Emanuela Tesei-Romanzo “ La Danza di Sole e Luna”-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
-EMANUELA TESEI , romanzo “ La Danza di Sole e Luna”.
EMANUELA TESEI , nata a Roma da genitori sabini originari di Monte Santa Maria di Poggio Nativo-
Fernando Pessoa:“L’unica prefazione di un libro è la mente di chi lo legge“.
Articolo di Franco Leggeri-Scrivere la recensione per il romanzo di Emanuela Tesei non cosa è semplice. Potrei descrivere l’opera di Emanuela come se fosse una sceneggiatura di un film, raccontare le scene , ma , forse, non è così che riuscirei ad esprime al meglio le sensazioni e le emozioni che mi hanno coinvolto . Proverò, semplicemente, a mettere in ordine il turbine di sorprese che mi hanno segnato ed è di questi sentimenti e sensazioni che proverò a scrivere cercando di delineare il quadro ed esaltarne il ritratto finale. Sin dalla prima pagina dell’opera di Emanuela Tesei si entra nella scenografia, risucchiati dalla scena abbracciati dalle canzoni di Vasco Rossi e Guccini. Ti trovi ad essere attore della graffiante poetica dei versi di così bene incastonati all’interno di una pagina dove, appunto, si trovano in scena sia Diana che Apollo. Prendere Majakovskij, i suoi versi, per alimentare la pagina, incidere la pagina, è che fa Emanuela Tesei , lei utilizza la penna come scalpello, e rafforzare il pensiero che l’autrice getta sul bianco della pagina così come il ferro sull’incudine un battere e levare e, come il maniscalco che forgia il ferro, così l’autrice ne modella e, poi, ricama il pensiero scritto. E il Gaber di “porta romana bella”, quel Gaber, che conosco, è il sottolineato usato per descrivere la traccia sonora nel ricordo del quartiere Bravetta, Forte Bravetta , la Pisana. Come scrive l’autrice siamo in una barchetta che naviga nel mar dello Stromboli , ed ecco che ti accorgi di questo mare “verticale” di “questa montagna di mare” , e scopri che stai navigando in un oceano di parole che ti risucchiano in labirinto kafkiano. In questo labirinto hai, sei fortunato, la sirena , colonna sonora, di voci amiche di cantanti che condividi, nel gusto, con l’autrice la quale non ti lascia in balia del nulla , ma si fa essa stessa bussola e faro in questo oceano di sentimenti. Puoi sostare a Rieti, ascoltando i dialoghi di Platone con Carmide, e ammirare il ponte romano che si offre allo sguardo quando il Velino è in magra. E dopo, sempre in un progredire di scenari nuovi, vai , campo lungo della regia, al Terminillo e ti aggrappi alla sua altitudine e, quindi, provi a riemergere, come il ponte romano, perché , se vuoi riemergere, devi sapere che :”non può piovere per sempre” come dice il Corvo nel film omonimo. Il romanzo di Emanuela è un labirinto, il mio Dedalo, com’è il mio Castelnuovo nei ricordi e nelle poesie che scrivo. Se in Castelnuovo ad ogni angolo trovi una nuova epigrafe che narra una storia, così ad ogni pagina scritta da Emanuela Tesei entri, navighi, a fianco di un nuovo personaggio. Poi ti fermi e ti ristori, prendi fiato, ti disseti con i versi Alda Merini:” … inquietudini segrete disparvero, perché eravamo vicine a dio, e la nostra sofferenza era arrivata al fiore….”. E come dimenticare di aver incontrato nelle pagine del libro Eraclito e i Pink Floyd ? Emanuela Tesei riesce a farli camminare insieme Eraclito e i Pink Floyd come compagni di strada; questi giganti cosi si vedono assieme, con l’immaginazione puoi vederli disegnati nelle crepe del muro che trovi al ciak iniziale del romanzo :” E camminare per il Borgo sabino (Monte Santa Maria o Castelnuovo di Farfa?), i sui vicoli o “sentieri” , che l’autrice immagina come vene senza luce ed è allora che lei invoca la Via Lattea e la stella Vega perché il protagonista è assetato di Sole, mentre Orfeo , figlio della Poesia, guida il lettore nelle melodie che si riflettono sulle pietre “antiche” delle case. L’Autrice con uno stile unico, è la sua prima opera letteraria, riesce, è capace di creare tensione fino a renderla palpabile. Le “musiche” la colonna sonora è la zattera che riesce a “traghettarti “sulla riva opposta e così il lettore torna a riva dopo aver navigato questo “mare verticale”. Concludo questa impressione “ a caldo” scrivendo, credo di poterlo fare, che l’autrice ha scritto , incredibile performance di Emanuela, in modo di poter permettere al lettore di solidarizzare con il suo protagonista, seguendolo nei suoi alti e bassi. In questo romanzo l’autrice è capace, è stata capace, di descrivere la nostra società in modo crudo e graffiante, i capitoli li ha “rifiniti” e lavorati anche con la carta vetrata, ma il risultato finale è stato che il romanzo “Danza di Sole e Luna” , ad ogni capitolo, il lettore si trova di fronte a un dipinto dai colori dalle innumerevoli luci generate dalle mille facce del “diamante” della fantasia. Queste impressioni a caldo non sono un prologo, ne una prefazione e neanche una introduzione al lavoro di Emanuela. La Danza di Sole e Luna sarà una lettura che spingerà il lettore ad affidare le sue emozioni a questa trama affascinante che , ne sono sicuro, il ritmo, altissimo, del susseguirsi dei capitoli sarà capace di rimanere impresso nel intimo , il lavoro di Emanuela, è destinato a lasciare un segno profondo .
Articolo di Franco Leggeri
La scrittrice Emanuela TESEI, nata a Roma da genitori sabini originari di Monte Santa Maria di Poggio Nativo, è una gradita scoperta letteraria del tutto casuale. Emanuela TESEI è la vincitrice assoluta , con il romanzo La Danza di Sole e Luna, della XIV edizione del Premio Letterario Internazionale “Gaetano Cingari” 2019.
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