Anna Carocci- Stile d’autore-Forme e funzioni del Mambriano-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Anna Carocci- Stile d’autore-Forme e funzioni del Mambriano-
-Viella Libreria Editrice Roma-
SINOSSI
Il Mambriano del Cieco da Ferrara è il più felice risultato della letteratura cavalleresca del Quattro-Cinquecento dopo i capolavori di Ariosto, Boiardo e Pulci. È un poema capace di una caratterizzazione innovativa di personaggi tradizionalissimi come Orlando, Rinaldo e Bradamante, di una gestione originale della trama e dei meccanismi narrativi, e con un sistema ideologico del tutto sui generis nel panorama cavalleresco coevo. Eppure, al di là di una cerchia piuttosto ristretta di studiosi, è ancora poco conosciuto e spesso anche sottovalutato.
Il libro indaga gli aspetti centrali del Mambriano (dal rapporto con la tradizione alla figura del personaggio-autore) e le pietre di volta della narrazione cavalleresca (l’ottava, la rima, il lessico), in modo da portare alla luce lo stile d’autore del Cieco da Ferrara e le peculiarità del suo poema.
INDICE
- Introduzione. «La cronica fo scritta in Montealbano»
- 1. Un canone cavalleresco
- 2. Tra Boiardo e Ariosto: ripresa originale e anticipazione
- 3. Situazione degli studi e scopo del lavoro
- 4. Due fili conduttori
- 1. Trama, tradizione e fortuna del Mambriano
- 1. La princeps, la dimensione orale e il problema del doppio dedicatario
- 2. Fortuna e sfortuna
- 3. La trama del poema
- 2. L’ombra di Boiardo: il Cieco e i modelli letterari
- 1. Il Mambriano e l’Inamoramento de Orlando
- 2. Bradamante versus Bradamante
- 3. Orlando predicatore di pace
- 4. Il tempio di Marte tra Stazio e Boccaccio: il Cieco e la guerra
- 3. La figura del narratore
- 1. Le maschere del Cieco
- 2. Turpino personaggio e auctoritas
- 3. Turpino e Bradamante autori concorrenti
- 4. Gli autori e l’autore
- 5. Nel nome di Turpino: l’ottava conclusiva
- 4. Un entrelacement prudente
- 1. La cesura del xxxv canto
- 2. La prima parte del poema
- 3. La seconda parte del poema
- 4. Tra Boiardo e Ariosto
- 5. L’ottava del Cieco
- 1. Una scansione variata: metro e sintassi
- 2. Il Mambriano e la rima
- 3. Gli apporti di altri generi letterari: apertura e frizione
- 6. «Così parlano insieme»: il dialogo nel Mambriano
- 1. Il discorso diretto nei poemi cavallereschi tra Quattro e Cinquecento
- 2. Il discorso diretto nel Mambriano: caratteri costanti
- 3. Un canto di prova: analisi del canto vi
- 4. Bradamante e la parola arguta
- 5. Bradamante e la parola cortese
- 6. Guerra e parola dialogata
- 7. Molte parole e poca azione: Astolfo
- 8. Bradamante e Pinamonte: la parola comica
- 9. Un bilancio
- 7. Espressioni popolari e proverbiali
- 1. La lingua del Cieco: una panoramica
- 2. Espressioni cavalleresche
- 3. Espressioni proverbiali
- 4. Metafore in accumulo e in espansione
- 5. Espressioni afferenti alla realtà quotidiana
- 6. Per concludere
- Bibliografia
- Indice dei nomi
In copertina: Illustrazione del iv canto del Mambriano, in G. Lodico, Storia dei paladini di Francia, Palermo, Gaudiano, 1858-1860, vol. II, p. 30. Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.
Autrice – Professoressa Anna Carocci, italianista, collabora con le Università Sapienza e Roma Tre. Si occupa di letteratura cavalleresca ed editoria popolare del Cinquecento. Tra i suoi lavori: La lezione di Boiardo. Il poema cavalleresco dopo l’Inamoramento de Orlando (1483-1521) (Roma, 2018) e Il poema che cammina. La letteratura cavalleresca nell’opera dei pupi (Palermo, 2019).
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