Sergio Rostagno-Una nuova esistenza oltre la vergogna – l’ultimo libro di Marco Bouchard-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Sergio Rostagno-Una nuova esistenza oltre la vergogna – l’ultimo libro di Marco Bouchard-
Articolo di Sergio Rostagno-Il libro di Marco Bouchard* si presenta come composto di due parti. Il tema è la vergogna, che a volte si prova, che significato ha e come reagire. Nelle prime 80 pagine l’autore (magistrato emerito che conosce bene le situazioni umane dello scacco e le indebite e ingiuste soluzioni che a volte la società presenta) ci aiuta a esaminare da vicino il senso personale di vergogna che ciascuno prova involontariamente, specie nell’adolescenza. Per di più ne abbiamo appunto vergogna e ne soffriamo senza trovare la via d’uscita.
Nello stesso tempo noi, poco alla volta, riusciamo a addomesticare la vergogna nel corso del nostro auto-riconoscimento e l’autore può sottolineare l’importanza di questa scuola che la vita ci offre malgrado tutto. La vergogna fa parte di noi stessi, del nostro auto-riconoscimento e della nostra sensibilità personale, nell’ingiusto e nel giusto. È giusto provare vergogna (specie di fronte a fatti che fanno inorridire); è invece ingiusto colpevolizzarci e quasi compiacersi di non riuscire a vincerla.
Nei successivi capitoli l’autore esamina “giusto e ingiusto” sotto forma di negazione e superamento della negazione.
L’autore ragiona sulla vergogna e ci aiuta a trovare il meglio della vergogna. Come si passa dalla vergogna a una ammissione di colpa? L’autore crede nella possibilità di uscire dalla vergogna ed è interessante notare come riesce a farlo.
Contro la vergogna non funziona la riparazione e non si parla di espiazione. Riparazione ed espiazione restano nella zona del compromesso e peggiorano la situazione. Si esce invece da una condizione opprimente e si arriva a respirare un’aria diversa quando si volta pagina completamente. Questo è il messaggio principale del libro. La soluzione (alla quale sono dedicati diversi capitoli e lucidi esempi di letteratura e cinema) è concepita come una possibilità nella quale bisogna comunque sperare e credere.
Non, dunque, sfruttamento della vergogna in senso penitenziale o al fine di espiazione, ma rovescio di posizione. L’autore ne dà diversi esempi con casi realmente successi, secondo lui al di fuori del normale, perché indicano e aprono un nuovo cielo e una nuova terra. Questa realtà nuova si schiude da sé, senza che le istituzioni sociali o la cosiddetta vita normale vi siano propizie o propense. Da qui nasce una prospettiva nuova.
A penitenza, suicidio o espiazione, come esito della vergogna, l’autore contrappone una nuova esistenza fatta di episodi inaspettati che si producono forse per un sussulto di umanità che trova lo spazio attraverso le istituzioni e le volontà avverse. Tra gli esempi anche quello del miglioramento della vita nel carcere.
Un grande tema umano e un grosso tema filosofico e religioso, quello della negazione e del suo rovesciamento. Tema umano e teologico allo stesso tempo. La positività emerge senza che noi ne sappiamo dare una ragione. Succede che ne possiamo afferrare la possibilità e con questa alla fine sfruttiamo al meglio anche la vergogna e la governiamo con un esito limpido, psicologicamente e socialmente positivo. Che l’essere umano possa alzare le vele, quando soffia il vento dello Spirito.
* M. Bouchard, La vergogna del giusto e dell’ingiusto. Storia e pensieri di un’emozione inattuale. Torino, Bollati Boringhieri, 2025, pp. 157, euro 14.
Fonte-Riforma.it-Il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste