay Summit 2025 di Nagoya – Giappone!
Musicomics: Premio Romics Musica per Immagini
La terza edizione del concorso Musicomics, patrocinato da NUOVO IMAIE e SIAE, celebra il legame tra musica e immagini. Tra i premiati, Franco Micalizzi, compositore di celebri colonne sonore come Lo chiamavano Trinità… e La banda del gobbo, riceverà il Premio alla Carriera Luigi Albertelli. Lucio Macchiarella, noto per i suoi contributi a serie come Ken il guerriero e Candy Candy, sarà insignito del Premio della Critica Andrea Lo Vecchio. Giorgio Moroder, icona della musica cinematografica, sarà onorato con il Premio Speciale alle Produzioni Straniere per opere come Flashdance e Scarface. Il pubblico avrà anche l’opportunità di assistere alla cerimonia di premiazione il 5 ottobre, durante la quale saranno assegnati premi per categorie come Miglior Colonna Sonora, Miglior Canzone, Miglior Doppiaggio Musicale e Miglior Colonna Sonora per Videogiochi.
4. Gli ospiti della rassegna
Giuseppe Palumbo (Romics d’Oro), Hidetoshi Omori (Romics d’Oro), Jim Cornish (Romics d’Oro), Simone Di MeoRichard BlakeLuca PapeoMattia SurrozFranco Micalizzi (Premio alla Carriera Luigi Albertelli), Lucio Macchiarella (Premio della Critica Andrea Lo Vecchio), Giorgio Moroder (Premio Speciale alle Produzioni Straniere), Cristina D’Avena (Special Guest), Paolo BarbieriGiorgia Piancatelli (doppiatrice), Luca Tesei (doppiatore), Tiziana Martello (voce di Grisù), Katja Centomo (autrice), Francesco Artibani (autore), Arianna Rea (autrice), Paolo Maddaleni (autore), Emanuele Sciarretta (autore), Marco Caselli (autore), Mauro De Luca (autore), Bruno Cannucciari (autore), Augusto Macchetto (autore), Federica Salfo (autrice), Giulia Adragna (autrice), Alessandro Ferrari (autore), Michela Frare (autrice), Inma R. (autrice), Simon Gane (autore), Andrea Guglielmino (autore), Maurizio Di Vincenzo (autore), Francesco Fasiolo (autore), Gianmarco Fumasoli (autore), Valerio Piccioni (autore), Emiliano Tanzillo (autore), Marco D’Angelo (autore), Pera Toons (fumettista), Fabrizio Mazzotta (doppiatore), Liliana Sorrentino (doppiatrice), Raggi Fotonici (autori e interpreti di sigle), Valeria Arnaldi (giornalista), Stefania Gatti (autrice), Chiara Lipari (autrice), Christian Cornia (autore), Giorgio Salati (autore), Roberto Grossi (autore), Silvia Casini (autrice), Chef OjisanDado (fumettista), Angela Forin (musicologa), Claudio Simonetti (compositore), Shinichi (autore), Meusa (autore), Dario Sicchio (autore), Panda Boi (content creator), Ciccio Gamer (content creator), Andrea Yuu Dentuto (mangaka e animatore), Midori Yamane (autrice), Eleonora Carlini (autrice), Susanna Mariani (autrice).
5. Gli eventi speciali
Fiera Roma-Romics
Pera Toons: Come Nasce una Freddura a Fumetti?
Giovedì 3 ottobre, il celebre fumettista Pera Toons, noto per i suoi giochi di parole e freddure, terrà un evento interattivo per il lancio del suo nuovo libro Ridere. L’autore, famoso su Instagram per il format Chi ha ucciso Kenny?, condividerà con il pubblico il processo creativo dietro le sue battute che hanno conquistato migliaia di giovani lettori.
Anteprime targate Rai Kids
Rai Kids presenterà in anteprima due nuove serie. Venerdì 4 ottobre, saranno proiettati due episodi di Anatane e i ragazzi di Okura, una storia ambientata nel 2213 in cui il giovane Anatane, con il potere dell’invisibilità, combatte una dittatura. Sabato 5 ottobre, invece, sarà il turno di Alex Player, la storia di un videogiocatore 14enne in bilico tra scuola e allenamenti per vincere il campionato di videogiochi Land of Titans.
Topolino e il Mondo di Circus
Il tendone dello Shadow Circus arriva sulle pagine di Topolino con un nuovo ciclo di storie dal tono misterioso. Le avventure, scritte da Giovanni Di Gregorio e illustrate da Paolo Mottura e Ivan Bigarella, raccontano le vicende di una compagnia circense enigmatica. Sabato 5 ottobre, durante un evento speciale, Davide Catenacci, caporedattore di Topolino, insieme agli artisti Mottura e Bigarella, sveleranno i segreti dietro la creazione di queste storie.
Cristina D’Avena: Special Guest
Sabato 5 ottobre, Cristina D’Avena, la voce che ha segnato l’infanzia di tante generazioni, sarà la protagonista di un evento musicale imperdibile. Le sue iconiche sigle dei cartoni animati faranno rivivere la magia di quei momenti, accompagnate da un gruppo di ballerini che renderanno l’esperienza ancora più coinvolgente. Un viaggio musicale che farà cantare e ballare il pubblico di tutte le età.
6. Le mostre
Nel Labirinto di Giuseppe Palumbo
Questa mostra celebra i 40 anni di carriera di Giuseppe Palumbo attraverso oltre cento tavole originali. Il percorso espositivo inizia con Diabolik ed Eva Kant, icone del suo lavoro ventennale, e presenta una selezione di copertine disegnate a china, schizzi a matita, tavole originali e pagine della serie alternativa DK.
Questa esposizione propone una selezione di disegni e illustrazioni curate personalmente da Hidetoshi Omori, che ha scelto opere rappresentative dei suoi contributi a serie TV e film d’animazione dagli anni ’80 ad oggi. Tra i titoli iconici presenti troviamo Dunbine, Transformer e Z Gundam. La mostra esplora le tecniche artistiche di Omori, che spaziano dai pennarelli e acquerelli a metodi ibridi manuali e digitali, evidenziando i suoi stili distintivi. Tra le opere esposte, figurano anche contributi a L Gaim, copertine di libri e box DVD, nonché recenti tributi a Guyver e Final Fantasy VII, che sottolineano l’importanza culturale di questi lavori per i fan di tutto il mondo.
Alla sua prima mostra italiana, Jim Cornish presenta un percorso in tre atti che mette in luce il suo lavoro con grandi registi del cinema di genere. La mostra si sviluppa attorno a tre pilastri: Fantasy, Action e Cinema eroico, con storyboard e visualizzazioni di scene epiche create da Cornish per registi come Christopher Nolan, David Yates, Alfonso Cuarón e Sam Mendes. Il lavoro di Cornish, fondamentale nella costruzione delle scene immaginate dai registi e dagli art department, rappresenta un elemento chiave nella produzione di grandi blockbuster, mostrando il genio di uno dei maggiori talenti internazionali del visualizing cinematografico.
Questa mostra personale di Kamen Anev esplora il Cinema fantastico di oggi e del futuro attraverso il lavoro di uno dei più importanti concept artist contemporanei. Anev, noto per il suo contributo a film come Dune, The Martian, Blade Runner 2049, Spider-Man: Far from Home e Assassin’s Creed, presenta una serie di opere personali per film immaginari ancora non realizzati. Questi lavori, ricchi di evocazioni e citazioni dai maestri che hanno influenzato il suo stile, offrono uno sguardo unico nel mondo del cinema e dell’arte visiva, con creazioni che anticipano il futuro del grande
In collaborazione con Animundi, questa mostra offre un’esperienza unica che combina creatività e inclusione. Celebra le straordinarie voci di personaggi provenienti dal mondo dello spettacolo, dello sport, della cultura, della musica e dell’imprenditoria, che hanno contribuito al successo di questo cartone animato innovativo. Grazie al loro apporto, “Lampadino e Caramella” si trasforma in un simbolo di impegno sociale, rompendo le barriere della discriminazione e promuovendo un mondo più inclusivo e accessibile a tutti. Un viaggio nel MagiRegno per costruire insieme un MagiMondo migliore, dove ogni voce conta e ogni barriera può essere superata.
Per tutte le altre informazioni vai su romics.it
7. Masterclass e Workshop
Durante i quattro giorni del Festival, Romics offrirà ai visitatori l’opportunità di partecipare a masterclass e workshop tenuti da alcuni dei più grandi autori italiani e internazionali. Questi eventi imperdibili permetteranno di approfondire tecniche di disegno e approcci creativi unici.
Hidetoshi Omori, premiato con il Romics d’Oro, terrà una masterclass incentrata sulle sue tecniche di disegno, il suo approccio alla creazione di personaggi, con un focus particolare sul Mecha Design e sulle linee essenziali per costruire un character.
Hidetoshi Omori, premiato con il Romics d’Oro, terrà una masterclass incentrata sulle sue tecniche di disegno, il suo approccio alla creazione di personaggi, con un focus particolare sul Mecha Design e sulle linee essenziali per costruire un character.
Simone Di Meo e Richard Blake condivideranno il loro percorso creativo in una masterclass che esplorerà ogni fase del processo artistico, dall’idea iniziale fino alla realizzazione delle tavole, offrendo un viaggio completo nel loro modo di lavorare.
Luca Papeo mostrerà le sue tecniche di disegno su personaggi iconici come Jeeg e Goldrake, svelando i segreti che rendono questi eroi così affascinanti.
Infine, Mattia Surroz condurrà un workshop che partirà dalle basi dell’anatomia fino alla psicologia del personaggio. Il corso esplorerà la morfologia del volto, la caratterizzazione del corpo e lo studio del costume, fino alla recitazione e alla scelta della palette di colori che danno vita ai suoi personaggi.
8. Cosa serve per entrare al Romics
Puoi accedere al Festival del Fumetto previo acquisto del biglietto disponibile solo tramite prevendita online e/o Punti Vendita Vivaticket. Il biglietto unico giornaliero lo puoi acquistare al costo di € 10 (più € 1,50 di commissione), prezzo per il biglietto del giovedì o del venerdì € 12,00 – Prezzo per il biglietto del sabato o della domenica (+ €1,50 costo di acquiring per il circuito di vendita) Con l’acquisto del biglietto puoi accedere dagli ingressi pedonali Nord ed Est (tutti i giorni) della Fiera di Roma recandoti direttamente al Controllo.
I biglietti non sono nominativi pertanto, anche se sul biglietto è impresso il nome di chi ha effettuato la transazione, il ticket può essere ceduto anche a terze persone.
9. Il luogo dell’evento
Fiera Roma-Romics
La XXXII Edizione di Romics, Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games si svolge presso la Fiera di Roma in Via Portuense, 1645/647, ingresso Nord ed ingresso Est.
10. Come arrivare
Puoi raggiungere la struttura fieristica di Roma sia in treno che in autobus. In treno: dalla Stazione di Roma Termini prendi il treno per Roma Tiburtina. Da qui prendi il treno FL1 Orte/Fara Sabina – Roma – Fiumicino Aeroporto e scendi alla fermata Fiera di Roma. In autobus: prendi la linea 808 Atac per Fiera Roma. Da Fiumicino prendi la linea Cotral W0001.
11. Con Italo a Roma
Se ami il fumetto, la XXXII edizione di Romics è l’occasione giusta per un viaggio a Roma e scoprire le sue meraviglie. Non vedi l’ora? Arriva nella capitale con Italo, scopri anche le altre imperdibili mostre e immergiti nella magica atmosfera del Festival Internazionale del Fumetto! Insieme ai tuoi amici o alla tua famiglia, sali a bordo dei tanti treni per Roma che ogni giorno ti portano da tutte le principali città italiane. Viaggia con l’Alta Velocità di Italo e arriva nella stazione di Roma Termini che ti porta, grazie ai servizi di trasporto urbano, direttamente alla Fiera di Roma.
Se non lo hai ancora fatto, puoi registrarti gratuitamente al Programma Fedeltà Italo Più, avrai subito il -5% di sconto sul tuo primo viaggio e in più accumuli punti con i tuoi viaggi per richiedere biglietti premio gratuiti.
Insomma, noi ci mettiamo la comodità e la velocità del viaggio: a te non resta che immergerti nel fantastico mondo del fumetto!
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