Castelnuovo di Farfa-Piccole Storie dal Campo Profughi GRANICA- Ricerca a cura di Franco Leggeri
Biblioteca DEA SABINA
Castelnuovo di Farfa-Piccole Storie dal Campo Profughi GRANICA-
Ricerca a cura di Franco Leggeri
BOLZANO-12/08/1950-Eleonora Stalldam, la profuga greca fuggita dal campo di Farfa Sabina, trovata morta. L’assassino è un ex-militare tedesco.
Bolzano -12/08/1950 –Nelle vicinanze del confine italo-austriaco, sui monti di Bressanone, è stato oggi arrestato dopo una caccia movimentata che si prolungava da oltre un mese, il pericoloso bandito” Guido Zingerle di 48 anni, nato a Ciardes (Bolzano) ex-militare tedesco, attivamente ricercato dalla polizia italiana e da quella austriaca quale autore del brutale assassinio di tre giovani donne e del tentato omicidio di un’altra giovinetta altoatesina. Sul suo capo erano state poste due taglie per un importo di mezzo milione di lire. L’unica sfuggita al sadico criminale, tale Barbara Kaiser, lo aveva riconosciuto in una fotografia mostrata dalla polizia. Essa era stata aggredita quattro anni fa mentre percorreva un sentiero montano nella Valle Isarco, pochi giorni dopo che il cadavere straziato di un’altra giovane donna, la maestrina Gertrude Kutin, era stato rinvenuto nascosto sotto un cumulo di sassi e di terriccio in un anfratto roccioso del monte Guncina presso Bolzano. La poveretta era stata afferrata dal bandito che, brandendo un grosso coltello, le aveva intimato: “ Vieni con me o ti ammazzo “. La ragazza, in preda a folle terrore, non riuscì ad aprire bocca e seguì passivamente il criminale nel folto della boscaglia. Durante la notte il bruto abusò della poveretta e poiché all’alba essa era quasi svenuta, la trascinò in una grotta e con una cinghia le legò mani e piedi e, quindi, dopo averla ricoperta di terra e di sassi, così come aveva fatto per la maestrina, la lasciò al suo destino. La poveretta sarebbe indubbiamente morta se fortunatamente la corda che le immobilizza le mani non si fosse allentata . La donna uscì così dalla tremenda posizione in cui si trovava e, abbattute le pietre che il suo seviziatore aveva posto all’ingresso della grotta, fuggi recandosi dai carabinieri. L’ultimo delitto, che ha fatto cadere nella rete il bandito, è stato l’assassinio ,sui monti del Tirolo, della villeggiante inglese Siena Munro, da lui sorpresa mentre stava effettuando una escursione alpina. Il cadavere della poveretta era stato scoperto in una caverna. La vittima aveva le mani legate, la bocca imbavagliata e il viso straziato da innumerevoli piccole ferite. Lo Zingerle, interrogato dai carabinieri, si è confessato ora autore di questo delitto, ammettendo anche la sua responsabilità nei precedenti assassini, ai quali si aggiungerebbe anche la brutale soppressione, avvenuti nei boschi di Vipiteno, della suddita greca Eleonora Stalldam, fuggita dal campo di concentramento di Farfa Sabina e trovata semisepolta in un anfratto roccioso quasi al confine italo-austriaco.E’ risultato che il mostro, un allogeno altoatesino trasferitosi in Austria prima dello scoppio della guerra, aveva fatto parte dell’esercito tedesco.
Ricerca Storica Campi profughi in Sabina a cura di Franco Leggeri
Bibliografia- Ricerca Archivi e Biblioteche varie.
L’ordine pp. 88-89,225-L’Italia Libera del 25 settembre 1943.D.Sensi, “pagine partigiane”, in Corriere Sabino del 15 aprile del 1945. G.Allara, “ Dopo Anziao: la battaglia del Monte Tancia”, in Aa.Vv., La guerra partigiana in Italia, Edizioni Civitas, Roma 1984, pp.66 e 67. Musu-Polito, Roma ribelle, pp. 114-115. Bentivegna-De Simone, Operazione via Rasella pp. 89-90., Roma e Lazio 1930-1950 pp.542,545. Piscitelli, Storia della Resistenza pp.325,326,327.Giuseppe Mogavero- La resistenza a Roma-1943-1945-Massari Editore.