Castelnuovo di Farfa-Patto di Fratellanza fra tutti i Castelnuovo d’Italia-Brano dal libro “Castelnuovo, la Riva Sinistra del Farfa” di Franco Leggeri
Biblioteca DEA SABINA
Patto di Fratellanza fra tutti i Castelnuovo d’Italia
Brano dalla “Rassegna Stampa” in Appendice al libro “Castelnuovo, la Riva Sinistra del Farfa” di Franco Leggeri
–L’idea nacque nel dicembre 2003 in occasione dell’annuale Sagra del “Superzampone”-Il 12 e 13 febbraio del 2004 si incontrarono i Sindaci di otto Comuni. Castelnuovo di Farfa fu rappresentato dal vicesindaco Bruno Burbuglini in sostituzione del Sindaco Reno Ricci. Riporto di seguito una delle tante rassegne stampa del mio Archivio privato –
-A CASTELNUOVO RANGONE (Modena) SI SONO INCONTRATI I PRIMI CITTADINI DEI CENTRI CHE PORTANO QUESTO NOME-
Un patto tra le «Castelnuovo d’Italia» Vogliono creare una rete di promozione turistico-culturale Mauro Saroglia CASTELNUOVO NIGRA Sapevate che «Castelnuovo» è il nome più diffuso tra i Comuni d’Italia? Forse no, ma converrete che la notizia, per quanto curiosa, non appare sorprendente. Comunque sia, nell’intero Bel Paese sono ben ventiquattro i Comuni che si fregiano di questo nome: più di uno per regione, in media. Il 12 e 13 febbraio scorsi i sindaci di otto «Castelnuovo» italiani – precisamente: Roberto Alperoli di Castelnuovo Rangone, Modena; Simone Brogi di Castelnuovo Berardenga, Siena; Bruno Burbuglini, vicesindaco di Castelnuovo Farfa, Rieti; Giuseppe Macera di Castelnuovo Parano, Prosinone; Giorgio Musso di Castelnuovo Don Bosco, Asti; Alberto Tognoni di Castelnuovo Magra, La Spezia; Pier Antonio Varutti di Castelnovo del Friuli, Pordenone; e Matteo Sergio Bracco di Castelnuovo Nigra, a tenere alto l’onore della Valle Sacra e del Canavese più in generale – si sono dati convegno a Castelnuovo Rangone, dove hanno solennemente stretto il «Patto di fratellanza tra i Castelnuovo d’Italia»: la denominazione ha un sapore vagamente risorgimentale, ma le intenzioni dei sindaci, in realtà, sono molto più «modem», dal momento che con questo atto si intende creare una rete di promozione turistico-culturale, dalla quale tutti possano trarre benefici I primi cittadini dei vari Castelnuovo si erano conosciuti a dicembre, in occasione della «Festa del Superzampone» organizzata in terra emiliana, festa alla quale erano stati invitati dall’amministrazione comunale e dall’Ordine dei Maestri Salumieri Modenesi. Tra i rappresentanti di queste comunità, accomunate dal medesimo nome, la simpatia e la sintonia erano nate immediatamente; si era quindi deciso di dare forma stabile a queste occasioni di incontro e confronto. «Nell’incontro che abbiamo avuto a metà febbraio – spiega Matteo Bracco – sono stati messi in cantiere alcuni appuntamenti, scambi culturali, iniziative promozionali. Con il patto siglato, è nostra intenzione valorizzare le identità comunali e regionali, mettendo in circolo idee, esperienze, sensibilità, e affermando i valori di una comunità integrata e solidale. E’ questo, secondo noi, il modo più genuino di dare corpo al concetto di federalismo, un federalismo solidale e che parte dal basso». Il «patto» tra i Comuni, in questo modo, diventerà quindi una buona spinta per gli amministratori pubblici a confrontarsi sul proprio lavoro, magari offrendosi reciprocamente idee e soluzioni; ma soprattutto potrà diventare, per i cittadini, l’occasione di conoscere a fondo altre realtà regionali. Tra le iniziative già messe in cantiere, e che prenderanno corpo nei prossimi mesi, c’è ad esempio una <card>, che darà la possibilità ai cittadini che visiteranno gli altri Castelnuovo di ottenere sconti e agevolazioni; oltre a questo, c’è l’intenzione di realizzare un depliant informativo comune, che valorizzi le potenzialità turistiche dei singoli paesi. Ma i Castelnuovo che, per il momento si sono «federati» sono soltanto otto… «E’ vero – conclude Bracco -, ma non vogliamo certo fermarci qui: è nostra ferma intenzione riuscire ad associare tutti i Castelnuovo d’Italia».
Brano dalla “Rassegna Stampa” in Appendice al libro “Castelnuovo, la Riva Sinistra del Farfa” di Franco Leggeri