Bertolt Brecht-Poesie-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Bertolt Brecht-Poesie-
Bertolt Brecht cominciò a scrivere le prime poesie nel 1913 , tra cui L’albero in fiamme. Tra il 1914 e il 1915 scrisse altri componimenti, imbevuti di patriottismo (si pensi a Der Freiwillige, in cui la popolazione getta rose a un volontario di guerra, o a Der belgische Acker, dove esalta il lavoro dei militari tedeschi in Belgio durante la Grande Guerra) e di entusiasmo per la guerra e per tutto ciò che è tedesco.
Le presentò al giornale di Augusta, il Neueste Nachrichten, e malgrado fossero ancora ingenue e vittime del tempo, già rivelarono un inconfondibile talento che non sfuggì al redattore Wilhelm Brüstle, che, in un articolo di trentacinque anni successivo, disse di avervi intravisto la stessa aria di novità portata da Baudelaire nella poesia francese.
“Aria del dio della felicità”
Mi fai spuntar le lagrime, fratello,
vedo che la tua vita non è allegra.
Ecco una mela: io ne possiedo tre,
perciò una la regalo a te.
Non ci vedo niente di eccezionale:
e l’uno e l’altro possiamo vivere.
Solo i semi, promettimelo,
avido non inghiottirli,
sputali invece a terra
prima che mi allontani.
E se poi cresce un melo
dentro il mio campicello
vieni a prenderti i frutti:
è il tuo albero quello!
“IL Fumo”
“La piccola casa sotto gli alberi sul lago.
Dal tetto sale il fumo.
Se mancasse
Quanto sarebbero desolati
La casa, gli alberi, il lago!”
“Gli uccelli aspettano davanti alla finestra”
Io sono il passero.
Bambini, la mia fine è quasi certa.
E sempre vi ho chiamato nella trascorsa annata
Quando il corvo era di nuovo in mezzo all’insalata.
Vi prego, una piccola offerta.
Passero, fatti avanti.
Passero, ecco il tuo grano.
E tante grazie per il tuo lavoro!
Io sono il picchio rosso.
Bambini, la mia fine è quasi certa.
E picchio tutta la stagione estiva
E distruggo ogni bestia nociva.
Vi prego una piccola offerta.
Picchio, fatti avanti.
Picchio, ecco il tuo verme.
E tante grazie per il tuo lavoro.
Io sono il merlo.
Bambini, la mia fine è quasi certa.
E pure sono io che nel grigio del mattino
Cantai tutta l’estate nell’orto vicino.
Quando durò l’estate, dall’orto dei vicini.
Vi prego una piccola offerta
Merlo, fatti avanti.
Merlo, ecco il tuo grano.
E tante grazie per il tuo lavoro.
Bertolt Brecht, nato Eugen Berthold Friedrich Brecht (Augusta, 10 febbraio 1898 – Berlino Est, 14 agosto 1956) è stato un drammaturgo, poeta, regista teatrale e saggista tedesco naturalizzato austriaco.Secondo la sua volontà, Brecht fu seppellito senza cerimonie nel Cimitero di Dorotheenstadt in Chausseestrasse, che si scorgeva dalle finestre della sua abitazione dove viveva da separato in casa con la moglie. Là giace in un angolo adiacente la strada, di fronte alle tombe di Hegel e di Fichte, sotto una pietra dai contorni irregolari, che porta incise soltanto le lettere del suo nome: Bertolt Brecht.
Il 17 agosto alle nove del mattino ebbero luogo i funerali in forma strettamente privata. La famiglia, i collaboratori più stretti, come pure gli amici Hanna Eisler, Erich Engel, J. Becher accompagnarono il feretro alla tomba. Alla tomba, al cimitero lì vicino, per giorni si poté osservare un continuo andirivieni. Accanto alla tomba di Brecht ora riposano le persone che gli hanno voluto bene e che hanno lavorato con lui: la moglie Helene Weigel, Elisabeth Hauptmann, Ruth Berlau, Kurt Engel, Gaspar Neher.-Fonte – biografia su Wikipedia
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