Antonella Quintavalle Uno scandalo in convento Filippo Lippi : “La Madonna con Bambino e Angeli”-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Filippo Lippi : “La Madonna con Bambino e Angeli” – 1465 – Galleria agli Uffizi – Firenze –
Antonella Quintavalle :Uno scandalo in convento…
Intorno al 1456 Filippo Lippi, famoso frate pittore fiorentino, maestro del Botticelli, ormai cinquantenne e Cappellano del Convento di Santa Margherita di Prato, venne incaricato di realizzare una pala raffigurante “La Madonna che dà la cintola a San Tommaso”.
Per dipingere il volto di Santa Margherita, Lippi chiese alla Badessa una suora come modella.
La scelta cadde sulla bellissima Lucrezia Buti, all’epoca appena ventenne. L’artista, da sempre amante delle donne, dal carattere gioviale ed esuberante entrò presto in confidenza con la ragazza, la quale gli rivelò di essere profondamente infelice: era stata costretta a farsi monaca a causa della povertà della famiglia d’origine.
Incuranti della grande differenza d’età e del loro stato monacale, i due si innamorarono e il Maestro escogitò un finto rapimento portandola a vivere presso la propria casa.
Al fatto seguirono grande scandalo e disonore: la famiglia d’origine esercitò grandi pressioni, ma Lucrezia rimase a vivere con il Maestro da cui ebbe due figli: Filippino, nato pochi mesi dopo la fuga dal monastero e Alessandra.
E, nonostante la loro relazione fosse profondamente osteggiata dalla Curia, Lucrezia continuò a essere la musa ispiratrice di Filippo Lippi.
Tra le opere più ammirate ricordiamo la “Madonna col Bambino e Angeli” esposta agli Uffizi, dove l’incantevole profilo e l’azzurro quasi trasparente dello sguardo, possono essere considerati un tributo dell’artista alla straordinaria bellezza della compagna, mentre nell’angelo in basso a destra si riconosce il volto del figlio Filippino.
Tempo dopo, grazie all’intervento di Cosimo de’ Medici legato all’artista da una profonda amicizia, la coppia ottenne da Papa Pio II la dispensa dai voti ecclesiastici e la possibilità di sposarsi, regolarizzando la loro convivenza agli occhi della società.
Ma, precursori dei tempi e incuranti delle male lingue, Filippo e Lucrezia rimasero sempre una famiglia di fatto: infatti non si sposarono mai per l’insofferenza del Maestro verso gli obblighi e le convenzioni di ogni genere e,
malgrado avesse una famiglia sulle spalle, Filippo Lippi non cambiò mai il suo stile di vita di scapestrato
Morì, nel 1469, lasciando Lucrezia da sola con i figli e molti debiti.
Per fortuna, il giovane Filippino si rese subito indipendente economicamente, grazie all’ arte che gli aveva inculcato il padre che lo fece diventare, a sua volta, il grande pittore che oggi tutti conoscono ed ammirano.
Lucrezia trascorse la sua vecchiaia in una casa compratala dal figlio, proprio di fronte al Convento di Santa Margherita.
Quel monastero dove la sua vita cambiò radicalmente a causa di uno scandalo che la proiettoò, per sempre, nella storia della pittura lasciando le indelebili tracce della sua soave bellezza.
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