Antonio Marras – Vedere per credere-Mostra promossa dal Comune di Ascoli Piceno-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Antonio Marras – Vedere per credere-
Mostra promossa dal Comune di Ascoli Piceno-
Sabato 8 marzo 2025, presso il Forte Malatesta di Ascoli Piceno si inaugura la mostra personale di Antonio Marras – Vedere per credere. L’ombra di Cecco, che si configura come una riflessione sia sulla figura di Cecco d’Ascoli, filosofo, astronomo, astrologo e alchimista medievale, sia sulla storia del Forte Malatesta nelle sue diverse funzioni di fortezza militare, edificio religioso, carcere e museo multidisciplinare.
Antonio Marras si è lasciato suggestionare dall’intera struttura dell’edificio, che ha reinterpretato nella sua totalità come luogo di ombre, intese come memorie simboliche e fisiche, presenze che legano la figura di Cecco d’Ascoli con la vita reclusa dei prigionieri del carcere, che proiettavano desideri, speranze, ricordi e memorie nei diversi ambienti, dalle celle al cortile fino allo spazio monumentale della chiesa della Madonna del Lago, ideale punto di arrivo del percorso immaginato da Marras.
Disegni, sculture, ceramiche, installazioni, arredi e manufatti ridisegnano gli spazi del Forte, inseriti in un percorso espositivo che trasforma gli spazi dell’edificio in tappe di un itinerario onirico e surreale, una sorta di “macchina del tempo” sospesa tra passato e presente.
Marras trasforma il Forte in uno spazio altro, un luogo del quale viene reinterpretata in maniera esperienziale ed immersiva la storia di ieri e di oggi, anche grazie all’inserto di alcuni manufatti provenienti da una chiesa di Arquata rasa al suolo dal terremoto del 2016, che Marras ha integrato all’interno della mostra.
L’invito rivolto a Marras di interpretare il Genius loci del Forte Malatesta e la figura di un personaggio controverso come Cecco d’Ascoli rientra nella metodologia di Spazio Taverna, volta a riattivare le energie di luoghi e personaggi storici attraverso l’intervento e la reinterpretazione di artisti contemporanei.
“Il Forte Malatesta è un luogo di incontro di ombre, e questo è l’elemento che mi ha colpito e mi ha guidato nell’immaginare questa mostra” spiega Antonio Marras. “Luci, ombre, emozioni, desideri, sentimenti e passioni sono le vere protagoniste di questa mostra, concepita come un percorso che collega spazi fisici e mentali, apparizioni oniriche e reali” aggiunge Ludovico Pratesi. “Il Forte si trasforma grazie a Marras in un corpo vivo e pulsante, abitato da presenze naturali e soprannaturali, rianimate da opere che sembrano emergere dalle pieghe della storia per parlare al presente”. “Marras ha saputo trasformare storie e memorie dolorose in una folla di immagini, attraverso intense trame simboliche riattivate da una visione potente e vitale” aggiunge Marco Bassan.
La mostra, promossa dal Comune di Ascoli Piceno e curata da Spazio Taverna, sarà accompagnata da un catalogo, concepito da Antonio Marras, con testi di Francesca Alfano Miglietti, Marco Bassan, Donatella Ferretti, Antonio Marras, Stefano Papetti e Ludovico Pratesi.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo, concepito da Antonio Marras, con testi di Francesca Alfano Miglietti, Marco Bassan, Donatella Ferretti, Antonio Marras, Stefano Papetti e Ludovico Pratesi. Orari apertura: dal 9 marzo al 1° aprile 2025: martedì e giovedì 10.00-13.00; mercoledì e venerdì 15.00-18.00; sabato e domenica, festivi e prefestivi, 10.00-13.00 e 15.00-18.00; dal 1° aprile al 1° ottobre: dal martedì al venerdì 10.00-13.00 e 15.00-19.00; sabato e domenica, festivi e prefestivi dalle 11.00 alle 19.00. Biglietti: Ingresso museo: Intero €6; Ridotto €4; Scuole €2
Luogo
Via Ponte Di Cecco , Ascoli Piceno, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal 08/03/2025 al 30/10/2025
Mostra promossa dal Comune di Ascoli Piceno, a cura di Spazio Taverna
Breve biografia di Antonio Marras Stilista italiano (n. Alghero 1961). Dopo aver lavorato come free-lance per varie aziende, nel 1996 ha realizzato la prima collezione con il suo nome che ha presentato nell’ambito dell’alta moda romana. Risale al 1999 il suo debutto nel prêt-à-porter. Tra i fili conduttori del suo stile, contraddistinto da una grande passione per l’artigianato, si ricordano gli omaggi al costume sardo e i numerosi riferimenti all’arte e alla letteratura. A partire dal 2003 ha affiancato alla linea donna una linea maschile. Sempre nel 2003 il Museo d’arte contemporanea Masedu di Sassari ha dedicato allo stilista la mostra Antonio Marras. Il racconto della forma. Nello stesso anno il gruppo francese LVMH (Louis Vuitton Moët Hennessy) lo ha nominato direttore artistico di Kenzo, carica ricoperta fino al 2011. Nel 2016 la Triennale di Milano gli ha dedicato la mostra antologica Antonio Marras: Nulla dies sine linea. Vita, diari e appunti di un uomo irrequieto, installazioni edite e inedite, disegni, schizzi e dipinti che raccontano il percorso visivo dell’artista. Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani