Caprarola-Palazzo Farnese-Carteggio i cardinali Cristoforo Madruzzo e Alessandro Farnese con Pier Francesco Orsini-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Caprarola-Palazzo Farnese-Carteggio i cardinali Cristoforo Madruzzo e Alessandro Farnese con Pier Francesco Orsini-
Caprarola-Palazzo Farnese-Venerdì 14 marzo 2025 alle ore 17:30 presso la Sala di Giove a Palazzo Farnese, Caprarola la presentazione del volume “Calamaio e carteggio nel valore dell’amicizia tra i cardinali Cristoforo Madruzzo e Alessandro Farnese con il signore di Bomarzo Pier Francesco Orsini detto Vicino”, a cura di Francesca Ceci e Francesca Pandimiglio (Intermedia Edizioni).
Il volume racconta il periodo d’oro della Tuscia rinascimentale ricostruendo i rapporti esistenti tra tre amici, Cristoforo Madruzzo, Alessandro Farnese, Pier Francesco Orsini, figure tra le più importanti ed originali del Cinquecento italiano.
Una fitta corrispondenza durata anni fra tre amici di tutto riguardo, con al centro Soriano nel Cimino, Caprarola, Bomarzo e la cultura ermetica dell’epoca. Un carteggio ricco di considerazioni religiose, alchemiche, ermetiche, artistiche, esoteriche, politiche e personali che rappresenta al tempo stesso un eccezionale punto di osservazione per capire a fondo uno spaccato illuminante della cultura del Rinascimento italiano e dei valori a cui si ispiravano le élite di quel tempo.
Cristoforo Madruzzo (1512-1578), in quanto vescovo della città, fu uno dei protagonisti del Concilio di Trento ed ebbe un ruolo importante anche di mediatore tra i principi tedeschi che sostenevano la Riforma luterana e la Chiesa romana. Papa Paolo III Farnese gli assegnò il feudo di Bassano in Teverina, Gallese e Soriano dove iniziò a costruire il magnifico palazzo noto come Villa Papacqua, oggi conosciuto come Palazzo Chigi Albani. Pur impegnato in una carriera ecclesiastica di primissimo piano con incarichi anche internazionali, Madruzzo dedicò molte energie a Soriano, dove realizzò miglioramenti urbanistici, fece costruire la fontana che porta il suo nome e fece restaurare il castello. Nel corso della sua permanenza a Soriano, il cardinale frequentò assiduamente il Cardinale Farnese e l’Orsini. Si creò un sodalizio fra i tre personaggi impegnati ad abbellire i loro rifugi intellettuali e fisici, luoghi di diletto e di delizie, nei quali venne spesso ospitato anche il cardinale Gianfrancesco Gambara che si era costruito Villa Lante a Bagnaia con il suo splendido giardino. La dimora sorianese viene descritta dalle autrici come “una residenza fondata sulla realizzazione di un sogno, un ideale spirituale ed artistico-iniziatico, aperto a molteplici chiavi di lettura fondate sulla profonda conoscenza dell’antico e di tutta la produzione letteraria, filosofica ed ermetica tipica dell’epoca che vede nel passato classico e nella sua rivisitazione moderna e simbolica e in alcuni casi alchemica, il fine superiore della libera conoscenza umana, riservata ad una scelta e circoscritta élite intellettuale”. I tre erano strettamente uniti dalla profonda conoscenza della tradizione ermetica e del suo linguaggio simbolico di cui troviamo segni evidenti nelle loro ville, ricche di riferimento esoterici, dalla cultura egizia, della cabala ebraica, dell’astrologia, dell’alchimia. Il legame fra loro è testimoniato anche dagli affreschi di palazzo Farnese a Caprarola dove sono ritratti anche il Madruzzo e l’Orsini. Del resto anche la Casa Pendente nel Sacro Bosco venne dedicata da Vicino Orsini al Cardinal Madruzzo.