AMEDEO MODIGLIANI- Catalogo della mostra 1929-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
AMEDEO MODIGLIANI
“La sua emotività si sviluppò a un punto tale che tutto in lui venne spinto agli estremi; e come la sua sensibilità si fece più acuta, crebbe l’intensità delle emozioni. Tale il motivo per cui lo svolgimento delle ultime opere di Modigliani non fa registrare alcuna novità di forma o di tecnica; vi troviamo soltanto mutamenti verso un acume più intenso nelle facoltà percettive di ordine sentimentale, che unisce, fonde definitivamente la composizione, mentre in opere precedenti l’emozione rimaneva spesso localizzata. Possiamo osservare, in questi lavori estremi, una sorta di abbandono all’immediatezza visiva, un abbandono ai fatti impulsivi che vanno oltre qualunque preordinazione e sembrano sottratti ai poteri dello spirito. La rapidità nell’improvvisazione è subentrata alla lentezza derivante dalla riflessione, dal bisogno di sperimentare, dalle difficoltà e dalle speranze. I ritratti e i nudi sono modellati con una rapida calligrafia veloce, come da gesti meccanici, e sono tali felicissimi gesti dell’inconscio a fornire il meglio dell’opera di Modigliani … La profonda tristezza del suo destino permea tutte le opere di lui, caricandole del loro valore sostanziale. Questa tristezza, infusa nei visi delle donne ritratte, li permea di un ineffabile pathos. Difficilmente si da un nudo femminile che non abbia il viso marcato dalla malinconia dell’artista : la tristezza dolente, rassegnata o distaccata, che li fa sembrare incomparabilmente casti. L’opera di Modigliani, così intrisa di straordinarie qualità sensitive, ci concede una sorta di diletto diffìcilmente reperibile fra i migliori pittori dei nostri giorni”
CHRISTIAN ZERVOS
(Catalogo della mostra alla galleria De Hauke & Co., 1929)